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venerdì 22 dicembre 2023

An introduction to the Life and Music of Kevin Gilbert - The Book

 


The English translated version of my book about Kevin Gilbert life and music it's finally out. 

"Reconstructing the career of a figure like Kevin Gilbert is certainly not an easy task. Described by his peers as a "musical genius" for his innate abilities as a multi-instrumentalist and producer, Gilbert also collaborated with top names in the music industry such as Madonna, Sheryl Crow, and Michael Jackson. However, many aspects of his artistic legacy remain unknown to the general public. Drawing from what is already known, along with notes, interviews, and anecdotes that have appeared in magazines and on the web, this essay aims to organize a coherent timeline of Gilbert's musical journey, enriching it with critical analysis of his works and a commented discography."







Here's Kyle from allmediareviews talking about the book (at the 6:00 minute mark)

martedì 23 novembre 2021

Kevin Gilbert - Covers (2021)

A pochi giorni dal suo cinquantacinquesimo compleanno (sarebbe stato il 20 novembre), la Estate di Kevin Gilbert ha pubblicato una raccolta delle cover che il musicista realizzò durante la sua carriera. Alcune, come Taxi Ride o Carpet Man, sono già note in quanto comparse in compilation realizzate in passato, altre in raccolte prog sotto forma di tributo come quelle della Magna Carta sui Genesis e sugli Yes. Per la prima Gilbert reintepretò Back in NYC, in una resa che forse supera l'originale, mentre per la seconda la scelta cadde su Siberian Khatru, la quale fu suonata fedelmente, nota per nota (tranne l'intermezzo aggiunto di The Sahara of Snow dei Bruford) per la deliberata scelta degli interpreti Stanley Snail, band fittizia che, oltre a Gilbert, includeva Mike Keneally, Bryan Beller e Nick D'Virgilio. 

Un'altra cover di spicco è la famigerata Kashmir, che Gilbert registrò al fine di proporla alla Atlantic Records per essere contenuta nelle compilation Encomium: A Tribute to Led Zeppelin, ma rifiutata dai grandi capi dei piani alti dell'etichetta con la motivazione che Gilbert "non era abbastanza famoso". La sua cover fu poi trasmessa da una radio locale di Los Angeles, causando un discerto passaparola, tanto che chi la ascoltava si presentava al negozio di CD per comprare Encomium, ma nel momento in cui scopriva che quella cover era assente rinunciava all'acquisto del medesimo. 

Tra gli inediti invece ci sono Solsbury Hill, El Paso, The Joker, il traditional natalizio O Come, O Come Emmanuel, una versione disco di Strong Enough di Sheryl Crow che Gilbert (co-autore del pezzo) registrò in modo goliardico sotto il nome Keta Men. 

https://kevingilbert.com/

giovedì 10 novembre 2016

Kevin Gilbert - Il Libro

Lo scorso gennaio ho avuto il piacere e l'onore di scrivere una retrospettiva su Kevin Gilbert pubblicata su PROG Italia. Da quell'articolo è partita l'idea di scrivere qualcosa di più esteso al fine di celebrare il cinquantesimo anniversario dalla nascita di Gilbert che cade proprio questo 20 novembre. Ebbene, da questa idea è nato un piccolo libro per raccontare la sua vita musicale e artistica con le poche informazioni che ci/mi è dato conoscere. Premetto che, trattandosi di un personaggio semisconosciuto, l'operazione è stata pensata come un puro atto di divulgazione e di amore (come giustamente ha sottolineato Roberto Paravani nella sua recensione che potete leggere sulle pagine di OPEN) per cercare di far conoscere a più persone possibile l'opera di questo straordinario artista. Da oggi lo potete ordinare direttamente a questo link con uno sconto del 15% che durerà fino a Natale (un'offerta che per l'occasione ho esteso anche a tutti i miei altri libri acquistabili nello stesso sito). Tra qualche giorno o settimana sarà disponibile anche su Amazon.it e se volete ho alcune copie a disposizione anche nello store di altprogcore.

