martedì 2 dicembre 2008

Prog Beyoncé

No, il titolo di questo post non è un ossimoro, ma si lega all'articolo pubblicato ieri.
Sul blog MySpace dei Facing New York l'ultimo bollettino del gruppo invita a guardarsi l'esibizione di Beyoncé fatta qualche settimana fa al Saturday Night Live.
Premesso che non amo questo genere di musica (usando un eufemismo), vi spiego perché sono andato a vedere questa cosa. Per pura coincidenza sto leggendo in questo periodo Hip-hop-rock del venerabile Simon Reynolds e, se un giornalista come lui si interessa a questa musica, forse qualcosa sotto ci sarà...e ora mi ritrovo con i FNY che consigliano questo video (il link lo trovate alla fine del post).
Fatto sta che ho cominciato a saperne di più sull'argomento e, dato che è sempre bene non avere pregiudizi, mi sono incuriosito e sono andato a vederlo. Anche perchè i FNY nel loro post ne parlano con toni entusiastici: un'esibizione con tanto di due batterie, chitarra elettrica e coriste da capogiro. Frederic e soci si soffermano poi sulla progressione armonica jazzy del bridge, davvero notevole, ma niente che pure un bianco come Todd Rundgren non abbia già fatto 20 anni fa.
Comunque la visione mi ha portato a delle considerazioni di carattere estetico.

1 - Guardate cosa succede quando ad una performer come Beyoncé si mette alle spalle una band coi controfiocchi (e, per inciso, sono tutte donne - Prince docet): un deliro da far invidia ad un gruppo rock. Le coriste da sole sono in grado di reggere tutta la canzone, Beyoncé ne canterà il 30%, essendo impegnata per lo più a dimenare le chiappe, e alla fine si prende lei tutti i meriti. Ho capito che è lei la star, ma con una band così non è difficile venire osannati!
Uno smacco alla centralità del gruppo viene dato però da un'altra esibizione (quella agli AMA '08) dove la band rimane scandalosamente per quasi tutto il tempo nascosta nell'oscurità, relegata in fondo al palco. Ora, non so se sia più preoccupante questo o che un tipino come Terius Nash alias The-Dream (che annuncia Beyoncé agli AMA) sia co-autore e co-produttore del pezzo (responsabile, nel senso negativo del termine, anche del successo di Umbrella*).

* Un'altra curiosa coincidenza: gli ottimi rocker alternativi Biffy Clyro hanno proposto qualche tempo fa una cover acustica della canzone di Rihanna....chissà come diavolo gli è venuto in mente?!

2 - Il pezzo in questione, Single Ladies, non ha lo stesso impatto se ascoltate la versione studio. Beyoncè ne ripropone dal vivo una variante più rockettara. Mi sono chiesto perchè sia stata presa una decisione del genere: soffocare un arrangiamento di gran lunga migliore. E qui vengono a galla i limiti della musica commerciale. E' come la filosofia dei musicisti tecnicamente preparati che per vivere devono scendere a compromessi e poi dal vivo si scatenano. Come dire "Ok diamo alla gente ciò che vuole e registriamo questa merda...ma in concerto faccio quello che voglio!"

3 - La performance prova comunque il livello di professionalità dei musicisti americani dove anche un pezzo dance o R&B (chiamatelo come volete) può essere trasformato in qualcosa di valore. Non so se in Italia qualcuno potrebbe fare altrettanto fermi come siamo alla cultura dei pseudo reality danzereccio-teatrali trash.
Qui siamo in America e si fa sul serio.




AMA '08

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