The English translated version of my book about Kevin Gilbert life and music it's finally out. "Reconstructing the career of a figure like Kevin Gilbert is certainly not an easy task. Described by his peers as a "musical genius" for his innate abilities as a multi-instrumentalist and producer, Gilbert also collaborated with top names in the music industry such as Madonna, Sheryl Crow, and Michael Jackson. However, many aspects of his artistic legacy remain unknown to the general public. Drawing from what is already known, along with notes, interviews, and anecdotes that have appeared in magazines and on the web, this essay aims to organize a coherent timeline of Gilbert's musical journey, enriching it with critical analysis of his works and a commented discography."
A pochi giorni dal suo cinquantacinquesimo compleanno (sarebbe stato il 20 novembre), la Estate di Kevin Gilbert ha pubblicato una raccolta delle cover che il musicista realizzò durante la sua carriera. Alcune, come Taxi Ride o Carpet Man, sono già note in quanto comparse in compilation realizzate in passato, altre in raccolte prog sotto forma di tributo come quelle della Magna Carta sui Genesis e sugli Yes. Per la prima Gilbert reintepretò Back in NYC, in una resa che forse supera l'originale, mentre per la seconda la scelta cadde su Siberian Khatru, la quale fu suonata fedelmente, nota per nota (tranne l'intermezzo aggiunto di The Sahara of Snow dei Bruford) per la deliberata scelta degli interpreti Stanley Snail, band fittizia che, oltre a Gilbert, includeva Mike Keneally, Bryan Beller e Nick D'Virgilio.
Un'altra cover di spicco è la famigerata Kashmir, che Gilbert registrò al fine di proporla alla Atlantic Records per essere contenuta nelle compilation Encomium: A Tribute to Led Zeppelin, ma rifiutata dai grandi capi dei piani alti dell'etichetta con la motivazione che Gilbert "non era abbastanza famoso". La sua cover fu poi trasmessa da una radio locale di Los Angeles, causando un discerto passaparola, tanto che chi la ascoltava si presentava al negozio di CD per comprare Encomium, ma nel momento in cui scopriva che quella cover era assente rinunciava all'acquisto del medesimo.
Tra gli inediti invece ci sono Solsbury Hill, El Paso, The Joker, il traditional natalizio O Come, O Come Emmanuel, una versione disco di Strong Enough di Sheryl Crow che Gilbert (co-autore del pezzo) registrò in modo goliardico sotto il nome Keta Men.
Come accennato in passato, una consistente mole di lavoro prodotta da Kevin Gilbert risalente agli anni '80 e che si colloca temporalmente tra la sua prima band NRG e i Giraffe è rimasta fino ad oggi negli archivi, ma comunque trapelata anni fa solo in forma non ufficiale e con qualità scadente da bootleg, con l'audio riversato su CD (chissà da chi) usando come fonte delle cassette dell'epoca. Finalmente, in quello che è stato definito l'ultimo capitolo di recupero di materiale d'archivio esistente di Kevin Gilbert, il team composto dal manager Jon Rubin, dall'archivista Wayne Perez e il solito John Cuniberti addetto alla rimasterizzazione, hanno prima dato alle stampe un box set dei Giraffe, contenente i due album della band The Power of Suggestion (1988) e The View From Here (1989) più un DVD con materiale video, ed infine ora arriva il più succoso Call Me Kai, un altro box set di quattro CD.
Per chi conosce l'opera di Gilbert si tratta di un vero e proprio Sacro Graal per tutti i suoi fan, in quanto all'interno troviamo i tre album che il musicista registrò e donò in forma privata ad alcuni conoscenti. Una volta dismessi gli NRG, Gilbert continuò a lavorare negli studi di registrazione e fu proprio durante le sessioni degli NRG che il tecnico del suono, notando il perfezionismo e i suggerimenti del giovane Gilbert, gli lasciò libero spazio alla consolle per produrre anche altre band emergenti della zona, avendo in questo modo la possibilità di sperimentare e imparare le tecniche di registrazione. In cambio delle sue ore di lavoro gli fu permesso accesso illimitato allo studio, un privilegio che Gilbert sfruttò per registrare i suoi primi demo durante i momenti liberi.
Immerso nella sua passione per lo studio Gilbert si diede la regola di registrare dieci canzoni all'anno, metterle su una cassetta da 45 minuti e darla in dono ai suoi familiari e amici come regalo di Natale. La cosa andò avanti per tre anni e il risultato furono gli album Decent Exposure (1985), Sometimes Why (1986) e Point Blank (1987). In quel periodo Gilbert adottò lo pseudonimo di Kai, con il quale lavorava a colonne sonore, varie produzioni della Bay Area e venne mantenuto anche quando fu scelto per andare in tour con Eddie Money nel ruolo di tastierista. Nel box set trova spazio anche un quarto CD antologico chiamato Mixed Bag, nel quale trovano spazio alcune tracce (anche strumentali) che coprono lo spazio che va dal 1984 al 1987.
Alcune canzoni presenti nei tre CD sono già note, in quanto Gilbert le ha rielaborate nel tempo ed inserite in altri progetti, sia da solista che nei Giraffe, come ad esempio Image Maker, Staring Into Nothing, Welcome Home, Tired Old Man ed è estremamente interessante ascoltare come si sono evolute nelle loro varie vesti, dato che ognuna apporta modifiche di arrangiamento, minime o radicali, sempre brillanti. Altre invece, tipo Shannon Elizabeth, Circling Winds, God's Been Tapping My Phone, furono scelte per essere comprese nelle due compilation Nuts e Bolts pubblicate nel 2009. Infine troviamo la versione di Nightmares cantata da Gilbert, la quale in origine fu ufficialmente inclusa nella colonna sonora del film Night of the Creeps (da noi Dimensione Terrore) del 1986 e cantata da Martha Davis. Il brano nei titoli di coda compare a firma C-Spot Run, che era anche questo un nome fittizio adottato da Gilbert in collaborazione al chitarrista Stan Cotey e al batterista J. Scott Smith, ovvero i futuri Giraffe.
