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sabato 13 giugno 2020

Spirit Fingers - Peace (2020)


Il pianista jazz Greg Spero e la sua creatura Spirit Fingers pubblicano il secondo album Peace, che arriva a due anni dal sorprendente esordio del quartetto, che conta Dario Chiazzolino alla chitarra, Mike Mitchell alla batteria e il nuovo arrivato Max Gerl al basso, che va a sostituire
Judi Jackson presente in quattro tracce, ricordando che Spero è stato coinvolto in passato pure nel pop mainstream quando aveva affiancato Halsey nei suoi tour, anche se qui naturalmente l'approccio è prettamente soul jazz. Inoltre abbiamo la presenza di Braxton Cook (Spirt Food) e Greg Ward (Cokes with Gregs) al sassofono, Bubby Lewis (Nolo) al basso e Jonathan Scales (Lamelia) alla batteria.

Peace è quindi in definitiva un album molto più eclettico del primo lavoro, mostrando vari aspetti della versatilità compositiva di Spero, che va dal jazz rock alla Return to Forever al soul e alla fusion degli Snarky Puppy, fino all'improvvisazione più prettamente nu jazz. Le tante anime di Peace denotano anche una velleità di spingersi verso ogni possibile declinazione del jazz contemporaneo, tentando strade differenti dove il quartetto si trova comunque sempre a proprio agio.


venerdì 16 marzo 2018

Spirit Fingers (Greg Spero) - Spirit Fingers (2018)


Qualche mese fa parlai del talentuoso pianista jazz Greg Spero e del suo progetto Polyrhythmic in procinto di pubblicare l'album di debutto. Il momento è giunto poiché la data fissata per l'uscita è oggi 16 marzo, ma nel frattempo sono accadute alcune cose. I Polyrhythmic hanno cambiato nome in Spirit Fingres e, mentre il bassista Hadrien Feraud e il batterista Mike Mitchell sono rimasti al proprio posto, adesso alla chitarra abbiamo l'italiano Dario Chiazzolino. Per chi aveva ascoltato l'album dal vivo registrato a Los Angeles a nome Polyrhythmic (quando ancora i brani erano identificati con numeri) la prima cosa che risalta su Spirit Fingers è la loro minor durata anche se rimangono le mirabolanti intersezioni soliste di ogni membro.

In questo Spero si dimostra un leader generoso con i suoi compagni d'avventura, ponendosi più nelle vesti di direttore piuttosto che di virtuoso solista onnipresente. Molto spesso egli guida, sostiene e ritma con il suo piano gli interventi del basso e della chitarra, accompagnati dalla straripante batteria di Mitchell. Gli incontenibili unisoni, sia ritmici che melodici, sono un altro tratto distintivo del quartetto ed in questo caso si sfiora talvolta il reame della musica classica. Credo che Spirit Fingers dovrebbe essere visto come un importante tassello del nuovo jazz contemporaneo: contiene tutto ciò che hanno offerto sinora nomi celebrati che lo affrontano su differenti prospettive come Tigran Hamasyan o GoGo Penguin e anche di più. Nel senso che non si rileva con chiarezza il pianocentrismo del primo né il minimalismo dei secondi, ma una combinazione acuta degli elementi sviluppati ultimamente dal jazz moderno.

Greg Spero si è focalizzato sul progetto Spirit Fingers dopo aver dato l'addio alla pop singer Halsey con la quale tre anni fa aveva iniziato a collaborare scrivendo e suonando con lei, conseguendo inoltre un crescente successo dai primi piccoli concerti a Los Angeles fino a quelli nelle grandi arene intorno al mondo. Oltre a questo, Spero ha da pochissimo iniziato a curare un canale YouTube dedicato alla sua serie Tiny Room dove, con altri musicisti, presenta riletture e nuovi arrangiamenti jazz di canzoni pop contemporanee. I primi a partecipare sono stati Trevor Dahl dei Cheat Codes e Sarah McTaggart dei Transviolet.