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lunedì 14 dicembre 2020

Thrailkill - Detach (2020)


Forse questo EP per Wes Thrailkill non era nei programmi, dato che è stato scritto e registrato durante il lockdown. Detach nasce infatti come reazione ad un periodo in cui il chitarrista si è trovato senza ispirazione. Il seguito a Everything That is You arriva quindi a distanza esatta di due anni sotto forma di sei tracce, che comunque sono unite musicalmente come fosse un'unica suite di circa venti minuti. 

Tra le sue trame Detach fa trasparire in parte la frustrazione di Thrailkill in quanto molto più aspro negli arrangiamenti e aggressivo nel mostrare virtuosismi o anche semplicemente nel modo di suonare. Quello di Thrailkill è un assalto allo strumento che raggiunge il culmine nella title-track, nella quale vengono liberate tutte le capacità funamboliche del musicista. Capace di momenti di puro chaos, ma anche distensioni psichedeliche, l'EP si cementa nell'abilità di Thrailkill nel creare suggestioni sonore tra la fusion e il djent ad un livello molto più vivido rispetto alle ormai centinaia di chitarristi che popolano questo genere.

domenica 23 dicembre 2018

Thrailkill - Everything That Is You (2018)


Dopo una serie di album a nome Mammoth il chitarrista Wes Thrailkill, per non creare fraintendimenti con altre band con lo stesso nome, ha deciso di ripartire...non da zero, ma prendendo come sigla il suo cognome e rinfrescando la formazione con il nuovo batterista Lang Zhao che completa il terzetto con il bassista Yas Nomura. Everything That Is You è il primo album del nuovo "corso", anche se le coordinate di progressive fusion strumentali rimangono per lo più invariate. Ciò in cui si rinnova il gruppo riguarda una maggiore attenzione per i dettagli, smussature che eliminano il minutaggio superfluo, facendo in modo di aggiungere fluidità allo scorrere delle composizioni, ed infine uno spostamento verso parametri jazz più pronunciati che incrementano la varietà armonica. I Thrailkill vanno così a incrementare in modo positivo quella scena progressive metal che si nutre di chitarrismo virtuoso portata avanti da Intervals, Exivious, Plini e della quale, possiamo oggi aggiungere, il grande Allan Holdsworth è stato un pioniere.

Il fatto di tenere una durata contenuta sia per quanto riguarda i pezzi individuali sia per l'album intero (non si arriva a 40 minuti) è stata una scelta saggia, poiché non si viene mai assaliti da quel pericoloso senso di ridondanza che spesso assale quando si ascolta un disco del genere. Gone è l'unico a concedersi dieci minuti i quali vengono utilizzati per far venire a patti djent, math rock e fusion metal. Tra i vari ospiti presenti all'interno dell'album ci sono anche due conoscenze di altprogcore: Richard Blumenthal degli Aviations che presta il suo pianoforte in Interquaalude e Coco Columbia che compare alla voce nella title-track in chiusura. Insomma, dopo molti anni sulla breccia Wes Thrailkill ha ancora molto da aggiungere a quanto già da lui prodotto.