sabato 25 gennaio 2014

Dream the Electric Sleep - Heretics (2014)

 
Il trio americano Dream the Electric Sleep con Heretics arriva alla sua seconda prova e, anche se vedo che non sono molto pubblicizzati, sono attualmente una delle migliori realtà del progressive rock odierno. Heretics uscirà ufficialmente il 31 gennaio, ma la band ha reso disponibile il suo streaming in anteprima. Se torniamo indietro a Lost and Gone Forever (che potete ascoltare più sotto), per essere un esordio, possiamo dire che non mancava d'ambizione, in quanto era un lungo concept album pieno di divagazioni strumentali e influenze Rush. A quasi tre anni di distanza, Heretics segna un altro tour de force, aggiungendo marcate influenze post rock e jam chitarristiche sempre con un tocco alla Rush e U2.
 

martedì 21 gennaio 2014

A Modern Animal - The Queen EP (2012)


Era da molto tempo che mi domandavo che fine avesse fatto Dan Ellis, il talentuoso frontman dei disciolti KID:NAP:KIN. In questo gruppo Ellis aveva dato prova della sua potenza vocale (molto simile al registro di Jeff Buckley) oltre che delle sue doti chitarristiche. Sarebbe stato un peccato perdere per strada un musicista così preparato. Bene è venuto fuori che, oltre ad aver suonato in molte band e lavorare come turnista persino con Avril Lavigne, Ellis si sta impegnando in un suo progetto solista chiamato A Modern Animal, avendo già prodotto un EP.

The Queen, questo il titolo, è un viaggio dalle molteplici sfaccettature nel rock, macchiato di soul e jazz, ma anche di vibrazioni alternative. A fare da collante l'incredibile voce di Ellis che si perpetua in acuti e stratificazioni che sebrano scaturire da delle jam improvvisate. Ad aiutare Ellis c'è il produttore e polistrumentista Michael John Thomas III (Grass is Green e ex Dirty Dishes), amico di vecchia data che bazzicava lo stesso giro di gruppi a Boston. The Queen è veramente un EP impressionante, senza nessun brano debole, assolutamente da recuperare, sperando che sia il preludio di qualcosa di più grande.


Bonus Track:
Dan Ellis è anche autore di questa bellissima cover di A Kiss From a Rose

 

lunedì 20 gennaio 2014

Intervista con Gambles


Intervista e traduzione a cura di
Francesco Notarangelo

É assodato che, da sempre, la musica abbia la capacità di legarsi ai momenti e di aiutarti e così è stato per me con Trust di Gambles.
Un artista che, forse, ha capito tutto! Dopo l'addio, lo sfogo nell'alcool e nella droga, su una sedia verde ha deciso cosa avrebbe fatto e l'ha fatto. Ha cantato la paura, l'insofferenza e quel triste addio.
Se ce l'ha fatta lui, con la sua storia alle spalle, seduto su una schifosa sedia verde in uno squallido appartamento a New York ce la possiamo fare anche tutti noi!


 
Perchè hai scelto il nominativo Gambles?
Non fu una decisione...semplicemente accadde. Io e una mia amica eravamo ad Atlantic City (ironicamente) e lei mi disse di spiegarmi e di urlare ciò che sentivo così tirai fuori la mia idea finché non mi accorsi di dover dare un nome a ciò che stavo facendo.

 
Da dove nasce l'esigenza di chiamare il tuo primo lavoro Trust?
Nasce dalla prima canzone che scrissi ed è stata come la colla che serve a mantenere intatte le cose una volta rotte. Trust è anche la il momento e il bisogno con quale continuo ad interfacciarmi.


Come nacque Trust?
Il primo momento che ricordo era di me seduto su una sedia che cercavo d'impegnarmi a non fare nulla di buono, solo aspettare che la vita e il brutto momento passassero  nonostante la forte consapevolezza che potevo reagire e fare qualcosa di nuovo.


Le tue canzoni sono pure, nude, si sente che nascono dal cuore... è stata una tua scelta registrare un album in questo modo o tutto è nato in un secondo momento?
Le mie canzoni sono nate tutte in maniera alquanto istintiva... tutto è stato dettato da ciò e da come lo sentivo al momento. Fosse stato un periodo diverso, probabilmente avrei aggiunto qualcosa ma la chitarra acustica era tutto ciò che sentivo e che volevo si sentisse.


Puoi parlarmi delle tue contaminazioni?
É una domanda difficile... posso dirti che ogni persona incontrata o ogni musica ascoltata mi ha influenzato.


Quant'è vero che chi si accinge ad ascoltare Trust, possa pensare a te come ad una persona triste?
Non penso di essere una persona triste...vivo di alti e bassi come tutti, momenti di felicità e di tristezza perenne. D'altronde la vita è questo continuo passaggio tra la felicità e la tristezza. Io ho solo avuto la forza di cantare e rendere la mia sofferenza pubblica.





La musica, quindi, è stata la tua ancora di salvezza?
Si, penso proprio di sì. Qualche volta mi è capitato di fingere e fare qualcosa di figo che potesse piacere alla gente, ma ho sempre raggiunto scarsi risultati, quindi preferisco cantare ciò che sento poiché è più onesto e mi riesce meglio!

