sabato 28 luglio 2012

Three Mile Pilot - Maps EP (2012)


Per chi non lo sapesse, lunedì 24 luglio i Three Mile Pilot hanno pubblicato l'EP Maps via Temporary Residence ed è ordinabile qui, sia in CD che in vinile. Le 5 tracce di Maps proseguono il discorso di The Inevitable Past Is The Future Forgotten uscito nel 2010 e cioè un sound più diretto con un'adesione più marcata alla forma canzone. Insomma, il trio di San Diego, dopo le esperienze separate tra Pinback e Black Heart Procesion, ha abbracciato parametri sonori meno avventurosi, ma non per questo meno affascinanti.

Per chi fosse interessato sono anche stati ristampati in vinile in edizione limitata i primi due album della band: Na Vucca Do Lupu e The Chief Assassin to the Sinister

Qui potete ascoltare/scaricare la prima traccia di Maps.

Three Mile Pilot - Long Way Up by Temporary Residence Ltd

TRACK LISTING
1. Long Way Up
2. Wires
3. This Escape
4. Blu
5. Birdy

mercoledì 18 luglio 2012

DISTRICT 97 - Trouble With Machines (2012)


Tra le cose che non si possono fare a meno di notare nei District 97 è la presenza di Leslie Hunt, nota per essere stata tra le finaliste del programma American Idol. È innegabile che, una volta saputo qual è il retaggio della cantante, non si può che rimanere stupiti e ammirati di fronte alla disinvoltura e alla maestria con la quale la Hunt affronta degli spartiti tanto arditi. Questo singolare sodalizio è avvenuto grazie al fatto che i quattro ragazzi della band e la Hunt frequentavano la stessa scuola di musica e, quando la ragazza ha sentito - stupefatta - le jam strumentali dei suoi futuri compagni, si è proposta come cantante.

Quindi cosa troviamo su Trouble with Michines? Troviamo due mondi che si incontrano: la Hunt, come detto, si inserisce benissimo nelle trame progressive rock, nei cambi di tempo, nelle poliritmie e nelle ardite soluzioni armoniche; dall’altro lato, Rob Clearfield (tastiere, chitarra), Jim Tashjian (chitarra), Patrick Mulcahy (basso) e Jonathan Schang (batteria), vengono volentieri incontro alle inclinazioni pop rock della cantante, lasciandole spazi nei chorus più memorabili (Open Your Eyes, Who Cares?).

Molti dei brani presenti su Trouble with Machines non solo erano già stati proposti dal vivo, ma hanno convissuto con il materiale di Hybrid Child. Ma, se vi è capitato di ascoltare quest’ultimo cd e di apprezzarlo, amerete ancora di più Trouble with Machines.

La mistura è come sempre un prog metal sinfonico unito a moderna fusion che la band rende in maniera non scontata già dall’apertura di Back and Forth, con un grandioso tapping incrociato di basso e chitarra e la Hunt che canta doppiando le note del synth. Oppure nei riff convulsi di The Actual Color vi si trovano dei parallelismi con il math prog dei Canvas Solaris accostati alle impennate corali degli Yes. Su The Perfect Young Man, che passa senza tanti traumi dal pop rock alla canzone quasi jazz, fa capolino come ospite alla voce persino il grande John Wetton ed immediatamente pare di essere catapultati in un revival degli U.K..
L'atmosfera rock fusion degli U.K. e dei Bruford viene mantenuta su Read Your Mind, altro pezzo di bravura della Hunt che si confronta con variazioni tematiche che ben adatta al proprio stile vocale.

Arrivati all'ultima traccia si pensa che Trouble with Machines abbia già dato il meglio e invece The Thief è un intarsio finale di grande caratura, drammatico ed epico allo stesso tempo, pieno di cambi tematici, grandi spazi strumentali lasciati a chitarra e synth. Un album solido e senza punti deboli dove ogni pezzo ha qualcosa da dire, facilmente Trouble with Machines sarà da considerarsi tra gli album dell'anno.


Tracklist:

1. Back And Forth (8:43)
2. Open Your Eyes (4:25)
3. The Actual Color (5:47)
4. The Perfect Young Man (10:01)
5. Who Cares? (4:54)
6. Read Your Mind (7:31)
7. The Thief (13:42)

lunedì 16 luglio 2012

The Unwinding Hours - in anteprima "Break" il primo brano tratto da "Afterlives"


Ecco in anteprima Break, il primo brano tratto da Afterlives, secondo album degli The Unwinding Hours in uscita il 20 agosto. Il disco è già prenotabile nel sito dell'etichetta del gruppo la Chemikal Underground a questo indirizzo. Ci sarà anche una versione in vinile 180 grammi con allegato cd e un file audio da scaricare di circa un'ora e un quarto dove Craig B e Iain Cook raccontano il dietro le quinte delle sessioni in studio.

