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giovedì 13 settembre 2018
Arcane Roots - Landslide EP (2018)
E così anche la storia degli Arcane Roots è giunta al capolinea. Infatti, poco dopo l'annuncio della pubblicazione dell'EP Landslide che vedrà la luce domani, il trio ha inaspettatamente deciso di terminare la propria attività dopo aver onorato le ultime date del tour inglese. Altprogcore fu uno dei primi siti italiani a segnalare la band prima ancora che diventasse un nome di spicco nella scena alternativa internazionale ed è quindi giusto rendere omaggio al loro addio con questo breve post. Landslide rimarrà per cui l'ultimo capitolo discografico degli Arcane Roots e contiene in tutto quattro tracce: una è l'inedita title-track, mentre le rimanenti sono delle rivisitazioni in chiave ancor più elettronica e sperimentale di tre brani tratti dall'ultimo lavoro in studio Melancholia Hymns (Before Me, Matter, Off the Floor). L'EP musicalmente chiude la carriera del gruppo in modo quasi diamentralmente opposto a quel post hardcore sperimentale presente su Left Fire, ma soprattutto lascia in sospeso molti interrogativi su come gli Arcane Roots avrebbero potuto evolversi artisticamente dopo un album che rimetteva in gioco molte idee stimolanti da sviluppare per il futuro.
venerdì 15 settembre 2017
Arcane Roots - Melancholia Hymns (2017)
Lo so che là fuori c'è gente che non ama le classificazioni quando si parla di generi musicali, figuriamoci di sottoclassificazioni, eppure, sembrerà strano anche agli artisti interessati che sono i primi ad odiarle, ogni tanto aiutano a descrivere in maniera sintetica una deviazione dal filone principale. Ad esempio, adesso capita sempre più spesso di leggere il termine "atmospheric metal", ma non credo che ancora nessuno abbia coniato il termine "atmospheric post hardcore" che è ciò che mi sembra più vicino a quanto realizzato dagli Arcane Roots nel loro secondo album Melancholia Hymns in uscita oggi.
Devo dire che nel 2011 questo trio inglese che spuntò fuori con l'EP Left Fire riuscì ad incuriosirmi grazie ad un post hardcore con ambizioni progressive reminiscente degli At the Drive-In e dei The Mars Volta. Mi impressionò un po' meno il loro album di debutto Blood and Chemisty (2013) che non possedeva la stessa urgenza espressiva e ne sublimava leggermente la formula che comunque è stata ben ripresa e personalizzata in seguito dall'EP Heaven and Earth. Dopo aver dato l'addio al batterista Daryl Atkins, Andrew Groves e Adam Burton hanno reclutato Jack Wrench e si sono imbarcati in questa seconda prova che segna il più importante punto di svolta nella carriera della band dal punto di vista stilistico, mostrandola impegnata nel cambiare il proprio assetto sonoro con sfumature in passato assenti. Melancholia Hymns si apre con un tappeto sostenuto e in crescendo di tastiere, in seguito si aggiungono voci celestiali fino a che il brano prende corpo nella propria struttura, con altre tastiere e altri crescendo, in quello che sembra essere un preambolo al cammino di tutto l'album.
La maggior parte dei brani è costruita a grandi linee proprio in questa maniera: si parte sommessamente con tastiere atmosferiche che consolidano una tensione, la quale percepiamo scaturirà in qualcosa di più grande, attraverso lo sfoggiò di chitarre elettriche e potenti bordate hardcore, cosa che puntualmente avviene (Curtains, Everything (All at Once), Matter). L'aspetto inedito che questa volta hanno provato a testare gli Arcane Roots è il forte contrasto trasmesso dai vari registri di tastiere e qualche intervento di batteria elettronica che si impongono nell'estetica sonora come un richiamo ai contemporanei ritorni alla synthwave (Arp, Indigo), ma che li avvicina anche al modo di operare di band che stanno coniugando caratteristiche antitetiche, tra arie intimiste e sonorità più aggressive, come stanno facendo gli Sleep Token ad esempio (in questo caso citerei Fireflies come paragone). Alla fine però Melancholia Hymns sembra soffra del ripetersi di queste soluzioni e sulla lunga distanza perde quel fascino che comunque sicuramente trattengono alcune tracce se prese singolarmente. Una musica che in ogni caso acquista in suggestività se abbinata alle giuste immagini come il video di Curtains sta a dimostrare.
venerdì 30 ottobre 2015
Altprogcore October discoveries
Partiamo con il sesto album in studio dei Thieves' Kitchen che, con le sue arie fusion e canterburiane, rappresenta musicalmente la proposta meno dura di questa rassegna.
