tag:blogger.com,1999:blog-5400511451331071502024-03-19T00:01:59.400+01:00altprogcoreL'evoluzione alternativa del Progressive RockLorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.comBlogger1718125tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-39799339268891313212024-03-10T17:52:00.000+01:002024-03-10T17:52:12.353+01:00Oltre la quinta onda emo, parte 2<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWy4o5smNZB_O4nDMhZvGBZCxqSOzS94xyNYNV6EbVYVsLN6g4j9FFG2SeUmxi1jUPZxCRpVvkY7_6E0EuX8dImGtVL4bTIf26LN6q-_E-MFzYmC1RVkskiIBcUmeY34l8qIGRXtmsQNxZis4ukgB_JpFwZXjNxKLb61Aqq8GVzleHAeBTmLkqfyoRN0ER/s1440/332111589_1195929664644156_6803371139375000752_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="940" data-original-width="1440" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWy4o5smNZB_O4nDMhZvGBZCxqSOzS94xyNYNV6EbVYVsLN6g4j9FFG2SeUmxi1jUPZxCRpVvkY7_6E0EuX8dImGtVL4bTIf26LN6q-_E-MFzYmC1RVkskiIBcUmeY34l8qIGRXtmsQNxZis4ukgB_JpFwZXjNxKLb61Aqq8GVzleHAeBTmLkqfyoRN0ER/w481-h314/332111589_1195929664644156_6803371139375000752_n.jpg" width="481" /></a></div><br />E' davvero un peccato che il termine "emo" si sia impiantato nella nostra cultura di massa come una stigma predeterminata che descrive molto precisamente un modo di atteggiarsi, vestirsi, comportarsi e ascoltare musica, il più delle volte in modo piuttosto semplificato e caratterizzato da un determinato cliché. Parlando in modo specifico del genere in sé appare invece come uno dei più elusivi e soggetto a cambiamenti e contaminazioni così imprevedibili da aver attraversato, fino ad ora, cinque fasi.<p></p><p>La cosiddetta "quinta onda emo" è quella che in questa sede ci interessa particolarmente e sulla quale avevo <a href="https://altprogcore.blogspot.com/2022/03/oltre-la-quinta-onda-emo.html">in passato già speso qualche parola</a>. Come due anni fa in quell'articolo succede adesso che in questo inizio di 2024 siano usciti almeno tre album appartenenti al suddetto genere tutti di pregevole fattura e che alzano ancora di più l'asticella nei confronti della sperimentazione e nel portare dentro stilemi provenienti dal prog.</p><p>Il primo in ordine di tempo è stato <i>Plastic Death</i> dei Glass Beach, ancora più complesso e ambizioso del precedente <i>The First Glass Beach Album</i>, poi abbiamo <i>Ferried Away</i> degli Stay Inside ed infine <i>The Metaphysical Tech Support Hotline</i> dei Topiary Creatures, terza opera che segna un'evoluzione in divenire veramente stimolante per la band, portandola a raggiungere una maturità sorprendente, nonostante il già buon risultato ottenuto con il precedente <i>You Can Only Mourn Surprises</i>.</p><p>In particolare la parabola dei Glass Beach e dei Topiary Creatures appare molto simile nel suo appartenere ad un <i>modus operandi</i> in sintonia con la pratica DIY. Entrambi generati da un progetto di un'unica persona accanto alla quale si è poi costituita una band, con un iniziale ricorso ad un approccio casalingo o da "bedroom pop" lo-fi, però con velleità massimaliste portate al pieno potenziale album dopo album, l'uso dei più disparati generi, anche lontani tra loro, toccati in modalità flash rock (metal, jazz, chiptune, ambient, noise, art rock ecc.), citazioni da videogame e un contatto molto profondo con la cultura dei social attraverso Reddit, Discord e concerti virtuali su Minecraft. </p><p>E' così che <i>Plastic Death </i>e<i> </i><i>The Metaphysical Tech Support Hotline </i>sono due opere piene zeppe di idee, completamente imprevedibili, che si compiacciono del loro eclettismo fuori controllo e sicuramente molto più originali e "forward-thinking" del prog che oggi siamo abituati ad ascoltare. Paragonato a questi due, l'album degli Stay Inside appare quasi più ordinario, ma anch'esso si fregia di brani di grande impatto e spessore, a partire dalla decisione di collegare quasi tutte le tracce come fossero un lungo tour de force. L'origine degli Stay Inside è in realtà più legata al post hardcore che all'emo, ma su <i>Ferried Away </i>anche loro operano una dissoluzione di confini e mostrano cosa significa far maturare un genere all'apparenza basico fino a renderlo complesso e articolato.</p>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2281523559/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://glassbeach.bandcamp.com/album/plastic-death">plastic death by glass beach</a></iframe><div><br /><div>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1905979764/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://stayinside.bandcamp.com/album/ferried-away">Ferried Away by Stay Inside</a></iframe></div><div><br /></div><div>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4176719386/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://topiarycreatures.bandcamp.com/album/the-metaphysical-tech-support-hotline">The Metaphysical Tech Support Hotline by Topiary Creatures</a></iframe></div></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-25850688735151348502024-03-02T13:00:00.002+01:002024-03-02T13:22:06.556+01:00Professor Caffeine & the Insecurities - Professor Caffeine & the Insecurities (2024)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1ck5uPFHWRC9ar_RVQdjD2swMb_X5PZpPCeZi2Yup2Y8mjGTpBswMkU3MVjzmG1RgJ8Vx38elNCEQQlk3ejcp7dpQFQtv7nTYhd-13srC_6w7w7SaiiQw9Oj1JA09aN37kUb8MBuKzMQTCpiDahR0B91HmuCYaXHSOMIPjXi8ndke1BBwBWNvMDMqzul0/s1200/a2387411862_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1ck5uPFHWRC9ar_RVQdjD2swMb_X5PZpPCeZi2Yup2Y8mjGTpBswMkU3MVjzmG1RgJ8Vx38elNCEQQlk3ejcp7dpQFQtv7nTYhd-13srC_6w7w7SaiiQw9Oj1JA09aN37kUb8MBuKzMQTCpiDahR0B91HmuCYaXHSOMIPjXi8ndke1BBwBWNvMDMqzul0/w400-h400/a2387411862_10.jpg" width="400" /></a></div><br />In una selva di sottogeneri prog dove molto spesso gli schemi e le formule si ripetono, è sempre più raro trovare una band con le caratteristiche dei Professor Caffeine & the Insecurities, che almeno tenta di percorrere strade alternative facendo della trasversalità il proprio manifesto programmatico. Loro sono un quintetto di "nerdastri" di Boston che si diletta nel proporre un mix di prog, math rock, fusion, midwest emo e solo raramente qualche incursione su toni più accesi che definire metal sarebbe un azzardo. Per fare paragoni, dal punto di vista strumentale propongono una soluzione molto simile alla virtuosa fusione di stili dei <b>Monobody</b>. Se invece si aggiunge l'insieme cangiante della melodiosità del cantato (a cura del bassista <b>Dan Smith</b>) e la natura imprevedibile delle progressioni armoniche, si ha l'impressione di una versione più leggera di <b>Thank You Scientist</b> e <b>Coheed and Cambria</b>.<div><br /></div><div>La musica dei Professor Caffeine & the Insecurities nella sua complessità esecutiva si poggia comunque costantemente su riverberi pop e funk, che le donano un tocco di accessibilità, poi elaborati negli intermezzi dei brani attraverso l'ausilio di vivaci e intricati passaggi. Per questo l'impianto compositivo del quintetto possiede continui richiami a sapori jazz e timbriche elettroacustiche, dove <i>Dope Shades</i> si presenta come una perfetta sintesi di entrambi i mondi, armoniosità power pop immersa in un solare funk jazz.</div><div><br /></div><div>A volte il lato pop viene messo maggiormente in risalto su pezzi come <i>Spirit Bomb</i>, <i>Unreal Big Fish</i> e <i>Astronaut</i>, che possiedono chiaramente un'elaborazione della struttura formale più diretta. Ma il quintetto non è mai avaro nel mostrare la propria abilità nell'arte del contrappunto e in ciò una particolare menzione va all'uso del piano acustico da parte di <b>Derek Tanch</b>, in sintonia con le chitarre di <b>Anthony Puliafico</b> e<b> Jay Driscoll</b>,<b> </b>che aggiunge all'impianto una peculiare timbrica da band fusion. A giovare di tale espediente sono le dinamiche che si innescano nei fraseggi di <i>The Spintz</i> e <i>Make Like A Tree (And Leave)</i>, un po' come avviene negli <b>Aviations</b>, senza lesinare poi l'uso accoppiato con le tastiere e synth su <i>That's A Chunky</i> e nella strumentale <i>Oat Roper</i> per rendere il tutto più avventuroso. Appena ho ascoltato i Professor Caffeine & the Insecurities ho capito che era doveroso segnalarli perché è una di quelle band che rappresentano più di altre lo spirito e la filosofia perseguite fin dall'inizio da altprogcore, quindi è il primo must di quest'anno.</div><div><br /></div><div><div><p></p>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3873994413/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://professorcaffeineandtheinsecurities.bandcamp.com/album/professor-caffeine-the-insecurities">Professor Caffeine & the Insecurities by Professor Caffeine & the Insecurities</a></iframe>
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<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/UanHTuZOXnw?si=K_5WlPBAEm4Y0bUh" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-71802916903112016982024-02-16T14:24:00.003+01:002024-02-16T14:39:14.465+01:00Introducing Blue Eyed Giants<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoqdq8czeZFgJdxV_f7XNFVYWDxtvc-YVBLv7DprPvpcyzi2-TpcGIiotTMH1Twive3TeHQjuYMrO785UPPdo-VXm0YvUdM08smGCqfFJEbAeu_NWHujmuPgsizC2MaQ7j9Ee_3fHLrYYeATR2W9mXpxPSmNYiwGunmXRfM8GOX-NPxopcuJCF0aDt-4Kf/s1440/blue-eyrd-giants-profile-e1620235488488.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="711" data-original-width="1440" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoqdq8czeZFgJdxV_f7XNFVYWDxtvc-YVBLv7DprPvpcyzi2-TpcGIiotTMH1Twive3TeHQjuYMrO785UPPdo-VXm0YvUdM08smGCqfFJEbAeu_NWHujmuPgsizC2MaQ7j9Ee_3fHLrYYeATR2W9mXpxPSmNYiwGunmXRfM8GOX-NPxopcuJCF0aDt-4Kf/w524-h259/blue-eyrd-giants-profile-e1620235488488.jpg" width="524" /></a></div><br />Nel sottobosco della scena alternative rock inglese continuano a celarsi band di lodevole caratura che purtroppo molto spesso rimangono sepolte tra tante altre proposte, rischiando di rimanere in una ristrettissima nicchia. Il quartetto di Brighton Blue Eyed Giants appartiene a queste e, pur essendo attivo da diversi anni, finora ha collezionato solo alcuni singoli durante la propria carriera. Gli ultimi cinque in ordine di tempo sono stati raccolti nel recente EP <i>Murmurations </i>e rappresentano come i Blue Eyed Giants abbiano mantenuto uno stile solido che incorpora il gusto per le solenni melodie alternate a possenti riff e ritmiche che sanno anche essere articolati. Quindi il mio consiglio, se il gruppo sarà di vostro gusto, è quello di non fermarsi a <i>Murmurations</i>, ma di proseguire a ritroso per scoprire altri brani meritevoli come <i>No Brainer</i>, <i>Bittersweet</i> o<i> Restless</i>. <p></p><p>Per fare una breve fotografia di cosa aspettarsi dalla musica ad alto tasso di energia dei Blue Eyed Giants si può ricondurre il loro stile a quella bolla di rock alternativo più evoluto, al confine tra metal, post hardcore e prog, al cui interno si trovano nomi come <b>Biffy Clyro</b>, <b>The Intersphere</b>, <b>Arcane Roots</b>, <b>Black Peaks</b>, <b>Quiet Lions</b>, <b>Dead Ground</b> ed in mezzo ai quali il gruppo di Brighton va ad inserirsi senza problemi.</p>
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<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/05voNQwMHS8?si=5LVFOE-UNrloAZ9v" title="YouTube video player" width="560"></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-27552994922287994092024-02-15T11:25:00.001+01:002024-02-15T11:25:46.622+01:00Vicarious - Esoteria (2024)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-Zpm3aOXNb7Gt4Wp_v14gtNfELTBfwSRipwVtNr5p737Qu-a7efqaak37lDwXcl1IR1skpoXN2N7HFJCyz3rPy2dbsTVxyOIyyOTdjn97TrqmjZbJjP3hwW3-I2jIeG5wRPyifpTgrTAXwkzgpbu_dxkr40qqlFhgZC6WagQDO3bsBq72wnH55YjBiNSO/s1200/a4060041142_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-Zpm3aOXNb7Gt4Wp_v14gtNfELTBfwSRipwVtNr5p737Qu-a7efqaak37lDwXcl1IR1skpoXN2N7HFJCyz3rPy2dbsTVxyOIyyOTdjn97TrqmjZbJjP3hwW3-I2jIeG5wRPyifpTgrTAXwkzgpbu_dxkr40qqlFhgZC6WagQDO3bsBq72wnH55YjBiNSO/w400-h400/a4060041142_10.jpg" width="400" /></a></div><br />Quante volte si è parlato della saturazione che purtroppo affligge molti dei sottogeneri di cui ci occupiamo? Forse, leggendo da altre parti, non se ne fa mai cenno perché sembrano assuefatti ad uno standard che ormai è divenuto formula, ma qui dalle parti di altprogcore si è sempre stati alla ricerca di qualcosa che non si adagi sui canoni della riproposizione fine a sé stessa. Questo non significa che serva inventare chissà che cosa, basta avere idee e un pizzico di creatività. Così, se in ambito prog metal e djent ultimamente avete trovato indigeribile il mega mappazzone dei <b>TesseracT</b>, oppure una minestra riscaldata il recentissimo dei <b>Caligula's Horse</b> ed infine siete stufi di aspettare il nuovo album dei <b>The Contortionist</b> che forse non arriverà più, l'esordio dei Vicarious dal titolo <i>Esoteria</i> arriva in soccorso ed è ciò che fa per voi.<p></p><p>Il trio del North Carolina è composto da tre virtuosi dello strumento a partire dal fondatore e bassista <b>Brad Williamson</b>,<b> </b>affiancato da <b>Colin Moser</b> (chitarra, voce) e <b>Zach Winton</b> (batteria). In questo caso ci sarebbe da dire che tre teste lavorano meglio di cinque o addirittura sei componenti, cioè il numero che di solito troviamo in band di questo tipo. Tra le dodici tracce che costituiscono i corposi 64 minuti di durata è veramente difficile trovare un cedimento o un punto debole, tanto da erigere <i>Esoteria </i>ad un vero e proprio lavoro che può competere a ruolo di opera ispirata, senza nulla da invidiare ad altri album classici del genere. </p><p>A partire dal primo brano <i>Bend Don't Break</i>, <i>Esoteria </i>riesce ad esporre in modo convincente ogni sfumatura del moderno post prog metal, dalle atmosfere ambient alle sfuriate growl, dai tecnicismi math rock e fusion ad ampi passaggi solenni. Già l'unico pezzo strumentale dell'album, <i>52!</i>, passa attraverso una serie di variazioni e dinamiche tra le più avvincenti e originali ascoltate ultimamente, mai leziose o riempitive, inoltre quasi tutti i pezzi, pur mantenendo un'impostazione prog basata su variazioni tematiche, si ricollegano sempre ad un chorus ricorrente che cerca nella sua complessità strumentale di mantenere orecchiabilità ed epicità. <i>Esoteria</i> è quindi un album che riesce a soddisfare la carenza di una nuova spinta nel prog metal e a colmare una lacuna all'interno di un genere sempre più stagnante.</p>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4078634262/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://vicariousband.bandcamp.com/album/esoteria">ESOTERIA by Vicarious</a></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-4144858607455919392023-12-23T18:25:00.005+01:002023-12-30T13:26:44.068+01:00ALTPROGCORE BEST 50 ALBUMS OF 2023<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMp82Wgf-JlrZh-ui_aH9YhRxTGSrabA51eR-zDwYlEvxP4nir6fpovi_PO3xfZCsLfXFKZQeB6f31sIlggTU-iNhfRwvUEjh8qkqmlJzmW1X0r6RumDy6SfgNntNfdFZjr10dvdRv0etlm3PlLjM5Y83xPlOXzO3sryUoMfXeVgL2MDSF7JTZqkaAkgm1/s1164/318464061_680962803408410_5198483852169820607_n%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1164" data-original-width="1080" height="521" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMp82Wgf-JlrZh-ui_aH9YhRxTGSrabA51eR-zDwYlEvxP4nir6fpovi_PO3xfZCsLfXFKZQeB6f31sIlggTU-iNhfRwvUEjh8qkqmlJzmW1X0r6RumDy6SfgNntNfdFZjr10dvdRv0etlm3PlLjM5Y83xPlOXzO3sryUoMfXeVgL2MDSF7JTZqkaAkgm1/w483-h521/318464061_680962803408410_5198483852169820607_n%20(1).jpg" width="483" /></a></div> <p></p><p>L'anno appena trascorso non è stato esattamente indimenticabile dal punto di vista delle uscite discografiche, anche se ad un primo semestre piuttosto moscio ne è seguito uno più consistente. E' ovvio che nella totalità di pubblicazioni si è distinta qualche eccezione e questa lista è qui per provarlo, ma si tratta comunque di una minoranza. Tra gli artisti e band più acclamati, pur con lavori di rilievo, non ho trovato quel valore aggiunto che valga la pena sottolineare in termini di risultati e vedrete che mancano nomi eccellenti (es. <b>Peter Gabriel</b>, <b>Steven Wilson</b>, <b>Haken</b>, <b>TesseracT</b>, ecc.), preferendo a questi delle pubblicazioni a mio parere più interessanti. La motivazione dell'esclusione tra i primi 50 è che penso che le loro opere siano rimaste negli standard che gli sono propri, anche se alti, senza nulla aggiungere o togliere a quanto avevano già realizzato in passato. E' per questo che dico che, anche trovandosi di fronte ad un buon album, nel momento in cui andiamo a tirare le somme dell'anno 2023 non ho la sensazione che ci abbia lasciato delle opere imprescindibili. Ma come sempre la lista di altprogcore cerca di tirare fuori il meglio, scovando album che sicuramente non troverete in altre classifiche e che credo valga la pena ascoltare. Ad esempio, nella sempre ricca e abbondante offerta di prog metal, penso di aver inserito le band meno prevedibili e ancora poco conosciute.