'Break' by The Unwinding Hours by Chemikal Underground

http://theunwindinghours.tumblr.com/

giovedì 12 luglio 2012

I and Thou - Speak (2012)


I and Thou si potrebbe definere un supergruppo progressive, anche se i membri non sono conosciutissimi hanno avuto collaborazioni prestigiose e una carriera musicale di tutto rispetto. I and Thou sono: Jason Hart (Renaissance, Rufus Wainwright, Antony and the Johnsons, Duncan Sheik, Suzanne Vega), John Galgano (IZZ), Matt Johnson (Jeff Buckley, Rufus Wainwright), Jack Petruzzelli (The Fab Faux, Patti Smith), con in più ospiti come Steve Hogarth (Marillion), Paul Bremner (IZZ), Keren Ann e Laura Meade (IZZ). La copertina dall'album è opera di Annie Haslam.

...and I awaken by iandthou

http://www.i-and-thou.com/

mercoledì 11 luglio 2012

Mike Keneally + Andy Partridge - Wing Beat Fantastic (2012)


La lungamente attesa collaborazione tra Mike Keneally e Andy Partridge, due dei più grandi musicisti contemporanei, sarà finalmente pubblicata il 24 luglio. Wing Beat Fantastic conterrà 12 tracce, 8 delle quali scritte a quattro mani da Keneally e Partridge e le restanti 4 a firma del solo Keneally. L'ex chitarrista di Frank Zappa non ha mai fatto mistero del suo amore per gli XTC e il songwriting di Partridge

I due hanno iniziato a scrivere insieme dal 2006 e, avarie riprese, Keneally ha pazientemente messo insieme il materiale in tutti questi anni. Purtroppo Partridge ha preferito non cantare né suonare nell'album (a parte qualche percussione in un paio di brani), lasciando che fosse Keneally a completare il tutto. In compenso quest'ultimo è stato coadiuvato da musicisti di tutto rispetto come  Marco Minnemann, Nick D’Virgilio, Rick Musallam, Bryan Beller, Evan Francis, Matt Resnicoff, Allen Whitman e April West.

Più informazioni (anche su come pre-ordinare il CD) e commenti sul sito ufficiale di Mike Keneally.

Tracklist:

1. The Ineffable Oomph of Everything, Part One (Keneally)
2. I’m Raining Here, Inside (Keneally/Partridge)
3. Wing Beat Fantastic (Keneally/Partridge)
4. The Ineffable Oomph of Everything, Part Two (Keneally)
5. You Kill Me (Keneally/Partridge)
6. Friend Of A Friend (Keneally/Partridge)
7. That’s Why I Have No Name (Keneally)
8. Your House (Keneally/Partridge)
9. Miracle Woman And Man (Keneally/Partridge)
10. Inglow (Keneally/Partridge)
11. Bobeau (Keneally/Partridge)
12. Land (Keneally)

martedì 10 luglio 2012

I Beardfish annunciano "The Void" - nuovo album e tour con i Flying Colors


Il nuovo album degli svedesi Beardfish, dal titolo The Void, sarà pubblicato il 27 agosto e, a quanto pare, marcherà una svolta verso suoni più pesanti e dark. I Beardfish sono tra le migliori realtà del prog scandinavo grazie ad album imperdibili come The Sane Day e Sleeping in Traffic part 2, anche se l'ultimo Mammoth è stato alquanto deludente. Vedremo questo The Void quali sorprese ci porterà. Ecco il comunicato:

Only about 1 ½ years after the release of their last record "Mammoth", Beardfish are now back with a new masterpiece. "The Void" will be released on August 27th 2012 in Europe and on August 28th 2012 in the US via InsideOutMusic. It is darker, heavier and in some parts it even has a bit of a metal edge to it, while still incorporating all that Beardfish and their typical warm retro-sound stand for.