Ricostruire la carriera di un personaggio come Kevin Gilbert non è certo semplice. Definito dai colleghi "genio musicale" per le sue doti innate di polistrumentista e produttore, Gilbert ha anche lavorato con nomi di primo piano come Madonna, Sheryl Crow e Michael Jackson, ma molti aspetti del suo lascito artistico rimangono tutt'oggi sconosciuti al grande pubblico. Partendo da ciò che è già noto, da appunti, interviste e aneddoti comparsi su riviste e sul web, questo saggio cerca di organizzare una linea coerente del percorso musicale di Gilbert, arricchendolo con un'analisi delle sue opere e con una discografia commentata.

lunedì 6 ottobre 2014

Grandi novità dagli archivi di Kevin Gilbert


La Kevin Gilbert Estate, il management che amministra il materiale postumo del grande musicista, è sempre stata piuttosto avida nel gestire le numerose perle che ancora giacciono negli archivi di Gilbert. Dal 2009 qualcosa si è mosso con la pubblicazione delle raccolte Nuts e Bolts e il live al Roxy dei Toy Matinee. Ora è arrivato il momento di un'altra serie di uscite elettrizzanti (tre in tutto) che vedranno la luce in contemporanea verso la metà di novembre. Gran parte di queste pubblicazioni comprende materiale conosciuto tra i fans e che è trapelato negli anni sotto forma di bootlegs, ma questa volta la KG Estate ha deciso finalmente di riconoscerne l'ufficialità e dargli una veste audio ottimale.

1. THUD 20th ANNIVERSARY DELUXE EDITION

Edizione espansa e rimasterizzata del classico album da solista del 1995 con tre inediti e 18 demo e versioni alternative





2. Toy Matinee acoustic

Acoustic rehearsal recorded in 1990 with Kevin Gilbert, Marc Bonilla, and Spencer Campbell
- Suite: Judy Blue Eyes
- The Ballad Of Jenny Ledge
- Last Plane Out
- Rocket Man
- Things She Said
- If I Fell
**includes between song banter

Acoustic Christmas Track performed by Kevin Gilbert & Marc Bonilla in 1990
- O Come, O Come, Emmanuel

Bonus: Full-band live tracks recorded in Ventura, Ca. in 1991, with Kevin Gilbert, Marc Bonilla, Spencer Campbell, Sheryl Crow, and Toss Panos
- Remember My Name
- There Was A Little Boy
- Turn It On Salvador



3. Kevin Gilbert's GIRAFFE - A 20th Anniversary Performance Of “The Lamb Lies Down On
Broadway

Recorded live at Valley Arts Center, Los Angeles • November 8, 1994.

Audio recorded and mixed by Kevin Gilbert.

The Band was:
Kevin Gilbert: Vocals, Organ, 12 String on “The Musical Box”
David Kerzner: Hammond Organ, RMI Electric Piano,
Novatron, Yamaha CP-70B, ARP Pro-soloist
Stan Cotey: Bass, Bass Pedals, 12 String Electrics
Dan Hancock: Guitars
Nick D’Virgilio: Drums, Backing Vocals

- The Lamb Lies Down On Broadway
- Fly On A Windshield
- Broadway Melody Of 1974
- In The Cage
- The Grand Parade Of Lifeless Packaging
- Back In N.Y.C.
- The Carpet Crawlers
- Lilywhite Lilith
- The Lamia
- The Colony Of Slippermen
- In The Rapids
- It/Watcher Of The Skies
- The Musical Box



http://www.facebook.com/kevingilbertofficial

venerdì 16 dicembre 2011

Kevin Gilbert - una retrospettiva




Ouverture

A molti probabilmente il nome di Kevin Gilbert non dirà nulla. Altri forse lo ricorderanno vagamente nei crediti di album come Beware of Darkness degli Spock’s Beard, NDV di Nick D’Virgilio o nel live Progfest ’94. Pur avendo scritto album memorabili e collaborato con grandi nomi della musica internazionale, la carriera di questo brillante musicista è costellata da una serie di occasioni mancate. Io stesso lo scoprii per caso, girovagando su Internet in siti specializzati in progressive come Ghostland.com, dove spesso erano recensiti entusiasticamente i suoi album. E così, necessitando sempre di nuovi stimoli musicali, un giorno, in crisi d’astinenza, decisi di ordinare The Shaming of the True a scatola chiusa. Quando il CD mi arrivò a casa, ero curiosissimo di ascoltarlo, non sapendo cosa aspettarmi. L’ascolto fu entusiasmante: l’album si dipanava meravigliosamente canzone dopo canzone, una più bella dell’altra. Ne fui immediatamente colpito. Subito dopo cercai altre informazioni su questo artista a me sconosciuto e capii che The Shaming of the True era solo la punta dell’iceberg.