</p><p>Per dare spazio a più nomi possibili ho omesso volutamente, per motivi puramente burocratici, tre uscite che, se inserite, sarebbero state incluse direttamente nella top 10 di quest'anno. Data la loro eccellenza meritano almeno una menzione meritevole: una è la nuova versione di <i>Migrant</i> dei <b>The Dear Hunter</b>, che nella sua veste espansa e remixata brilla di una luce inedita e magnifica; l'altra è<i> <a href="https://flipturn.bandcamp.com/album/shadowglow">Shadowglow</a> </i>dei <b>flipturn</b>, album pubblicato lo scorso anno ma è che ho scoperto grazie alla versione deluxe uscita questa estate ed infine <i><a href="https://dark-star.bandcamp.com/album/out-flew-reason">...out flew reason</a></i>, quello che nel 2001 sarebbe dovuto diventare il secondo album dei<b> Dark Star</b> (nati dalle ceneri dei <b>Levitation</b>) con il titolo di <i>Zurich</i>. </p><p>Parlando invece del blog, sento che nel suo quindicesimo anno di vita altprogcore è giunto ad un capolinea. Da più di un anno ormai mi sono reso conto di uno stallo a livello di lettori e che le tante nuove proposte segnalate, ad esempio nei post antologici mensili, non suscitano più grande interesse. Forse dipenderà dall'eccesso di informazioni che scoraggia il lettore quando si trova davanti ad un numero esagerato di cose da ascoltare, o forse molti preferiscono leggersi 13 differenti recensioni dei dischi di Haken, Riverside, Steven Wilson, ecc. da 13 siti diversi piuttosto che impelagarsi nel provare ad ascoltare artisti inediti. Fatto sta che in generale le interazioni sono calate, tranne da parte dei lettori esteri, nonostante il blog sia scritto in italiano. Già questo tipo di musica non ha mai interessato nessuno in Italia, ma penso che siamo arrivati ad un punto storico in cui, a causa delle velocità comunicativa, non c'è più interesse nella scoperta. In compenso, per paradosso, ci si continua a lamentare che la musica contemporanea non abbia più nulla di interessante da offrire. Non è così, almeno dal mio punto di vista. Nei quindici anni in cui ho portato avanti altprogcore non ho mai avuto la sensazione che la musica moderna non sia altrettanto stimolante di quella degli anni '70. </p><p>Comunque, per una combinazioni di fattori, l'entusiasmo che muove la condivisione di nuove proposte musicali si è spento ormai da qualche tempo e il blog finora è andato avanti per forza di inerzia. Ad un certo punto avevo anche meditato di cambiare medium e abbandonare l'ormai obsoleto formato blog e passare al podcast che oggi va per la maggiore, ma con queste premesse non ha praticamente senso. Comunque la parola "fine" al momento ha un sapore troppo definitivo da apporre a questa lunga esperienza, ultimamente più volte ho pensato di chiuderla qui, ma poi è spuntato sempre qualche uscita che valeva la pena consigliare e recensire. Con il nuovo anno giunge il momento di ufficializzare alcuni cambiamenti già in atto, quindi via i post antologici, mensili e settimanali di vari album e si scriverà solo quando se ne sentirà la necessità. In passato sentivo quasi un senso del dovere verso il lettore, cercando di mantenere un certo ritmo nella cadenza dei miei post ma, dato il protrarsi dello scarso interesse, era solo questione di tempo prima che la costanza che ha animato altprogcore andasse perduta.</p><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlXeuN_zE9J5F6wR9p7qr5znyGDfQHjke2m4z6D_TVYWyrjtjdE_offdDsY5amt0QCQd7xQTsg0wo9efn-SoYxFwj1ZgKvUn2sxEnloGlKZwT3Dq3iVg4aWJrEKGii7CGXhymufb1rY7T_tc-7I7dRP9oY-AMSm0geVPWw9CPxsv4twikKnA2aVnQ0fkiZ/s2560/SLEEVE_Lonely-The-Brave-Front-cover-only-3000-x-3000-scaled.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2560" data-original-width="2560" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlXeuN_zE9J5F6wR9p7qr5znyGDfQHjke2m4z6D_TVYWyrjtjdE_offdDsY5amt0QCQd7xQTsg0wo9efn-SoYxFwj1ZgKvUn2sxEnloGlKZwT3Dq3iVg4aWJrEKGii7CGXhymufb1rY7T_tc-7I7dRP9oY-AMSm0geVPWw9CPxsv4twikKnA2aVnQ0fkiZ/s320/SLEEVE_Lonely-The-Brave-Front-cover-only-3000-x-3000-scaled.jpg" width="320" /></a></div><div><span style="font-size: large;"><div style="text-align: center;">50.<b>Lonely the Brave</b></div></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>What We Do to Feel </i></span></div><div>I Lonely the Brave non sono per tutti, pur non suonando musica complessa. Con <i>What We Do to Feel</i> firmano il loro album meno memorabile ma in esso persiste un grande istinto per le atmosfere malinconiche post rock ed epiche alternative rock. In pratica il gruppo riesce ad infondere cuore e anima anche a composizioni non ispiratissime e le eleva comunque sopra la media. </div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=818070633/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://theintersphere.bandcamp.com/album/wanderer">Wanderer by The Intersphere</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 49.<b>The Intersphere</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Wanderer</i></span></div><div><div>In ambito alternative rock esistono band che tecnicamente si elevano sopra la media, pur non dedicandosi apertamente a composizioni articolate e complesse. La loro capacità si continua a percepire nel modo in cui arrangiano un pezzo e nel modo in cui lo eseguono, inserendo durante il suo percorso trucchi e abbellimenti strumentali che lo valorizzano e lo fanno risaltare ancora di più. Talvolta succede che alcuni di questi gruppi si pieghino troppo a regole commerciali e finiscano poi per soffocare tali espedienti in favore di una scrittura piatta e prevedibile. Gli Intersphere appartengono invece a uno di quei rari casi in cui la freschezza riesce a perdurare, anche nei brani che all'apparenza possono risultare meno interessanti mantengono costantemente interessante il livello dell'attitudine con la quale affrontano l'esecuzione. </div></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1505498598/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://deathdancemi.bandcamp.com/album/blue-light-mass">Blue Light Mass by Death Dance</a></iframe></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><span style="text-align: center;"> 48.</span><b style="text-align: center;">Death Dance</b></span></div><div style="text-align: left;"><i style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> Blue Light Mass</span></i></div><div style="text-align: left;"><div>Anche se siamo giunti ad un momento storico in cui il prog hardcore con il suo sottogenere swancore hanno sfornato una serie di band e album stilisticamente molto riconoscibili tra di loro, il quintetto di Detroit Death Dance, fa il suo ingresso in questo ambiente con <i>Blue Light Mass</i> schivando il rischio di assomigliare all'ennesimo esercizio di stile. Le coordinate che possono ricondurre ad alcuni capofila come<b> Circa Survive</b>, <b>HRVRD</b> e <b>Sianvar</b>, si arricchiscono di un'ulteriore visione psichedelica e math rock che si insinua trasversalmente in ogni pezzo. </div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1112917792/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://sevenimpale.bandcamp.com/album/summit">SUMMIT by Seven Impale</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 47.<b>Seven Impale</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>SUMMIT</i></span></div></div><div style="text-align: left;">Se anche per i Seven Impale è innegabile un riferimento a qualche sonorità del passato, si riconoscono diverse peculiarità che li riconducono con i piedi ben piantati nel presente, escludendo facili ammiccamenti al progressive metal o all'art rock sinfonico. La scelta di andare a sondare strade meno battute – come le cupe asperità tipiche di <b>Van der Graaf Generator</b> e <b>King Crimson</b> che riaffiorano specialmente negli impasti tra chitarra, organo e sax – ha permesso ai Seven Impale di avvicinarsi a quell’estetica di heavy prog che si è evoluta sino a sposare groove di chitarra sincopati e complesse poliritmie provenienti dal math rock, definendo in questo modo una tipologia di metal più cerebrale. <i>SUMMIT</i> continua nella tradizione dei suoi due predecessori, forse più centrato e ispirato rispetto a <i>Contrappasso</i>, ma nel complesso non arretra dalla linea di eccellenza tracciata dal gruppo.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2201382075/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://adventhorizon.bandcamp.com/album/a-cell-to-call-home">A Cell To Call Home by Advent Horizon</a></iframe><span style="text-align: center;"> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">46.<b>Advent Horizon </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>A Cell to Call Home</i></span></div><div style="text-align: left;">Per gli amanti del prog metal addizionato a molta melodia ed elementi elettroacustici il terzo album in studio degli Advent Horizon <i>A Cell to Call Home</i> è un ascolto obbligato per questo anno. La lunga title-track insieme all'opener <i>Water</i> e molti altri brani fa pensare a degli <b>Spock's Beard</b> dalla ritrovata ispirazione.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3211798039/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://earthquakelights.bandcamp.com/album/desert-bloom">Desert Bloom by Earthquake Lights</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">45.<b>Earthquake Lights</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Desert Bloom</i></span></div><div style="text-align: left;">Penso che nel panorama musicale moderno non esista un gruppo come gli Earthquake Lights. Come una versione più soft dei <b>The Reign of Kindo</b> il gruppo suona un suadente pop orchestrale rilassato, romantico e con qualche inflessione jazz, ma molto lontano dal risultare stucchevole. La musica di <i>Desert Bloom</i> appare fuori dal tempo e dalle mode e proprio per questo è un lavoro di gran classe.</div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3509871038/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://movementsofficial.bandcamp.com/album/ruckus">RUCKUS! by Movements</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 44.<b>Movements</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>RUCKUS!</i></span></div><div style="text-align: left;">Al loro terzo album i Movements producono il loro lavoro più vario e lontano dall'originario emocore con venature pop. RUCKUS! include nella sua tavolozza stilistica anche richiami grunge e shoegaze, aggressività contenuta e tentazioni melodiche mainstream. Alla fine ciò che ne esce è una solida prova che va dritta al punto.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1bvSP-9r-mbtRHTPRpefrOm1vUyb_1hgvjL4eEEehA2XCwNcCAK7OED5GGf9hLnlVHg7LzSs_QP4uxSdyP24EPf6A7JbPMXDLCviK9qmoxS-fl1gbu4xmzcj8G3uzEZkct6OezvbHSO6j1BTSs_WPvncHrNbfgSFxeyWrmcXd6TFYBdeGAOkFy0_RrW2y/s1200/IMG_8846.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1170" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1bvSP-9r-mbtRHTPRpefrOm1vUyb_1hgvjL4eEEehA2XCwNcCAK7OED5GGf9hLnlVHg7LzSs_QP4uxSdyP24EPf6A7JbPMXDLCviK9qmoxS-fl1gbu4xmzcj8G3uzEZkct6OezvbHSO6j1BTSs_WPvncHrNbfgSFxeyWrmcXd6TFYBdeGAOkFy0_RrW2y/s320/IMG_8846.webp" width="312" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">43.<b>鬼否 [GriffO]</b></span></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>本体Ontology</i></span></div></div><div style="text-align: left;">Tra coloro che contribuiscono a rendere il math rock interessante ci sono moltissimi gruppi provenienti dal lontano Oriente. I cinesi griffo鬼否 sono tra questi e il secondo album <i>本体Ontology</i>, con il suo sapore esotico ed elettronico, è davvero una gradevole aggiunta all'archivio del genere.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUaY1qEkRbvZpE2EjJ7Dvv_xTbkAtDGFGzSiRGI323mk3SyMJbikFgNbBWm7w5kqidESvbEdQeiZWAdail2zpHojFtFFPJkxox1BzwtPCm8mgdTL4Iu0jngtpbjlCWrLDfVmBe-yWG1cAzQSNIQ_eG32XVFkG0iKezpZgu1vZuUTGcvVhYyf3ZMEZ_p-Eg/s1536/313788-1536x1536.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUaY1qEkRbvZpE2EjJ7Dvv_xTbkAtDGFGzSiRGI323mk3SyMJbikFgNbBWm7w5kqidESvbEdQeiZWAdail2zpHojFtFFPJkxox1BzwtPCm8mgdTL4Iu0jngtpbjlCWrLDfVmBe-yWG1cAzQSNIQ_eG32XVFkG0iKezpZgu1vZuUTGcvVhYyf3ZMEZ_p-Eg/s320/313788-1536x1536.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">42.<b>Periphery</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Periphery V: Djent Is Not a Genre </i></span></div><div>I Periphery hanno prodotto un album che spinge fortissimo verso una direzione epica, satura e densa sotto ogni aspetto e livello di prospettiva. In tal senso tutti i brani presi singolarmente raccolgono al loro interno un universo di cambi e deviazioni, fraseggi di chitarra spasmodici, qualsiasi sorta di trucco funambolico da guitar hero a loro collegati vi venga in mente, ringhi post hardcore, caotici e tempestosi assalti metallici al limite dal cacofonico che mutano all'improvviso in deliziose melodie dalle progressioni imprevedibili. </div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2601231926/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://solstein.bandcamp.com/album/solstein">Solstein by Solstein</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 41.<b>Solstein</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Solstein </i></span></div><div>Per chi ama la funk fusion degli anni '70 il disco omonimo dei Solstein - un supergruppo che comprende <b>Keith Carlock</b> (<b>Steely Dan</b>, <b>Toto</b>, <b>John Legend</b>, <b>Sting</b>), <b>Jacob Holm-Lupo</b> (<b>White Willow</b>, <b>The Opium Cartel</b>), <b>Stian Larsen</b>,<b> Brynjar Dambo</b> (<b>White Willow</b>) e <b>Bill Bressler</b> - è un must listen e ovviamente una delle migliori uscite del 2023.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2510479152/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://osakapunch.bandcamp.com/album/mixed-ape">Mixed Ape by Osaka Punch</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">40.<b>Osaka Punch</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Mixed Ape</i></span></div><div><div>Interessante e divertente mix tra funk, metal e prog quello degli australiani Osaka Punch. L'ultima loro fatica <i>Mixed Ape</i> è forse il lavoro che riesce ad equilibrare al meglio l'incontro di queste influenze, con in più un atteggiamento scanzonato che ricorda quello dei conterranei <b>Twelve Foot Ninja</b> e qualcosa di <b>Mike Patton</b>.</div></div></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=479182394/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://theephemeralband.bandcamp.com/album/your-burden-is-safe-with-me">Your Burden Is Safe With Me by The Ephemeral</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 39.<b>The Ephemeral</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Your Burden Is Safe With Me</i></span></div><div>I The Ephemeral sono un quintetto dell'Arizona che suona un progressive post hardcore molto articolato e multitematico, utilizzando sia momenti vocali melodici sia usufruendo di tutto l'arco comprensivo tra scream, harsh e growl. Nonostante quest'ultimo particolare ho trovato il loro album d'esordio <i>Your Burden is Safe With Me</i> una gradevole collezione di idee strumentali che si è rivelata crescere ad ogni ascolto.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1990587637/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://bobbing.bandcamp.com/album/year-of-the-newt">Year of the Newt by Bobbing</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 38.