 
In Safe Side affermi “Wherever I stand, I damage..." sei spaventato da te stesso?
Fu un pensiero che mi traumatizzò: la perenne ansia di sapere che non stai facendo qualcosa di buono nonostante la consapevolezza e il voler esorcizzare i demoni interiori. Credo che quella frase nasca proprio dalla traumatica verità di nascondersi dietro spaventose maschere o qualcosa del genere.

 
C'è un significato per il video di Trust? Credo che le sue immagini siano davvero toccanti.
É nato così velocemente che non so spiegarti se c'è stato o meno un significato. Posso dirti che è la casa dove realmente ho vissuto per diverso tempo e dove molti fatti sono accaduti. È stato come un voler fermare quel momento e renderlo eterno...ecco, forse è questo il significato del video.


Cos'è la felicità per te?
Gioia pura, sincera e quella liberta che ti aiuta a crescere: diventare ed essere sempre se stessi.


Quale canzone ti sarebbe piaciuto scrivere?
Quella che ancora non ho scritto.

 
Ti vedremo mai in Italia? Stai già preparando qualcosa di nuovo?
Verrò sicuramente molto presto in Italia...e sto già lavorando al nuovo album che si rivelerà molto gratificante e stimolante.

 

mercoledì 15 gennaio 2014

Mayors of Miyazaki - Holy Cop (2013)


Questo simpatico trio di Londra, dopo un esordio ancora acerbo datato 2008, è riuscito nel secondo album Holy Cop, a fondere la potenza dell'hardcore con una sesibilità melodica propria del pop rock, passando attraverso i dettami del math rock. La felice intuizione di alternare voce femminile e maschile rende bene questo equilibrio precario. Holy Cop risulta un album molto carino e i Mayors of Miyazaki sono un gruppo che può ancora crescere.

Mayors of Miyazaki - Tongues on MUZU.TV.

lunedì 6 gennaio 2014

Sianvar - EP (2014)


Sianvar è quello che si potrebbe definire un moderno supergruppo fandato da membri di band alternative post hardcore. Abbiamo Will Swan di Dance Gavin Dance, Joe Arrington e Michael Littlefield degli A Lot Like Birds, Donovan Melero degli Hail the Sun e, infine, Sergio Medina degli Stolas. Tutte band relativamente giovanissime, ma che hanno avuto consensi unanimi pressoché ovunque. A ben vedere il minimo comune denominatore che unisce gli stilemi prog-alternativi moderni è più chiaro che mai in questo loro EP di debutto. Ci sono tracce evidentissime dei primi Circa Survive - a partire dalla voce del cantante Donovan Melero che sembra un clone di Anthony Green - per poi arrivare ai breakdown e tirate frenetiche a là At the Drive-In, sottolineando ancora una volta quanto il post hardcore contemporaneo sia debitore di quell'inestimabile gruppo.

 

sabato 4 gennaio 2014

Introducing: GEMS


Avevo notato i GEMS quando ascoltai Sinking Stone inclusa nelle 10 canzoni dell'anno di The Line of the Best Fit, poi, un recente tweet di un'amica su Twitter, mi ci ha fatto tornare sopra e riascoltare di nuovo tutto il loro EP di esordio Medusa. Il dubbio se segnalarlo o meno sul blog (dato che non si tratta di progressive) è svanito all'ascolto delle quattro tracce. In pratica i GEMS sono un duo di Washington DC composto da Lindsay Pitts e Clifford John Usher e che producono un ottimo electro dreampop in bilico tra Cocteau Twins e Bat for Lashes. Quindi, avendo parlato in precedenza dei Chvrches, perché precludere i GEMS? che tra l'altro fanno parte di una scena musicale in veloce espansione dalle caratteristiche simili (tra i quali, ad esempio, London Grammar, Glass Kids, BROODS): band formate da due o tre componenti, cantante femminile, elettronica retrò con synth in primo piano.

L'immagine dei GEMS è curata e minimale, tutta fatta di foto evanescenti e noir che riportano all'estetica del gothic anni '80 e allo shoegaze degli anni '90. La soave voce della Pitts riempie i freddi battiti della drum machine e scalda i freddi suoni dei sintetizzatori, mentre la chitarra di Usher fiorisce il suono con arpeggi eterei. Apro una parentesi: i precursori di tutta questa tipologia e riscoperta di certi suoni sono stati gli School of Seven Bells che purtroppo, perdendo pochi giorni fa la fondamentale figura di Benjamin Curtis (morto a soli 35 anni per un linfoma), non ci sono più.

www.gems-band.com





giovedì 2 gennaio 2014

Spidergawd - Spidergawd (2014)


Dopo aver stuzzicato l'appetito con il singolo Into Tomorrow / Devil Got My Woman, il nuovo supergruppo norvegese Spidergawd - formato dall'ex Cadillac Per Borten (chitarra, voce), Rolf Martin Snustad (sax) insieme ai due Motorpsycho Kenneth Kapstad (batteria) e Bent Sæther (basso) - è pronto per debuttare con l'album omonimo il 29 gennaio. Spaidergawd sarà pubblicato dall'etichetta di Trondheim (città natale dei musicisti) Crispin Glover Records in una prima edizione limitatissima di 125 copie in vinile viola. La musica degli Spidergawd, per quello che sinora è trapelato, potrà sicuramente piacere ai fan dei Motorpsycho, soprattutto se si è apprezzato gli ultimi lavori come Heavy Metal Fruit, proiettata verso un ruvido stoner rock con venature blues psichedeliche.






http://spidergawd.no/