I – I primi passi negli anni '80

La prima band che Kevin Gilbert formò, all’età di circa 17 anni, prese il nome di NRG (No Reasons Given) con Jason Hubbard alla chitarra e Mickey Sorey alla batteria. Sono i primi anni ‘80 e la loro musica è assolutamente fuori moda per l'epoca: puro progressive pock che ha solo qualche marginale influenza della new wave allora in voga. I veri punti di riferimento sono i gruppi degli anni ‘70. Anche per questo la band produce solo alcuni brani prima di sciogliersi. L’album omonimo degli NRG è oggi scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale di Kevin Gilbert (vedi discografia).
Si possono così finalmente ascoltare brani prog come Masques e Mephisto’s Tarantella che rivelano un’impressionante maturità compositiva nonostante la giovane età dei componenti. Poi si può passare ad un rock più classico sempre con venature prog con Watching Me, Wings of Time e Welcome to Suburbia dove fa la sua comparsa un basso alla Chris Squire. Per poi arrivare alla splendida ballata Mere Image che, partendo con un delicato arpeggio di piano, giunge ad un chorus da brivido e ad un intermezzo con synth altrettanto efficace. Altre due splendide ballate sono Tired Old Man e When Stranger Parts, questa volta dominate dalla chitarra.

Alla fine degli anni ‘80 Kevin Gilbert comincia a farsi notare nella Bay Area di San Francisco con una nuova band: i Giraffe. Con loro Gilbert produce solamente due album The Power of Suggestion (1987) e The View From Here (1988) ormai introvabili, poiché ne furono stampate solo poche copie (la maggior parte dei brani si possono comunque trovare nella raccolta Giraffe). In realtà in questi lavori, pur essendo presenti altri musicisti, la maggior parte degli strumenti sono suonati da Gilbert stesso, essendo un talentuoso polistrumentista. Lo stile musicale qui si fa più vicino al pop di quegli anni, dove alcune sonorità progressive sono mutuate dal Peter Gabriel di III e So.



II – I prolifici anni '90

Per Kevin i Giraffe rappresentarono un ipotetico trampolino di lancio. Partecipando infatti ad un concorso per band emergenti organizzato dalla Yamaha, Kevin viene notato dal produttore e tastierista Patrick Leonard (autore di molti grandi successi di Madonna), il quale faceva parte della giuria ed era in cerca di un cantante per formare un proprio gruppo. Essendo rimasto positivamente colpito da Kevin, Leonard lo contatta per formare i Toy Matineè insieme a Guy Pratt al basso, Tim Pierce alla chitarra e Brian MacLeod alla batteria. L’album omonimo, uscito nel 1990, è un capolavoro di pop songs sofisticate pressoché perfette, arrangiate ed eseguite benissimo. Basta ascoltare pezzi come Last Plane Out , The Ballad of Jenny Ledge, Things She Said e tutte gli altri per rendersene conto. Purtroppo però, nonostante questo, il progetto naufraga poco tempo dopo a causa di incomprensioni e litigi. Ma l’incontro con Leonard si rivela tutt’altro che infruttuoso, in quanto Kevin avrà la possibilità di lavorare con Madonna e con Michael Jackson.

Dal 1993 inoltre Kevin è impegnatissimo come produttore, ingegnere del suono e compositore collaborando con musicisti come Mike Keneally, Keith Emerson (il quale gli dedicherà il brano For Kevin nel suo Emerson plays Emerson), Spock’s Beard, Marc Bonilla, Linda Perry e molti altri.
In quel periodo Kevin inizia a collaborare con il produttore Bill Bottrell e con altri musicisti, tra i quali David Bearwald e Brian MacLeod, incontrandosi il martedì sera per suonare e divertirsi. Kevin decide di far partecipare alle prove di questo gruppo improvvisato, chiamato Tuesday Music Club, anche la sua ragazza, una certa Sheryl Crow. A questo punto è necessaria una piccola digressione. All’epoca la Crow aveva un contratto con l’etichetta A&M per registrare un album e Kevin chiese agli amici del TMC di aiutarla scrivendo insieme delle canzoni che potessero finire su questo lavoro. Sappiamo tutti che l’album in questione (Tuesday Night Music Club) fu un best seller, facendo tra l’altro vincere anche un Grammy Award a Kevin come co-autore del brano All I Wanna Do. Ironicamente, il successo che Kevin inseguiva da anni, arrivò inaspettatamente, ma alla persona più in vista di quel progetto, Sheryl Crow appunto, che non ebbe scrupoli a prendersi tutti i meriti e a liberarsi dai membri della band.



