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domenica 6 maggio 2018
Altprogcore May discoveries, part 2
From Worry to Shame è l'esordio del duo Head with Wings formato da Joshua Corum e Brandon Cousino. Il concept album, in uscita l'1 giugno, è stato registrato e prodotto da Frank Sacramone e Jamie Van Dyck degli Earthside (che suonano anche come ospiti) e mixato da Forrester Savell (Karnivool).
Vi ricordate gli Anywhere? No? Beh è comprensibile visto che sono passati sei anni dal primo LP prodotto dall'unione di Cedric Bixler Zavala, Mike Watt e Christian Eric Beaulieu. Questa volta a tenere le redini del progetto è il solo Beaulieu accanto al quale compaiono una serie impressionante di ospiti a partire dagli stessi Bixler Zavala e Watt e poi Krist Novoselic, Dale Crover, Naima Mora, Gregory Rogove, Isaiah Mitchell e molti altri. Anywhere II raccoglie comunque i nove brani editi in passato nei due EP Olompali (2013) e Light the Portals (2016).
Terzo album per la band belga ATMOSPHERES che con Reach producono un buon djent atmosferico di cui la ricetta è stemperare le parti più aggressive elettrico/elettroniche con voci e sonorità dreamgaze.
I MoeTar, dopo due album in studio eccellenti che mischiavano art rock e progressive, si sciolgono e ci dicono addio con questo EP che raccoglie le ultime quattro composizioni registrate dal gruppo. Un vero peccato.
EP di debutto per gli italiani Nowe, quintetto di Schio con voce femminile e un bell'amalgama strumentale di suoni elettrici impalpabili tra post rock e dream pop.
Il 22 giugno vedrà anche il ritorno dei Roller Trio, con il terzo album New Devices, che con un piccolo cambio di line-up, con l'inclusione del chitarrista sperimentale Chris Sharkey, probabilmente segnerà anche un cambio di direzione verso paesaggi fusion più all'avanguardia.
mercoledì 15 giugno 2016
Roller Trio - Promise/Threat (2016)
Il gruppo jazz Roller Trio, di cui vi avevo parlato qualche mese fa, ha appena realizzato un progetto singolare legato a ciò che si potrebbe definire un mediometraggio. In pratica Promise/Threat è il frutto di una serie di improvvisazioni che fanno da colonna sonora al film omonimo diretto dall'artista Ray Kane e presentato con queste parole:
Promise/Threat is rooted in the belief that everything in life can be one or the other, dependent on perspective: a job for life, till death us do part, you can’t take it with you. A series of events and abstractions, experienced, overlooked and passed into memory. This is a journey from birth to death and light to dark, devoid of special effects, in a bizarre found reality.
Northern Irish writer/director/artist Ray Kane explores the hidden and disregarded - the dark corner in a bright room - with a fascination for the imperfections of life. Shot largely in Dublin, a huge dilapidated art studio became both backdrop and canvas. Filming on a daily basis for six weeks, countless hours of footage were captured and discarded. Scenes with Sarah Jane Seymour, an emerging talent in Irish television, were largely improvised and shot at night. Passing through an industrial wasteland as an ethereal presence, she is mother/daughter/lover/dream and nightmare. Towering figurative paintings by Irish artist Daragh Hughes provide a tangible timeline of ageing, while the endlessly inventive sculptures of fellow Irish artist John Coll augment the reality with a series of lurid and beautiful visions.
A deeply moving soundtrack by Roller Trio and producer Tim Thomas was edited out of four improvisations performed whilst watching the film. The film took saxophonist James Mainwaring, guitarist Luke Wynter and drummer Luke Reddin-Williams to musical areas they had never found themselves in before - following the imagery to the most joyous, fun, terrifying and exciting edges of their playing while keeping the signature riffs and textures within Roller’s collective musical vocabulary.
La versione su YouTube è suddivisa nelle 12 parti o tracce che costituiscono l'album, mentre la versione presente su Vimeo è quella integrale senza tagli della durata di 50 minuti. Inutile dire che qui troverete un Roller Trio differente da Fracture e molto, molto più sperimentale e inevitabilmente dedito al free jazz.
PROMISE/THREAT from Lamplight Social on Vimeo.
sabato 6 febbraio 2016
Roller Trio - Fracture (2014)
Il trio suona(va) un jazz sia sperimentale che accessibile, mostrando elementi di math rock alternativo e jazz moderno. Con la batteria che si rivolge a entrambi gli strumenti, facendo da collante per i due linguaggi musicali. Anche se l'accoppiata chitarra e sassofono farebbe pensare più ad una fusion ordinaria, in realtà le ritmiche in continua evoluzione e i pattern di chitarra sono propri del rock alternativo e il sassofono (tenore o soprano a seconda del bisogno) dell'ottimo Mainwaring si presta a sperimentazioni sonore, virtuosismi mai esibiti e manipolazioni elettroniche. Fracture è un disco dalle molte sfaccettature, che solo superficialmente può essere relegato al jazz tout court. Le sue asprezze, le improvvisazioni, sempre in bilico tra dissonanza e melodia, le stratificazioni ambient e i riff all'unisono tra sax e chitarra possiedono molti contatti con il rock alternativo e il progressive.
Un consiglio: se in qualche modo i Roller Trio vi convincono non fermatevi a Fracture, ma ascoltate anche Roller Trio che si può reperire su Soundcloud. Se poi volete proseguire, la band che i tre hanno appena fondato, con l'aggiunta del quarto elemento Matias Reed alla chitarra, si chiama RIB e suona un math pop più nella norma, con Mainwaring che abbandona il sassofono per cantare e imbracciare la chitarra.
http://rollertrio.com/
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