Visualizzazione post con etichetta FS. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta FS. Mostra tutti i post

venerdì 5 febbraio 2021

Frontside - Closer to Closure (2021)

I Frontside sono una vecchia conoscenza di altprogcore, fin da quando nel 2013 esordirono con il nome di FS firmando l'EP del 2013 Cheers and Fears from the Past Year. Dopo l'album Essentially, Eventually (2018) il trio della North Carolina ha deciso di fare un passo indietro e riprendere cinque vecchie tracce risalenti all'era precedente al primo EP, ovvero le prime composizioni ad uscire dalla loro penna. Le hanno quindi rivisitate e dato nuova vita per raccoglierle in questo EP Closer to Closure che sarebbe dovuto uscire l'estate scorsa, ma che è stato rimandato e che ora vede finalmente la luce.

Alcuni attribuiscono ai Frontside un sound simile a Fall Out Boy, Coheed And Cambria e anche un po' di The Fall Of Troy, forse con qualche accorgimento pop in più. Fatto sta che le trame rimangono intricate come succede nel buon math rock quando si incontra con prog e post hardcore e Closer to Closure non fa che ribadire il talento istintivo del trio per i frenetici fraseggi chitarristici emocore e le melodie pop punk taglienti e affilate. 

 

sabato 24 febbraio 2018

Frontside - Essentially, Eventually (2018)


Nel 2013 i Frontside si presentarono con un brillante EP dal titolo Cheers and Fears from the Past Year, poi ci sono voluti altri quattro anni per arrivare al secondo You, Of All People, pubblicato esattamente un anno fa. Tutto questo quando ancora si facevano chiamare un po' anonimamente FS. Ora il trio del North Carolina sembra voler prendere una marcia più spedita grazie a qualche novità: oltre al cambio di nome i Frontside hanno trovato un appoggio nell'etichetta discografica We Are Triumphant che ha riunito i due EP in un unico album dal titolo Essentially, Eventually. La pubblicazione a nuovo nome si certifica quindi come un nuova partenza per il gruppo nell'attesa di un annunciato secondo album che finalmente vedrà al suo interno materiale inedito.

Per chi non li avesse ancora ascoltati i Frontside si destreggiano in un crocevia tra accessibile pop punk e linee più sperimentali di post hardcore. I punti di riferimento possono essere le energiche dinamiche in eterno movimento dei defunti Damiera e l'inclinazione hard prog dei Coheed and Cambria che in pratica si traduce nella capacità di creare mutevoli trame di chitarra, ritmiche sincopate e linee melodiche orecchiabili tra emocore e math rock. Seppur giovani i tre scrivono con una sensibilità tecnica invidiabile, dando spazio sia a intricati riff, sia a melodie memorabili, ricordando in qualche passaggio anche gli Hidden Hospitals. Proprio come questi ultimi e i loro predecessori Damiera le canzoni hanno una durata molto compressa, il che non preclude le continue sorprese che hanno da offrire.


https://fsncband.bandcamp.com/

mercoledì 1 marzo 2017

Altprogcore March discoveries


I Mungion, nati a Chicago nel 2015, sono quella che in gergo viene chiamata "jam band" e infatti il loro esordio Scary Blankets del giugno scorso, porta in dote lunghe composizioni molto versatili e inclini all'assolo facile e dilungato. Proprio come gli Umhprey's McGee, ma soprattutto come i Phish (Schvingo, Hindsight e Nuthead sembrano letteralmente scippate dal repertorio di Anastasio and company), nelle lunghe digressioni potete trovare molti elementi di jazz, latin, metal, bluegrass, electronic, classical, world e funk.



I Mechanical Butterfly sono un quintetto di Acireale in attività da ormai dieci anni. The Irresistible Gravity è il loro album di esordio e presenta un ottimo prog metal che si inserisce molto bene nella scena internazionale come pochi altri hanno tentato nel nostro paese (mi vengono in mente gli VIII Strada). Tra brani strumentali come Labyrinth of Doors e altri cantati dalla voce femminile di Francesca Pulvirenti, i groove di chitarra che si fondono con i solismi di synth permettono un crossover proprio tra il metal più tradizionale e il progressive sinfonico, connotati che sono indicativi nella traccia più rappresentativa dell'album Marks of Time, dalla quale è stato tratto di recente anche un video, anche se La Fenice e The Alchemist sono altrettanto valide.