Rinnegato, allontanato e rimasto molto amareggiato da questa esperienza, Kevin cade in depressione e si dedica alla registrazione del suo primo lavoro solista. Nel frattempo partecipa a due album tributo dell’etichetta Magna Carta registrando le cover di Back in NYC dei Genesis e Siberian Khatru degli Yes insieme a Mike Keneally e Nick D’Virgilio. Una terza cover, Kashmir, verrà proposta per Encomium, il tributo ai Led Zeppelin, ma scartata dalla tracklist poiché il nome di Kevin Gilbert “non è abbastanza famoso per essere incluso”. Alla faccia dei meriti artistici e musicali. Kashmir farà la sua comparsa nel singolo che accompagnerà Thud, il primo album solista di Kevin Gilbert.

Nel ’94 riesuma temporaneamente il nome Giraffe, con una nuova formazione che comprende anche Nick D’Virgilio, per prendere parte al Progfest. Il loro set non presenta però il repertorio della band; Kevin e compagni decidono infatti di eseguire interamente The Lamb Lies Down on Broadway con un’ accuratezza impressionante per celebrarne il ventennale. D’altra parte Kevin non ha mai fatto mistero della sua ammirazione per i Genesis e Peter Gabriel in particolare, tanto che, la settimana dopo la sua morte, sarebbe dovuto volare in Inghilterra per partecipare ai provini come nuovo cantante della band di Mike Rutherford e Tony Banks.

Nel 1995 esce Thud, primo album a nome Kevin Gilbert. Il suo stile, in questo lavoro, si fa più asciutto rispetto al passato, gli arrangiamenti, all’apparenza scarni ed essenziali, in realtà risultano funzionali e ben costruiti, creando un album abbastanza eterogeneo. C’è un po’ di tutto: brani quasi declamatori, impostati sulle percussioni, come Joytown e Waiting, riflessivi come Tea for One e Song for a Dead Friend e la multiforme Shadow Self, la canzone che più si avvicina al Progressive.
Anche Thud non ha il successo sperato, ma Kevin non si perde d’animo e comincia a lavorare ad altri progetti, tra cui una rock opera e un nuovo gruppo dal nome Kaviar, che però non potrà mai portare a termine. Infatti il 18 maggio del 1996, a soli 29 anni, Kevin Gilbert viene trovato morto nella sua casa fuori Los Angeles a causa di un suicidio accidentale causato da asfissia.



III – La sua eredità e le iniziative postume

Non tutto però è andato perduto. I nastri inediti di Kevin stanno lentamente tornando alla luce, grazie ai suoi collaboratori che hanno sempre avuto molta stima di lui e della sua opera, primo fra tutti il grande amico Nick D’Virgilio. Dopo la scomparsa di Kevin, oltre a pubblicare il materiale rimasto inedito, hanno costituito anche il Kevin Gilbert Memorial Fund, fondazione che si prefigge lo scopo di aiutare musicisti tecnicamente dotati a sviluppare il loro potenziale.

Nel ’99, oltre alla raccolta dedicata ai Giraffe, viene pubblicato il Live at the Troubadour, curato da D’Virgilio e da John Cuniberti, che ritrae una data del tour per promuovere Thud. In questo live fa la sua comparsa l’inedita Miss Broadway, sarcastica canzone indirizzata alla Crow, dove Kevin l’accusa di essersi impossessata del suo lavoro e di usare le persone per i propri scopi.
Sempre D’Virgilio e Cuniberti nel 2000 portano a termine la rock opera alla quale Kevin stava lavorando prima di morire e aveva quasi ultimato: The Shaming of the True. Questo concept narra con disincanto l’ascesa e la caduta nel mondo del music business dell’immaginario musicista Johnny Virgil. Questo album è il capolavoro di Kevin Gilbert e sicuramente un importante punto di arrivo per la sua carriera che probabilmente avrebbe potuto aprirgli nuovi orizzonti. Le struggenti Water Under the Bridge e A Long Day’s Life, le nuove versioni di Staring Into Nothing, The Way Back Home, Imagemaker e From Here to There (già presenti nel repertorio di NRG e Giraffe), la perizia degli intrecci vocali alla Gentle Giant di Suit Fugue e la carica rock di Best Laid Plans fanno di The Shaming of the True più che un semplice testamento artistico, ma una vera e propria biografia in musica.