<b>Bobbing</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Year of the Newt</i></span></div><div></div></div><div style="text-align: left;"><b>Robert Ross</b>, ex membro dei<b> Feed Me Jack</b>, dopo alcuni EP pubblica il suo primo album con il progetto solista Bobbing. <i>Year of the Newt</i> è uno spettacolo di math rock elettronico, funky, glitchy e r&b. Conciso, caleidoscopico ed efficace.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1588120996/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://holdingabsence.bandcamp.com/album/the-noble-art-of-self-destruction">The Noble Art Of Self Destruction by Holding Absence</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 37.<b>Holding Absence</b></span></div><div style="text-align: center;"><i><span style="font-size: large;">The Noble Art of Self Destruction </span> </i></div><div>Gli Holding Absence, nonostante siano inglesi e non statunitensi, sono costantemente riusciti a mantenere una buona reputazione nel panorama dell'ultima onda post hardcore. <i style="text-align: center;">The Noble Art of Self Destruction </i><span style="text-align: center;">è forse il loro lavoro più solido e ispirato grazie ad una serie di brani senza cedimenti che uniscono melodie ammantate di maestosità e accorata aggressività emo come formula vuole.</span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4251379147/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://counterintuitiverecords.bandcamp.com/album/origami-angel-the-brightest-days">Origami Angel - The Brightest Days by Counter Intuitive Records</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 36.<b>Origami Angel</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>The Brightest Days</i> </span></div><div>Gli unici ad avere quel particolare mix tra pop punk, math rock e emo declinati in versione solare e scanzonata. <i>The Brightest Days</i> è un mixtape esatto opposto di <i>Gami Gang</i>, ciò che quell’album doppio sviscerava in chiave prolifica del duo Origami Angel, qui lo si fa in maniera essenziale, concisa ma altrettanto efficace. </div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3865592908/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://kcraeofficial.bandcamp.com/album/think-im-gonna-die">Think I'm Gonna Die by KC Rae</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 35.<b>KC Rae</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Think I'm Gonna Die</i></span></div></div><div style="text-align: left;">KC Rae è la cantante dei <b>Now, Now</b>, duo il cui ultimo album <i>Saved</i> era stato un'eccellente collezione di brani electropop. Nel suo esordio solista la Rae riprende quel mood e lo trasforma in qualcosa di ancora più malinconico, semi acustico e introverso. Emerge comunque tutto ciò che aveva fatto di <i>Saved</i> un grande album e si conferma un'autrice dalla vena sensibile e un gran senso di pop intimo.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3406779011/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://larsfredrikfroislie.bandcamp.com/album/fire-fortellinger">Fire Fortellinger by Lars Fredrik Frøislie</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">
34.<b>Lars Fredrik Frøislie</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Fire fortellinger</i></span></div></div><div style="text-align: left;">Il talento del tastierista Lars Fredrik Frøislie è tutt'altro che da mettere in dubbio, essendo già un'istituzione del prog scandinavo, grazie alla sua collaborazione con gruppi ormai leggendari come <b>Tusmørke</b>, <b>White Willow</b> e <b>Wobbler</b>. Ebbene, Frøislie ha esordito con<i> Fire fortellinger</i>, un album solista che è un monumento alla sua arte, contenente solo quattro pezzi che sono quanto di meglio possa produrre oggi il prog sinfonico. Nostalgici solo nei suoni, ma con una carica e un'inventiva multitematica da imprimere il giusto bilanciamento tra modernità e tradizione. Anche se non è giusto fare paragoni, Frøislie riesce da solo a volare anche più in alto dei suoi Wobbler.</div><div style="text-align: left;"><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4220976432/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://ourbandlakes.bandcamp.com/album/elysian-skies">Elysian Skies by Lakes</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 33.<b>Lakes</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Elysian Skies</i></span></div></div><div style="text-align: left;">Fin dal primo album i Lakes hanno avuto l'abilità di crearsi un modo distintivo di comporre e arrangiare, rimanendo nei confini che stanno tra il midwest emo e il math rock. Tenendo fede a questa linea, ma evolvendosi a piccoli passi, la sicurezza fissata nella formula ha permesso al sestetto di Watford di proseguire a passi spediti con due incantevoli album. Se quindi già siete familiari con i Lakes e finora non vi hanno mai deluso, difficilmente lo farà <i>Elysian Skies</i>. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2216315846/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://templeofangels.bandcamp.com/album/endless-pursuit">Endless Pursuit by Temple of Angels</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">
32.<b>Temple of Angels</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Endless Pursuit</i></span></div><div>Pur aggrappandosi ad un sound derivativo che miscela goth, dream pop e shoegaze anni '80 (da richiamare <b>Cocteau Twins</b>, <b>All About Eve</b> e <b>Cranes</b>) i Temple of Angels debuttano con un album di canzoni che funzionano senza temere confronti con il passato. Se non si è prevenuti contro la nostalgia <i>Endless Pursuit</i> è un ascolto di gran fascino e suggestione.</div><div><br /></div><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1120484202/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://oiapok.bandcamp.com/album/oisol-n-first-album-release-02-09-2023">OisoLün - First album! - Release 02/09/2023 by Oiapok</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 31.<b>Oiapok</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Oisolün</i> </span></div></div><div style="text-align: left;"><div>Gli Oiapok rappresentano l'evoluzione del gruppo prog jazz francese <b>Camembert</b>, ciò che rimane è il peculiare impasto degli strumenti che prende le mosse dalle avanguardie prog più esoteriche come lo zeuhl e Canterbury e dal rock ad ampio respiro cameristico/orchestrale sulla scia di <b>Frank Zappa</b> e <b>John Greaves</b>. Nel loro cambiamento i Camembert sono riusciti a preservare identità e qualità, assicurandosi una continuità artistica per una formula che ancora è in grado di offrire risultati notevoli.</div><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXxjg8frCgdsSXRH3KcXe1Qmv9U7JF1DuuBgIgFFKn9fuGhO4rHnMP_tg1SQCuqedL4ANr21R5bLAhUs2Azkm35a3RuicuQ7MticVrqFtjjjogEavRFrghoHK_oP66LDnQfdFxOPsD0_ALPoNNomBfmRkvvYmBvKi87zX_LGT33KFq6ckgZTh9ipdnw8Jq/s3500/TA_ILYFSL-CDCover.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3500" data-original-width="3500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXxjg8frCgdsSXRH3KcXe1Qmv9U7JF1DuuBgIgFFKn9fuGhO4rHnMP_tg1SQCuqedL4ANr21R5bLAhUs2Azkm35a3RuicuQ7MticVrqFtjjjogEavRFrghoHK_oP66LDnQfdFxOPsD0_ALPoNNomBfmRkvvYmBvKi87zX_LGT33KFq6ckgZTh9ipdnw8Jq/s320/TA_ILYFSL-CDCover.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">
30.<b>The Aces</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>I've Loved You for So Long</i></span></div><div style="text-align: left;">Quando penso alle The Aces mi viene da paragonarle alle <b>MUNA</b>: stessa attitudine electro pop, stesse tematiche per l'amore saffico e anche loro arrivate al terzo album. Solo che al contrario di quello omonimo delle MUNA uscito lo scorso anno,<i> </i><span style="text-align: center;"><i>I've Loved You for So Long</i> certifica le The Aces paladine dell'indie pop. Ogni canzone sull'album sembra costruita come un prototipo di storia del pop dagli anni '70 fino agli anni '90 solamente riletto in modo moderno.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=140129410/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://nickelcreek.bandcamp.com/album/celebrants">Celebrants by Nickel Creek</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 29.<b>Nickel Creek</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Celebrants</i></span></div><div style="text-align: left;">Non lo avrei ma detto ma il progressive bluegrass "is a thing!". Pur non nutrendo particolari interesse per i generi che ricadono sotto l'ombrello di "americana", il nuovo album dei Nickel Creek del talentuoso <b>Chris Thile</b> che, oltre ad aver collaborato con <b>Béla Fleck</b>, <b>Glen Philips</b> e <b>Edgar Meyer</b>, è attivo anche nei <b>Punch Brothers</b>, è davvero un album fuori dai cliché del bluegrass che sposa inventiva per soluzioni insolite e un amalgama tra voci/strumenti di un dinamismo fuori dal comune.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2010863110/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://needleband.bandcamp.com/album/fall">Fall by Needle</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 28.<b>Needle</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Fall</i></span></div><div style="text-align: left;">Dopo i <b>Sullen</b> ecco un altro gruppo prog metal portoghese meritevole di attenzione, i Needle.<b> Fall </b>è il loro album d'esordio e, tra gli aggressivi riff djent e sprazzi di atmospheric metal, è una collezione di tutto rispetto. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3250852073/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://temic.bandcamp.com/album/terror-management-theory">Terror Management Theory by TEMIC</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 27.<b>TEMIC</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Terror Management Theory</i></span></div><div style="text-align: left;">Il supergruppo messo insieme dall'ex tastierista degli <b>Haken</b> <b>Diego Tejeida</b> e il chitarrista <b>Eric Gillette</b> (<b>Neal Morse Band</b>) con il cantante <b>Fredrik Klemp</b> (<b>Maraton</b>, <b>22</b>) e il batterista <b>Simen Sandnes</b> (<b>SHINING</b>, <b>Arkentype</b>) ha realizzato un album di prog metal veramente sorprendente e godibile sotto ogni suo aspetto e sì, come si intuisce l'ho apprezzato molo più di <i>Fauna</i>.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibOmOA4fhRgZW8_17W4hjKEep3XY-ysY4wZJm8JnJJVtvOmOg_cGFF665vdl3nafNyf8f5tR0uG_kkYyUJi4-Kj89WhSI2E4YAC0oeSqbpXJO8gbj-y0RJ7m0i9toJv52ZEtX1pdfAuEX2k4dPI3cso3IYsSAm1cfXihv9lYsuWqQyF3s2YChLo2qnxzZx/s1001/Wayside.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="996" data-original-width="1001" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibOmOA4fhRgZW8_17W4hjKEep3XY-ysY4wZJm8JnJJVtvOmOg_cGFF665vdl3nafNyf8f5tR0uG_kkYyUJi4-Kj89WhSI2E4YAC0oeSqbpXJO8gbj-y0RJ7m0i9toJv52ZEtX1pdfAuEX2k4dPI3cso3IYsSAm1cfXihv9lYsuWqQyF3s2YChLo2qnxzZx/s320/Wayside.png" width="320" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><div style="text-align: center;">26.<b>Wayside</b></div></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>What Does Your Soul Look Like</i></span></div><div style="text-align: left;">Il duo australiano Wayside, formato da <b>Thomas Davenport </b>(voce) e <b>Josh Ehmer</b> (chitarra), con il secondo album <i>What Does Your Soul Look Like </i>ha molto affinato il proprio songwriting rispetto all'esordio <i>Shine Onto Me </i>del 2021. In questo caso parliamo di una band che si inserisce nell'ultima ondata grungegaze, che da un po' di tempo ha preso campo nei vari revival stilistici. Nulla di nuovo quindi, ma i due sanno scrivere delle canzoni potenti ed emotive come pochi altri attualmente dentro questo genere.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1265845524/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://niiii.bandcamp.com/album/fol-na-s">Fol Naïs by ni</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 25.<b>ni</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Fol Naïs</i></span></div><div style="text-align: left;">E' da qualche tempo che il sottogenere battezzato "brutal prog" da <b>Weasel Walter</b> dei <b>The Flying Luttenbachers</b> sta uscendo dalla propria nicchia con lavori molto pregiati. Come suggerisce il nome, la peculiarità del brutal prog è, sinteticamente, quella di unire il prog più complesso con la visceralità e la veemenza di una specie di punk jazz avant-garde. Ma se volete farvi un'idea ben precisa di cosa si stia parlando, <i style="text-align: center;">Fol Naïs</i> terzo album in studio del gruppo francese ni è una perfetta introduzione, oltre che il loro apice creativo.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3569603818/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://goodgameband.bandcamp.com/album/get-good">Get Good by Good Game</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 24.<b>Good Game</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Get Good</i></span></div><div style="text-align: left;">Fino ad ora i Good Game si erano fatti notare nel panorama math rock con due EP imprescindibili. L'album <i>Get Good</i> è destinato a diventare un nuovo classico del genere: math pop di gran classe.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1811826837/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://moondling.bandcamp.com/album/moondling">Moondling by Moondling</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 23.<b>Moondling </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Moondling</i></span></div><div style="text-align: left;">Questo album è stato il mio primo incontro con il trio di Brooklyn Moondling e ne sono rimasto positivamente colpito. Il loro è un post rock che adotta inflessioni math rock, malinconico ed energetico allo stesso tempo. Capace di pennellare panorami sperimentali e abissi minimali facendo ricorso ad un mix strumentale di tecnica e atmosfera con brani obliqui nel loro sviluppo, che ti portano sempre dove non ti aspetti</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=665297092/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://sunwelltheband.bandcamp.com/album/sunwell">Sunwell by Sunwell</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 22.<b>Sunwell</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Sunwell</i></span></div><div style="text-align: left;">I brani dei Sunwell sono confezionati per dare un impulso tecnico e virtuoso ad un'impianto primariamente "poppy" e "catchy", come si direbbe in gergo esterofilo. Al tutto non manca qualche accenno metal, ma il linguaggio con cui si propongono gli strumenti viene declinato in favore di timbri funk rock ed un interplay che si estende dalla fusion al math rock. <i>Sunwell</i> si propone di rappresentare al meglio questo crossover che sempre più spesso incrocia la strada del progressive rock, aggiungendosi a quei soliti canoni di contaminazione che ormai diamo per acquisiti, come il metal e il sinfonico. Non solo, ma un album come questo, che si spinge su altre pregevoli sfumature tra generi oltre a quelle già elencate, spiega bene i legami che si sono venuti a stabilire negli ultimi tempi tra il prog, l'r&b e il post hardcore.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4240853889/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://semaphoretheband.bandcamp.com/album/i-need-a-reason-to-stay">I Need a Reason to Stay by Semaphore</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"> <span style="font-size: large;">21.<b>Semaphore</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>I Need a Reason to Stay</i></span></div><div style="text-align: left;"><div>Con <i>I Need a Reason to Stay</i> i Semaphore si stagliano trasversalmente nella scena alternative a cavallo tra shoegaze, emocore e post hardcore con una notevole dichiarazione d'intenti. Le canzoni dell'album sono passionali e sincere nel trasmettere un'ispirazione solida e nel convogliare l'amore del gruppo per questi generi, mischiati in modo caotico ma convincente.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3791581956/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://eyelessowl.bandcamp.com/album/murmurations">Murmurations by Eyeless Owl</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 20.