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giovedì 4 agosto 2016

Piccoli progressi dal pianeta Sunfold


Mi verrebbe naturale odiare bonariamente Kenny Florence, chitarrista degli Annuals e principale responsabile del progetto Sunfold del quale ho parlato a più riprese qui e qui (se volete saperne di più sulle due band gemelle potete seguire i link). Questo perché sono sei anni che praticamente non fa avere notizie sull'uscita della seconda parte (se effettivamente ci sarà) di Harmonia Macrocosmica, annunciata come una serie di tre EP.  E dato che si tratta di tale formato pensavo che i lavori proseguissero in modo più spedito.

Quando ormai mi ero rassegnato, intuendo una fine prematura del progetto, ecco che da qualche mese l'account Twitter degli Annuals inizia a postare alcuni nuovi demo dei Sunfold nella cui didascalia si accenna ad un EP di prossima pubblicazione. Niente di ufficiale ancora, però...voglio dire, hai tra le mani del materiale così di prim'ordine e non ti affretti a pubblicarlo? Sarebbe davvero un peccato che a questi demo non venga data una veste ufficiale e restino nel cassetto. Florence si sta muovendo verso ambiti sempre più progressivi in Moving On e Priestess, due pezzi che sfoggiano la sua abilità chitarristica grazie a intricati arpeggi e inaspettate progressioni ritmiche e svolte tematiche che non seguono schemi prefissati. Discorso a parte merita 12,000 Years - una sorta di mini sinfonia per chitarra, voce e un sestetto classico che comprende flauto, clarinetto, flicorno, viola, violino e violoncello - che risale al 2014, ma ultimata di recente. Non è molto, ma per il momento è sufficiente.






lunedì 21 febbraio 2011

SUNFOLD - Harmonia Macrocosmica: Part 1 EP (2010)


Nei primi giorni di questo blog avevo già parlato dei Sunfold, band parallela e gemella degli Annuals. I Sunfold pubblicarono nel 2008 un pregevole album dal titolo Toy Tugboats, dal quale agevolo il video di Oregon.



Poi li persi di vista. Li ho ritrovati con questo splendido EP realizzato lo scorso anno che dovrebbe rappresentare il primo capitolo di una trilogia. Harmonia Macrocosmica: Part 1 contiene 4 canzoni dalla bellezza abbagliante, 4 gioielli dei quali April ne è la punta di diamante: un sunto di progressive e pop ad alto tasso melodico che fa il paio con l'atra preziosa composizione Thought We'd See You Hovering.

Il frontman Kenny Florence, oltre a possedere un ottimo timbro vocale, è anche un fine chitarrista e condisce le canzoni con intarsi elettro-acustici che delle volte vanno a completare le armonie vocali. Levels e Weeping Wall sono invece due ballad acustiche che sembrano uscite dalla penna dei Radiohead, almeno quelli di una volta. I Sunfold dimostrano di lavorare molto sugli arrangiamenti, evolvendo i brani coraggiosamente verso direzioni e sviluppi non sempre consoni alla classica forma canzone. Maneggiandolo con cura il pop rock può diventare intelligente ed elevato.

L'EP ve lo potete gustare tramite streaming qua sotto insieme a Gnosis e Oregon tratte da Toy Tugboats.





www.myspace.com/sunfold

venerdì 5 dicembre 2008

ANNUALS/SUNFOLD Wet Zoo ep - Such Fun - Toy Tugboats (2008)

Sembra che ad Adam Baker e Kenny Florence non basti una band per esprimersi in pieno, così ne hanno costituite due. Negli Annuals e nei Sunfold in pratica militano le stesse persone con ruoli alterni, ad esempio Baker è leader e frontman dei primi (chitarra, voce, tastiere) e nei Sunfold si limita a suonare la batteria. Inoltre Baker è autore di tutto il materiale degli Annuals e Florence è il compositore principale dei Sunfold.
A questo punto si potrà obiettare che potevano convogliare i loro sforzi in una sola band invece di raddoppiare la posta in gioco, mettendo a rischio l'armonia interna del collettivo. Facendo ciò infatti si legittimerebbe l'ambizione di ogni membro che, una volta scritte le proprie canzoni, potrebbe vantare il diritto ad una formazione personale. In effetti come osservazione non è sbagliata, ciò che però è sbagliato è precludere a priori la possibilità di esprimere la propria visione musicale, poichè le differenze stilistiche tra i due gruppi sono sostanziali. E quindi, per non creare confusione, hanno imbrigliato questo eclettismo in due distinti progetti.
Eppure, nonostante i diversi indirizzi imboccati da Baker e Florence, gli Annuals e i Sunfold rispecchiano due facce della stessa medaglia, lo stesso retaggio legato ad una forte componente americana di intendere il folk.
Se i primi si riconoscono nelle atmosfere country (una visione impura però, legata, in un certo senso, ad una prospettiva progressiva), i secondi sono incuriositi dalla contaminazione di armonie proprie del jazz e dello swing.

Wet Zoo ep

Quello che in gergo si chiama split ep, ovvero un mini album dedicato a due gruppi. Se per gli Annuals Wet Zoo rappresenta una conferma dopo Be He Me, per i Sunfold è un biglietto da visita. Tre canzoni degli Annuals contro due dei Sunfold dove il risultato propende a favore di questi ultimi. La band di Florence ha più ritmo, più rock, tanto che Between the Worlds e Watering Pail sono due piccoli gioielli pop rock progressivo. Ma attenzione a non farvi ingannare perché il sound è lontano anni luce dal jazz rilassato di Toy Tugboats.

Such Fun

Un album che si apre con un trittico come Confessor, Hot Night Hounds e Springtime non può che risplendere di luce propria. Anche gli altri pezzi sono dei piccoli intarsi di pop non convenzionale. Dalla rivisitazione del country in Dawn the Mountain al rock insistente di Talking. Comunque lo si prenda il sound degli Annuals cela quell'empatia naturalistica e bucolica immortalata nelle copertine dei loro album. Una componente che forse emerge anche per il fatto di vivere nel North Carolina (noto stato a carattere agricolo) cosa che ha inciso in maniera decisiva come imprinting nella loro musica.

Toy Tugboats

Toy Tougboats è abbastanza eclettico da sembrare un viaggio nel tempo musicale. Ascoltando Shrinking the Sphere e Sailed Off the Sea si ha l'impressione che il rock anni '50 sia catapultato ai giorni nostri con gli annessi aggiornamenti della pop music contemporanea. E con Gnosis hanno dato un'interpretazione dello swing con una incisività davvero insolita per un gruppo così giovane. Un eclettismo ribadito dalle ballad jazz Osk e Wake the Eye messe accanto all'elettronica di Georgee the Rubis. Florence in più ha davvero una bella voce, limpida e cristallina che non ti stancheresti mai di ascoltare. Quando si guarda al quadro complessivo però c'è qualche cosa che non convince del tutto. Sarà che su Wet Zoo li sentivo più genuini.

www.myspace.com/annuals
www.myspace.com/sunfold