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domenica 29 gennaio 2023

Eyeless Owl - Murmurations (2023)


I fratelli Coniguliaro, Ben e Quinn, ci hanno già abituato all'eccellenza in campo prog con i loro svariati progetti, sia quando li troviamo in coppia (Sun Colored Chair e Wyxz) sia quando sono separati (Wippy Bonstack e Eyeless Owl), progetti per i quali vi rimando in questa pagina riassuntiva. A poco tempo di distanza dalla seconda opera di Ben a nome Wippy Bonstack, 22 (novembre 2022), Quinn ci propone il secondo capitolo del suo personale progetto strumentale Eyeless Owl, nel quale comunque appare l'apporto del fratello alla batteria e alla solita pletora di strumenti suonati da entrambi.

Attraverso Murmurations Quinn Coniguliaro riprende con maggior forza e sicurezza i temi dell'omonimo esordio, espandendo ancora di più la sua idea di prog virtuoso che coniuga frammenti math rock e brutal prog con espansioni orchestrali da chamber pop. In questo si avvicina al precedente lavoro del fratello sotto la sigla Wippy Bonstack, ma sono presenti anche le delizie elettroacustiche dei Sun Colored Chair e i frenetici cambi epilettici dei Wyxz. Quinn mette a frutto tutte queste esperienze per un album eclettico e riepilogativo delle proprie capacità di compositore e arrangiatore. 

Le traiettorie e direttive sono sempre principalmente la scuola di Canterbury, Mike Keneally, Frank Zappa e molto Rock In Opposition, passioni che Quinn evidentemente condivide con il fratello Ben, pronto anch'egli a dare una mano in fase di scrittura su alcune tracce. La maggior parte di esse potrebbero essere descritte come chamber math rock, in virtù del grande arsenale di fiati e percussioni che fanno capolino nelle varie sezioni dei brani, alternando i movimenti stilistici tra sperimentazioni rock infarcite di riff episodici e parentesi orchestrali per piccolo ensemble. Murmurations diviene un costante saliscendi di contrappunti strumentali, frazionato continuamente tra colto e popolare alla maniera virtuosa e divertente dei Gentle Giant. Esplicativo di questa ambizione è ad esempio il brano House Finch, piccolo concerto per fagotto, piano e percussioni, arrangiato con l'aiuto del pianista Zachary Detrick con il quale i Coniguliaro hanno collaborato al suo prossimo esordio solista sotto il nome di Filibuster Saloon. La giovane età dei due fratelli non ha impedito insomma di farli diventare i più autorevoli e competenti esponenti dell'eredità canterburiana trapiantata nel presente.

domenica 17 ottobre 2021

Wyxz - Odyx (2020)


Continuando a scavare nell'infinita cornucopia di progetti messi in piedi dal polistrumentista Ben Coniguliaro (che ha appena pubblicato il sorprendente Wippy Bonstack's Dataland, oltre che essere attivo con i Sun Colored Chair) sono arrivato a quello che si può definire la declinazione più estrema del suo approccio estetico al progressive rock. Se nel recente album a nome Wippy Bonstack questo ragazzo di soli 21 anni ha suonato in completa solitudine una moltitudine di strumenti, realizzando un lavoro di elevata complessità, in quest'ultima opera a nome Wyxz viene aiutato dal fratello Quinn (basso) e da Alex Verbickas (chitarra), ovvero gli altri due Sun Colored Chair, oltre che da Matt Hollenberg (Cleric, Simulacrum, Shardik, iNFiNiEN) e ha nientemeno John Zorn come produttore esecutivo. 

Odyx infatti è stato pubblicato dalla Tzadik Records, etichetta dello stesso Zorn, ed è addirittura il quinto sforzo discografico dei Wyxz. Il progetto nasce come una variante "brutal prog" sperimentale ed estrema del math rock portato avanti dai Sun Colored Chair, sfociando anche nel noise e nella dissonanza. Questo almeno fino al procedente YiY, non che Odyx faccia a meno di tali premesse ma ne attenua, per quanto possibile, la componente più astratta e primordiale al fine di privilegiare un caos frenetico e ragionato, utilizzando una maturità eclettica ed esecutiva che negli altri lavori sembrava più dettata dall'anarchia strumentale come valvola di sfogo.

Con Odyx viene smussata la spigolosità di certi passasggi e il gruppo si concentra nel proporre un'innumerevole collezione di spunti tematici schizofrenici a getto di variazioni continue. Per questo l'album impressiona nella sua corsa a sperimentare le ritmiche più strane e i passaggi armonici più assurdi e funambolici. L'incredibile assalto sonico offerto dalle varie tracce non offusca la spaventosa perizia tecnica riversata in ogni passaggio, per dire che qui siamo al cospetto del math rock nella sua forma o essenza più evoluta e complessa data la straordinaria inventiva strumentale e l'incessante susseguirsi di imprevedibili mutamenti dinamici, sonori e stilistici che il gruppo attraversa. Senza alcun dubbio Coniguliaro è un precoce talento che va valorizzato e ciò che sta facendo deve essere conosciuto da ogni amante del prog che si rispetti.

 https://wyxz.bandcamp.com/album/odyx

domenica 10 ottobre 2021

Wippy Bonstack - Wippy Bonstack's Dataland (2021)


Probabilmente Wippy Bonstack's Dataland è l'album più complesso e ambizioso realizzato da un singolo musicista pubblicato quest'anno. Dietro al nome Wippy Bonstack in realtà infatti si cela il solo polistrumentista Ben Coniguliaro, originariamente chitarrista e batterista dei Sun Colored Chair, qui al suo esordio come solista e suonando ogni singolo strumento in prima persona, senza alcun musicista aggiunto. Giusto per dare un'idea, oltre a quelli già citati, Coniguliaro si cimenta con tastiere, glockenspiel, melodica, marimba, vibrafono, basso, piano, synth e percussioni. Il che diventa tutto molto più impressionante una volta ascoltato ciò che Coniguliaro è riuscito a comporre e suonare per conto proprio. Al di là dei gusti soggettivi infatti è innegabile la natura di alto livello ed estremanete complessa e brillante di cui si fa carico Wippy Bonstack's Dataland.

Come fa notare lo stesso Coniguliaro l'album si muove su un progressive rock elaborato, orchestrale, pop e math rock, citando come esempi di ispirazione Mike Keneally, Gentle Giant, Frank Zappa, Cheer-Accident e Cardiacs. Proprio come questi asrtisti le tredici tracce incluse nei quasi settanta minuti dell'album sono eclettiche, varie, omnicomprensive di innumerevoli cambi tematici e acrobazie strumentali, formando un calderone che si estende dal prog rock più tradizionale a quello più sperimentale, senza tralasciare ampi spiragli pop e passaggi melodici. Per un musicsta così giovane è un risultato notevolissimo, che lascia ammirati per il talento profuso e messo in gioco, non risparmiando nulla. Ascoltare per credere.