Dopo averli presentati in queste pagine qualche mese fa in occasione del loro stand-alone single Mistress, gli Azure tornano adesso con il secondo album Of Brine And Angel's Beaks. Ancora il quintetto di Brighton deve farsi conoscere a fondo nel panorama prog, ma da novizi erano stati già notati nelle esibizioni dal vivo in qualche festival prog europeo (pre pandemia ovviamente) e il presente lavoro potrà sicuramente servire da buon biglietto da visita. L'universo sonoro ed estetico degli Azure vive di contrasti e, per certi aspetti, va a ripescare usi e costumi del genere che pensavamo morti e sepolti con il crepuscolo del neo prog datato anni '80, un fattore che viene accennato dalla stessa cover dell'album.
lunedì 14 giugno 2021
Azure - Of Brine And Angel's Beaks (2021)
Dopo averli presentati in queste pagine qualche mese fa in occasione del loro stand-alone single Mistress, gli Azure tornano adesso con il secondo album Of Brine And Angel's Beaks. Ancora il quintetto di Brighton deve farsi conoscere a fondo nel panorama prog, ma da novizi erano stati già notati nelle esibizioni dal vivo in qualche festival prog europeo (pre pandemia ovviamente) e il presente lavoro potrà sicuramente servire da buon biglietto da visita. L'universo sonoro ed estetico degli Azure vive di contrasti e, per certi aspetti, va a ripescare usi e costumi del genere che pensavamo morti e sepolti con il crepuscolo del neo prog datato anni '80, un fattore che viene accennato dalla stessa cover dell'album.
mercoledì 3 febbraio 2021
Introducing Azure.
Relativamente giovane il quartetto degli Azure. composto da Christopher Sampson (voce e chitarra), Galen Stapley (chitarra), Alex Miles (basso) e Andrew Scott (batteria), ha esordito addirittura nel 2015 con l'EP (Dreaming of) Azure.
Con il primo album Wish for Spring del 2017 il gruppo si destreggia in un singolarissimo mix tra il prog metal moderno e il neo prog anni '80, una resa dovuta sia ad un'autoproduzione che mette in primo piano batterie programmate e synth vintage, sia agli episodi di durata più contenuta che puntano su chorus di pop elaborato. Anche se si deve rilevare che il gruppo non rinuncia a composizioni dalla vena più epica, come la molto fluente Azure (otto minuti), la romantica Larks That Were Never Really There // Dawn Chorus (dieci minuti) e l'ambiziosa suite conclusiva di quasi 19 minuti Fairy's Tale.
A proposito di ciò, un'altra lunga composizione avrebbe dovuto essere scelta per chiudere l'ipotetico secondo album, ma il gruppo ha poi deciso diversamente. A quasi un anno e mezzo di distanza da Wish for Spring infatti gli Azure. hanno deciso di realizzare Redtail come stand-alone track, anche se la sua durata considerevole di venti minuti la equipara ad un EP.
Dopo tre anni di pausa il secondo album degli Azure. sembra essere più vicino alla realizzazione, dato che è appena stato pubblicato il nuovo singolo Mistress, che vede il quartetto di Brighton progredire verso un prog metal con venature fusion, mantenendo sempre alto il gusto per orecchiabilità e melodia.