Le altre canzoni hanno un carattere cantautorale differente dal Gilbert art pop e progressive rock che abbiamo imparato conoscere negli anni. Ma ciò non toglie l'estremo fascino della sua capacità compositiva e di intuizione melodica, anche se i testi si mantenevano ancora su temi per lo più a carattere sentimentale e, a livello musicale, rispecchiavano il pop rock e la new wave in voga nella prima metà degli anni ‘80. Quest'ultimo fattore, però, oggi più che mai non può che risultare attuale con la riscoperta del sound di quella decade, facendo paradossalmente risultare attuale questo preziosissimo box set.
Per ora non si trovano audio ufficiali su internet, tranne un nastro caricato da Scott Smith che riporta quattro tracce estrapolate dalle cassette originali. Gli archivisti di Gilbert promettono che molto materiale sarà pubblicato e reperibile online in streaming entro la fine dell'anno (per ora è disponibile solo l'album degli NRG, Thud e Toy Matinee). Ricordo che se volete scoprire di più su questo geniale autore scomparso prematuramente è disponibile il mio libro The Best of Everything, nel quale ho cercato di ricostruire la sua straordinaria carriera.
Prima di formare i Giraffe e di far parte dei Toy Matinee, Kevin Gilbert, intorno alla metà degli anni '80, aveva inciso un buon numero di demo rimasti per lo più inediti e mai circolati ufficialmente, ma solo sotto forma di bootleg. A questa lacuna per il momento sembra sopperire il canale YouTube di Scott Smith, ex batterista dei Giraffe, che proprio ieri ha pubblicato uno dei due nastri incisi da Gilbert, Sometimes Why (l'altro è Decent Exposure), e un'intervista radiofonica risalente al 1989 pochi mesi prima che venisse pubblicato l'album dei Toy Matinee. Nello show radiofonico Gilbert offriva qualche anteprima dall'omonimo esordio (Queen of Misery, There Was a Little Boy), un inedito dei Giraffe (Tired Old Man), la band che aveva appena lasciato per volare a Los Angeles e mettersi al lavoro con Patrick Leonard, ed infine parlava della sua collaborazione con Keith Emerson per l'album Changing States.
La cassetta contenente i demo di Sometimes Why era contrassegnata a nome Kai Gilbert, lo pseudonimo utilizzato all'epoca da Kevin per lavori occasionali come il tastierista nel tour di Eddie Money o come autore di soundtrack. Ad esempio la versione ufficiale di Nightmares, brano che apre la cassetta, fu cantata da Martha Davis della band The Motels e inclusa nella colonna sonora del film del 1986 Night of the Creeps (Dimensione Terrore). Inoltre compare la primissima versione di Image Maker che poi fu inserita sia nel primo album dei Giraffe The Power of Suggestion sia nella postuma rock opera solista di Gilbert The Shaming of the True. Queste e molte altre tracce rimaste inedite hanno indubbiamente un sapore vintage, ma con il revival che stanno attualmente avendo gli anni '80 in ogni ambito di sicuro non sfigurerebbero in una pubblicazione ufficiale. Per ora l'unica cosa probabile è che Scott Smith proceda e vada avanti con il suo lavoro di archeologia antologica e pubblichi nel suo canale altro materiale.
La prima edizione del ProgStock Festival, che si terrà dal 13 al 15 ottobre a Rahway, NJ, e doveva ospitare, tra le altre cose, gli Echolyn come headliner e un tributo a Kevin Gilbert con Randy McStine alla voce (Lo-Fi Resistance), Dave Kerzner alle tastiere e Nick D'Virgilio alla batteria, da un lato non è stata molto fortunata: prima ha dovuto incassare la rinuncia degli Echolyn a causa di una tendinite di Chris Buzby; in seguito, alcuni impegni sopraggiunti di McStine, hanno impedito a quest'ultimo di confermare la sua presenza al festival con la conseguente cancellazione del tributo a Gilbert.
A questo punto Kerzner è diventato il protagonista che dovrà colmare i buchi lasciati da queste defezioni, cercando, dall'altro lato, un modo di rimediare per mantenere almeno un legame con il programma iniziale. Oltre quindi a presentare per intero dal vivo il suo nuovo album come solista Static, Kerzner suonerà anche delle selezioni da THUD, l'album solista di Gilbert del 1995, in più con l'aiuto di Francis Dunnery dedicherà una parte dello show ad alcuni brani tratti da The Lamb Lies Down on Broadway del Genesis, omaggiando in questo modo trasversalmente anche Gilbert che suonò con lui il capolavoro dei Genesis nella famosa edizione del ProgFest del 1994.