Un’altra pubblicazione postuma è The Kaviar Sessions. Come ben si intuisce dal titolo, questo album è rimasto incompleto, nonostante ciò, ascoltandolo, si capisce benissimo il percorso musicale intrapreso da questo ostico gruppo. Musicalmente parlando, Kevin opera una cesura netta nei confronti del suo stile: i Kaviar producono una musica molto tribale dai toni dissonanti, metropolitani e quasi punk che fa incontrare hard rock, industrial ed elettronica.

The Finale

Quando si perde un artista della sua caratura, aleggia sempre la retorica domanda su cosa avrebbe potuto realizzare in futuro. Una curiosità del tutto lecita, come dimostra il suo ultimo spiazzante progetto Kaviar. Kevin in vita ha dimostrato di sapersi adeguare ad ogni genere musicale, essendo lui stesso un vorace ascoltatore di musica. L’unico rimpianto è che siano ancora così pochi a conoscere l’opera di questo straordinario artista. Una cosa a cui ho cercato di porre rimedio con questo mio piccolo contributo, dedicandolo alla memoria di Kevin.


Discografia

NRG
No Reasons Given (1984; scaricabile gratuitamente a questo indirizzo: http://www.kevingilbert.com/disco.htm#noreasongiven)

Giraffe
The Power of Suggestion (1987)
The View From Here (1988)
Giraffe (1999; antologia)

Toy Matineè
Toy Matineè (1990)
Toy Matineè Special Edition (2001; versione rimasterizzata con brani inediti)
Kevin Gilbert Performs Toy Matinee Live (2010)

Kevin Gilbert
Thud (1995)
Kevin Gilbert & Thud – Live at the Troubadour (1999)
The Shaming of the True (2000)
Nuts (2009)
Bolts (2009)
Welcome to Joytown - Thud: Live at The Troubadour (2009)

Kaviar
The Kaviar Sessions (2002)

www.kevingilbert.com

giovedì 10 febbraio 2011

Kevin Gilbert - "The Shaming of the True" rimasterizzato con bonus tracks


Dato che diffondere il verbo di Kevin Gilbert non è mai abbastanza, segnalo questa interessante notizia: in primavera dovrebbe vedere la luce una versione rimasterizzata della rock opera The Shaming of the True, capolavoro di Gilbert, con alcune bonus tracks, tra le quali una versione orchestrale di A Long Day's Life registrata agli Abbey Road Studio.

La notizia è trapelata in alcuni siti tra i quali Prosound News, il blog dei Big Big Train e nel blog di Mark Hornsby, l'ingegnere del suono che si è occupato della registrazione, che in proposito dice:

Last month I headed back to Abbey Road Studio One to record a 48-piece orchestra on a couple projects I’ve been working on. One of them is Kevin Gilbert’s “A Long Day’s Life” – that will appear this spring as one of several bonus tracks for the re-release and re-mastered “Shaming of the True” – a rock opera written and performed by Gilbert. Kevin (for those of you that don’t know) was a principle figure in “Giraffe”, “Toy Matinee” and one of the original “Tuesday Night Music Club” musicians/co-writers from the 1993 Sheryl Crow album of the same name. “Shaming” was originally left unfinished following his untimely demise in 1996. For those of you that are familiar with “Shaming”, to say that it sounds amazing to hear a full orchestra on Kevin’s masterpiece would be understatement.