Infatti poi si passa al post hardcore degli Arcane Roots e Icarus the Owl. I primi ritornano dopo l'album d'esordio con il solido EP Heaven and Earth, mentre i secondi tagliano il traguardo del quarto album con Pilot Waves, un mix che potrà piacere ai fan di Circa Survive, Emarosa e I The Mighty.
Le vere novità arrivano ora: i No Transitory sono una nuova band neozelandese che, pur suonando molto simili a TesseracT e Skyharbor, hanno un ottimo senso melodico e una buona preparazione tecnica, il che fa presupporre che siano, sì degli esordienti, ma con esperienza.
Poi arriviamo agli inglesi Eschar che suonano un bel prog metal/djent strumentale ed infine i norvegesi Rendezvous Point che si fanno conoscere per la prima volta con il buon Solar Storm. Niente di trascendentale, si intenda, ma sempre e comunque meritevoli di una menzione.
mercoledì 10 aprile 2013
Arcane Roots - Blood & Chemistry (2013)
Arrivano finalmente all'esordio discografico - dopo l'EP Left Fire - gli inglesi Arcane Roots con Blood & Chemistry in uscita il 6 maggio. In anteprima il gruppo ha reso disponibile due brani, il singolo Resolve e proprio oggi hanno lanciato il video di Slow. Quest'ultima in particolare è una canzone che parte come una versione pop del post hardcore, in seguito, nel finale, si dipana in una serie di cambi tematici che ricordano i Biffy Clyro. Il trio ha da qualche tempo stretto amicizia anche con i norvegesi 22 e non mi stupirei se all'interno di Blood & Chemistry si trovassero alcune affinità tra i due gruppi.
Tracklist:
1. Energy Is Never Lost, Just Redirected
2. Resolve
3. Belief
4. Sacred Shapes
5. Hell & High Water
6. Triptych
7. Slow
8. Second Breath
9. Help Like Kytes
10. You Keep Me Here
http://www.arcaneroots.co.uk/
domenica 4 novembre 2012
Arcane Roots - "Resolve" free download
Mentre sono in studio per registrare il loro album di debutto, gli Arcane Roots hanno rilasciato il singolo Resolve (che potete ascoltare di seguito), scaricabile gratuitamente tramite il loro sito web ufficiale www.arcaneroots.co.uk/resolve
Per adesso il gruppo inglese ha all'attivo solo l'EP Left Fire, uscito nel 2011 solo in forma digitale e ristampato quest'anno con l'aggiunta di qualche bonus track.
lunedì 11 luglio 2011
Arcane Roots - Left Fire EP (2011)

Quando gli At the Drive-In si sciolsero per diatribe interne, una delle motivazioni fu che Cedric Bixler e Omar Rodriguez-Lopez avevano in mente una visione musicale più grandiosa rispetto agli altri membri della band. Tale visione portava inevitabilmente ad ambizioni e direzioni diverse. I due sfogarono questo potenziale nei Mars Volta, ma cosa sarebbe successo se gli altri tre At the Drive-In avessero accettato di assecondare le idee velleitarie dei loro compagni?
Forse un compromesso? Se così fosse stato magari gli Arcane Roots con il loro EP d'esordio Left Fire tentano di avvicinarvisi. Questo EP è pieno zeppo di quei riff epilettici, astrusità ritmiche e una malcelata melodia sommersa tra poderosi muri sonori e urla belluine che fecero di Relationship of Command un album seminale nella ridefinizione di quello che è stato (e che è) il rock alternativo a partire dal 2000.
Arcane Roots - You Are from Deethree on Vimeo.
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