Una cosa che non sapevo è che da qualche anno Kerzner, con il suo vecchio progetto Sonic Elements, stava lavorando anche ad un album tributo a The Lamb Lies Down on Broadwayche sarebbe stato previsto per una pubblicazione nel 2015 e con ospiti lo stesso Dunnery, Nick D'Virgilio, Billy Sherwood (Yes), Steve Rothery (Marillion), Dan
Hancock (Giraffe), Martin Levac (The Musical Box), Nad Sylvan (Steve
Hackett). La rivisitazione pare prendere le mosse dal tributo realizzato da Nick D'Virgilio con il suo Rewiring Genesis nel 2009, il quale integrava un'orchestra sinfonica per dare un respiro quasi cinematografico alle tracce. Finora comunque possiamo farci un'idea da questi clip caricati da Kerzner su Soundcloud:
Lo scorso gennaio ho avuto il piacere e l'onore di scrivere una retrospettiva su Kevin Gilbert pubblicata su PROG Italia. Da quell'articolo è partita l'idea di scrivere qualcosa di più esteso al fine di celebrare il cinquantesimo anniversario dalla nascita di Gilbert che cade proprio questo 20 novembre. Ebbene, da questa idea è nato un piccolo libro per raccontare la sua vita musicale e artistica con le poche informazioni che ci/mi è dato conoscere. Premetto che, trattandosi di un personaggio semisconosciuto, l'operazione è stata pensata come un puro atto di divulgazione e di amore (come giustamente ha sottolineato Roberto Paravani nella sua recensione che potete leggere sulle pagine di OPEN) per cercare di far conoscere a più persone possibile l'opera di questo straordinario artista. Da oggi lo potete ordinare direttamente a questo link con uno sconto del 15% che durerà fino a Natale (un'offerta che per l'occasione ho esteso anche a tutti i miei altri libri acquistabili nello stesso sito). Tra qualche giorno o settimana sarà disponibile anche su Amazon.it e se volete ho alcune copie a disposizione anche nello store di altprogcore.
Ricostruire la carriera di un personaggio come Kevin Gilbert non è certo semplice. Definito dai colleghi "genio musicale" per le sue doti innate di polistrumentista e produttore, Gilbert ha anche lavorato con nomi di primo piano come Madonna, Sheryl Crow e Michael Jackson, ma molti aspetti del suo lascito artistico rimangono tutt'oggi sconosciuti al grande pubblico. Partendo da ciò che è già noto, da appunti, interviste e aneddoti comparsi su riviste e sul web, questo saggio cerca di organizzare una linea coerente del percorso musicale di Gilbert, arricchendolo con un'analisi delle sue opere e con una discografia commentata.
Lo scorso 9 novembre un gruppo di musicisti tedeschi (Stefan Weituschat - lead vocals, guitars, Thomas Elsenbruch - keyboards, Christoph Granderath - guitars, vocals, Jens Grefen - guitars, vocals, Sven Hansen - drums, Max Klaas - percussion, Freddi Lubitz - bass, vocals, Paul Adrian Villareal - vocals), battezzatosi con il nome di The Virgilives, ha portato sul palco l'intera Rock Opera di Kevin Gilbert The Shaming of the True.
Da oggi il gruppo sta caricando su YouTube tutto il concerto e, contando la qualità della performance e che purtroppo non riusciremo mai a vedere tale capolavoro eseguito dal suo autore, questo documento assume un alto valore storico (non a caso lodato anche dal grande John Cuniberti che curò il mix dell'album).
Una dote che non deve mancare ai fan di Kevin Gilbert è
certamente la pazienza. È risaputo, infatti, che negli archivi dell’artista (scomparso
tragicamente nel 1996) giacciono tonnellate di materiale pronto per essere
pubblicato, ma ci sono voluti anni affinché solo una parte di esso venisse alla
luce. L’Estate of Kevin Gilbert e Jon Rubin (ovvero gli esecutori testamentari
del lascito musicale gilbertiano) si sono finalmente decisi, allo scoccare dei
venti anni, a ristampare la più volte annunciata nuova edizione di Thud, l’unico album che Gilbert pubblicò
a proprio nome quando era in vita. Per l’occasione, al disco originale (uscito
anche in una splendida edizione limitata in vinile) sono stati aggiunti altri
due CD di materiale inedito, demo e versioni alternative.
Per chi non
conoscesse l’artista, è doveroso aggiungere che Gilbert era solito conservare
della stessa canzone molteplici arrangiamenti o versioni, le quali davano la
misura del suo genio. Ecco perché, allora, ascoltare i differenti
stravolgimenti subiti da Goodness
Gracious, oppure una rimodellata All
Fall Down (in versione Toto!), o un’intensa Song for a Dead Friend interpretata con la chitarra acustica anziché
con il piano, diventa l’occasione per scoprire quasi delle nuove canzoni.
Accanto a loro troviamo forse la miglior cover mai realizzata di Kashmir dei Led Zeppelin (pensata per la
raccolta-tributo Encomium, ma
rifiutata dalla Atlantic Records perché Gilbert “non era abbastanza famoso”) e
due inediti di tutto riguardo come Until
I Get Her Back e Big Heart.