<b>Eyeless Owl</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Murmurations</i></span></div><div style="text-align: left;"><div>I fratelli Coniguliaro, Ben e Quinn, ci hanno già abituato all'eccellenza in campo prog con i loro svariati progetti, sia quando li troviamo in coppia (<b>Sun Colored Chair</b> e <b>Wyxz</b>) sia quando sono separati (<b>Wippy Bonstack</b> e Eyeless Owl). Con <i>Murmurations</i> <b>Quinn Coniguliaro</b> riprende con maggior forza e sicurezza i temi dell'omonimo esordio, espandendo ancora di più la sua idea di prog virtuoso che coniuga frammenti math rock e brutal prog con espansioni orchestrali da chamber pop. In questo si avvicina al precedente lavoro del fratello sotto la sigla Wippy Bonstack, ma sono presenti anche le delizie elettroacustiche dei Sun Colored Chair e i frenetici cambi epilettici dei Wyxz. Quinn mette a frutto tutte queste esperienze per un album eclettico e riepilogativo delle proprie capacità di compositore e arrangiatore. </div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1721430736/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://okgoodnight.bandcamp.com/album/the-fox-and-the-bird">The Fox and the Bird by Ok Goodnight</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 19.<b>Ok Goodnight</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>The Fox and the Bird</i></span></div><div style="text-align: left;">Gli Ok Goodnight sono stati un po' la sorpresa prog metal del 2023. Da perfetti sconosciuti con un album e un EP alle spalle sono passati a mietere consensi con <i>The Fox and the Bird</i>. Essendo un concept album ambientato nel regno animale, quasi ogni traccia ne prende il titolo e l'ispirazione, settando il carattere del pezzo in base al peculiare temperamento dell'animale protagonista. Il disco parte in modo acustico per poi avviarsi ad atmosfere sempre più inclinate verso il prog metal e prog fusion, con una varietà di scrittura e atmosfere encomiabile. </div><div style="text-align: left;"><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-WZm_bxNYA00YeLdituXCW0QIhq1KdZ0_MEIRYjZgefqtIylG7osEyd2JbSmgRHq6-FYgGE1LoqGZEGc4mfs0KufRGfH1XHaUWKzSqK4VKfp98TEQ1_DeYL7XE3l_T2TvQoiO3Ia8VtLOQ5qugKONTz8UiJ-wKgTnjizNUF5_PKWupujJwJJlTv1yERLw/s1200/1200x1200bb.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-WZm_bxNYA00YeLdituXCW0QIhq1KdZ0_MEIRYjZgefqtIylG7osEyd2JbSmgRHq6-FYgGE1LoqGZEGc4mfs0KufRGfH1XHaUWKzSqK4VKfp98TEQ1_DeYL7XE3l_T2TvQoiO3Ia8VtLOQ5qugKONTz8UiJ-wKgTnjizNUF5_PKWupujJwJJlTv1yERLw/s320/1200x1200bb.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">18.<b>Press to Enter</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>From Mirror to Road</i></span></div><div style="text-align: left;">Quando si ascoltano esordi come <i>From Mirror To Road</i> dei Press To Enter si ringrazia che ancora il progressive metal abbia da offrire qualcosa di non scontato. Il trucco è non adagiarsi sui soliti cliché che rendono immobili le caratteristiche di un genere, ma rivolgersi per forza di cose ad altri orizzonti stilistici e incorporarli nel proprio sound. La prerogativa della band è quella di imporsi con massicci riff di derivazione djent e diluirli in grandi dosi di melodia, quasi sotto forma di accessibilità pop, poi tastiere anni '80 e groove che talvolta sconfinano in inflessioni funk. I Press to Enter sono un altro tra i molti esempi contemporanei di come ormai i confini tra generi, meglio se distanti, si siano sgretolati e di come il termine prog sia una costante ed in prima linea quando si parla di accogliere le contaminazioni più lontane e stravaganti.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=690553143/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://biglava.bandcamp.com/album/big-lava">Big Lava by Big Lava</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 17.<b>Big Lava</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Big Lava</i></span></div></div><div style="text-align: left;">I Big Lava sono eredi di una band purtroppo defunta di nome <b>Dead Ground</b>. Nuovamente con una formazione a trio, i 2/3 di quel gruppo, ovvero <b>Ollie Harri</b>s (voce, chitarra) e <b>Ed Tucker</b> (basso, voce), si sono uniti al nuovo batterista <b>Chris Tilke</b>, ereditando quel sound diretto e ruvido nel momento in cui vogliono essere rock, ma altrettanto psichedelico e sognante quando spunta un'ombra di qualcosa di più elaborato. L'omonimo esordio dei Big Lava contiene ottimi pezzi con coinvolgenti build up tipo <i>FEDZ</i>, <i>Polly</i>, <i>Hang</i> e anche una rielaborazione dell'ultimo singolo-killer dei Dead Ground, <i>Can't Escape You</i>.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1818128148/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://dispiritedspirits.bandcamp.com/album/the-redshift-blues">The Redshift Blues by Dispirited Spirits</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">16.<b>Dispirited Spirits</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>The Redshift Blues</i></span></div><div style="text-align: left;">Questo <i>The Redshift Blues</i> è il secondo album di Dispirited Spirits, progetto del musicista portoghese <b>Indigo Dias</b>, un'interessante prospettiva su una moderna visione di progressive rock con insolite commistioni di psichedelia, space rock e emo. Inaspettata sorpresa che non si incasella dentro nessun genere in particolare, ma è questa la sua bellezza.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1945742727/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://superloveuk.bandcamp.com/album/follow-noise">follow:noise by Superlove</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 15.<b>Superlove</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>follow:noise</i></span></div></div><div style="text-align: left;">Il secondo album dei Superlove <i>follow:noise</i> è un notevole salto in avanti rispetto al primo<i> Colours</i>, del quale focalizza e capitalizza le idee nell'assemblare l'essenza di elementi djent, electro pop e dance, tagliarne il superfluo e farli funzionare in un montaggio sorprendentemente conciso, coeso e brillante. Pur essendo solo un trio, la produzione risalta il suono bombastico e potente, valorizzando chorus da arena rock che ti si stampano in testa. Il modo in cui i Superlove oscillano nella dicotomia dei brani dà come una sensazione di personalità schizofrenica che si traduce in un "divertiamoci-a-fare-un-po'-i-cazzoni" durante la strofa e un "ok-ora-facciamo-sul-serio" durante il ritornello. Loro lo chiamano noise pop e anche hyper pop, ma è chiaro che la bilancia pende sulla seconda scelta.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1625251220/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://eastofthewall.bandcamp.com/album/a-neutral-second-2">A Neutral Second by East Of The Wall</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"> <span style="font-size: large;">14.<b>East of the Wall</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>A Neutral Second</i></span></div><div style="text-align: left;">Gli East of the Wall sono una delle band più sottovalutate della scena prog metal (o forse è meglio chiamarlo post metal). Forse il loro approccio serioso ed elegiaco non è per tutti, ma è veramente inspiegabile come un gruppo così dotato rimanga puntualmente nelle retrovie. Con <i>A Neutral Second</i> pubblicano il loro ennesimo capolavoro e per un gruppo che da anni non sbaglia un colpo ad ogni uscita è veramente un crimine continuare ad ignorarli.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=210934153/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://enochrootband.bandcamp.com/album/delusion">Delusion by Enoch Root</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">13.<b>Enoch Root</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Delusion</i></span></div><div style="text-align: left;">Gli Enoch Root sono coerenti con i dettami del progressive rock moderno dal quale lo stesso autore <b>Reese Ortenberg</b> attinge chiaramente senza nascondere le sue influenze (cita <b>Haken</b>, <b>Porcupine Tree</b>, ma soprattutto <b>The Dear Hunter</b>). <i>Delusion</i> è un'opera prima dove più ci si inoltra al suo interno e più si possono apprezzare le capacità di Ortenberg nel tessere arrangiamenti stratificati e immaginare quale svolta inaspettata possa prendere il brano. Nella loro calibrata visione prog gli Enoch Root non sono immuni da influssi pop e art rock, che poi sono l'essenza vitale di quello a cui guardano tutti i migliori autori contemporanei del genere, che si parli di Wilson o che si parli di Crescenzo. Ortenberg per ora cerca di seguire le loro tracce, ma lo fa senza risultare uno stucchevole epigono privo di una propria personalità.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1385251117/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://aviations.bandcamp.com/album/luminaria">Luminaria by Aviations</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">12.<b>Aviations </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Luminaria</i></span></div><div style="text-align: left;">Tra i pregi degli Aviations, c'è quello di evitare con cura di incappare nelle pastoie del riproporre certi schemi abusati con cui si è evoluto il prog metal, ultimamente sfruttando anche la tentazione di ammiccare al passato dei <i>seventies</i>. Tutto ciò che propone il sestetto di Boston in <i>Luminaria</i> è invece legato al presente e alla fusione di linguaggi non molto sfruttati nel prog metal, tipo prendere in prestito malizie tipiche del math rock, r&b e un grande senso per le melodie emotive.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3398426296/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://earthside.bandcamp.com/album/let-the-truth-speak">Let The Truth Speak by Earthside</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">11.<b>Earthside</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Let the Truth Speak</i></span></div><div style="text-align: left;">C'è il progressive rock, c'è il prog metal, c'è il post rock, c'è il djent, c'è il symphonic metal e poi ci sono gli Earthside, che stanno a tutte queste cose come un cinema IMAX sta ad una normalissima sala d'essai. Un'equivalenza fatta non per affermare la loro superiorità rispetto a tutti gli altri a livello qualitativo, ma per evidenziare l'effettivo approccio unico alla materia. Agli Earthside non interessa fare sfoggio di virtuosismi per dare spettacolo, non interessa utilizzare la multitematicità per dipanare lunghe suite nel modo più complesso possibile, non interessa fondare i pezzi su graduali crescendo emozionali e infine non interessa sfruttare i barocchismi neo classici applicati al metal come scorciatoia alla magniloquenza. Il proposito degli Earthside sembra essere creare dei mondi sonori tridimensionali dove la somma delle parti è più importante del singolo, o meglio, funzionale alla visione d'insieme.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=218625773/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://closureinmoscow.bandcamp.com/album/soft-hell">Soft Hell by Closure In Moscow</a></iframe> </div><span><div style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"> </span><span style="font-size: large;">10.<b>Closure in Moscow</b></span></div></span><i><div style="text-align: center;"><i><span style="font-size: large;">Soft Hell</span></i></div></i></div><div style="text-align: left;">Quei pazzi dei Closure In Moscow hanno atteso nove anni per dare un seguito a <i>Pink Lemonade</i>, ma non è che nel frattempo siano stati con le mani in mano. Le cronache sulla produzione di <i>Soft Hell</i> parlano di lunghe session di scrittura, attenzione maniacale ad ogni dettaglio, un lavoro di mix elaboratissimo impostato sulla sottrazione (dato che il reale numero di Stems per brano era improponibile) e un gran studio sulle parti vocali con l'ausilio della cantante <b>Aphir </b>(<b>Becki Whitton</b>) presente come ospite in due tracce. Il risultato è un album con un groove prog funk incredibile, ci sono sezioni funamboliche e altre che sfiorano il pop barocco. L'attesa è stata ripagata con una varietà sonora e sonica con pochi eguali, in definitiva il miglior album del quintetto australiano. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3567774445/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://themercurytree.bandcamp.com/album/self-similar">Self Similar by The Mercury Tree</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 9.<b>The Mercury Tree</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Self Similar</i></span></div><div style="text-align: left;">Chi più dei The Mercury Tree può essere considerato math rock quando, oltre alle poliritmie, usano anche strumenti microtonali? <i>Self Similar</i> è il secondo album della band ad adottare tale espediente dopo <i>Spidermilk</i>, ed è ancor più coerente e sicuro di sé nel perseguire una parvenza di armonia nel caos disarmonico dello "sbilanciamento uditivo" creato dall'accordatura microtonale.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4141555048/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://listentoportraits.bandcamp.com/album/buy-high">Buy High by Portraits</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 8.<b>Portraits</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Buy High</i></span></div><div style="text-align: left;">I chitarristi <b>Joshua De La Victoria</b> e <b>Joseph Anidjar</b> (dei <b>Bird Problems</b>) con l'album <i>Buy High</i> a nome Portraits confezionano un involucro compatto di fusion chitarristica che miscela math rock, jazz, new age, djent e prog. Con l'aiuto della sezione ritmica degli <b>Intervals </b>- <b>Jacob Umansky</b> (basso) e <b>Troy Wright</b> (batteria) - i due musicisti scrivono un piccolo capolavoro di equilibrio e dinamica con delle tracce in cui fanno convivere delicate suggestioni e complicati rompicapo poliritmici soft metal, senza mai sfociare negli aspetti più brutali e aggressivi del djent. Le uniche due canzoni con ospiti vocali, la title-track e <i>Sell Low</i> (con <b>Michael Lessard </b>dei <b>The Contortionist</b>), rispettano piuttosto bene la suddetta dicotomia di cui vive <i>Buy High</i>. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2605783896/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://jakubzytecki.bandcamp.com/album/remind-me">Remind Me by Jakub Zytecki</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"> <span style="font-size: large;">7.<b>Jakub Żytecki</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Remind Me</i></span></div><div style="text-align: left;">Zytecki è, tra questi, uno tra i più dotati e innovativi chitarristi della sua generazione Dopo anni passati a perfezionare la sua peculiare formula, iniziando il percorso fin dal suo ultimo album con i <b>Disperse</b> e proseguendo la propria visione nella carriera solista, con<i> Remind Me</i> Zytecki ha finalmente raggiunto la quadratura del cerchio. Il chitarrista opera in una dimensione sonora finora sua esclusiva che si basa sul conciliare velocità e meditazione, impalpabilità e futurismo, le cui fondamenta stilistiche sono indietronica, fusion, ambient, chillout, world music e pop. Con <i>Remind Me</i> si lascia alle spalle le dichiarazioni d'intenti e firma un'opera che porta a compimento il suo percorso di ricerca, mentre varca una nuova frontiera della prog fusion.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4148533236/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://equalvision.bandcamp.com/album/go-let-it-in">Go Let It In by Codeseven</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 6.<b>Codeseven</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Go Let It In</i></span></div><div style="text-align: left;">I Codeseven hanno rappresentato una delle realtà più anomale del post hardcore degli anni Zero. Praticamente cambiando direzione ad ogni album sono riusciti nell'intento di esplorare la parte più melodica e psichedelica del genere. Dopo una pausa di quasi 20 anni i Codeseven sono tornati in scena con la line-up originale e un album ispiratissimo che, con tutta probabilità, è il migliore della loro carriera. <i>Go Let It In</i> riprende il discorso dove lo avevamo lasciato con <i>Dancing Echoes/Dead Sounds</i>, ma si fa forte di un gruppo ormai maturo e sicuro dei propri mezzi, trascinandoci di nuovo in una dimensione insolita per il post hardcore e quasi facendo risplendere di luce rinnovata l'ultimo incompreso lavoro del 2004.