The band comments: "We went full-on with this one... We've had some trouble in the past to convey our live energy on the studio albums. This is the one that shines through, I think! It's an album about loss. It's about love. It celebrates both life and death and the struggle in between to heal the wounds that don't show and to actually take the step to move forward in life. We've been waiting to share these songs with all of you for a while now and we, Beardfish, are really proud to present to you 'The Void'"

Track Listing:

1 Intro (by Andy Tillison)
2 Voluntary Slavery
3 Turn To Gravel
4 They Whisper
5 This Matter Of Mine
6 Seventeen Again
7 Ludvig & Sverker
8 He Already Lives In You
9 Note
I. Note
II. Descending
III. The Void
IV. Note (reprise)
10 Where The Lights Are Low
Bonus Track:
11 Ludvig & Sverker Solo Piano Version

Beardfish will be suuporting Supergroup Flying Colors in September so you'll have the chance to witness their amazing energy live on stage. Here are the dates:

Tourdates (in support of Flying Colors):
September 9th - Hamburg, Germany - Markthalle
September10th - Berlin, Germany - C-Club
September 11th - Munich, Germany - Theaterfabrik
September 13th - Milan, Italy - Alcatraz
September 14th - Zurich, Switzerland - Volkshaus
September 15th - Stuttgart, Germany - Zapata
September 16th - Aschaffenburg, Germany - Colos-Saal
September 17th - Cologne, Germany - Gloria
September 19th - Paris, France - Le Trianon
September 20th - Tilburg, Holland - 013
September 21st - London, England - Shepherd's Bush Empire

Line Up:

Rikard Sjöblom - vocals, keyboards
David Zackrinsson - guitars
Robert Hansen - bass
Magnus Östgren - drums

Voluntary Slavery

sabato 7 luglio 2012

ÄNGLAGÅRD - Viljans Öga (2012)


Gli svedesi Änglagård hanno vissuto una breve carriera tra il 1991 e il 1994 pubblicando solamente due album in studio. Questo bastò per renderli uno dei gruppi di progressive rock più amati di quegli anni - anche negli Stati Uniti -, ma la band sfortunatamente si sciolse, nonostante i loro lavori furono considerati immediatamente dei classici del genere.

La band si riformò ufficialmente nel 2002 (con la sola defezione del chitarrista Tord Lindman) per suonare alcuni concerti, culminati nell’esibizione del 2003 al NEARfest dove furono presentati due nuovi brani inediti. Ci sono voluti però altri dieci anni di attesa per pubblicare l’attesissimo terzo album in studio Viljans Öga (la cui uscita era prevista per fine giugno e ora slittata al 30 luglio).

Il disco contiene solo quattro lunghe tracce che si presuppone siano state scritte in questi anni di pausa. In effetti, i brani Sorgmantel e Längtans Klocka furono entrambi presentati dal vivo nel 2003 (al citato NEARfest), all’epoca denominati rispettivamente New Song #1 e New Song #2.

Ad un ascolto superficiale si potrebbe affermare che Viljans Öga prosegue la scia dei suoi predecessori. Il che in realtà è vero solo in parte. Alla pletora di influenze (Yes, Genesis, King Crimson, Cathedral) che hanno animato i primi due album (e che sono state un po’ la loro croce e delizia) la novità che si aggiunge è una più marcata matrice classicistica, tanto che in alcuni punti sembra di avere a che fare con un ensemble di musica colta per eccellenza e l’appellativo “sinfonico” non potrebbe calzare meglio. Questo importante elemento ha il pregio di rappresentare un valore aggiunto e di elevare Viljans Öga oltre i confini del progressive rock, per spedirlo nell’orbita di una musica universale. Di contro, tutto ciò rende il suo ascolto molto impegnativo e sicuramente è da considerarsi l’opera più complessa che il gruppo abbia concepito. Il che la colloca in una naturale trilogia di album in evoluzione.

È anche vero che il gruppo si è preso tutto il tempo necessario per svilupparsi. Mi ero quasi dimenticato che Mattias Olsson è un batterista divino. Le parti di flauto di Anna Holmgren sono ora più prominenti e ampiamente migliorate. Il basso di Johan Brand sa essere discreto o impetuoso come un ariete. Le virtuose chitarre di Jonas Engdegård e le tastiere di Thomas Johnson sono i motori e allo stesso tempo l’impalcatura su cui poggiano le fondamenta dei brani.

Ur Vilande si apre, usando termini classici, con un adagio per flauto, piano e chitarra acustica: una quieta e malinconica ouverture dalle sfumature autunnali, prologo di un breve crescendo che va ad introdurre lo svolgimento del brano. Da qui in poi si susseguono dinamiche, temi e trame alternati tra piani e forti d’alta scuola, con tre minuti finali semplicemente da brivido. Vi potrei citare i soliti King Crimson o i Cathedral, ma gli Änglagård impreziosiscono personalmente il brano con una classe inusitata. Dopo aver ascoltato Ur Vilande si è già annichiliti dall’incredibile bravura del gruppo.