Un’altra importante perla che vede la luce per la prima volta su disco è la
versione in studio della mitica Miss
Broadway, canzone con liriche di fuoco scagliate contro la ex fidanzata
Sheryl Crow. Infatti, Thud arrivò
dopo la scottante delusione per la vicenda Tuesday Night Music Club (alcuni
musicisti che avevano partecipato a quell’album sono qui presenti) e le
polemiche che ne seguirono. D’altronde, in Thud,
Gilbert riversò molte delle proprie aspettative e frustrazioni da artista
infelice e parte della poetica pessimista e tenebrosa dell’album fu in qualche
misura influenzata da quell’avvenimento. Questa nuova edizione è confezionata
in una bellissima custodia formato libro (curata da Hugh Brown) con molte foto
inedite e una superlativa rimasterizzazione realizzata da John Cuniberti. L’unica
cosa da aggiungere è che chi ama Kevin Gilbert ascolterà questi tre dischi con
le lacrime agli occhi. www.kevingilbert.com
Disc 1
1.When You Give Your Love To Me 2.Goodness Gracious 3.Joytown 4.Waiting 5.Tea For One 6.Shadow Self 7.The Tears Of Audrey 8.Shrug (Because Of Me And You) 9.All Fall Down 10.Song For A Dead Friend
Disc 2
1.When You Give Your Love To Me (Demo) 2.Goodness Gracious (Demo) 3.Joytown (Acoustic) 4.Waiting (The Other Version) 5.Tea For One (Demo Mix #1) 6.Shadow Self (Mix #2) 7.The Tears Of Audrey (Demo-Straight) 8.Because Of You (Demo) 9.All Fall Down (Toto Version) 10.Song For A Dead Friend (Guitar Mix) 11.Until I Get Her Back (Studio Version) 12.Big Heart (Studio Version)
Disc 3
1.Kashmir (Studio Version) 2.Miss Broadway (Studio Version) 3.Goodness Gracious (Can-Am Version) 4.Joytown (Full Mix-Unedited) 5.Tea For One (Sax Mix) 6.Late For Dinner (Dark Mix) 7.Song For Michael (Demo) 8.Waking The Sun (Instrumental) 9.Tea For One (Demo-Instrumental) 10.The Tears Of Audrey (Demo-Instrumental) 11.Goodness Gracious (Bottrell Loop Mix) 12.Shadow Self (Bill's Board)
Forse qualcuno di voi ricorderà il nome di Dave Kerzner per aver coadiuvato Simon Collins nel suo progetto Sound of Contact, il cui primo album è stato pubblicato lo scorso anno, oppure per avere aiutato Randy McStine nel suo ultimo album a nome Lo-Fi Resistance.
A me piace ricordare Kerzner come uno degli ultimi tastieristi ad aver collaborato con quel genio di Kevin Gilbert, un artista che è rimasto indelebilmente nel DNA musicale di Kerzner che ha deciso di esordire come solista dopo avere lasciato i Sound of Contact.
In questo New World il tastierista mette in campo un progressive rock molto accessibile con inconfondibili echi floydiani a partire dalla mini suite Stranded (1-5) e dall'impostazione della sua voce, molto simile a quella di David Gilmour. Ma attenzione, ai cori c'è spazio anche per un ospite d'eccezione come la cantante Durga McBroom, ormai storica corista degli ultimi Pink Floyd, e l'apparizione di Steve Hackett, Jason Scheff e Nick D'Virgilio. Insomma, questo album sarebbe da ascoltare soltanto per il prestigioso curriculum musicale di Kerzner (che vi potete leggere sul suo sito ufficiale), ma, dopo tanti anni dietro le quinte, ciò che ha prodotto come titolare è sicuramente degno di nota.
La Kevin Gilbert Estate, il management che amministra il materiale postumo del grande musicista, è sempre stata piuttosto avida nel gestire le numerose perle che ancora giacciono negli archivi di Gilbert. Dal 2009 qualcosa si è mosso con la pubblicazione delle raccolte Nuts e Bolts e il live al Roxy dei Toy Matinee. Ora è arrivato il momento di un'altra serie di uscite elettrizzanti (tre in tutto) che vedranno la luce in contemporanea verso la metà di novembre. Gran parte di queste pubblicazioni comprende materiale conosciuto tra i fans e che è trapelato negli anni sotto forma di bootlegs, ma questa volta la KG Estate ha deciso finalmente di riconoscerne l'ufficialità e dargli una veste audio ottimale.
1. THUD 20th ANNIVERSARY DELUXE EDITION
Edizione espansa e rimasterizzata del classico album da solista del 1995 con tre inediti e 18 demo e versioni alternative
2. Toy Matinee acoustic
Acoustic rehearsal recorded in 1990 with Kevin Gilbert, Marc Bonilla, and Spencer Campbell
- Suite: Judy Blue Eyes
- The Ballad Of Jenny Ledge
- Last Plane Out
- Rocket Man
- Things She Said
- If I Fell
**includes between song banter
Acoustic Christmas Track performed by Kevin Gilbert & Marc Bonilla in 1990
- O Come, O Come, Emmanuel
Bonus: Full-band live tracks recorded in Ventura, Ca. in 1991, with Kevin Gilbert, Marc Bonilla, Spencer Campbell, Sheryl Crow, and Toss Panos
- Remember My Name
- There Was A Little Boy
- Turn It On Salvador
3. Kevin Gilbert's GIRAFFE - A 20th Anniversary Performance Of “The Lamb Lies Down On Broadway
Recorded live at Valley Arts Center, Los Angeles • November 8, 1994.
Audio recorded and mixed by Kevin Gilbert.
The Band was:
Kevin Gilbert: Vocals, Organ, 12 String on “The Musical Box”
David Kerzner: Hammond Organ, RMI Electric Piano,
Novatron, Yamaha CP-70B, ARP Pro-soloist
Stan Cotey: Bass, Bass Pedals, 12 String Electrics
Dan Hancock: Guitars
Nick D’Virgilio: Drums, Backing Vocals
- The Lamb Lies Down On Broadway
- Fly On A Windshield
- Broadway Melody Of 1974
- In The Cage
- The Grand Parade Of Lifeless Packaging
- Back In N.Y.C.
- The Carpet Crawlers
- Lilywhite Lilith
- The Lamia
- The Colony Of Slippermen
- In The Rapids
- It/Watcher Of The Skies
- The Musical Box
Kevin Gilbert ha finalmente una pagina Facebook e YouTube ufficiali, dove è stato caricato anche un documentario inedito di 12 minuti, aperti non casualmente ieri nel diciottesimo anniversario della sua morte. Quindi credo che altre future perle vedranno la luce attraverso questi nuovi canali.