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=881569121/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://phoxjaw.bandcamp.com/album/notverynicecream">notverynicecream by Phoxjaw</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"> <span style="font-size: large;">5.<b>Phoxjaw</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>notverynicecream</i></span></div><div style="text-align: left;">Il brillante secondo album della band inglese punta con audacia ad ammassare disparati ingredienti stilistici sotto forma ipertrofica e caleidoscopica, in modo che l'opera si avvicini ad un ardito esperimento di sovrapposizione musicale tra presente e passato, allo stesso tempo lanciata verso il futuro. Le connotazioni post hardcore si affastellano e si confondono con stranianti germi di elettronica post punk/new wave, decadenti droni gothic rock, violente e improvvise impennate di distorsioni soniche metal accentuate da pesanti cadenze industrial. Pur essendo tutto calato in una dimensione plumbea e viscosa, l'interpretazione che ne esce da parte della band è vitale e viscerale. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1650473051/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://kodiakempire.bandcamp.com/album/the-great-acceleration">The Great Acceleration by Kodiak Empire</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 4.<b>Kodiak Empire</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>The Great Acceleration</i></span></div><div style="text-align: left;">I Kodiak Empire fanno di tutto per sfuggire alle catalogazioni, il loro è un experimental rock che si serve degli espedienti contorti di generi come math rock e post rock per farli interagire in un flusso di coscienza musicale imprevedibile, ma il risultato è talmente trasversale e personale da ricadere in una linea di confine ambigua. Quando si parla di progressive rock ancora oggi, purtroppo, gli esempi contemporanei che vengono in mente sono limitati al metal o al sinfonico. Ciò che fanno i Kodiak Empire ha molto più diritto di chiamarsi "progressive" rispetto ad altri, dato che si prendono alcuni rischi, non assomigliano a nulla di preciso e a nessuno, non sono ascrivibili ad un genere preciso, ma seguono l'istinto creativo.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2162571551/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://ionsband.bandcamp.com/album/counterintuitive">Counterintuitive by Ions</a></iframe> </div>
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 3.<b>IONS</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Counterintuitive</i></span></div><div style="text-align: left;"><i>Counterintuitive</i>, secondo album della band ceca, forgia un quadro sonoro pieno, compatto e dinamico. In breve è un'emanazione dell'ultima onda prog metal che fa uso abbondante di poliritmie e riff djent accompagnati da sintetizzatori e tastiere, ma sfruttati per potenziare e arricchire il pathos dei paesaggi sonori e non dal lato virtuoso e tecnico come ci si aspetterebbe da un gruppo prog metal. E' proprio nelle sfumature timbriche che <i>Counterintuitive </i>prende vita e riesce ad elevarsi sopra altre band affini, contando naturalmente su una scrittura di grande impatto valorizzata da questi elementi.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1270496430/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://mingjia.bandcamp.com/album/star-star">star, star by mingjia</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 2.<b>mingjia</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>star, star</i></span></div><div style="text-align: left;">Quando la classica contemporanea e il baroque pop si uniscono possono succedere dei miracoli. Uno di questi è <i>star, star</i> di mingjia. Nella sua ricchezza di materiale raccolto in un'estesa durata di settantasette minuti, è incredibile notare come star, star non contenga un attimo di cedimento qualitativo. Ogni traccia ha qualcosa da offrire in termini di sorpresa e meraviglia, tanto che il minutaggio molto esteso non risulta mai pesante, alimentando e giocando con la nostra curiosità nell'attesa dell'inaspettato. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=242452254/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://youwinagaingravity.bandcamp.com/album/into-the-dancing-blue">Into the Dancing Blue by You Win Again Gravity</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">
1.<b>You Win Again Gravity</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Into the Dancing Blue</i></span></div>Come fan dei <b>The Contortionist</b> e <b>Oceansize</b> ho trovato nei You Win Again Gravity il giusto equilibrio tra complessità tecnica e melodie dal forte impatto emotivo, ingredienti che la band sa alternare in modo naturale con transizioni fluide che passano da aggressività post hardcore, inflessioni prog metal fino a progressioni armoniche fusion. Dal punto di vista discografico i You Win Again Gravity, dopo l'ottimo esordio <i>Anonymity</i> datato 2017, si erano praticamente messi in ibernazione e usciti dal proprio letargo solo con cadenza annuale, pubblicando i singoli che sono andati a confluire attualmente nella seconda opera <i>Into the Dancing Blue</i>. In tutti questi anni il quintetto ha lavorato pazientemente e con molta meticolosità nel realizzare un album che arricchisse la loro tavolozza, dando spazio ad ogni sfumatura e stratificando i livelli sonori con tessiture elettriche, sospensioni ambient, polifonie vocali contrapposte a harsh vocals e aerei arpeggi di piano acustico, stratagemma che aggiunge un senso di freschezza all’abituale impianto prog hardcore. Un disco assolutamente impeccabile.<div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /><div><br /></div></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-42692813929121620502023-12-22T23:30:00.000+01:002023-12-23T14:43:50.669+01:00An introduction to the Life and Music of Kevin Gilbert - The Book<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJwhe4f1EHKT3rOcqH9mSQsLhvOlBqzrMDrGJQ7J84xQcaI5k-bw1DI67ukBZwppKJPXMtGfuh5GSX0flJtYdlKrDKfTFufObdQNKKH2j55_U5lD2D2C1X21-5BgXfC03Cv_UvWRgse9-R5DGSPDzpvyfyTnkN0vYB9BvdlXulAOxjTkhGq24ZJFpgJnEf/s621/p66d9k5-ebook-shortedge-384.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="384" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJwhe4f1EHKT3rOcqH9mSQsLhvOlBqzrMDrGJQ7J84xQcaI5k-bw1DI67ukBZwppKJPXMtGfuh5GSX0flJtYdlKrDKfTFufObdQNKKH2j55_U5lD2D2C1X21-5BgXfC03Cv_UvWRgse9-R5DGSPDzpvyfyTnkN0vYB9BvdlXulAOxjTkhGq24ZJFpgJnEf/w248-h400/p66d9k5-ebook-shortedge-384.jpg" width="248" /></a></div><br />The English translated version of my book about Kevin Gilbert life and music it's finally out. <p></p>"Reconstructing the career of a figure like Kevin Gilbert is certainly not an easy task. Described by his peers as a "musical genius" for his innate abilities as a multi-instrumentalist and producer, Gilbert also collaborated with top names in the music industry such as Madonna, Sheryl Crow, and Michael Jackson. However, many aspects of his artistic legacy remain unknown to the general public. Drawing from what is already known, along with notes, interviews, and anecdotes that have appeared in magazines and on the web, this essay aims to organize a coherent timeline of Gilbert's musical journey, enriching it with critical analysis of his works and a commented discography."<div><br /></div><div><br /></div><div><a href="https://www.lulu.com/shop/lorenzo-barbagli/the-best-of-everything-an-introduction-to-the-life-and-music-of-kevin-gilbert/paperback/product-e7em42j.html?page=1&pageSize=4">Paperback </a></div><div><br /></div><div><a href="https://www.lulu.com/shop/lorenzo-barbagli/the-best-of-everything-an-introduction-to-the-life-and-music-of-kevin-gilbert/ebook/product-p66d9k5.html?page=1&pageSize=4">Ebook</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Here's Kyle from allmediareviews talking about the book (at the 6:00 minute mark)</div><div><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/T7JE8cdeIoQ?si=VsPYRMPef-iFW_sv" title="YouTube video player" width="560"></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-59197029363819188452023-12-18T13:27:00.002+01:002023-12-18T17:08:47.663+01:00ALTPROGCORE 2023 BEST EPs<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOI5wfYrEaaNT5QawMY_y-dVx4ahXz9p5YiCuSug9JLEWsPsA2eX7Ehk7PttyP4pUwFcApAVwsOjyHvqt34PlK7bxn1vR2i9UQRGJTQFVkx0mDkCTZSFVOKJZmnhwIvLkUbHQqFxcGy971ZZB3sYlRWlpNW91TfCdv2O-Y2hAy4QI-hEU4v6J63cAoVu_K/s1800/340394740_919915929160207_3335124002022130808_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1440" height="566" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOI5wfYrEaaNT5QawMY_y-dVx4ahXz9p5YiCuSug9JLEWsPsA2eX7Ehk7PttyP4pUwFcApAVwsOjyHvqt34PlK7bxn1vR2i9UQRGJTQFVkx0mDkCTZSFVOKJZmnhwIvLkUbHQqFxcGy971ZZB3sYlRWlpNW91TfCdv2O-Y2hAy4QI-hEU4v6J63cAoVu_K/w453-h566/340394740_919915929160207_3335124002022130808_n.jpg" width="453" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div>A margine della classifica (o meglio, lista) dei migliori EP secondo altprogcore di quest'anno non mi soffermerò a scrivere nulla per tirare le somme. Mi sono andato a rileggere quello che <a href="https://altprogcore.blogspot.com/2022/12/altprogcore-2022-best-eps.html">scrissi</a> nel 2022 ed è incredibile come il discorso sia rimasto esattamente il medesimo rispetto ad un anno fa. I lettori abituali di questo blog ormai conoscono il mio pensiero; di nuovi non ce ne sono e l'interesse nel seguire proposte stimolanti è inesistente... quindi, scusate la brutalità, perché ripetersi? Buon ascolto.</div><div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><div style="text-align: center;"> <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4165717523/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://bossesband.bandcamp.com/album/jokes">Jokes by bosses</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 25.<b>bosses</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Jokes</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(shoegaze)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1404724816/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://pollyannamusic.bandcamp.com/album/ouch">OUCH! by Pollyanna</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 24.<b>Pollyanna</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>OUCH!</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(math pop)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1688489748/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://resilia.bandcamp.com/album/well-intentioned-the-name-of-the-game">Well Intentioned: The Name of The Game by Resilia</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 23.<b>Resilia</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Well Intentioned: The Name of The Game</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(swancore)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/videoseries?si=7Si8aYpjBzQgljXa&list=OLAK5uy_kQcCtDFwYAR5kMcE0MKLPt7HsJ92gqs_s" title="YouTube video player" width="560"></iframe> </div><div style="text-align: center;"> <span style="font-size: large;">22.<b>The Book Club</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>The Flowers Grow Tapes</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(indie pop)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1173319425/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://ssupervvoid.bandcamp.com/album/the-supervoid-choral-ensemble">The Supervoid Choral Ensemble by The Supervoid Choral Ensemble</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 21.<b>The Supervoid Choral Ensemble</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>The Supervoid Choral Ensemble</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(math metal)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=522661820/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://inventory.bandcamp.com/album/memory-is-a-plow">Memory is a Plow by Inventory</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 20.<b>Inventory</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Memory is a Plow</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(slowcore/post rock)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=773075920/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://exploringbirdsong.bandcamp.com/album/dancing-in-the-face-of-danger">Dancing in the Face Of Danger by Exploring Birdsong</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 19.<b>Exploring Birdsong</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Dancing in the Face of Danger</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog pop)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=829122161/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://kafukacontacto.bandcamp.com/album/capsella-bursa-pastoris">Capsella Bursa Pastoris by kafuka</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 18.<b>kafuka</b></span></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Capsella Bursa Pastoris</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(math pop)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=594324930/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://binge.bandcamp.com/album/toothache">Toothache by BINGE</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 17.<b>BINGE</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Toothache</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(math rock)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4097066357/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://softcult.bandcamp.com/album/see-you-in-the-dark">See You In The Dark by Softcult</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">
16.<b>Softcult</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>See You in the Dark</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(dreamgaze)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1916279366/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://vialuna.bandcamp.com/album/muted-earth">Muted Earth by Via Luna</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 15.<b>Via Luna</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Muted Earth</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(math rock)</span></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3553101105/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://plini.bandcamp.com/album/mirage">Mirage by Plini</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">
14.<b>Plini</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Mirage</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog fusion)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2371308689/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://clearbody.bandcamp.com/album/bend-into-a-blur">Bend Into a Blur by Clearbody</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 13.<b>Clearbody</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Bend Into a Blur </i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(shoegaze)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=742118138/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://etrecph.bandcamp.com/album/ii-humane">II:Humane by ÊTRE</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 12.<b>ÊTRE</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>II: Humane</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog metal)</span></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2194510124/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://followrs.bandcamp.com/album/exposure">exposure by taryn-kalyse, followrs</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 11.<b>Followrs</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>exposure</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(indie pop)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2793039236/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://karmanjakah.bandcamp.com/album/ancient-skills-ep">Ancient Skills EP by Karmanjakah</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 10.<b>Karmanjakah</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Ancient Skills</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog metal/djent)</span></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;">
