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lunedì 14 giugno 2010

Ellie Goulding: come ti rovino un album (ma te lo spedisco primo in classifica)

Ogni tanto mi va di divagare e andare fuori tema. Lasciamo perdere per il momento quei gruppi sconosciuti - che ci piacciono tanto - ma che li ascoltano si e no in quattro gatti. Andiamo nel "cuore della musica" di consumo e parliamo del nostro "disco per l'estate".

Le ultime notizie che ci arrivano da oltre Manica ci dicono che nella Terra d'Albione sta imperversando una giovin donzella che è schizzata al primo posto in classifica ed è riuscita a scalzare una cialtrona che stazionava lì da diverso tempo, ma che preferisco non nominare in questa sede.

Dopo aver letto questo non mi sono fatto prendere da pregiudizi, ma anzi ero veramente curioso di ascoltare chi e cosa è riuscito finalmente a detronizzare un fenomeno da baraccone e sono andato a cercare qualcosa sul Tubo.
In un primo momento ho trovato questo:



Ho pensato: niente male, forse c'è scappato un bell'album folk alla Scott Matthews. La ragazza ha una bella voce, sa suonare e comporre con la chitarra...ma qualcosa non torna. Che in Inghilterra siano ammattiti e sparano una folk singer prima in classifica?
Ho provato a guardare altro e ho trovato questo:

Beh! Complimenti, non c'è che dire. Una pop song carina e una giovane interprete che ha già una buona padronanza del palco. Fin qui direi che gli inglesi finalmente non hanno mandato in classifica la solita fuffa dance o il divo/a del momento sfornato/a da un talent show.

Poi ho deciso di ascoltarmi tutto l'album Lights ed è allora che ho scoperto qual'era il trucco. In pratica le versioni di Lights sono pesantemente rimaneggiate in studio, il piano e le chitarre acustiche sono schiacciate sotto il peso di sintetizzatori, percussioni programmate e tutto l'armamentario elettronico del caso. Tanto che questa è la versione che si trova in Lights del brano precedente:



Alla fine solo una domanda mi sovviene: Perchè? Perchè lo hai fatto Ellie?
E non vi posto il video di Starry Eyed per la vergogna. Neanche dovreste sentire la versione originale di Wish I Stayed.
Ora voglio dire: ignoro se questa scelta di trasformare delle decenti canzoni folk in mostruosi giocattoli da dancefloor sia del produttore o della stessa Goulding, ma cosa aveva che non andava la versione "ripulita"? E poi cosa c'entrano i ballerini nel video?

Non voglio sparare a zero su questa pur brava ragazza, che alla fine Lights è molto meglio di tanta spazzatura che si ascolta in giro (vedi la precedente regina delle classifiche), però anche l'inserimento dei ballerini è un accattivante segno di furbizia che in questo contesto è comunque inadeguato. Come a riprova che se spacci per dance qualsiasi cosa alla fine vendi. I crimini musicali pagano.

Se avete tempo e voglia vi propongo un passatempo. Prendete la tracklist di Lights e andate ad ascoltarvi le canzoni su YouTube nelle versioni dal vivo e poi confrontatele con quelle originali. Infine decretate quale secondo voi sia la versione migliore.


P.S. Questo 2010 è davvero avaro di nuove uscite interessanti visto che mi riduco a scrivere di queste cose!

mercoledì 10 giugno 2009

Tre CD che sto ascoltando in questo periodo che appartengono a tre stili differenti, ma che hanno una cosa in comune: a tutti manca qualche punto per arrivare all'eccellenza a causa di motivazioni del tutto differenti.


L'EP di sei canzoni The Complexity of Light dei Children of Nova fonde la melodrammaticità dei Mars Volta con i groove rock-funk dei Kaddisfly e l'epica malinconica dei Circa Survive. Questa fusione, vincente e di sicuro impatto, è frenata da un'ingenuità di fondo ed una scrittura volenterosa ma ancora non convincente. Si può comunque perdonare facilmente questa impulsività, data la relativa novità della formazione che ancora sta rodando i propri motori. Da tenere d'occhio in futuro.



Il nuovo di Scott Matthews Elsewhere al contrario non mi è sembrato nulla di speciale. Se poi viene confrontato con l'esordio, emerge tutta la debolezza di una seconda opera poco ispirata e alquanto deludente viste le premesse. Ciò che funzionava su Passing Stranger, come la metrica delle liriche che si abbinava in modo più ritmico e naturale alla musica, oppure arpeggi e melodie messe ben a fuoco da un lavoro armonico più puntiglioso, su Elsewhere latitano in modo alquanto evidente, facendo di esso una collezione di canzoni folk abbastanza incolore.



Infine Big Whiskey and the GrooGrux King della Dave Matthews Band è un bellissimo album, uno dei migliori del gruppo da un bel pezzo a questa parte. Aperto dal sensazionale funk di Shake Me Like a Monkey si mantiene su ottimi livelli che però, col passare del tempo, tendono a mostrare segnali di ripetitività. E' comunque sempre un piacere ascoltare le incredibili prodezze del batterista Carter Beauford - sicuramente uno dei migliori in circolazione - e rimanere ammirati di come sappia stravolgere le ritmiche più scontate, riuscendo ad infilare controtempi anche dove non te lo aspetteresti mai.

martedì 3 marzo 2009

Frammenti e Anticipazioni

Gli Stateless, che in questo momento stanno lavorando al secondo album, hanno reso disponibile una versione acustica di un nuovo brano scaricabile gratuitamente. Il titolo del pezzo è Wade In.
Per rimanere in tema, sempre in versione unplugged, nel loro sito sono presenti tre brani Down Here, Horizon e Running Out.

Un consiglio: se ancora non conoscete questo gruppo procuratevi il loro strepitoso esordio omonimo, un felicissimo mix di trip-hop, alternative ed elettronica. Da non perdere.

www.myspace.com/statelessonline

Scott Matthews intanto ha caricato sulla sua pagina MySpace alcuni estratti dal suo nuovo CD Elsewhere del quale ho già parlato nei post precedenti.

www.myspace.com/scottmatthewsmusic

martedì 24 febbraio 2009

Alcuni aggiornamenti sulle più interessanti uscite dei prossimi mesi:

° I Dredg, dopo il rinvio dell'album ad aprile, hanno fissato la data di uscita del nuovo lavoro per il 19 maggio.
Il titolo sarà The Pariah, The Parrot, The Delusion.


° Il nuovo album di Scott Matthews, Elsewhere, sarà rilasciato invece il 18 maggio e avrà come ospite nientemeno che Robert Plant. Leggere la notizia tratta da Ballymena Times per credere.

° Infine i Sucioperro realizzeranno l'ormai anticipatissimo Pain Agency il 20 aprile e sarà preceduto dal singolo Don't Change (What You Can't Understand) che dal 16 marzo potrà essere scaricato via iTunes con l'aggiunta di due inediti. In uscita, sempre in aprile, anche Duke Pandemonium, la seconda parte della trilogia dei Marmaduke Duke, progetto collaterale di JP Reid assieme a Simon Neil (Biffy Clyro).
http://www.subba-cultcha.com/article_feature.php?id=5876

° Il secondo album dei Fields Hollow Mountains è previsto per marzo, anche se maggio sembra più probabile. Intanto il singolo Are You Ready Yet? è già scaricabile dalla rete. Potete sentirlo o salvarlo cliccando qui. Molto sixties e carino come sound: armonie vocali in primo piano, chitarre elettriche acide, ma nulla a che vedere con i fasti di Everything Last Winter. Sarà che questo ebbe a suo favore la produzione di un asso come Micheal Beinhorn.