Lo-Fi Resistance è il nome dietro al quale si cela il musicista e compositore Randy McStine. Ho avuto modo di conoscere e ascoltare un paio di anni fa il progetto di McStine - all'epoca dell'esordio A Deep Breath (2010) - grazie alla mailing list di Kevin Gilbert, dove si citava il songwriting di questo album come molto affine a quello del compianto autore di The Shaming of the True. Inoltre A Deep Breath vedeva la partecipazione di Nick D'Virgilio come ospite alla batteria e responsabile del mixaggio. Il risultato, mi pare di ricordare, era molto buono.
Esce il 3 dicembre la seconda prova di McStine dal titolo Chalk Lines e questa volta gli ospiti sono aumentati e sempre di rilievo: abbiamo la sezione ritmica dei Porcupine Tree Gavin Harrison (batteria) e Colin Edwin (basso), un altro porcospino onorario come John Wesley, Doug Pinnick (King's X) e David Kerzner (Kevin Gilbert) che ha co-prodotto l'album.
Anche ascoltando le preview di Chalk Lines sembra che McStine abbia sicuramente fatto passi avanti e l'album è destinato a diventare una delle ultime perle che ci ha regalato questo 2012.
Se fosse vivo oggi Kevin Gilbert compirebbe 46 anni. Chi segue il blog conosce la mia stima per questo grande artista che ci ha lasciato troppo presto. Quindi, dato che non si parla mai abbastanza di Kevin Gilbert, prendo come scusa il suo compleanno per condividere un filmato che ho trovato da poco. E' il concerto completo che i Giraffe fecero nel 1994 al ProgFest suonando quasi per intero The Lamb Lies Down on Broadway. Gli appassionati naturalmente conosceranno bene questa performance, ma fino ad ora non era mai stata caricata interamente su YouTube. Credo che questa sia una buona occasione per riguardarsela.
Tracklist:
The Lamb Lies Down on Broadway
Fly on a Windshield
Broadway Melody of 1974
In The Cage
The Grand Parade of Lifeless Packaging
Back in N.Y.C.
The Carpet Crawlers
Lilywhite Lilith
The Lamia
The Colony of Slippermen
Raven (Instrumental)In The Rapids
It / Watcher of the Skies
The Musical Box
Band lineup:
Kevin Gilbert - vocals
Dan Hancock - guitar
David Kerzner - keyboards
Stan Cotey - bass
Nick D'Virgilio - drums
Dopo le ristampe dei Giraffe, la Kevin Gilbert Estate ha finalmente reso disponibile anche la prima opera di Kevin Gilbert, risalente al 1984, a nome NRG. Questo CD è stato ristampato e rimasterizzato in occasione del concerto celebrativo per The Shaming of the True tenutosi il 2 giugno al festival CalProg e ora è finalmente disponibile anche alla Pop Plus One.
A proposito della performance live di The Shaming of the True - alla quale hanno partecipato Nick D'Virgilio, Brian MacLeod (Toy Matineé, Kaviar, Thud, Tuesday Music Club), Paul Ill (Kaviar), Dave Kerzner (Thud) e Stan Cotey (Giraffe) - è stata filmata per una realizzazione in DVD prevista per la fine di questo anno.
For the first time Kevin Gilbert’s debut album NRG (No Reasons Given) is available on CD. Meticulously re-mastered from the original tapes with all the original cover art. This is a must for all KG fans. Get a glimpse at how it all started.
Tracklist:
Morning Light
Watching Me
Goodman Badman
Wings Of Time
Mere Image
Welcome To Suburbia
Staring Into Nothing
Frame by Frame
When Strangers Part
Della grandezza di Kevin Gilbert abbiamo già parlato e non starò a presentarlo di nuovo. Quindi, dopo la celebrata riedizione del suo capolavoro The Shaming of the True, Jon Rubin - esecutore testamentario del materiale di Gilbert - ha finalmente realizzato il sogno di molti. Sono infatti ora disponibili le ristampe in edizione rimasterizzata dei due album dei Giraffe (la band di Gilbert negli anni '80) a lungo fuori catalogo, dei quali esistevano solo pochissimi esemplari (io comunque la mia copia originale di The Power Of Suggestionce l'ho). Jon ha parlato anche di una possibile riedizione di Thud, il primo album solista uscito nel 1995, con materiale aggiuntivo, ma ancora c'è qualche problema di diritti d'autore da superare.
Available for the first time in more than 15 years the first Giraffe CD The Power of Suggestion. This seminal work propelled Kevin into the spotlight and on to win the Yamaha Song Vision contest. This CD contains early versions of some of the material on TSOTT and Thud. This version is the entire CD as it was originally released. The CD has been meticulously re-mastered from the original analog tapes. That and advances in CD technology have made this version much better sounding than the original. It is a must have for all KG fans.
One interesting note: The Power of Suggestion was the first independent CD ever released.
Tracklist: Overture The Last Thing On Your Mind In Every Line This Warm Night Image Maker Because Of You Everything We Are New Patriots Can’t Make This love Go Away The World Just Gets Smaller Power Reprise Because Of You – 11th Hr. Mix Finale
Available for the first time in more than 20 years Giraffe’s second CD The View From Here. This version is the entire CD as it was originally released.
This CD contains early versions of some of the material on TSOTT and Thud. The CD has been meticulously re-mastered from the original analog tapes. That and advances in CD technology have made this version much better sounding than the original. It is a must have for all KG fans.