Ecco A Long Day's Life:



...e come sempre la mia raccomandazione è di scoprire questo straordinaro artista, magari a partire da The Shaming of the True.

www.kevingilbert.com

sabato 27 febbraio 2010

Kevin Gilbert Performs Toy Matinee Live (2010)


E' prevista per l'1 marzo la pubblicazione ufficiale del live dei Toy Matinee (disponibile sinora solo come bootleg), band nella quale militò Kevin Gilbert nei primi anni '90. Per chi volesse saperne di più su l'unico album dei Toy Matineè e del tour che ne seguì, avevo già scritto una breve storia in questo post. Ecco alcune note:

The wait is over; Kevin Gilbert Performs Toy Matinee Live is out. This brilliant performance, beautifully recorded at Los Angeles’s renowned Roxy on May 1, 1991, was mixed and produced by Kevin and mastered by John Cuniberti. The band includes luminaries Marc Bonilla, Spencer Campbell, Toss Panos and Sheryl Crow with a guest appearance by Tim Pierce. This CD is a must have for any Toy Matinee or Kevin fan.

Il tutto sarà disponibile tramite il sito della Pop Plus One.

Tracklist:

Last Plane Out
Things She Said
Remember My Name
There Was a Little Boy
Queen of Misery
Turn it on Salvador
The Ballad of Jenny Ledge
Toy Matinee
Funeral For A Friend
We Always Come Home

Ho aggiunto alcuni video per chi non li conoscesse, tra i quali alcune prove in studio e riprese live amatoriali.












domenica 25 gennaio 2009

Toy Matineè, 3rd Matineè, Marc Bonilla

L'etichetta Noble Rot, sussidiaria della Collectors' Choice Music, rilascerà il 3 febbraio quattro album dei primi anni '90, fuori catalogo da molto tempo, collegati al nome di Kevin Gilbert. La ristampa riguarda i gruppi Toy Matineè, 3rd Matineè e il chitarrista Marc Bonilla.

L'unico omonimo album dei Toy Matineè rimane un capolavoro senza tempo, pubblicato nel 1990 e nato dalla collaborazione di Pat Leonard (produttore di Madonna) e Kevin Gilbert. Al lavoro parteciparono nomi eccellenti come Guy Pratt (basso), Tim Pierce (chitarra) e Brian MacLeod (batteria). Purtroppo Leonard perse interesse nel progetto, lasciando il solo Gilbert a promuovere il disco con una band improvvisata che comprendeva, tra gli altri, Bonilla alla chitarra e una certa Sheryl Crow alle tastiere, all'epoca fidanzata di Gilbert. A tal proposito è bene ricordare una storia che pochissimi conoscono.
Dopo lo scioglimento dei Toy Matineè, il produttore Bill Bottrell e Gilbert costituirono una band assieme ad altri session man per puro divertimento. Il collettivo si ritrovava per suonare il martedì sera e da qui nacque il nome Tuesday Night Music Club. Glibert decise di far partecipare agli incontri anche la Crow che ben presto divenne la lead singer del gruppo. Peccato che quando uscì l'album omonimo, una volta raggiunto il successo, Sheryl Crow, da vera opportunista, pensò bene di sbarazzarsi dell'intero gruppo che l'aveva aiutata, compreso Gilbert. Chiusa parentesi.

Pat Leonard, dimostrando grande coerenza, formò un altro gruppo denominato 3rd Matineè e anche con loro riuscì a pubblicare un solo album dal titolo Meanwhile (1994).
Come frontman adesso c'era Richard Page, già cantante dei Mr. Mister, ma ricomparivano i nomi di Pratt, Pierce e MacLeod assieme a Bonilla e Steve Porcaro dei Toto.
Meanwhile, pur essendo un pregevole e professionale lavoro di pop rock, non regge il confronto con il più riuscito Toy Matineè.

La Noble Rot ristampa anche i due album solisti di Marc Bonilla, attualmente impegnato con la Keith Emerson Band.
Il primo è EE Ticket (1991), prodotto da Kevin Gilbert e con gli ospiti eccellenti Keith Emerson (su White Noise) e Ronnie Montrose (su Razorback).
Il secondo American Matador (1993) ospita Glenn Hughes, Mike Keneally, Pat Leonard (nella cover di A Whiter Shade of Pale) e i batteristi Toss Panos e Troy Luccketta (dei Tesla).
Il nome di Kevin Gilbert compare come co-autore nel brano Mephisto, una reintepretazione in chiave strumentale di Mephisto's Tarantella degli NRG primo gruppo di Gilbert.