Sorgmantel ha un inizio pacato, simile a Ur Vilande, utilizzando però uno stile che è una via di mezzo tra l’antifona e il canone, con l'uso della chiamata e risposta, tra il flauto e gli altri strumenti. Una girandola di variazioni è la costante della composizione, con duetti tra mellotron, flauto, glockenspiel, organo Hammond, alternanze improvvise tra impennate maestose e momenti bucolici. I pezzi forti sono un ciclico riff reiterato di chitarra che viene riproposto come un chorus e un’intromissione crimsoniana tra il basso di Brand e il sassofono suonato dalla Holmgren.

Snårdom è subito un vortice di suoni con synth, mellotron e chitarre elettriche come nella miglior tradizione di prog sinfonico. È il brano più bellicoso e movimentato con parti tribali che potrebbero vagamente ricordare gli Yes più sperimentali di Relayer o, specialmente nella tranquillità della seconda parte, l’impressionismo dei King Crimson di Islands.

Längtans Klocka ha un bellissimo dolente preludio per piano e flauto che fluisce in un gioco tra flauto e chitarra; entra poi un breve tema che crea tensione, suonato da chitarra, flauto e mellotron per sfociare in un susseguirsi di frammenti che sembrano tratti da danze pagane e temi tradizionali folkloristici, tutti passati attraverso la lente del prog sinfonico alla maniera del quintetto svedese.

Solo quattro lunghi brani, ma di un’intensità imponente, ai quali, anche sforzandomi, non riesco a trovare difetti. Epilog per me rappresentava l’apice massimo dell’arte Änglagård, ora devo rivedere drasticamente tale valutazione in favore di Viljans Öga. Capolavoro? Se non lo è ci siamo dannatamente vicini.

Tracklist:
1: Ur Vilande (15:44)
2: Sorgmantel (12:07)
3: Snårdom (16:14)

Intanto ecco le tre parti del documentario che riprende il lavoro in studio per l'album: 



ÄNGLAGÅRD - CHAPTER 1 - THE FIRST REHEARSAL from Martin Gustafsson on Vimeo.



ÄNGLAGÅRD - CHAPTER 2 - DRUMS IN ATLANTIS from Martin Gustafsson on Vimeo.


ÄNGLAGÅRD - CHAPTER 3 - BASS GUITAR from Martin Gustafsson on Vimeo.

martedì 3 luglio 2012

altprogcore su RYM



Da qualche giorno ho attivato una pagina personale su Rate Your Music. In un primo momento la mia idea era incentrata più che altro sull'utilità personale al fine di catalogare gli album della mia collezione. Immediatamente dopo ho capito che il suo potenziale poteva interagire e approfondire le tematiche di altprogcore.

Quindi in questa pagina potrete trovare tutti gli album da me ascoltati, anche quelli che non ho tempo di recensire nel blog, con i loro voti, un aggiornamento costante sui migliori album dell'anno con qualche commento in più, oltre a classifiche e album che sto ascoltando al momento. E' ovvio che la pagina, essendo nata da poco, è in fase di consolidamento e tutt'ora sto aggiungendo all'archivio gli album da me posseduti.

Se avete qualche suggerimento, idea o curiosità da aggiungere ogni commento è benvenuto. Ecco il link:
http://rateyourmusic.com/~altprogcore

lunedì 2 luglio 2012

WONDEROUS STORIES #21 (44)

SOMMARIO


neWS

Incontri

ERNESTO DE PASCALE - L'importanza di chiamarsi Ernesto
A un anno dalla sua scomparsa, non potevamo non ricordare un grande personaggio e un amico come
Ernesto De Pascale. Lo facciamo riportando una conversazione del 2007: quasi una “lectio musicalis”
a cavallo tra prog e blues, due mondi che a Ernesto stavano molto a cuore
e che nella sua vita ha sempre cercato di avvicinare...

INTERVISTA a cura di Paolo Carnelli

MATTHEW PARMENTER -Il ritorno dei Discipline
Quattordici anni dopo il capolavoro Unfolded Like Staircase, i Discipline sono tornati... per restare?
L’unico a saperlo è senza dubbio Matthew Parmenter, il leader della band americana ufficialmente riunitasi
nel 2008 e fresca di pubblicazione del nuovo album To Shatter All Accord,
in cui hanno trovato posto vecchi brani che rischiavano di non vedere mai la luce...

