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mercoledì 6 novembre 2019
Royal Coda - Compassion (2019)
Nel vortice di band in cui sono stati e sono coinvolti Kurt Travis (voce), Sergio Medina (chitarra), Joseph Arrington (batteria) ai quali si aggiunge Will Swan (chitarra, basso), i Royal Coda rappresentano una delle ultime emanazioni dello swan core. Compassion è il secondo album che arriva (in uscita domani) a circa un anno e mezzo di distanza dall'omonimo esordio, stessa direzione, stessa durata limitata che si attesta sulla mezz'ora e l'immancabile cameo di Donovan Melero alla voce su Don't Stay Long. Inutile forse aggiungere per chi già conosce Stolas, A Lot Like Birds, Hail the Sun, VIS e Sianvar, i Royal Coda possono essere una valida aggiunta alla "family tree" che lega tutte queste band. In particolare il gruppo si spinge maggiormente verso posizioni di emo psichedelico e lisergico, sia negli episodi più irrequieti (All in Question) sia in quelli più riflessivi (The Innocence Of). Le chitarre caleidoscopiche di Swan e Medina aiutano a connettersi con le astrazioni spaziali e ultraterrene, mentre l'elemento dinamico e concreto è coordinato dal grande lavoro di drumming del mai troppo lodato Arrington, veramente uno dei più sottovalutati batteristi della sua generazione.
giovedì 22 agosto 2019
Nova Charisma - Exposition I (2019)
Donovan Melero, batteria e voce degli Hail the Sun, e Sergio Medina, chitarra degli Stolas e di recente entrato negli Eidola, hanno unito le forze dopo lo scioglimento del supergruppo Sianvar e si sono impegnati in questo nuovo progetto chiamato Nova Charisma. Il primo assaggio offerto dal duo sono le tre tracce contenute in Exposition I, prodotto dal veterano Brian McTernan (Circa Survive, Thrice), che viene pubblicato ufficialmente oggi dalla Equal Vision Records. Per l'occasione Melero ha lasciato l'incombenza delle percussioni a Carlos Marquez degli Stolas, mentre lui si è occupato del basso.
Il materiale dei Nova Charisma, composto da Melero e Medina durante un soggiorno londinese di due settimane, benché non abbandoni del tutto il legame con il prog hardcore presente nel background di entrambi i musicisti californiani, affronta la materia in modo molto più diretto e accessibile, espressione forse della volontà di allontanarsi dalle complesse trame dei Sianvar e affrontare percorsi più distesi.
domenica 18 febbraio 2018
Introducing: Royal Coda
Per un gruppo che nasce uno ne muore. Reduci dalla notizia dello scioglimento degli A Lot Like Birds si segnala la nascita dei Royal Coda. Kurt Travis (ex A Lot Like Birds e Dance Gavin Dance), Sergio Medina (Stolas, Sianvar, Eidola) e Joseph Arrington (A Lot Like Birds, Sianvar) hanno formato quello che si può definire un supergruppo della scena experimental post hardcore contemporanea. Il trio ha appena realizzato il primo singolo Anything to Save che farà parte del primo album di prossima pubblicazione sotto l'etichetta Blue Swan Records.
https://www.facebook.com/RoyalCodaOfficial/
domenica 12 novembre 2017
Hail the Sun - Secret Wars (2017)
A sorpresa il gruppo del cantante e batterista Donovan Melero (impegnato anche nei Sianvar) nel giro di qualche giorno ha annunciato e pubblicato un EP nuovo di zecca con cinque tracce inedite. Rispetto all'album Culture Scars risalente all'anno scorso, molto incline ad aperture melodiche e progressive, Secret Wars segna una ricerca di soluzioni più vicine all'experimental post hardcore, tornando un po' alle origini della band e pagando pegno alle influenze derivate dal mathcore dei The Fall of Troy prima maniera e ovviamente alla costante vicinanza stilistica con i Circa Survive, più che altro per la vocalità di Melero simile al registro acuto di Anthony Green.
