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sabato 26 ottobre 2019
Strawberry Girls - Tasmanian Glow (2019)
A quattro anni di distanza dall'ultimo album American Graffiti, gli Strawberry Girls tornano sul luogo del delitto con Tasmanian Glow però regolando il proprio math rock su nuovi parametri formali. Questa volta il trio formato da Zac Garren, Ben Rosett e Ian Jennings opta per dei brani più brevi e taglienti rispetto al passato, suonati con il solito approccio vivace ed energetico, seguendo la scia prog core dei Night Verses, ma come se fossero la parte solare e ottimista di questi ultimi. In più, se l'ultimo lavoro si divideva abbastanza equamente tra tracce strumentali e vocali, questa volta Tasmanian Glow presenta una tracklist interamente senza ospiti alla voce ad eccezione di Angel Dust che contiene l'unico episodio cantato da Haley Nicole Woodward, la quale aggiunge un'atmosfera RnB al pezzo, e la conclusiva Party Nights che il contributo di Andrés rende molto incline al Prince più festaiolo. A tal proposito in Tasmanian Glow si possono cogliere alcune incursioni atmosferiche in tale genere mutuate dal progetto di Ben Rosett, Eternity Forever. Comunque tale scelta porta gli Strawberry Girls a tuffarsi in un crossover di generi, citando funky, disco, synthwave, dream pop e psichedelia, anche se forse la veste più propriamente post hardcore di American Graffiti gli calzava meglio.
venerdì 21 aprile 2017
Eternity Forever - Fantasy EP (2017)
Questo EP degli Eternity Forever potrebbe essere l'ibrido più anomalo che ascolterete quest'anno, già solo per il fatto che ne leggete un piccolo resoconto tra queste pagine. Se Fantasy EP si trova su altprogcore è perché ormai abbiamo imparato a conoscere bene i nomi degli autori che si celano dietro tale sigla: il supertrio è formato da Kurt Travis alla voce (Dance Gavin Dance, A Lot Like Birds), Ben Rosett alla batteria (Strawberry Girls) e Brandon Ewing al basso e alla chitarra (CHON). Un connubio di artisti interessante che però non si cimentano in post hardcore, math rock o progressive rock nel modo in cui hanno affrontato i propri gruppi d'appartenenza ma, se premete "play", al primo ascolto potrete rimanere spiazzati da ciò che hanno da offrire gli Eternity Forever: canzoni RnB e soul pop con melodie sensuali e radiofoniche che farebbero invidia a qualsiasi autore di black music.
Ma attenzione perché Fantasy EP, sotto sotto, è molto di più. E' un sopraffino esperimento di scontro tra stili: il sacro e il profano, il basso e il colto, il popolare e l'alternativo. La title-track funge come biglietto da visita che imposta l'atmosfera sinuosa attraverso dei riff chitarristici math funky molto simili a quelli creati dagli Strawberry Girls, ma è il cantato in stile quasi hip hop a dargli un'impronta più radicale. Il fatto che arrivi a gradire e a scrivere certe cose senza farmi venire l'orticaria credo dia la misura di quanto ci sia di buono in realtà in questo progetto. Per i restanti tre pezzi il gruppo si muove più o meno sulle stesse coordinate, in una varazione sul tema con lo smooth jazzy Letting Go, che rimane il pezzo forte, mettendo alla prova le doti math pop di Brandon Ewing, il quale è anche il protagonista degli arpeggi clean di All Alone e Movies. Forse è proprio la sua chitarra a fare la differenza per rendere riconoscibile l'impronta math rock, specialmente nei licks di apertura di Movies, all'interno di un EP in cui si nasconde un cuore tecnico, ma talmente accattivante da rappresentare una sorpresa da guilty pleasure.
domenica 19 febbraio 2017
Strawberry Girls - Italian Ghosts (2017)
Italian Ghosts non è da considerarsi propriamente il seguito di American Graffiti, l'ultimo album degli Strawberry Girls risalente al 2015, ma una versione aggiornata, potenziata e riarrangiata, dell'omonimo EP pubblicato in origine nel 2012 che, grazie ad una nuova registrazione, dona nuova energia ai pezzi che erano in esso contenuti con l'aggiunta di alcuni inediti dove a fare la comparsa alla voce ritornano alcuni degli ospiti di American Graffiti e French Ghetto. La sensazione però che Italian Ghosts non voglia essere percepito come una semplice rilettura di vecchi brani ma come un nuovo capitolo, è data dalla scelta di unire ogni pezzo all'altro come se l'album fosse un'unica suite.
Zac Garren, Ben Rosett e Ian Jennings hanno quindi donato un taglio inedito al materiale come a volerlo accogliere in modo ufficiale nel loro repertorio, inquadrandolo tra l'eclettismo di French Ghetto con l'R&B quasi hip hop di Thank God e Step Into the Light e applicando la maturità conseguita nelle strumentali Vanilla Rainforest e Black Night, Golden Circus. Ah, la citazione di Careless Whisper su South American Sun non vuole essere un omaggio postumo a George Michael dato che la piccola parentesi era già presente nella vecchia versione.
lunedì 18 aprile 2016
Strawberry Girls Live @ Audiotree
Ecco un'ottima occasione per vedere dal vivo cosa sanno fare gli Strawberry Girls, il trio di math post hardcore strumentale che si è esibito poco tempo fa negli studi di Audiotree Live. Come spero abbiate notato, il loro recente album American Graffiti è stato uno dei più apprezzati da questo blog tra quelli pubblicati nel 2015 e quindi è un piacere scoprire la loro musica suonata dal vivo.
domenica 15 novembre 2015
Strawberry Girls - American Graffiti (2015)
Dopo aver testato i motori nel 2013 con la scheggia impazzita che fu French Ghetto, adesso il trio ci riprova con un'opera a dir poco strepitosa. I pirotecnici assalti dell'album sono guidati da ritmiche frenetiche e fraseggi chiatrristici che mischiano funk, blues e math rock, ma gli Strawberry Girls si lanciano anche sonorità così psichedeliche da sfiorare lo space rock. Alla fine non si può che constatare come American Graffiti è sicuramente stretto parente di tutto il movimento post progressivo dell'ultimo decennio che include The Mars Volta, Circa Survive e Coheed and Cambria, ma anche di come si nutra del progerssive rock più classico, un connubio che forse nessuna band di math rock era riuscita a elaborare.
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