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venerdì 10 aprile 2020

Once & Future Band - Deleted Scenes (2020)


I californiani Once & Future Band colpiscono ancora! Dopo i consensi ottenuti con il primo omonimo album, che gli ha permesso anche di fare da spalla ad alcuni concerti americani dei Tool (nonostante il loro genere musicale sia tutt'altro), ecco che dopo tre anni ci regalano un'altra delizia retrò al sapore pop prog jazz. Deleted Scenes è tutto quello che ci si poteva aspettare da una seconda prova e anche di più, dato che le sorprese non mancano. Benché infatti ai Once & Future Band non manchino certo le doti per scrivere perfetti sonetti di pop barocco nello stile di Beatles ed Elctric Light Orchestra, come i singoli Andromeda e Freaks, questa volta puntano molto anche sui pezzi strumentali, addirittura quattro, dove possono sfogare il proprio lato prog e jazz.

Da questo punto di vista le atmosfere si fanno sofisticate come nei migliori Steely Dan (Automatic Air), ma anche piene zeppe di melodie romantiche alla Todd Rundgren (la title-track). E per la precisione il Rundgren più progressivo della fase Utopia e Initiation, dato che l'album è una festa di synth e piano elettrico, sfiorando anche l'estro fusion canterburiano su Mr.G. Interessante anche come viene sviluppato un brano come Airplane, una ballata acustica che si tinge con artifici sonori spaziali e da camera per ammantarla di un'aura ultraterrena.

L'aggettivo cool salta più volte alla mente ascoltando Deleted Scenes, dato che la sua estetica ha il potere immaginativo di ricreare tutto un mondo passato. Gli arrangiamenti alle volte si fanno caleidoscopici, coinvolgendo orchestra e armonie vocali e pare di tornare indietro, con la mente e le orecchie, ai tempi delle colonne sonore anni '70 o alla lounge soft disco sempre di quel periodo, elementi che emergono in superficie più o meno in ogni brano, ma che vengono tutti involtati in un unico involucro nella finale The End and the Beginning. Non c'è che dire, con Deleted Scenes i Once & Future Band firmano una deliziosa seconda opera, rivestita da scintillante futurismo del passato.

martedì 28 marzo 2017

Once & Future Band - Once & Future Band (2017)


Attenzione! Questo disco è datato 2017, ma potrebbe benissimo riportare come data di pubblicazione il 1977. Nonostante questo, Once & Future Band è uno degli esordi più freschi, rivitalizzanti e gustosi di inizio anno. Il quartetto di Oakland formato da Joel Robinow (tastiere/chitarra/voce), Raj Ojha (batteria), Eli Eckert (basso/chitarra/voce) and Raze Regal (chitarra) proviene da esperienze comuni in altre band (Drunk Horse, Howlin Rain, East Bay Grease) e in questo nuovo progetto, con alle spalle l'EP Brain (2014), hanno deciso di registrare alcune composizioni di Robinow dal sapore decisamente retrò.

Once & Future Band è un pastiche pop prog le cui influenze sonore richiamano inevitabilmente classici suoni sintetizzati degli anni '70 circoscritti a determinati artisti come ELO, Queen, Steely Dan, Yes e Todd Rundgren ma, benché l'operazione nostalgia guardi a quell'epoca, l'album si ammanta di un'aura moderna fatta di ritmiche irregolari e parti strumentali arrangiate con dovizia. Quindi, se siete stanchi del prog pomposo e che si prende troppo sul serio, i Once & Future Band lo smorzano con ampie dosi di pop, R&B, soul e rock orchestrale pieno di synth e polifonie vocali come nell'irresistibile apertura di How Does It Make You Feel?. Rolando è un'altra magia pop jazz che fa rivivere le atmosfere sofisticate dei migliori Steely Dan (quelli di Aja per intendersi), dove non mancano ammiccamenti alla vecchia e gloriosa discomusic, che si collega alla ballad romantica Tell Me Those Are Tears of Joy, un lento rock spaziale a gravità zero che fluttua su tastiere elettriche e voci suadenti.

I'll Be Fine segue i motivetti orecchiabili dei Beatles, ravvivandoli con progressioni power pop tra le nuvole di zucchero filato dei Jellyfish e le chitarre duplicate di Brian May. Per confutare la rilettura moderna di alcune pratiche electro funk, ecco poi arrivare in chiusura Standing in the Wake of Violence che si impone con dei groove lisergici alla Thundercat. Nel revival odierno che guarda alle caratteristiche estetiche sonore che si svilupparono a cavallo tra fine anni '70 e inizio anni '80, Once & Future Band è un album da tenere assolutamente in considerazione per questo suo intelligente e riuscito mix.