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sabato 10 ottobre 2009

Il cerchio è completo


I Dredg insieme a Salman Rushdie.

Dettagli e foto sulla serata nella quale si sono incontrati i Dredg con l'"ispiratore" del loro ultimo album.
Video e audio estratti dall'evento si possono gustare invece a questo link.


I Dredg saranno in Italia per due concerti:

28 ottobre, Roma, Blackout Club
29 ottobre, Milano, Zoe Club

martedì 1 settembre 2009

"La Musica Rock-Progressiva Europea" ristampato


La casa editrice Calypso ha ristampato un libro culto degli anni '70 dedicato al progressive rock.
La Musica Rock-Progressiva Europea scritto da Al Aprile e Luca Majer e pubblicato nel 1979 da Gammalibri, era da anni fuori catalogo ed introvabile. Questa edizione riporta l'introduzione di Alessandro Michelucci e la nuova prefazione di Luca Majer "Thirty Years After".

Ecco cosa c'è da sapere sul libro:

Dice Wikipedia che «il progressive ha come obiettivo dare alla musica una finalità estetica, renderla un'opera d’arte. È per questo che si tratta di un genere che richiama continuamente la musica classica, pur essendo suonato con gli strumenti tipici del rock». Questa definizione ormai comune e non del tutto errata nella formulazione è tuttavia vuota nella sostanza, finendo col raccogliere sotto un’unica nobile etichetta dischi da brivido per bellezza e profondità assieme ad aria fritta: allora, tutto sommato, anche Rondò veneziano è rock-progressivo!
Scritto da due musicisti e giornalisti ventenni alla fine degli anni Settanta - alla fine del progressive originale -, questo libro distilla per il lettore l’autentica musica rock-progressiva, distinguendo senza mezzi termini tra bellezza e orrore, tra ispirazione e furbizia. È al tempo stesso un manuale assoluto e un racconto appassionante. È anche un affresco del momento in cui fu scritto, ancora lontanissimo dal politically correct, ancora pieno di entusiasmi per la scoperta, non ancora musicalmente rinchiuso nelle definizioni date da Gracenote CDDB, come ricorda Luca Majer nella sua commovente introduzione, scritta oggi, trent’anni dopo.

Dalla quarta di copertina:

scritto nel 1979 da due coltissimi ventenni questo libro racconta la storia della musica rock-progressiva nel momento del suo tramonto,ormai fagocitata dall’industria discografica e destinata a diventare nell’opinione popolare Rondò veneziano e suoni ad armonici infiniti

un saggio-romanzo scritto con rigore calvinista e passione salgariana

una opportunità di scoprire o riscoprire musiche di sconvolgente bellezza /profondità/potenza ristampate in CD o da cercare in vinile di terza mano

per i più giovani una visione ispiratrice di un tempo unico e irripetibile e per chi c’era l’occasione di ricordare che il mondo non è sempre stato così piatto e conformista

domenica 16 agosto 2009

Alex Ross e la musica del Novecento

Non ci speravo più ma finalmente l'agognato libro di Alex Ross, il best seller The Rest is Noise. Listening to the Twentieth Century, uscirà anche in Italia. La data è fissata per il 9 settembre e sarà pubblicato da Bompiani nella Collana Overlook con il titolo Il Resto è Rumore. Il Romanzo della Musica del Novecento. Era molto che aspettavo di leggere questo libro e lo consiglio a chiunque sia interessato alla musica in generale.

Alex Ross sarà presente al MITO SettembreMusica di Torino il 13 settembre per presentare il suo libro.



Ecco la sinossi:

La storia della musica classica del Novecento, dall’età dell’oro di Mahler e Strauss nella Vienna anteguerra all’arte bolscevica di Shostakovich, dalla Berlino anni Venti con l’ascesa dell’atonalità alla dodecafonia, fino a Messiaen, Ligeti e al minimalismo. Attraverso il racconto di momenti cruciali e opere-simbolo, una lettura accessibile a tutti (esperti e non) della storia della musica classica nel quadro più ampio degli sviluppi politici, socioeconomici e intellettuali del secolo. Il volume non descrive solo gli artisti, ma anche i dittatori, i mecenati miliardari e i dirigenti che tentarono di controllare la musica; gli intellettuali che si sforzarono di porsi come giudici in fatto di stile; gli scrittori, pittori, ballerini e registi che offrirono la loro amicizia sui sentieri solitari della ricerca; il pubblico che osannò, vituperò e ignorò ciò che i compositori stavano facendo; le tecnologie, le rivoluzioni, le guerre calde e fredde, i flussi dell’immigrazione e le profonde trasformazioni sociali che rimodellarono lo scenario in cui lavoravano i compositori.