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/videoseries?si=NZ5XyBUm42ivTYq_&list=OLAK5uy_lNlQ1rBFkjUsl0qWAafWNfil1ST01-1BQ" title="YouTube video player" width="560"></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 9.<b>Jyocho</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>云う透り (As the Gods Say)</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(math pop)</span></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2431009608/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://am-overcast.bandcamp.com/album/beige">Beige by A.M. Overcast</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 8.<b>A.M. Overcast</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Beige</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(math pop)</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=679932459/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://asymmetricuniverse.bandcamp.com/album/the-sun-would-disappear-as-i-imagined-all-the-stars">The Sun Would Disappear As I Imagined All The Stars by Asymmetric Universe</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 7.<b>Asymmetric Universe</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>The Sun Would Disappear as I Imagined All the Stars </i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog fusion)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1957899462/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://northofus.bandcamp.com/album/bloomer">BLOOMER by NORTH OF US</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 6.<b>North of Us</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Bloomer</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(midwest emo)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1035768286/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://pohhock.bandcamp.com/album/gallimaufry">Gallimaufry by Poh Hock</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 5.<b>Poh Hock</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Gallimaufry</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog fusion)</span></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=268706868/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://seainthesky.bandcamp.com/album/fall-in-place">Fall in Place by Sea In The Sky</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 4.<b>Sea in the Sky</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Fall in Place</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog rock)</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;">
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2073172303/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://adjy.bandcamp.com/album/june-songs-vol-1">June Songs Vol. 1 by Adjy</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> 3.<b>Adjy</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>June Songs Vol.1</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(folk rock/midwest emo)</span></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p>
<div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1327968804/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://abbyholliday.bandcamp.com/album/im-ok-no-im-not-deluxe-edition">I'M OK NO I'M NOT (Deluxe Edition) by Abby Holliday</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">2.<b>Abby Holliday </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>I'M OK NO I'M NOT</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(indie pop/folktronica)</span></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div><div style="text-align: center;"> <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4282663051/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://acrobatunstable.bandcamp.com/album/this-all-will-end">This All Will End by Overgrow</a></iframe> </div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">1.<b>Overgrow</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>This All Will End</i></span></div></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(emogaze)</span></div></div></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-14690465468198588842023-12-14T10:38:00.000+01:002023-12-14T10:38:33.791+01:00Notes from the Edge of the Week #10<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGCDLJNWmTw0AI2Pb43KbCLIz61JFe30N4c0ag3UlYHkrw1hxOj49jpRhlGUC2UZZjLrfVIdszEMcnOkZhfqk0_YVYwY4YIkHbkjdT6hz8gpPJi0c50v9pLOuAxAruIkSbKxjHX7HyqV7FbOWM4AsuuT73KCzm9uEBpdhzha9SVySusy-X_Op2b0r6U1nr/s1200/a1800648672_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGCDLJNWmTw0AI2Pb43KbCLIz61JFe30N4c0ag3UlYHkrw1hxOj49jpRhlGUC2UZZjLrfVIdszEMcnOkZhfqk0_YVYwY4YIkHbkjdT6hz8gpPJi0c50v9pLOuAxAruIkSbKxjHX7HyqV7FbOWM4AsuuT73KCzm9uEBpdhzha9SVySusy-X_Op2b0r6U1nr/w400-h400/a1800648672_10.jpg" width="400" /></a></div><br /><br /><div><ul style="text-align: left;"><li>Il quintetto di Brighton prima conosciuto come <b>Porshyne</b> e responsabile di un solo EP <i>Environmental Music</i> pubblicato nel 2017 sulla scia delle band art post hardcore di quel periodo come <b>Black Peaks</b>, <b>FOES</b>, <b>Godsticks</b> e <b>Arcane Roots</b>, era in seguito scomparso dai radar senza lasciare traccia. Riemergono adesso dal limbo con il nome cambiato in Polar Son e un album - <i>Wax/Wane </i>- che riflette sulla passata esperienza come Porshyne senza rinnegarla, ma con un sound più elettronico ed intellettuale, talvolta vicino anche ai <b>Radiohead</b>, utilizzando sia il linguaggio prog hardcore, ma soprattutto deviando su parti atmosferiche, post rock e jazzy. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3870769688/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://polarson.bandcamp.com/album/wax-wane">Wax/Wane by Polar Son</a></iframe></li></ul><div><p></p><p><br /></p><p><br /></p><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>Geoffrey Langley, oltre ad aver suonato le tastiere per i <b>Renaissance</b> (e <b>Annie Haslam</b> è presente in questo album alla voce nella title-track), è entrato nel mondo del prog grazie all'interessamento di <b>Neal Morse</b>, ormai dieci anni fa quando Langley diede alle stampe la prima opera dei The Twenty Committee. <i>The Cycle Undone</i> è il secondo lavoro della band che ci ha messo dieci anni per concepirlo e realizzarlo. Ispirato concettualmente alla fantascienza di Asimov e Dick, musicalmente l'album è un viaggio nel prog avventuroso nel prog americano anni '70/'80 con ingenti dosi di fusion, synth vintage e cavalcate sinfoniche tra <b>Todd Rundgren's Utopia </b>e <b>Return to Forever</b> ma anche un po' di modernità. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2664341465/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://thetwentycommittee.bandcamp.com/album/the-cycle-undone">The Cycle Undone by The Twenty Committee</a></iframe></li></ul></div><p><br /></p><p><br /></p><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>Anche se in molti avevano perso le speranze di rivederli insieme, a distanza di dieci anni (pure loro) da <i>Himlabacken vol.1</i>,<i> </i>gli svedesi Moon Safari ad anno quasi concluso si presentano con l'imponente seguito <i>volume 2</i>. Inutile aggiungere che è un tour de force del proprio rodato mix tra prog e AOR ad alto tasso melodico, sinfonico e polifonico.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=712209191/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://moonsafari.bandcamp.com/album/himlabacken-vol-2-24-bit-audio">Himlabacken Vol. 2 (24-bit audio) by Moon Safari</a></iframe></li></ul></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>Sempre rimanendo in Scandinavia, il supergruppo norvegese The Chronicles of Father Robin (formato da membri di <b>Wobbler</b>, <b>TUSMØRKE</b>, <b>Samuel Jackson Five</b> e <b>JORDSJØ</b>) nel 2023 ha pubblicato le prime due parti di una trilogia di album dal titolo <i>The Songs & Tales of Airoea</i>. Sulla carta il connubio di forze pareva ambizioso e promettente, ma il risultato dei primi due "libri" rimane alquanto nella media del prog nordico. Se il primo volume non mi aveva convinto particolarmente per dei brani prolissi e con nulla da aggiungere al repertorio dei rispettivi gruppi, il secondo l'ho trovato proprio insoddisfacente a causa di una generale direzione impostata su madrigali folk, nenie psichedeliche e danze bucoliche senza nerbo, che ripetono stancamente ogni cliché dello psych prog anni '70. Comunque segnalati per dovere. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3101686000/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://fatherrobin.bandcamp.com/album/the-songs-tales-of-airoea-book-i">The Songs & Tales of Airoea – Book I by The Chronicles of Father Robin</a></iframe><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3275992647/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://fatherrobin.bandcamp.com/album/the-songs-tales-of-airoea-book-ii">The Songs & Tales of Airoea – Book II by The Chronicles of Father Robin</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Gradevole secondo album per i tedeschi Rubber Tea: <i>From A Fading World</i> è un concept che lascia fluire i brani uno nell'altro per dare l'impressione di una suite. Guidati dalla voce femminile e dai fiati (sax e flauto) di <b>Vanessa Gross</b> nel loro uso di esotismi vari, pacate atmosfere new age, jazz e prog i Rubber Tea si potrebbero accostare alla stesse strade battute dagli <b>iNFiNiEN</b>.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=999839352/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://rubbertea.bandcamp.com/album/from-a-fading-world">From A Fading World by Rubber Tea</a></iframe></li></ul></div></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-19643270460474052142023-12-08T16:09:00.003+01:002023-12-08T20:14:23.379+01:00Codeseven - Go Let It In (2023)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ8ttHfhK3V6o_9h13o3VyIDGwOApcnMlwWc5YOX-179e0wlnsF3WkhZ5wU65sHxew0wvaiRNrGc-RuRzDJzaXyDouUkhXMzcyTuT2G7wVLG_Am2c2SjWvY60wkhvYa4DQgKANyVbKL1KRHgCkVR_Jv1G7PNDXdGjv0p6eS0kR6z3t7KLZDMG5KvpkPCu2/s1200/a1737691066_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ8ttHfhK3V6o_9h13o3VyIDGwOApcnMlwWc5YOX-179e0wlnsF3WkhZ5wU65sHxew0wvaiRNrGc-RuRzDJzaXyDouUkhXMzcyTuT2G7wVLG_Am2c2SjWvY60wkhvYa4DQgKANyVbKL1KRHgCkVR_Jv1G7PNDXdGjv0p6eS0kR6z3t7KLZDMG5KvpkPCu2/w404-h404/a1737691066_10.jpg" width="404" /></a></div><br />I Codeseven hanno rappresentato una delle realtà più anomale del post hardcore degli anni Zero. Praticamente cambiando direzione ad ogni album sono riusciti nell'intento di esplorare la parte più melodica e psichedelica del genere. Rimanendo dentro un limbo elusivo con un progresso stilistico spiazzante ed in continuo sviluppo, di volta in volta i<b> </b>Codeseven sono stati accostati ai compagni di avventura <b>Hopesfall</b> ed in seguito, con il secondo album <i>The Rescue</i> (2002), alla singolarità trasversale e fuori dagli schemi dei <b>Dredg</b>. La band, nonostante il suo riconosciuto apporto all'espansione espressiva del post hardcore, non è riuscita comunque a raggiungere la notorietà di culto dei due gruppi appena citati, a causa di un prematuro capolinea ed un ultimo album, <i>Dancing Echoes/Dead Sounds</i> (2004), che lasciava un senso di irrisolto per la sua natura indecisa nell'equilibrare la trasversalità di fusione tra art rock e hardcore melodico.<p></p>Dopo una pausa di quasi 20 anni, senza alcun preavviso e in una successione di eventi simile a quella degli Hopesfall, i Codeseven sono tornati in scena con la line-up originale che comprende <b>Jeff Jenkins</b> (voce), <b>James Tuttle</b> (chitarra, tastiere), <b>Eric Weyer</b> (chitarra), <b>Jon Tuttle</b> (basso) e <b>Matt Tuttle</b> (batteria) e un album ispiratissimo che, con tutta probabilità, è il migliore della loro carriera. <i>Go Let It In</i> riprende il discorso dove lo avevamo lasciato con <i>Dancing Echoes/Dead Sounds</i>,<i> </i>ma si fa forte di un gruppo ormai maturo e sicuro dei propri mezzi, trascinandoci di nuovo in una dimensione insolita per il post hardcore e quasi facendo risplendere di luce rinnovata l'ultimo incompreso lavoro del 2004. A dominare in tutte le tracce sono i suoni sintetici delle tastiere che sovrastano le trame chitarristiche, nel creare un'atmosfera sognante ed elettrica, a cavallo tra latente space rock ed energica new wave. <div><div><br /></div><div>I brani contenuti in <i>Go Let It In </i>vibrano come provenienti da una nebulosa impalpabile di spazi sonori che collidono, talvolta con industrial rock appena accennato (<i>Rough Seas</i>, <i>A Hush... Then a Riot</i>), altre con tracce di prog rock (<i>Suspect</i>) o sfiorano l'anthem da stadium rock (<i>Hold Tight</i>), ma che comunque ricompattano puntualmente con il melodic hardcore. In questo contesto, nel quale si affastellano riverberi da synth rock, anche i brani più carichi di magnetismo elettronico come <i>Laissez-Faire</i> e <i>Starboard</i> si ammantano di un alone onirico senza esclusione di chorus memorabili. I Codeseven sono riusciti ancora una volta a dar vita ad un album senza tempo con il potere di posizionarsi su più confini stilistici, atterrando in una zona franca che non si rivela mai pienamente aderente ad un genere (ad esempio l'allusione al gothic rock nei loop robotici di basso in <i>Fixated</i> ed in quelli ipnotici da synthwave di <i>Mazes and Monsters</i>). Un ritorno di tutto rispetto degno della loro reputazione.</div><div><div><br /></div><div><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4148533236/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://equalvision.bandcamp.com/album/go-let-it-in">Go Let It In by Codeseven</a></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/k8LUT7DthCU?si=6y_LnbBsFFuwgMOs" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/FIUWof9DHBs?si=55c_6uhfMoVAvfWL" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div></div></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-44977532675132531802023-12-02T13:39:00.001+01:002023-12-02T13:39:31.337+01:00IONS - Counterintuitive (2023)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilazGHeXkrGAF7B8q86WS_SabQdANEl9cnO27eAYwlionOxBulCaeBByCuqsQlIdaEcM7GFvg9JnxteQ-NC5JdRst1AU0FRioAOrvglsJajV7S5-0-kt-X1FTlLP3VzPZV8NYuWkQp-oHjMBhJe6JPgadNlGL34G39NMY1NW8it6fvjorMiWa-FkZ_eWTc/s1200/a4260568285_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="420" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilazGHeXkrGAF7B8q86WS_SabQdANEl9cnO27eAYwlionOxBulCaeBByCuqsQlIdaEcM7GFvg9JnxteQ-NC5JdRst1AU0FRioAOrvglsJajV7S5-0-kt-X1FTlLP3VzPZV8NYuWkQp-oHjMBhJe6JPgadNlGL34G39NMY1NW8it6fvjorMiWa-FkZ_eWTc/w420-h420/a4260568285_10.jpg" width="420" /></a></div><br />Nella moderna giungla musicale dove, a quanto pare, è stato già detto tutto a livello di contaminazioni, cosa si può inventare una band o un artista per attribuirsi almeno un barlume di sostanza e personalità? Senza la pretesa di conseguire nell'impossibile impresa di abbattere chissà quale frontiera di innovazione, credo che comunque gli IONS con il loro secondo album <i>Counterintuitive</i> abbiano provato a dare una risposta. La via maestra è lavorare quanto più possibile sul sound e cercare di sposare timbri e colori che solitamente non siamo avvezzi ad ascoltare dentro lo stesso contesto. Abbinamenti i quali, più che chiamare inconsueti, azzarderei a definire assortiti in maniera insolitamente avvincente.<p></p><p>Nel loro primo omonimo album gli IONS avevano già mostrato di apprezzare lo stratagemma del "wall of sound" vicino alle consuetudini debordanti di <b>Devin Townsend</b>. Su <i>Counterintuitive</i> cambiano però traiettoria, acquisendo una propria consapevolezza estetica nel forgiare un quadro sonoro pieno, compatto e dinamico. In breve, il quintetto ceco è un'emanazione dell'ultima onda prog metal che fa uso abbondante di poliritmie e riff djent accompagnati da sintetizzatori e tastiere, ma sfruttati per potenziare e arricchire il pathos dei paesaggi sonori e non dal lato virtuoso e tecnico come ci si aspetterebbe da un gruppo prog metal. E' proprio nelle sfumature timbriche che <i>Counterintuitive</i> prende vita e riesce ad elevarsi sopra altre band affini, contando naturalmente su una scrittura di grande impatto valorizzata da questi elementi.