Gli FS non sono proprio una scoperta in quanto il loro primo EP Cheers and Fears from the Past Year fu eletto il migliore del 2013 da questo blog. Ad essere sinceri, pensavo che dopo quattro anni di assenza il trio del North Carolina si sarebbe ripresentato con un album intero e invece ecco una altro EP di cinque tracce. You, Of All People riprende l'energia che fece grande il precedente EP, fondendo le dinamiche in eterno movimento dei Damiera e l'inclinazione hard prog dei Coheed and Cambria che in pratica si traduce nella capacità di creare intricate e mutevoli trame di chitarra, ritmiche sincopate e linee melodiche orecchiabili tra emocore e math rock. Spero vivamente che riescano a realizzare un full length nell'immediato futuro.



Stessa storia per i canadesi Shipley Hollow che nel 2015 con l'EP Normal Soup si piazzarono nei posti alti della classifica annuale di altprogcore. Tornano con un altro EP di sole tre tracce, ma sufficienti a certificare una significativa crescita del loro math rock su un piano più indirizzato al jazz e ai groove fusion. Tutto questo accade con una line-up totalmente rinnovata che riduce il gruppo a trio, dopo l'abbandono del tastierista, con l'unico membro originale Sean Clarey a tenere le fila. Non è sempre detto che la quantità faccia la qualità e questa rivoluzione ha portato un nuovo positivo sviluppo per gli Shipley Hollow. Fossi in voi darei anche un'occhiata ai video allegati alle corrispettive tracce. Giovani e talentuosi.



Anche i Band Royale sono già comparsi su altprogcore per l'ottimo album .​.​.​As Long As The Money Lasted in un amalgama di progressive suadente, soft e psichedelico che il gruppo ama definire yacht metal. L'EP Stranger Things Have Happened raccoglie quattro singoli che il gruppo ha prodotto negli ultimi due anni.


Di questo fantomatico omonimo esordio a nome Varra è dato sapere solamente che è un one man project di un ragazzo proveniente dal Cile che suona chitarra e produce fusion math rock nello stile di Chon. I brani, nella loro breve durata, risultano molto godibili, contenendo variazioni che talvolta guardano alle reiterazioni del minimalismo.



Con una formazione atipica che ricorda i King Crimson dell'era Thrak, i canadesi Bisbâyé, con Jean-Pierre Larouche e Nathanaël Labrèche alle chitarre, Vincent Savary al basso, Julien Daoust e Hugo Veilleux alle batterie, stanno caricando su Bandcamp, traccia dopo traccia, il loro nuovo album Synkronyk. Da quello che ci è dato ascoltare questo è un gruppo che sa sfruttare la potenzialità di due batteristi, trasferendo le possibili derive su trame spezzate e dinamiche irregolari con un sound da math rock metal abrasivo.


Se vi piacciono gli Explosion in the Sky e quindi più in generale il post rock, You Are Here Now degli Heron è un album che dovreste ascoltare. Pieno di slanci e paesaggi sonori sognanti e atmosfere che si trasformano da rilassanti a evocativi crescendo. Ad ogni modo non aspettatevi nulla di rivoluzionario, ma per gli amanti del post rock tradizionale potrebbe rappresentare una buona scoperta.



Di recente ho scoperto che Mike Sparks dei By Sunlight è stato coinvolto in numerose band tra le quali i Mister Metaphor, responsabili du due pregevoli EP indie math rock con un gran lavoro di batteria e progressioni chitarristiche.



Senza che ne avessi ancora sentito parlare, il gruppo olandese Semistereo arriva al terzo album Trans Earth Injection. I membri hanno tutti precedenti esperienze musicali (anche con Arjen Lucassen) e personalmente mi ricordano alla lontana i loro conterranei A Liquid Landscape. Un bel prog rock energico.



Vaneta è una giovane band californiana che ha debuttato con Antimemory lo scorso ottobre. L'album incorpora vari elementi di progressive rock moderno e presenta diversi punti di interesse. L'unico vero rimpianto è la produzione che non offre una registrazione all'altezza che possa rendere giustizia alla visione della band.

giovedì 1 agosto 2013

FS - Cheers and Fears from the Past Year (2013)


Gli FS sono un tre ragazzi di Greenville (North Carolina) che suonano emo e post hardcore. Detta così è un po' lapidaria come definizione, invece questo EP di 5 tracce ha molto più da offrire. Ciò che mi ha spinto all'ascolto di Cheers and Fears from the Past Year è stata la citazione dei Damiera tra i gruppi che hanno influenzato la musica del trio. E devo dire che gli FS non mi hanno deluso: seppur giovani i tre scrivono con una sensibilità tecnica invidiabile, dando spazio sia a intricati riff, sia a melodie memorabili, ricordando in qualche passaggio anche i Coheed and Cambria. Proprio come i Damiera o gli attuali Hidden Hospitals le canzoni hanno una durata molto compressa, il che non preclude le continue sorprese che hanno da offrire. Se questo è solo un antipasto credo che la futura portata principale sarà da non perdere.