One interesting note: Many of the original The View From Here CDs would not play making a playable version an even rarer commodity.
Tracklist: Home Progress From Here To There All Fall Down The Way Back Home Waiting For The Rain Holding On with Both Hands I Will Survive Air Dance Welcome Home
A molti probabilmente il nome di Kevin Gilbert non dirà nulla. Altri forse lo ricorderanno vagamente nei crediti di album come Beware of Darkness degli Spock’s Beard, NDV di Nick D’Virgilio o nel live Progfest ’94. Pur avendo scritto album memorabili e collaborato con grandi nomi della musica internazionale, la carriera di questo brillante musicista è costellata da una serie di occasioni mancate. Io stesso lo scoprii per caso, girovagando su Internet in siti specializzati in progressive come Ghostland.com, dove spesso erano recensiti entusiasticamente i suoi album. E così, necessitando sempre di nuovi stimoli musicali, un giorno, in crisi d’astinenza, decisi di ordinare The Shaming of the True a scatola chiusa. Quando il CD mi arrivò a casa, ero curiosissimo di ascoltarlo, non sapendo cosa aspettarmi. L’ascolto fu entusiasmante: l’album si dipanava meravigliosamente canzone dopo canzone, una più bella dell’altra. Ne fui immediatamente colpito. Subito dopo cercai altre informazioni su questo artista a me sconosciuto e capii che The Shaming of the True era solo la punta dell’iceberg.
I – I primi passi negli anni '80
La prima band che Kevin Gilbert formò, all’età di circa 17 anni, prese il nome di NRG (No Reasons Given) con Jason Hubbard alla chitarra e Mickey Sorey alla batteria. Sono i primi anni ‘80 e la loro musica è assolutamente fuori moda per l'epoca: puro progressive pock che ha solo qualche marginale influenza della new wave allora in voga. I veri punti di riferimento sono i gruppi degli anni ‘70. Anche per questo la band produce solo alcuni brani prima di sciogliersi. L’album omonimo degli NRG è oggi scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale di Kevin Gilbert (vedi discografia). Si possono così finalmente ascoltare brani prog come Masques e Mephisto’s Tarantella che rivelano un’impressionante maturità compositiva nonostante la giovane età dei componenti. Poi si può passare ad un rock più classico sempre con venature prog con Watching Me, Wings of Time e Welcome to Suburbia dove fa la sua comparsa un basso alla Chris Squire. Per poi arrivare alla splendida ballata Mere Image che, partendo con un delicato arpeggio di piano, giunge ad un chorus da brivido e ad un intermezzo con synth altrettanto efficace. Altre due splendide ballate sono Tired Old Man e When Stranger Parts, questa volta dominate dalla chitarra.
Alla fine degli anni ‘80 Kevin Gilbert comincia a farsi notare nella Bay Area di San Francisco con una nuova band: i Giraffe. Con loro Gilbert produce solamente due album The Power of Suggestion (1987) e The View From Here (1988) ormai introvabili, poiché ne furono stampate solo poche copie (la maggior parte dei brani si possono comunque trovare nella raccolta Giraffe). In realtà in questi lavori, pur essendo presenti altri musicisti, la maggior parte degli strumenti sono suonati da Gilbert stesso, essendo un talentuoso polistrumentista. Lo stile musicale qui si fa più vicino al pop di quegli anni, dove alcune sonorità progressive sono mutuate dal Peter Gabriel di III e So.
II – I prolifici anni '90
Per Kevin i Giraffe rappresentarono un ipotetico trampolino di lancio. Partecipando infatti ad un concorso per band emergenti organizzato dalla Yamaha, Kevin viene notato dal produttore e tastierista Patrick Leonard (autore di molti grandi successi di Madonna), il quale faceva parte della giuria ed era in cerca di un cantante per formare un proprio gruppo. Essendo rimasto positivamente colpito da Kevin, Leonard lo contatta per formare i Toy Matineè insieme a Guy Pratt al basso, Tim Pierce alla chitarra e Brian MacLeod alla batteria. L’album omonimo, uscito nel 1990, è un capolavoro di pop songs sofisticate pressoché perfette, arrangiate ed eseguite benissimo. Basta ascoltare pezzi come Last Plane Out , The Ballad of Jenny Ledge, Things She Said e tutte gli altri per rendersene conto. Purtroppo però, nonostante questo, il progetto naufraga poco tempo dopo a causa di incomprensioni e litigi. Ma l’incontro con Leonard si rivela tutt’altro che infruttuoso, in quanto Kevin avrà la possibilità di lavorare con Madonna e con Michael Jackson.
Dal 1993 inoltre Kevin è impegnatissimo come produttore, ingegnere del suono e compositore collaborando con musicisti come Mike Keneally, Keith Emerson (il quale gli dedicherà il brano For Kevin nel suo Emerson plays Emerson), Spock’s Beard, Marc Bonilla, Linda Perry e molti altri. In quel periodo Kevin inizia a collaborare con il produttore Bill Bottrell e con altri musicisti, tra i quali David Bearwald e Brian MacLeod, incontrandosi il martedì sera per suonare e divertirsi. Kevin decide di far partecipare alle prove di questo gruppo improvvisato, chiamato Tuesday Music Club, anche la sua ragazza, una certa Sheryl Crow. A questo punto è necessaria una piccola digressione. All’epoca la Crow aveva un contratto con l’etichetta A&M per registrare un album e Kevin chiese agli amici del TMC di aiutarla scrivendo insieme delle canzoni che potessero finire su questo lavoro. Sappiamo tutti che l’album in questione (Tuesday Night Music Club) fu un best seller, facendo tra l’altro vincere anche un Grammy Award a Kevin come co-autore del brano All I Wanna Do. Ironicamente, il successo che Kevin inseguiva da anni, arrivò inaspettatamente, ma alla persona più in vista di quel progetto, Sheryl Crow appunto, che non ebbe scrupoli a prendersi tutti i meriti e a liberarsi dai membri della band.