INTERVISTA a cura di Paolo Carnelli e Paolo Formichetti

DISCOGRAFIA a cura di Paolo Formichetti

FILIPPO MARCHEGGIANI - Dicotto anni di Banco
Nell’estate del 1994, il Banco del Mutuo Soccorso accoglieva tra le sue fila un chitarrista appena diciottenne...
da allora Filippo Marcheggiani non solo ha continuato a suonare con lo storico gruppo
di Marino rendendosi protagonista di centinaia di concerti in tutto il mondo,
ma ha maturato un suo progetto musicale, Effemme, che ha da poco visto la luce...

INTERVISTA a cura di Paolo Carnelli

RANESTRANE - Cineconcerti prog
Musica e immagini: un binomio certamente non nuovo. Ma quello che hanno fatto le RanestRane,
giovane band romana, è degno di attenzione. Due doppi cd di pezzi originali ispirati a capolavori
del cinema come Nosferatu e Shining, in cui le note sono perfettamente sincronizzate con quanto
appare sullo schermo, ma anche fruibili come veri e propri concept album...

INTERVISTA a cura di Paolo Carnelli
Rubriche

CONCERTI

Tony Pagliuca - Roma, Teatro Lo Spazio 29/03/2012

OVER 40 - 1972/2012

LATTE E MIELE - Passio Secundum Mattheum

WONDEROUS BOOKSHOP

JEFF WAGNER - Prog Metal. Quarant’anni di Heavy Metal progressivo
DONATO ZOPPO - Amore, libertà e censura il 1971 di Lucio Battisti
DONATO ZOPPO - Prog: Una suite lunga mezzo secolo

Le notti della Luna Grigio – Rosa
(Cronache di un sogno tra Londra e Canterbury)
a cura di Vincenzo Giorgio

Phil Miller In Cahoots - Matching Mole - The Unthanks Diversions - Gong - Elton Dean
Dave Stewart & Barbara Gaskin - Picchio dal Pozzo - Thinking Plague
Forgas Band Phenomena - Alain Blesing

Ascolti

AA.VV.
Musiche per viaggiatori distratti

AGENTS OF MERCY
The Black Forest

ANATHEMA
Weather Systems

JON ANDERSON
Open

ANDERSON / WAKEMAN
The living tree in concert part one

ARABS IN ASPIC
Strange Frame of Mind

CATAFALCHI DEL CYBER
Benediktus

CHEER ACCIDENT
No Ifs, Ands or Dogs

CUCAMONGA
Alter Nuevo

EGO
Evoluzioni delle Forme

ELECTRIC SWAN
Swirl in Gravity

EVERSHINE
Renewal

FORMER LIFE
Electric Stillness

LORENZO FELICIATI
Frequent Flyer

FUNERAL MARMOORI
Volume 1

GOAD
Masquerade

PETER HAMMILL
Pno, Gtr, Vox

STEVE HOWE
Time

INNER EAR BRIGADE
Rainbro

INNERMOST
Adventis

I SALICI
Nowhere Better Than This Place, Somewhere Better Than This Place

LAGARTJIA
Particelle

LITAI
Litai

LOCANDA DELLE FATE
The Missing Fireflies

LORE WEAVER
Imperviae Auditiones
MACROSCREAM
Sisyphus

MARCO MACHERA
One Time, Somewhere

METAMORFOSI
La chiesa delle stelle

MILANESE / ANDRIOLI
Tessere

MORAINE
Metamorphic Rock

MUSICA FICTA
A Child & A Well

MY NAME IS JANET
Red Room Blue

NORTHWINDS
Winter

DORIS NORTON
Raptus

ODIN’S COURT
Human Life in Motion

OUTOPSYA
Fake

PHIDEAUX
Snowtorch

QUASAR L.S.
The Dead Dream

RAVEN SAD
Layers Of Stratosphere

SOUL SECRET
Closer To Daylight

ALDO TAGLIAPIETRA
Nella pietra e nel vento

THE BAD MEXICAN
This is the first attempt of a band called

TOMMI
Always

DVD

JAMES BROWN
Live in America

COPERNICUS LIVE! In Prague

ERIC BURDON AND WAR
The lost broadcasts

UZ JSME DOMA
Caves

ATOMIC ROOSTER
The Lost Broadcasts


http://www.wonderoustories.it/