Il momento centrale dell'EP con Spite è quello dove la macchina da guerra degli Hail the Sun tende a mostrare tutta la propria potenza di fuoco, anche se i pezzi equilibrati con maggiore perizia dalla parte prog e da quella hardcore sono Repellent e la title-track che aprono e chiudono rispettivamente l'EP. In questi brani in particolare gli Hail the Sun rivelano una consistente crescita sia dal lato tecnico, riflesso nell'andamento virtuosisticamente sincopato e convulso, sia dal lato viscerale, presentando risvolti più massicci e aggressivi del solito. Le trame, oltre all'imprevedibilità, aggiungono quindi salti di umore e di atmosfera (leggi melodia vs. caos) tra i più arditi che gli Hail the Sun abbiano provato finora.
venerdì 5 agosto 2016
Sianvar - Stay Lost (2016)
Sianvar è una band che potremmo definire un supergruppo, nata da un collettivo di musicisti che ruota attorno al mondo del post hardcore progressivo nella scena indipendente americana, associati ad un nuovo sottogenere chiamato "swancore" che prende il nome dal chitarrista Will Swan e soprattutto dalla sua etichetta discografica Blue Swan Records che produce e realizza la maggior parte degli album collegati a questo sottogenere (un po' pretestuoso comunque). I membri dei Sianvar sono Donovan Melero (alla voce) dagli Hail the Sun, Will Swan (appunto) dei Dance Gavin Dance alla chitarra, Sergio Medina degli Stolas alla chitarra, Joseph Arrington e Michael Arrington (che qualcuno ricorderà anche come solista con il nome alone.) degli A Lot Like Birds alla batteria e al basso rispettivamente. I Sianvar avevano esordito ormai due anni fa con un omonimo EP dopo il quale il gruppo non aveva assicurato nulla per il futuro, lasciando il sodalizio in sospeso, dato che i cinque membri, comprensibilmente, erano impegnati nelle rispettive band.
Quindi, con una specie di sorpresa, il progetto ha partorito
un primo full length in uscita oggi dal titolo Stay Lost e con la cover
art realizzata da Colin Frangicetto dei Circa Survive. Sebbene il termine
supergruppo viene volentieri associato a band con membri famosi, i Sianvar
questo appellativo se lo conquistano sul campo con un album che è una bomba e
di gran lunga superiore a una qualsiasi uscita dei gruppi dai quali provengono originariamente. Nel senso più positivo del paragone,
Stay Lost è un surrogato di The Mars Volta e Circa Survive e, se solo amate una
di queste band, adorerete ciò che hanno tirato fuori i Sianvar come fosse un
nuovo classico. Al suo interno ci sono delle idee e sonorità pazzesche a
partire da BadRoots, imbellettata da ritmiche convulse e spore psych derivanti
dal periodo The Bedlam in Goliath di Mars Volta, oppure i groove di pop sincopato di
Coordinate Love che pare un inedito dei Dance Gavin Dance.
Non si pensi a Stay Lost come ad un album cervellotico, esso
assume le forme sintetiche degli Hail the Sun e i chorus poderosi dei Circa
Survive, senza tralasciare una continua ricerca che, in una media di durata di tre minuti
e mezzo, porta i brani ad evoluzioni e avvitamenti continui. Concludendo, perché
Stay Lost si eleva sopra i singoli progetti dei cinque musicisti? Per la sua
inventiva, perché la sezione di Arrington e Franzino è un fuoco di fila bombardante
e matematico come non se ne sentiva da tempo, perché Swan e Medina si integrano così bene tra loro, nei tanti
registri di chitarra usati, da farli sembrare diluiti in un unico continuum e perché Melero ha raggiunto la maturità come performer vocale,
nonostante il fardello di assomigliare moltissimo ad Anthony Green (ma quella, però,
non è colpa sua).
mercoledì 3 settembre 2014
Hail the Sun - Wake (2014)
www.facebook.com/hailthesun
lunedì 6 gennaio 2014
Sianvar - EP (2014)
Sianvar è quello che si potrebbe definire un moderno supergruppo fandato da membri di band alternative post hardcore. Abbiamo Will Swan di Dance Gavin Dance, Joe Arrington e Michael Littlefield degli A Lot Like Birds, Donovan Melero degli Hail the Sun e, infine, Sergio Medina degli Stolas. Tutte band relativamente giovanissime, ma che hanno avuto consensi unanimi pressoché ovunque. A ben vedere il minimo comune denominatore che unisce gli stilemi prog-alternativi moderni è più chiaro che mai in questo loro EP di debutto. Ci sono tracce evidentissime dei primi Circa Survive - a partire dalla voce del cantante Donovan Melero che sembra un clone di Anthony Green - per poi arrivare ai breakdown e tirate frenetiche a là At the Drive-In, sottolineando ancora una volta quanto il post hardcore contemporaneo sia debitore di quell'inestimabile gruppo.
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