Rinnegato, allontanato e rimasto molto amareggiato da questa esperienza, Kevin cade in depressione e si dedica alla registrazione del suo primo lavoro solista. Nel frattempo partecipa a due album tributo dell’etichetta Magna Carta registrando le cover di Back in NYC dei Genesis e Siberian Khatru degli Yes insieme a Mike Keneally e Nick D’Virgilio. Una terza cover, Kashmir, verrà proposta per Encomium, il tributo ai Led Zeppelin, ma scartata dalla tracklist poiché il nome di Kevin Gilbert “non è abbastanza famoso per essere incluso”. Alla faccia dei meriti artistici e musicali. Kashmir farà la sua comparsa nel singolo che accompagnerà Thud, il primo album solista di Kevin Gilbert.
Nel ’94 riesuma temporaneamente il nome Giraffe, con una nuova formazione che comprende anche Nick D’Virgilio, per prendere parte al Progfest. Il loro set non presenta però il repertorio della band; Kevin e compagni decidono infatti di eseguire interamente The Lamb Lies Down on Broadway con un’ accuratezza impressionante per celebrarne il ventennale. D’altra parte Kevin non ha mai fatto mistero della sua ammirazione per i Genesis e Peter Gabriel in particolare, tanto che, la settimana dopo la sua morte, sarebbe dovuto volare in Inghilterra per partecipare ai provini come nuovo cantante della band di Mike Rutherford e Tony Banks.
Nel 1995 esce Thud, primo album a nome Kevin Gilbert. Il suo stile, in questo lavoro, si fa più asciutto rispetto al passato, gli arrangiamenti, all’apparenza scarni ed essenziali, in realtà risultano funzionali e ben costruiti, creando un album abbastanza eterogeneo. C’è un po’ di tutto: brani quasi declamatori, impostati sulle percussioni, come Joytown e Waiting, riflessivi come Tea for One e Song for a Dead Friend e la multiforme Shadow Self, la canzone che più si avvicina al Progressive. Anche Thud non ha il successo sperato, ma Kevin non si perde d’animo e comincia a lavorare ad altri progetti, tra cui una rock opera e un nuovo gruppo dal nome Kaviar, che però non potrà mai portare a termine. Infatti il 18 maggio del 1996, a soli 29 anni, Kevin Gilbert viene trovato morto nella sua casa fuori Los Angeles a causa di un suicidio accidentale causato da asfissia.
III – La sua eredità e le iniziative postume
Non tutto però è andato perduto. I nastri inediti di Kevin stanno lentamente tornando alla luce, grazie ai suoi collaboratori che hanno sempre avuto molta stima di lui e della sua opera, primo fra tutti il grande amico Nick D’Virgilio. Dopo la scomparsa di Kevin, oltre a pubblicare il materiale rimasto inedito, hanno costituito anche il Kevin Gilbert Memorial Fund, fondazione che si prefigge lo scopo di aiutare musicisti tecnicamente dotati a sviluppare il loro potenziale.
Nel ’99, oltre alla raccolta dedicata ai Giraffe, viene pubblicato il Live at the Troubadour, curato da D’Virgilio e da John Cuniberti, che ritrae una data del tour per promuovere Thud. In questo live fa la sua comparsa l’inedita Miss Broadway, sarcastica canzone indirizzata alla Crow, dove Kevin l’accusa di essersi impossessata del suo lavoro e di usare le persone per i propri scopi. Sempre D’Virgilio e Cuniberti nel 2000 portano a termine la rock opera alla quale Kevin stava lavorando prima di morire e aveva quasi ultimato: The Shaming of the True. Questo concept narra con disincanto l’ascesa e la caduta nel mondo del music business dell’immaginario musicista Johnny Virgil. Questo album è il capolavoro di Kevin Gilbert e sicuramente un importante punto di arrivo per la sua carriera che probabilmente avrebbe potuto aprirgli nuovi orizzonti. Le struggenti Water Under the Bridge e A Long Day’s Life, le nuove versioni di Staring Into Nothing, The Way Back Home, Imagemaker e From Here to There (già presenti nel repertorio di NRG e Giraffe), la perizia degli intrecci vocali alla Gentle Giant di Suit Fugue e la carica rock di Best Laid Plans fanno di The Shaming of the True più che un semplice testamento artistico, ma una vera e propria biografia in musica.
Un’altra pubblicazione postuma è The Kaviar Sessions. Come ben si intuisce dal titolo, questo album è rimasto incompleto, nonostante ciò, ascoltandolo, si capisce benissimo il percorso musicale intrapreso da questo ostico gruppo. Musicalmente parlando, Kevin opera una cesura netta nei confronti del suo stile: i Kaviar producono una musica molto tribale dai toni dissonanti, metropolitani e quasi punk che fa incontrare hard rock, industrial ed elettronica.
The Finale
Quando si perde un artista della sua caratura, aleggia sempre la retorica domanda su cosa avrebbe potuto realizzare in futuro. Una curiosità del tutto lecita, come dimostra il suo ultimo spiazzante progetto Kaviar. Kevin in vita ha dimostrato di sapersi adeguare ad ogni genere musicale, essendo lui stesso un vorace ascoltatore di musica. L’unico rimpianto è che siano ancora così pochi a conoscere l’opera di questo straordinario artista. Una cosa a cui ho cercato di porre rimedio con questo mio piccolo contributo, dedicandolo alla memoria di Kevin.