</p><p>La musica degli IONS è altamente complessa ma non inaccessibile dal punto di vista melodico. Per il connubio a cui si accennava prima si potrebbe tentare un'accostamento con le trame synth-djent dei <b>VOLA</b>, ma dove la band danese nel tempo si è avvicinata sempre di più a caratteri formali alt pop, gli IONS mantengono un legame adiacente e solido con la frangia sperimentale del prog. Se quindi da una parte abbiamo brani che possono catturare la nostra attenzione ad un primo ascolto, come <i>A Terrible Mistake</i> e <i>The Same As You</i>, dall'altra troviamo le trame elaborate di <i>Out of Sight</i>,<i> Slpit Character </i>e <i>Birds of Reminiscence</i>, che comunque non ne intaccano la scorrevolezza. </p><p>Tornando al carattere sonoro dato all'album l'uso spaziale e quasi alieno che viene fatto dei synth attribuisce un'aura al confine tra post rock, electrorock, sfiorando quasi una versione metal della new age. Un contrasto in termini di esecuzione, dato che gli IONS puntano molto sull'energia e la veemenza nella resa finale della loro formula, ma è proprio qui che risiede il fascino di <i>Counterintuitive</i>, un lavoro di assoluto valore che mi ha subito conquistato e sicuramente da ritenere tra le gemme nascoste di quest'anno che volge al termine. </p>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2162571551/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://ionsband.bandcamp.com/album/counterintuitive">Counterintuitive by Ions</a></iframe><br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/RC-g2cC0PqA?si=4fuLmVDqli8qNeSt" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/oRyFpkcpUyc?si=ane3m3TaH3agmI_K" title="YouTube video player" width="560"></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-79620585555910224442023-11-29T00:21:00.001+01:002023-12-05T11:56:45.668+01:00Mingjia - star, star (2023)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRfH7tSO_lOd97KBA5YfvM3zRi05N_r7_4uPCTsI3tnqTl_q6CPQpJqNlsoNUzQYDLX1qMKhmI8o_cl2Syzi16LJwNBN-y1wGvols0pcCs17L9PuVnoQHAPe4_XSMZRTqC-FEhuTeiHWJRR78oKyt-Y68CwxZfWYHeLMO02gFge89jpyXIabywbQEHfVfP/s1200/a2006542734_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRfH7tSO_lOd97KBA5YfvM3zRi05N_r7_4uPCTsI3tnqTl_q6CPQpJqNlsoNUzQYDLX1qMKhmI8o_cl2Syzi16LJwNBN-y1wGvols0pcCs17L9PuVnoQHAPe4_XSMZRTqC-FEhuTeiHWJRR78oKyt-Y68CwxZfWYHeLMO02gFge89jpyXIabywbQEHfVfP/w416-h416/a2006542734_10.jpg" width="416" /></a></div><br />Arrivare a produrre come debutto un album di chamber pop con velleità jazz e prog non deve essere certo un’impresa da poco. Figuriamoci intensificare al massimo le potenzialità dell’aspetto compositivo in modo da includere parti per orchestra, rinunciando quasi del tutto alla classica strumentazione rock di chitarra, basso, batteria, sviluppare i brani come lunghe suite attraverso una varietà timbrica che sfrutta le varie peculiarità di ogni strumento. Tutto ciò lo si trova in <i>star, star</i>, opera prima della compositrice Mingjia Chen (nata a Pechino ma residente a Toronto), un doppio album che definire ambizioso sarebbe riduttivo. <div><div><br /></div><div>Il talento multivalente di Mingjia si manifesta come cantante, strumentista, illustratrice, insegnante e infine autrice di tutto il materiale contenuto su <i>star, star</i>, che è il suo vero primo album, anche se è attiva in altri progetti musicali (tra cui un <a href="https://blessuoou.bandcamp.com/track/everything-is-happening">duo electropop</a> con <b>Ryan Galloway</b> dei <b>Crying</b>) e ha già realizzato un paio di EP - che sembrano una prova generale per il mastodontico debutto -, uno dei quali con la partecipazione della Tortoise Orchestra, un ensemble neoclassico formato da tredici elementi da lei fondato e presente anche su <i>star, star.</i></div><div><br /></div><div>E quindi chamber pop si diceva, anche se l'incasellamento non rende giustizia all'imponente architettura dei brani. Mingjia si spinge oltre l’imbrigliamento della forma canzone, perché il suo impressionante livello compositivo allarga lo spettro alla classica moderna e al jazz della third stream in modo formalmente libero. C’è chi potrebbe confondere e catalogare la musica di <i>star, star</i> affine ai canoni del musical o delle colonne sonore (a tratti), ma il grado di sperimentazione l’allontana da tale paragone, poiché gli articolati contrappunti, le spericolate armonizzazioni e la propensione per l’artificio avant-garde ne legano la natura a certi ambiti prog e ai delicati equilibri melodici della scuola di Canterbury. </div><div><br /></div><div>Nella sua ricchezza di materiale raccolto in un'estesa durata di settantasette minuti, è incredibile notare come <i>star, star </i>non contenga un attimo di cedimento qualitativo. Ogni traccia ha qualcosa da offrire in termini di sorpresa e meraviglia, tanto che il minutaggio non risulta mai pesante, alimentando e giocando con la nostra curiosità nell'attesa dell'inaspettato. Nel momento in cui si progetta un'opera di tali proporzioni il rischio di schiantarsi contro la stucchevolezza, eccedere nello sfoggio di virtuosismo fine a sé stesso o annegare nella pretenziosità è altissimo. Mingjia non fa nulla di tutto ciò, dalla sua musica traspare sincerità e passione che annullano i pericoli di condurre gli arditi arrangiamenti fuori controllo e in territori di sterili barocchismi. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Un ultimo appunto, dopo aver ascoltato tale magia creata con uno sforzo produttivo non indifferente, mi è venuto naturale chiedermi come una giovane artista praticamente ancora sconosciuta possa permettersi economicamente le risorse per realizzare un'opera così ad ampio raggio, che prevede il coinvolgimento di un grande dispiego di mezzi e strumentisti. La risposta la si trova nella stessa pagina Bandcamp dell'album ed è stato finanziato con il contributo dell'Ontario e Toronto Arts Council, due organizzazioni culturali pubbliche che erogano fondi per progetti artistici, come si usa nei paesi civilizzati. </div></div><div><br /></div>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1270496430/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://mingjia.bandcamp.com/album/star-star">star, star by mingjia</a></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-23530801675937654662023-11-26T11:21:00.001+01:002023-11-28T11:47:21.364+01:00Press To Enter - From Mirror To Road (2023)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcIRCVhi4pl4KumF90_xTBryTpZfaJd9g9rhbtQDvmU8bXyThGdYPln_LlIkKzXc9bpvvAdVKsShVwS_xp6_0EtQV7wVYDHzCixVKK7Hl7NhtCo8gqek3xBwLYtf2C0K93gezzTbv51yNZBTHOapPkeL2mDYBsdSVUZtbMwzxc1kS5EeSWkAS-gj-F_0-m/s1200/a0985937031_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcIRCVhi4pl4KumF90_xTBryTpZfaJd9g9rhbtQDvmU8bXyThGdYPln_LlIkKzXc9bpvvAdVKsShVwS_xp6_0EtQV7wVYDHzCixVKK7Hl7NhtCo8gqek3xBwLYtf2C0K93gezzTbv51yNZBTHOapPkeL2mDYBsdSVUZtbMwzxc1kS5EeSWkAS-gj-F_0-m/w426-h426/a0985937031_10.jpg" width="426" /></a></div><br />Quando si ascoltano esordi come <i>From Mirror To Road</i> dei Press To Enter si ringrazia che ancora il progressive metal abbia da offrire qualcosa di non scontato. Il trucco è non adagiarsi sui soliti cliché che rendono immobili le caratteristiche di un genere, ma rivolgersi per forza di cose ad altri orizzonti stilistici e incorporarli nel proprio sound. I Press to Enter sono un trio proveniente dalla Danimarca formato dalla cantante <b>Julie Jules Wiingreen</b>, <b>Simon Laulund</b> (chitarra) e <b>Lucas Szczyrbak</b> (basso, drum programming). La prerogativa della band è quella di imporsi con massicci riff di derivazione djent e diluirli in grandi dosi di melodia, quasi sotto forma di accessibilità pop, poi tastiere anni '80 e groove che talvolta sconfinano in inflessioni funk.<div><p></p><p>Il tutto viene realizzato con un livello tecnico strumentale molto alto e non solo dal punto di vista di basso e chitarra, ma un plauso se lo guadagna sicuramente anche il gran lavoro riversato nel drum programming, dato che nell'album non compare un vero batterista ma viene tutto delegato a ritmiche pre-impostate con gran perizia. Ovviamente, trattandosi di tracce che fanno largo uso di poliritmie, accelerazioni e decelerazioni, il compito Szczyrbak e Laulund deve aver occupato una buona parte di energie. La resa è incredibilmente fluida e accurata nell'insieme. Le tastiere spaziali che si aggiungono all'amalgama donano quel tocco sospeso tra fusion e vintage, contribuendo ad incrementare la personalità sonora del trio. Volendo fare paragoni e rimanendo in ambito scandinavo, si potrebbe tirare in ballo un ibrido con le competenze pop r&b dei <b>Dirty Loops</b> e quelle electro prog dei <b>VOLA</b>. Ma come non citare anche gli <b>Arch Echo</b>, visto che il chitarrista <b>Adam Bentley</b> ha mixato e masterizzato l'album, mentre il tastierista <b>Joey Izzo </b>fa una comparsa come ospite nell'assolo di <i>Painkiller</i>.</p><p>La morale alla fine è che i Press to Enter sono un altro tra i molti esempi contemporanei di come ormai i confini tra generi, meglio se distanti, si siano sgretolati e di come il termine prog sia una costante ed in prima linea quando si parla di accogliere le contaminazioni più lontane e stravaganti. Nel caso dei Press to Enter scomoderei la definizione di djent synthwave, poiché l'aspetto tecnico non soffoca la scorrevolezza accessibile che rende i brani piacevoli anche per coloro che non sono dei nerd progressive fissati con la complessità.</p>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/videoseries?si=A8s8ETI1hSBSKP9_&list=OLAK5uy_n3KljXkkCHoOzlNWnEv-OLe329v5v_x-A" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/D_WaWm49NDQ?si=Itla4_Y7lJx3bNs4" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-89025972839536699302023-11-20T10:22:00.001+01:002023-11-25T18:13:52.345+01:00Earthside - Let The Truth Speak (2023)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4DttNCSfpDmGhaGMfexIA_E3CSkT8SzZ-VokqOKBygcWE7MkcGIFKZP3nXhz2MnX_2HRE1QLQPD7IwzXwIEZCfKxd7rteNAMaPbMk5XbFre4r6oW0usYCXyIepLf6UVICZ2hlSADoAtUsF47Y48hfro_TEX04KkHAmsqAH7P6ZGdhsID9PO5kINb6OrRt/s1200/a2389434154_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="440" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4DttNCSfpDmGhaGMfexIA_E3CSkT8SzZ-VokqOKBygcWE7MkcGIFKZP3nXhz2MnX_2HRE1QLQPD7IwzXwIEZCfKxd7rteNAMaPbMk5XbFre4r6oW0usYCXyIepLf6UVICZ2hlSADoAtUsF47Y48hfro_TEX04KkHAmsqAH7P6ZGdhsID9PO5kINb6OrRt/w440-h440/a2389434154_10.jpg" width="440" /></a></div><br />C'è il progressive rock, c'è il prog metal, c'è il post rock, c'è il djent, c'è il symphonic metal e poi ci sono gli Earthside, che stanno a tutte queste cose come un cinema IMAX sta ad una normalissima sala d'essai. Un'equivalenza fatta non per affermare la loro superiorità rispetto a tutti gli altri a livello qualitativo, ma per evidenziare l'effettivo approccio unico alla materia. Agli Earthside non interessa fare sfoggio di virtuosismi per dare spettacolo, non interessa utilizzare la multitematicità per dipanare lunghe suite nel modo più complesso possibile, non interessa fondare i pezzi su graduali crescendo emozionali e infine non interessa sfruttare i barocchismi neo classici applicati al metal come scorciatoia alla magniloquenza. Il proposito degli Earthside sembra essere creare dei mondi sonori tridimensionali dove la somma delle parti è più importante del singolo, o meglio, funzionale alla visione d'insieme.<p></p><p>Per fare un esempio, se prendete tutti i maggiori dischi di prog metal/djent usciti quest'anno, vi accorgerete di come gli Earthside facciano parte di un'altra categoria separata, la loro musica ha un'attitudine e uno scopo che puntano anch'essa alla grandiosità, ma passando per vie alternative. Ecco perché già il termine che li descrive - "cinematic" - usato da loro stessi, non è esagerato, ciò che producono è infatti un prog in formato panoramico e <i>Let The Truth Speak</i> è ancora più imponente in questo del già gigantesco <i>A Dream In Static</i> (2015). Se prendiamo uno dei pezzi cardine del disco, <i>The Lesser Evil</i>, nell'incipit soave nasconde degli echi soul che poi vanno ad esplodere nei breakdown funk dettati dai sax di <b>Sam Gendel</b> (<b>KNOWER</b>). Ma ciò che viene restituito è uno strano ibrido tra incalzante commento sonoro e versatile epic metal. </p><p>Il principio sul quale si fondano le composizioni degli Earthside è simile a quello delle colonne sonore, senza comunque ricorrere all'ausilio costante di un'orchestra e senza risultare stucchevoli. Il quartetto di New Haven, avvalendosi di numerosi ospiti tra cantanti e strumentisti, vuole appagare i nostri sensi con una musica ad ampio respiro indirizzata idealmente anche a chi non ascolta metal, ma è comunque in grado di apprezzare complessità e profondità al di fuori della norma. E' proprio il caso di dire che ogni traccia di <i>Let The Truth Speak</i> è un'opera a sé stante che racchiude al proprio interno un microcosmo di strati emotivi, i quali vengono a galla solo se gli viene data la dovuta attenzione. Ciò che fanno gli Earthside in brani come <i>Tyranny</i> è pennellare un landscape musicale da supporto alla voce, alla stessa stregua di una soundtrack, ma con strumenti rock. </p><p>Nel suo avvolgente impasto non è detto che tutto coinvolga, quando la melodrammaticità è sovraccaricata da espedienti non indispensabili. In dei momenti si rischia la prolissità, specialmente quando siamo quasi arrivati alla fine, su <i>All We Knew And Ever Loved </i>e nella title-track, dove il gruppo pare aver voglia di strafare quando si affida alle trovate del rumorista(?) <b>Gennady Tkachenko-Papizh</b>. Però è anche il punto in cui si comprende la vera natura degli Earthside, proiettati verso un massimalismo espressivo con il dispiegamento di ogni mezzo. Ricordano un po' la differenza che passava tra gli <b>Emerson, Lake & Palmer</b> e il resto dei gruppi prog negli anni '70, non nello stile ma nello spirito, gli Earthside devono allestire uno spettacolo che ci faccia meravigliare di continuo.</p><p><br /></p><div style="text-align: left;">1.But What If We're Wrong (feat. Sandbox Percussion) </div><div style="text-align: left;">2.We Who Lament (feat. Keturah) </div><div style="text-align: left;">3.Tyranny (feat. Pritam Adhikary of Aarlon) </div><div style="text-align: left;">4.Pattern Of Rebirth (feat. AJ Channer of Fire From The Gods) </div><div style="text-align: left;">5.Watching The Earth Sink </div><div style="text-align: left;">6.The Lesser Evil (feat. Larry Braggs & Sam Gendel) </div><div style="text-align: left;">7.Denial's Aria (feat. Keturah, VikKe & Duo Scorpio) </div><div style="text-align: left;">8.Vespers (feat. Gennady Tkachenko-Papizh & VikKe) </div><div style="text-align: left;">9.Let The Truth Speak (feat. Daniel Tompkins of TesseracT & Gennady Tkachenko-Papizh) </div><div style="text-align: left;">10.All We Knew And Ever Loved (feat. Baard Kolstad of Leprous) </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3398426296/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://earthside.bandcamp.com/album/let-the-truth-speak">Let The Truth Speak by Earthside</a></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-2443894473212122232023-11-11T13:00:00.001+01:002023-11-11T13:17:04.472+01:00Notes from the Edge of the Week #9<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEFMJ4mz7bqmsNlfPQmODXcrKGacVODmkOQaZBDiXdfWPI2u0qxB2a4tSkXLpqeuacCGNIzIPrEbQUxkBWyuTItBV3AklCWK-pppcofW_oWE4GKi3RjC2iNBvpXjA51cga7jossBAV7XOhvdQOi3pjIn-ilZe-CauvHU_rkqaK_L8fjlrpH7LeBHH74fw9/s2048/304850124_545748067280916_3705994704131736326_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1366" data-original-width="2048" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEFMJ4mz7bqmsNlfPQmODXcrKGacVODmkOQaZBDiXdfWPI2u0qxB2a4tSkXLpqeuacCGNIzIPrEbQUxkBWyuTItBV3AklCWK-pppcofW_oWE4GKi3RjC2iNBvpXjA51cga7jossBAV7XOhvdQOi3pjIn-ilZe-CauvHU_rkqaK_L8fjlrpH7LeBHH74fw9/w466-h310/304850124_545748067280916_3705994704131736326_n.jpg" width="466" /></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div>