Sul libro:
“E’ raro che qualcuno scriva il libro che aspettavi da una vita. L’appassionante storia della musica del Ventesimo secolo di Alex Ross rappresenta, per me, uno di quei libri.”
Alan Rusbridger, The Guardian

L'autore:
Alex Ross è nato a Washington DC nel 1968. Ha studiato pianoforte, composizione e oboe. Ha frequentato Harvard, dove ha fatto studi di Storia europea, Letteratura inglese e Teoria musicale. Ross è il critico musicale del “New Yorker” dal 1996. Dal 1992 al 1996 ha lavorato come critico per il “New York Times”. Ha ricevuto due Awards ASCAP-Deems Taylor Awards per la critica musicale, è stato ammesso all’American Academy di Berlino e al Banff Centre, e ha ricevuto la Letter of Distinction dall’American Music Center per i suoi contribuiti nel campo della musica contemporanea.

Per saperne di più su Alex Ross potete consultare anche il suo interessantissimo blog:

www.therestisnoise.com

sabato 28 marzo 2009

Novità dalla musica on-line:

La prima è una segnalazione dal blog dei Big Big Train che riguarda un nuovo sito per condividere la musica, ma in streaming, chiamato Spotify. Per leggere tutta la notizia cliccate qui.

La seconda è una nota più dolente per chi ama scaricare musica da iTunes. Dal 7 aprile aumenteranno i costi dei singoli e dei cosiddetti "classici". Potete leggere la notizia voi stessi riportata dal Los Angeles Times.

martedì 17 marzo 2009

Tempi sempre più duri per la vendita dei CD.
Prima l'avvento del peer to peer, ora ci si mette anche la crisi economica mondiale.
Chiudono anche i megastore

sabato 7 marzo 2009

Frammenti e Anticipazioni 3 - Damiera related

L'attuale bassista dei Damiera Evan Weiss ha annunciato che pubblicherà ufficialmente in CD le 52 canzoni che ha composto nel giro di un anno, registrandone una alla settimana.
L'album, che prende il titolo dal progetto, Into It. Over It. uscirà il 23 giugno in un doppio CD.

Inizialmente queste canzoni erano scaricabili gratuitamente nel sito di Evan Weiss, ora le versioni originali sono state remixate e tolte dal sito in previsione della pubblicazione.

Per chi volesse saperne di più su questo progetto vi rimando ad una interessante intervista a Weiss:


www.myspace.com/intoitoverit

martedì 24 febbraio 2009

Alcuni aggiornamenti sulle più interessanti uscite dei prossimi mesi:

° I Dredg, dopo il rinvio dell'album ad aprile, hanno fissato la data di uscita del nuovo lavoro per il 19 maggio.
Il titolo sarà The Pariah, The Parrot, The Delusion.


° Il nuovo album di Scott Matthews, Elsewhere, sarà rilasciato invece il 18 maggio e avrà come ospite nientemeno che Robert Plant. Leggere la notizia tratta da Ballymena Times per credere.

° Infine i Sucioperro realizzeranno l'ormai anticipatissimo Pain Agency il 20 aprile e sarà preceduto dal singolo Don't Change (What You Can't Understand) che dal 16 marzo potrà essere scaricato via iTunes con l'aggiunta di due inediti. In uscita, sempre in aprile, anche Duke Pandemonium, la seconda parte della trilogia dei Marmaduke Duke, progetto collaterale di JP Reid assieme a Simon Neil (Biffy Clyro).
http://www.subba-cultcha.com/article_feature.php?id=5876

° Il secondo album dei Fields Hollow Mountains è previsto per marzo, anche se maggio sembra più probabile. Intanto il singolo Are You Ready Yet? è già scaricabile dalla rete. Potete sentirlo o salvarlo cliccando qui. Molto sixties e carino come sound: armonie vocali in primo piano, chitarre elettriche acide, ma nulla a che vedere con i fasti di Everything Last Winter. Sarà che questo ebbe a suo favore la produzione di un asso come Micheal Beinhorn.


venerdì 30 gennaio 2009

Mi sono imbattutto in un interessante vecchio articolo del Guardian datato 2006.

http://www.guardian.co.uk/music/2006/aug/11/popandrock

Anche se datato nella parte finale compaiono dei giudizi su alcune nuove leve come Pure Reason Revolution, Secret Machines, Mew e Dungen sfilati niente meno che a Rick Wakeman.

venerdì 2 gennaio 2009

che tempo fa?

Ecco un link molto interessante che svela i tempi di battuta più strani utilizzati da molti artisti.

http://en.wikipedia.org/wiki/User:Dissolve/List_of_works

Essendo in ordine cronologico, noterete nell'ultima parte una presenza massiccia di alcuni gruppi nominati in questo blog (tipo Oceansize, Mew e Mars Volta).
La sezione più interessante e curiosa è quella che analizza l'utilizzo di metri multipli all'interno di una sola canzone dove la più impressionante è Remember Where You Are degli Oceansize.