Giraffe The Power of Suggestion (1987) The View From Here (1988) Giraffe (1999; antologia)
Toy Matineè Toy Matineè (1990) Toy Matineè Special Edition (2001; versione rimasterizzata con brani inediti) Kevin Gilbert Performs Toy Matinee Live (2010)
Kevin Gilbert Thud (1995) Kevin Gilbert & Thud – Live at the Troubadour (1999) The Shaming of the True (2000) Nuts (2009) Bolts (2009) Welcome to Joytown - Thud: Live at The Troubadour (2009)
Per i regali di Natale è un po' tardino, specialmente se vengono spediti dall'estero, ma per questo vale decisamente la pena di aspettare anche la Befana. E' infatti appena stata pubblicata l'attesa edizione rimasterizzata del capolavoro postumo di Kevin Gilbert. Non starò qui a girarci intorno tessendo le lodi di questa opera e dico solo che è un album da avere assolutamente e questa ristampa, limitata a 1000 copie, è un'occasione in più per scoprire uno degli artisti più importanti del secolo scorso (wow, sembra di parlare del 1800!).
After a year of setbacks the new special edition of Kevin Gilbert’s The Shaming Of The True is now available. This new package includes:
° The Shaming Of The True completely re-mastered from the original analog tapes
° A second complimentary disc including: An alternate version of Parade A version of Long Day’s Life featuring the London Philharmonic meticulously overdubbed on Kevin’s track by Producer/Engineer Mark Hornsby A spoken word version of the entire TSOTT performed by Jamie DeWolf
° A stunning 12” x 12” quad gatefold container with all the lyrics, original liner notes, plus new photos and an alternate cover drawing
° Fourteen 12“x 12” frameable quality prints of all the art from the original book
° A frameable lead sheet of Long Day’s Life
° The CDs themselves are mounted on a board with two alternate drawings and a great full color photo of Kevin on the reverse.
Complimentary Disc Parade (Alt. Version) A Long Day's Life (Alt. Version)
Spoken Word Parade The City of the Sun Suit Fugue (Dance of the A&R Men) Imagemaker Water Under The Bridge The Best Laid Plans Certifiable #1 Smash Staring Into Nothing Fun From Here To There Ghetto of Beautiful Things A Long Day's Life The Way Back Home Johnny's Last Song
Dagli archivi di David Robin, lo stesso autore di questo validissimo documentario sul progressive rock, sono saltati fuori due filmati che ritraggono una parte della performance di Nick D'Virgilio al ProgWest 2002, quando suonò per intero il mitico album di Kevin Gilbert. Chissà che in futuro non venga fuori altro materiale. I brani sono City of the Sun, Suite Fugue e A Long Day's Life.
Dato che diffondere il verbo di Kevin Gilbert non è mai abbastanza, segnalo questa interessante notizia: in primavera dovrebbe vedere la luce una versione rimasterizzata della rock opera The Shaming of the True, capolavoro di Gilbert, con alcune bonus tracks, tra le quali una versione orchestrale di A Long Day's Life registrata agli Abbey Road Studio.
La notizia è trapelata in alcuni siti tra i quali Prosound News, il blog dei Big Big Train e nel blog di Mark Hornsby, l'ingegnere del suono che si è occupato della registrazione, che in proposito dice:
Last month I headed back to Abbey Road Studio One to record a 48-piece orchestra on a couple projects I’ve been working on. One of them is Kevin Gilbert’s “A Long Day’s Life” – that will appear this spring as one of several bonus tracks for the re-release and re-mastered “Shaming of the True” – a rock opera written and performed by Gilbert. Kevin (for those of you that don’t know) was a principle figure in “Giraffe”, “Toy Matinee” and one of the original “Tuesday Night Music Club” musicians/co-writers from the 1993 Sheryl Crow album of the same name. “Shaming” was originally left unfinished following his untimely demise in 1996. For those of you that are familiar with “Shaming”, to say that it sounds amazing to hear a full orchestra on Kevin’s masterpiece would be understatement.
Ecco A Long Day's Life:
...e come sempre la mia raccomandazione è di scoprire questo straordinaro artista, magari a partire da The Shaming of the True.
E' prevista per l'1 marzo la pubblicazione ufficiale del live dei Toy Matinee (disponibile sinora solo come bootleg), band nella quale militò Kevin Gilbert nei primi anni '90. Per chi volesse saperne di più su l'unico album dei Toy Matineè e del tour che ne seguì, avevo già scritto una breve storia in questo post. Ecco alcune note:
The wait is over; Kevin Gilbert Performs Toy Matinee Live is out. This brilliant performance, beautifully recorded at Los Angeles’s renowned Roxy on May 1, 1991, was mixed and produced by Kevin and mastered by John Cuniberti. The band includes luminaries Marc Bonilla, Spencer Campbell, Toss Panos and Sheryl Crow with a guest appearance by Tim Pierce. This CD is a must have for any Toy Matinee or Kevin fan.
Il tutto sarà disponibile tramite il sito della Pop Plus One.
Tracklist:
Last Plane Out Things She Said Remember My Name There Was a Little Boy Queen of Misery Turn it on Salvador The Ballad of Jenny Ledge Toy Matinee Funeral For A Friend We Always Come Home
Ho aggiunto alcuni video per chi non li conoscesse, tra i quali alcune prove in studio e riprese live amatoriali.