Questo album è un ottimo candidato a "delusione dell'anno" se non fosse che ancora i Secret Machines non sono assurti ad uno status tale (artistico e popolare) da poter creare un'aspettativa spasmodica attorno ad un loro lavoro. (Per la cronaca, credo che difficilmente qualcuno batterà The Bedlam in Goliath dei Mars Volta come la più grande delusione del 2008).
Semplicemente Secret Machines non è all'altezza di Ten Silver Drops. Sarà l'abbandono di Benjamin Curtis per dedicarsi completamente al suo nuovo gruppo School of Seven Bells, ma il terzo album dei Secret Machines sembra solo un abbozzo di idee sulle quali ancora c'era da lavorare.
Droni elettronici e bordoni di basso spadroneggiano con così tanta insistenza che danno l'impressione di voler camuffare la carenza di spunti melodici interessanti. Le canzoni scivolano via senza alcuna personalità ed anche le ritmiche di Josh Garza sono sempre monotone e quadrate.
Semplicemente Secret Machines non è all'altezza di Ten Silver Drops. Sarà l'abbandono di Benjamin Curtis per dedicarsi completamente al suo nuovo gruppo School of Seven Bells, ma il terzo album dei Secret Machines sembra solo un abbozzo di idee sulle quali ancora c'era da lavorare.
Droni elettronici e bordoni di basso spadroneggiano con così tanta insistenza che danno l'impressione di voler camuffare la carenza di spunti melodici interessanti. Le canzoni scivolano via senza alcuna personalità ed anche le ritmiche di Josh Garza sono sempre monotone e quadrate.
In ogni modo, ad onor del vero, Secret Machines ha ottenuto larghi consensi presso la stampa specializzata e quindi chi siamo noi per contraddire questi peana?
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