lunedì 29 agosto 2011

Big Big Train - Kingmaker

Nel CD allegato al numero 18 della rivista inglese Classic Rock Presents Prog è stato incluso anche un brano inedito dei Big Big Train intitolato Kingmaker. Esso è la rielaborazione di un vecchio demo, dura la bellezza di 10 minuti e mezzo e credo che piacerà in modo particolare ai fan dei Genesis. Ora la band lo ha reso disponibile anche in download e inserito nella versione russa dell'EP Far Skies Deep Time.

Ecco un commento di Gregory Spawton:

Kingmaker will be a replacement track for Master of Time on the Russian release of Far Skies Deep Time (through the MALS label) and also on the iTunes release. Licensing a cover version of a song owned by EMI is complicated, both for Russian labels and for download sales!

A very early version of this song appeared on our second demo, The Infant Hercules. For this completely new version we've improved the chord sequence and written new lyrics and melodies.

The new version of Kingmaker was recorded during the sessions for our new album, English Electric. It will not be on that album and, at this point in time, the only CD release of it on CD (outside of Russia and Eastern Europe) will be on the Classic Prog Prognosis 18 CD.



sabato 27 agosto 2011

Hidden Hospitals - EP 001 (2011)


Ma che coincidenza! Quando si parla del diavolo...

Avevo appena parlato dei Damiera nel post precedente ed ecco che oggi vengo a sapere di questa nuova band chiamata Hidden Hospitals formata da ex membri dei Damiera e Kiss Kiss.

La presenza di David Raymond rende la musica degli Hidden Hospitals molto simile ai Damiera, con meno sorprese e variazioni, ma comunque abbastanza interessante da aspettarsi buone cose per un futuro album.





venerdì 26 agosto 2011

Into It. Over It. - Twelve Towns + Proper (2011)


Credo di non avere notizie dei Damiera (una band che consiglio caldamente) da oltre un anno e questo silenzio mi fa temere il loro scioglimento. Quello che so è che il loro ex bassista Evan T. Weiss ha iniziato questo progetto solista Into It. Over It. qualche anno fa, realizzando la doppia raccolta 52 weeks e in seguito ha condiviso alcuni split single con altri artisti. Le canzoni di questi singoli in vinile 7" sono riportate ora sul CD Twelve Towns (che potete ascoltare di seguito), uscito il 9 agosto.



Ma quello che viene ritenuto il vero debutto su CD di Weiss è Proper, in uscita il 27 settembre, del quale si possono ascoltare in anteprima i due brani in streaming Where Your Nights Often End e la title-track Proper.

Tracklist:

01. Embracing Facts
02. Discretion & Depressing People
03. Fortunate Friends
04. No Good Before Noon
05. Write It Right
06. Midnight: Carroll Street
07. Connectict Steps
08. Staring at the Ceiling
09. An Evening with Ramsey Beyer
10. Where Your Nights Often End
11. P R O P E R
12. The Frames That Used to Greet Me

http://intoitoverit.com/

giovedì 25 agosto 2011

Bon Iver - "Holocene" video



Colgo l'occasione dell'uscita del video di Holocene per tornare a parlare di Bon Iver alias Justin Vernon. Ho letto molte cose su questo secondo lavoro di Vernon e quasi tutte sono scritte non come recensioni, ma come un confronto con il suo predecessore For Emma, Forever Ago dal quale ne esce clamorosamente sconfitto. Per me un confronto tra le due opere è quasi impossibile per quanto risultano differenti e distanti, sia a livello artistico che qualitativo, tanto da sembrare il frutto di due artisti diversi.

Bon Iver, Bon Iver è un capolavoro emozionante. Esso opera su un piano superiore rispetto ai classici sentimenti umani e si libra verso una dimensione ultraterrena, dove esiste solo un'unica sensazione di pace e serenità. "Musica che arriva direttamente dal paradiso" come ha scritto con cognizione un fan su Twitter, con una sentenza breve, ma che non potrebbe essere più azzeccata. Quelle di Vernon non sono composizioni malinconiche da sfruttare come viatico per deprimersi o immergersi nella nostalgia. Tutt'altro. Personalmente, ascoltandole, mi trasmettono felicità, ma non la stessa, ad esempio, che ti fa meditare romanticamente sulle vicissitudini quotidiane della vita, è qualcosa di più, di "altro". La loro natura eterea ti riconcilia con la gioia di vivere.

Forse avrò associato a questo album un'iperbole che a molti può apparire esagerata, ma ogni volta che lo ascolto rimango indifeso di fronte ad uno sconosciuto e indefinito sentimento universale. Mi verrebbe da espormi ancora di più e dire che se Dio esiste ascolta Bon Iver.

La poesia per immagini del video di Holocene non fa che confermare quello che già ho esposto. Ho avuto la fortuna di visitare e vedere con i miei occhi tutti i paesaggi islandesi ripresi da questo video, così che, ammirandolo, le emozioni e la sorpresa sono state ancora più grandi.

Bon Iver, Bon Iver non è di certo un album di progressive rock, ma per ora è saldamente in testa alla mia personale classifica di fine anno.

martedì 23 agosto 2011

3 - The Ghost You Gave to Me (2011)


Il nuovo album della band 3 uscirà il 10 ottobre. In anteprima è stata resa nota la canzone Numbers che potete ascoltare qui sotto.

Tracklist:
01. Sirenum Scopuli
02. React
03. Sparrow
04. High Times
05. Numbers
06. One With the Sun
07. The Ghost You Gave to Me
08. Pretty
09. Afterglow
10. Its Alive
11. Only Child
12. The Barrier



lunedì 22 agosto 2011

Gotye - Making Mirrors (2011)


Qualche tempo fa segnalai su questo blog la giovane cantante neozelandese Kimbra (che era apparsa nell'ultimo album degli As Tall As Lions ed esordirà con Vows il 2 settembre) e per chi non se la ricorda può andarsi a vedere i video dei singoli Settle Down e Cameo Lovers.

Tra le varie collaborazioni di Kimbra l'ultima è con la stella australiana Gotye, pseudonimo del produttore e musicista Wouter De Backer, che ha appena pubblicato Making Mirrors, un album sorprendente nel miscelare electro pop intellettuale e indie rock. Il primo singolo Somebody That I Used to Know (con Kimbra, appunto) è abbastanza chiarificatore dello stile dell'album che penso potrà piacere ai fan di Peter Gabriel e Sting.



Making Mirrors prende una direzione differente rispetto al suo predecessore Like Drawing Blood e fa un minor uso di elettronica e campionamenti, rivelando un'inaspettata vena pop alternativa di De Backer, che potrebbe trasversalmente compiacere anche coloro a cui questo genere non va tanto a genio. Intanto posto le mie due tracce preferite dell'album, ma consiglio di ascoltarlo nella sua interezza.





BONUS