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giovedì 6 maggio 2021

Beautiful Bedlam - Beautiful Bedlam (2021)

 
 
Proprio un paio di mesi fa avevo parlato della prog band australiana A Lonely Crowd, la quale purtroppo ha esaurito il suo corso cinque anni fa, dopo due album e un EP. Oggi i principali esponenti del defunto gruppo, i fratelli Luke e Scott Ancell (rispettivamente chitarra e batteria), si presentano nuovamente sulle scene con un progetto fondato nel 2017 dal nome Beautiful Bedlam, affiancati da Ross Taylor alla voce e alle tastiere e James Van Strien al basso. Dopo aver rodato la compattezza quartetto dal vivo nel circuito dei locali di Melbourne, adesso sono pronti a realizzare l'omonimo esordio.

Per chi ha conosciuto gli A Lonely Crowd, nei Beautiful Bedlam ritroverà inevitabilmente alcuni aspetti sonori dei due fratelli, come ad esempio il timbro aspro e affilato come una lama della chitarra o come la batteria prominente e geometrica, ma anche il particolare modo di comporre, che qui si sviluppa e si estende ancor più chiaramente verso orizzonti più sperimentali e progressive rock e, talvolta, math rock.

Beautiful Bedlam in questo è un lavoro molto variegato per ciò che riguarda l'aspetto stilistico e non solo per la scelta di servirsi di vari ospiti vocali. Il connubio tra la batteria brufordiana e la chitarra frippiana di Scott e Luke fa serpeggiare sottotraccia un richiamo ai King Crimson dell'era '73-'74, una sensazione che si palesa fin dall'apertura nella nervosa Flaking Paint. Su Breather fa la sua comparsa la storica cantante degli A Lonely Crowd Xen Havales e l'atmosfera molto melodiosa del brano, abbinata a furiosi riff hard rock, accosta i Beautiful Bedlam all'art prog dei District 97. Ad ogni modo, pur utilizzando suoni aggressivi e spigolosi, la band non sconfina mai propriamente nel regno metal, salvo lasciarsi lo spazio per sbizzarrirsi nel finale, prima con Silent To The End dove, grazie anche all'intervento del cantante Michael Minehan, dove si spingono in una tirata thrash-prog con tanto di harsh vocals, ed infine con la minacciosa Pigment (con Matt Belleville alla voce) che, tra growl e teatralità, nel contesto dell'album pare una scheggia impazzita alla Mr. Bungle.

Ma i Beautiful Bedlam hanno ancora molto da offrire: come per gli A Lonely Crowd non ci sono reali termini di paragone con altri gruppi prog, ma nella propria varietà il gruppo si crea una sfera stilistica peculiare nella quale va ad operare. Se vogliamo proprio tirare in ballo qualcuno, possiamo affermare che i BB ambiscono all'unicità dei The Mercury Tree, come dimostrano con Two Thirds e Sweet Oblivion che la loro dimensione ideale è l'avant-garde prog. Nelle strumentali Cocktail Crime Scene e Dog's Breakfast vengono fusi prog metal e jazz con inventiva e guizzi tematici estrosi, mentre Open World e I Adore applicano benissimo il prog elettrificato e synth-etico alla forma tematica più tradizionale, senza rinunciare a personalizzarle con accorgimenti e involuzioni strumentali. Anche con questo nuovo progetto i fratelli Ancell non hanno perso la loro identità musicale, anzi la rivendicano grazie ad una prova più che convincente.

martedì 9 marzo 2021

A Lonely Crowd: ricercati, ufficialmente morti


Benvenuti al secondo appuntamento di quella che non era intesa come una rubrica ma, dato che stiamo parlando di un gruppo australiano anch'esso come i The Grand Silent System durato troppo poco, ho pensato di inserirlo nello stesso perimetro. Ma le similitudini non finiscono qui, dato che gli A Lonely Crowd, proprio come i loro conterranei, sono stati fautori di un tipo di prog del tutto personale e fuori dagli schemi rispetto a quello che siamo abituati ad ascoltare nel pur ricco mix di generi che oggi ricadono sotto quella definizione.

Formati a Melbourne dai fratelli Luke e Scott Ancell, rispettivamente chitarra e batteria, il quartetto si completa con il basso di David Morkunas e la voce, oltre che il flauto, della talentuosa Xen Havales, cantante con studi classici alle spalle. Il debutto avviene nel 2011 con User Hostile, album che si presenta nella sua peculiarità grazie ad un importante risalto dato al contenuto strumentale, forgiato da chitarre aggressive, ritmiche complesse, divagazioni etniche e vocalità molto elaborate. Gli arrangiamenti comunque appaiono essenziali e affilati al massimo, puntando quasi su un'attitudine punk e hard rock. L'ospitata al clarinetto della fiatista Karen Heath dei The Grand Silent System, sul brano Mustard Brush Tango, cementa ancora di più la parentela artistica e musicale tra i due gruppi. 

Naturalmente gli A Lonely Crowd non tardano ad inserirsi nella scena prog australiana, accompagnando i concerti di altre band tra cui Closure in Moscow, Cog, Dead Letter Circus, Twelve Foot Ninja, sleepmakeswaves, facendosi notare con performance convincenti (come testimoniano i video riportati qui sotto) ed entrando a far parte dell'etichetta indipendente Bird's Robe Records per il secondo album Transients, pubblicato nel 2014. Questo lavoro si dimostra ancora più creativo e articolato di User Hostile, dove gli A Lonely Crowd aumentano esponezialmente la propria visione musicale unica mano a mano che il disco si dipana e lo fanno attraverso pezzi spigolosi, con una durata media non tanto estesa, ma molto densi riguardo ad idee e strutture tematiche. La potente performance della Havales pone il gruppo tra l'art pop melodico e l'avant-garde strumentale che spazia dal jazz rock al RIO, dai King Crimson ai District 97. Sperimentazione e armonia sembrano essere il connubio che gli A Lonely Crowd hanno stabilito come loro parametri guida. 

La carriera del gruppo si conclude nel 2016 con l'EP Devil in the Detail, opera che volge talvolta in direzione di sonorità elettroacustiche e pone in risalto qualche polifonia vocale. In pratica una nuova esplorazione delle possibilità degli A Lonely Crowd che si evolvono verso arrangiamenti più stratificati e prog, lasciando da parte l'essenzialità dei due album precedenti, anche se è doveroso sottolineare come il quartetto compensava benissimo tale basicità strumentale grazie alla meticolosa abilità esecutiva. Fortunatamente, al contrario dei The Grand Silent System, tutta la discografia degli A Lonely Crowd è disponibile su Bandcamp.

 

P.S. I fratelli Ancell hanno da poco fondato una nuova band dal nome Beautiful Bedlam, il cui omonimo album d'esordio è previsto per maggio.