<ul style="text-align: left;"><li>I The Ephemeral sono un quintetto dell'Arizona che suona un progressive post hardcore molto articolato e multitematico, utilizzando sia momenti vocali melodici sia usufruendo di tutto l'arco comprensivo tra scream, harsh e growl. Nonostante quest'ultimo particolare ho trovato il loro album d'esordio <i style="text-align: left;">Your Burden is Safe With Me</i><span style="text-align: left;"> una gradevole collezione di idee strumentali, sarà per il fatto che si ispirano ai <b>The Contortionist</b>.</span><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=479182394/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://theephemeralband.bandcamp.com/album/your-burden-is-safe-with-me">Your Burden Is Safe With Me by The Ephemeral</a></iframe></li></ul><div><br /></div><div><br /></div>
<ul style="text-align: left;"><li>Il duo australiano Wayside, formato da <b>Thomas Davenport</b> (voce) e <b>Josh Ehmer</b> (chitarra), con il secondo album <i>What Does Your Soul Look Like</i> ha molto affinato il proprio songwriting rispetto all'esordio <i>Shine Onto Me</i> del 2021. In questo caso parliamo di una band che si inserisce nell'ultima ondata grungegaze, che da un po' di tempo ha preso campo nei vari revival stilistici. Nulla di nuovo quindi, ma i due sanno scrivere delle canzoni potenti ed emotive come pochi altri attualmente dentro questo genere.<iframe allow="autoplay" frameborder="no" height="300" scrolling="no" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/playlists/1677539793&color=%23ff5500&auto_play=false&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true" width="100%"></iframe></li></ul><div style="color: #cccccc; font-family: Interstate, "Lucida Grande", "Lucida Sans Unicode", "Lucida Sans", Garuda, Verdana, Tahoma, sans-serif; font-size: 10px; font-weight: 100; line-break: anywhere; overflow: hidden; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap; word-break: normal;"><br /></div><div><br /></div>
<ul style="text-align: left;"><li>Per chi invece fosse in astinenza da swancore, il primo album dei Space Weather, <i>Jaded and Dreaming</i>, sarà sicuramente un ottimo antidoto, specialmente se vi piacciono <b>Dance Gavin Dance</b> e <b>Amarionette</b>.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1301513469/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://spaceweathermusic.bandcamp.com/album/jaded-and-dreaming">Jaded And Dreaming by Space Weather</a></iframe> </li></ul><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li> Anche se non c'entra nulla con il prog, il nuovo album dei Lonely The Brave, <i>What We Do To Feel</i> (il secondo in cui compare il cantante <b>Jack Bennett</b>), l'ho trovato molto emozionale e sincero. Anche se non è un capolavoro, ho apprezzato l'atmosfera generale, essenziale e con poche variazioni, che va dritta al punto e riesce a rafforzare ogni pezzo grazie alla forza che fa reggere l'uno sull'altro. E' il classico album che forse funziona meglio nella sua totalità che nella scelta di singole tracce. <iframe allow="autoplay" frameborder="no" height="450" scrolling="no" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/playlists/1648461007&color=%23ff5500&auto_play=false&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true" width="100%"></iframe></li></ul><div style="color: #cccccc; font-family: Interstate, "Lucida Grande", "Lucida Sans Unicode", "Lucida Sans", Garuda, Verdana, Tahoma, sans-serif; font-size: 10px; font-weight: 100; line-break: anywhere; overflow: hidden; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap; word-break: normal;"><br /></div></div>
<ul style="text-align: left;"><li>Il nuovo acquisto dell'etichetta Big Scary Monsters sono i SUDS, che con il loro esordio <i>The Great Overgrowth </i>si vanno a collocare insieme ai <b>Lakes</b> tra le band più interessanti della new wave midwest emo e math rock inglese, forse con un'inclinazione più alternative pop. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3504407291/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://bsmrocks.bandcamp.com/album/the-great-overgrowth">The Great Overgrowth by SUDS</a></iframe></li></ul><div><br /></div><div><br /></div>
<ul style="text-align: left;"><li>Se infine vi piace il math rock i due album da non perdere in questo momento sono <i>Get Good</i> dei Good Game e l'omonimo dei Moondling.
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3569603818/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://goodgameband.bandcamp.com/album/get-good">Get Good by Good Game</a></iframe>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1811826837/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://moondling.bandcamp.com/album/moondling">Moondling by Moondling</a></iframe></li></ul>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-78181833384368510382023-10-31T13:15:00.016+01:002023-11-01T17:12:46.034+01:00Le uscite di ottobre 2023 e qualcosa in più<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC2TSSoYi2EbMw5GBKwPSZkgU-3wJxnB5BZUDNvqsG9RfEKZRQH132mjhcXSypkcs981ncN9C25hIOucvLxFJyRj3P-e_z7REZBvimGV9CEh10JwcmH9JbxzNCPAYkbNgrZEj7kg3EoQlUQpOU9SVOZlhHakzMgFcuHsw7c7QPhXd1MqNxxJvzpY6lWXmt/s5169/ClosureInMoscow_JeffAndersenJnr_Location_4384_large.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3446" data-original-width="5169" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC2TSSoYi2EbMw5GBKwPSZkgU-3wJxnB5BZUDNvqsG9RfEKZRQH132mjhcXSypkcs981ncN9C25hIOucvLxFJyRj3P-e_z7REZBvimGV9CEh10JwcmH9JbxzNCPAYkbNgrZEj7kg3EoQlUQpOU9SVOZlhHakzMgFcuHsw7c7QPhXd1MqNxxJvzpY6lWXmt/w497-h330/ClosureInMoscow_JeffAndersenJnr_Location_4384_large.jpeg" width="497" /></a></div><br /><br /><div><b>Progressive rock</b></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Quei pazzi dei Closure In Moscow hanno atteso nove anni per dare un seguito a <i>Pink Lemonade</i>, ma non è che nel frattempo siano stati con le mani in mano. Le cronache sulla produzione di <i>Soft Hell</i> parlano di lunghe session di scrittura, attenzione maniacale ad ogni dettaglio, un lavoro di mix elaboratissimo impostato sulla sottrazione (dato che il reale numero di Stems per brano era improponibile) e un gran studio sulle parti vocali con l'ausilio della cantante <b>Aphir</b> (Becki Whitton) presente come ospite in due tracce. Il risultato è un album con un groove prog funk incredibile, ci sono sezioni funamboliche e altre che sfiorano il pop barocco. L'attesa è stata ripagata con una varietà sonora e sonica con pochi eguali, in definitiva il miglior album del quintetto australiano. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=218625773/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://closureinmoscow.bandcamp.com/album/soft-hell">Soft Hell by Closure In Moscow</a></iframe></li></ul><p></p><p><br /></p><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>Gli Head With Wings si erano distinti nel 2018 con il buon esordio <i>From Worry to Shame</i>, prodotto da <b>Frank Sacramone</b> e <b>Jamie Van Dyck</b> degli <b>Earthside</b>, dai sapori post prog metal tesi ad esplorare la parte atmosferica ed emozionale di quei generi. Il nuovo <i>Without Intervention</i> è una prova che rafforza tali legami con la frangia più melodica e introversa del moderno prog metal, ovviamente preservando anche i momenti più accesi. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2870093703/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://headwithwings.bandcamp.com/album/without-intervention">Without Intervention by Head with Wings</a></iframe></li></ul></div><p><br /></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>L'anno scorso il tastierista <b>Vivien Lalu</b> si era rifatto vivo dopo un lungo periodo di pausa con l'ottimo <i>Paint the Sky</i>. Adesso, dopo solo un anno, ecco il seguito <i>The Fish Who Wanted to Be King</i> che rinnova il sodalizio con il cantante <b>Damien Wilson</b> e anche la giusta direzione imboccata con il precedente, che fondeva prog sinfonico e metal con una visione abbastanza personale da non farli cadere nel calderone di artisti simili a fotocopie di altri. Forse non al livello del suo predecessore ma comunque da segnalare.<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/KMVEm6_zulg?si=3zhAC9xENu04IYkL" title="YouTube video player" width="560"></iframe></li></ul><p></p><p><br /></p><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>Tra i ritorni inaspettati c'è stato anche quello dei Land of Chocolate del tastierista/batterista<b> John Buzby</b>, fratello di <b>Chris Buzby</b> degli <b>Echolyn</b> ed ex <b>Finneus Gauge</b>, discograficamente<b> </b>fermi da quasi 20 anni. Se conoscete i gruppi sopra citati sapete cosa aspettarvi, altrimenti qui ci si muove tra il prog, la fusion e il math rock. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4285683408/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://landofchocolate.bandcamp.com/album/your-finest-hour">Your Finest Hour by Land Of Chocolate</a></iframe></li></ul></div><p><br /></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>Questa opera prima dei Nospūn, intitolata appunto <i>Opus</i>, ha raccolto molti consensi tra gli appassionati di prog metal, associando la band ad una specie di <b>Dream Theater</b> che non ha perso l'ispirazione.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2739748207/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://nospun.bandcamp.com/album/opus">Opus by Nospūn</a></iframe></li></ul><p></p><p><br /></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>Il secondo capitolo della trilogia dei danesi ÊTRE, <i>II:Humane</i>, se non è allo stesso livello del primo EP forse lo supera nel suo prog metal concettuale ed esoterico.
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=742118138/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://etrecph.bandcamp.com/album/ii-humane">II:Humane by ÊTRE</a></iframe></li></ul><p></p><p><br /></p><p><br /></p><p><b>Math rock</b></p><p><b><br /></b></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>Chi più dei The Mercury Tree può essere considerato math rock quando, oltre alle poliritmie, usano anche strumenti microtonali? <i>Self Similar</i> è il secondo album della band ad adottare tale espediente dopo <i>Spidermilk</i>, ed è ancor più coerente e sicuro di sé nel perseguire una parvenza di armonia nel caos disarmonico dello "sbilanciamento uditivo" creato dall'accordatura microtonale.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3567774445/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://themercurytree.bandcamp.com/album/self-similar">Self Similar by The Mercury Tree</a></iframe></li></ul><p></p><p><b><br /></b></p><p style="text-align: left;"></p><ul style="text-align: left;"><li>Tra coloro che contribuiscono a rendere il math rock interessante ci sono anche un sacco di gruppi provenienti da Oriente, i cinesi griffo鬼否 sono tra questi e il secondo album <i>本体Ontology</i> è davvero una gradevole aggiunta all'archivio del genere.<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/videoseries?si=52F7QtkLuTknDR3e&list=OLAK5uy_lv8ZxOwuyZmMEe_P-T2KFm7uBu0frHDSg" title="YouTube video player" width="560"></iframe></li></ul><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;"></p><ul style="text-align: left;"><li>L'ex membro dei <b>Feed Me Jack</b> <b>Robert Ross</b> dopo alcuni EP pubblica il suo primo album con il progetto solista Bobbing. <i>Year of the Newt </i>è uno spettacolo di math rock elettronico, funky, glitchy e r&b. Conciso, caleidoscopico ed efficace.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1990587637/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://bobbing.bandcamp.com/album/year-of-the-newt">Year of the Newt by Bobbing</a></iframe></li></ul></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>Il valore del trio math rock luminism mi era stato chiaro fino dall'EP <i>east coast emo</i> (2021). Adesso il loro primo album <i>form without content</i> non ha fatto altro che confermare la bontà della loro formula minimale fatta di due chitarre, voce e drum machine.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=112125890/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://luminism.bandcamp.com/album/form-without-content">form without content by luminism</a></iframe></li></ul></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>L'ennesimo EP di A.M. Overcast dovrebbe ormai essere una garanzia di pop punk/math rock di prim'ordine... e infatti lo è.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2431009608/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://am-overcast.bandcamp.com/album/beige">Beige by A.M. Overcast</a></iframe></li></ul></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>Sincerely è la band in cui milita il batterista <b>Adam Cichocki</b> quando non è impegnato nei <b>Gatherer</b>. <i>Special Feeling</i> è il loro album di emo math rock strumentale.
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=858116328/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://sincerelytheband.bandcamp.com/album/special-feeling">Special Feeling by Sincerely</a></iframe></li></ul></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>Chi ha detto che in Perù non si possa produrre del buono e sano math rock con influssi midwest emo? <i>Capsella Bursa Pastoris</i> dei kafuka ne è la testimonianza.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=829122161/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://kafukacontacto.bandcamp.com/album/capsella-bursa-pastoris">Capsella Bursa Pastoris by kafuka</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><b>Prog hardcore - emo pop punk</b></div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Il primo omonimo album dei Tidelines risale al 2017, tutt'ora rimane la loro unica opera e non so come fino ad oggi mi sia sfuggito, forse perché non ha avuto praticamente alcuna copertura mediatica. Fatto sta che è uno dei migliori esempi di lavori che seguono la scia di <b>Circa Survive</b>, <b>Saosin</b> e dello swancore con la particolarità di aggiungere un tocco sognante al prog hardcore che aleggia su tutto l'album. Non lasciatevelo sfuggire, poiché le suggestioni che regala, una volta entrati nei suoi meccanismi, sono meritevoli.
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4009385512/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://tidelines.bandcamp.com/album/tidelines">Tidelines by Tidelines</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>I Bear Ghost mi sembrano quasi degli eredi dei <b>The Venetia Fair</b>, suonando un folle post hardcore in salsa cabaret rock con un tocco da operetta alla <b>Queen</b>. Il tour de force in cui il gruppo precipita su <i>Jiminy</i> magari non è per tutti i gusti, ma le evoluzioni circensi strumentali, la tensione mantenuta costantemente sul filo del rasoio e il continuo darsi da fare per bilanciare la densità sonora ad alti livelli è sicuramente encomiabile.
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2708312496/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://bearghost.bandcamp.com/album/jiminy-2">jiminy by Bear Ghost</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Devo dire che dopo l'anteprima del riuscitissimo singolo <i>Groundhog Day</i> mi aspettavo qualcosa di più dal ritorno dei Knuckle Puck. <i>Losing What We Love</i> è comunque un gradevole album nella media per chi fosse interessato a band pop punk che hanno un seguito di culto.
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2783866311/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://knucklepuck.bandcamp.com/album/losing-what-we-love">Losing What We Love by Knuckle Puck</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><b>Indie pop</b></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Tra la marea di artisti indie pop che vengono puntualmente pompati dalle webzine più seguite, come Stereogum e Consequence of Sound che aiutano sempre ad indirizzare i trend dove vogliono loro, manca colpevolmente il nome di Abby Holliday. La giovane musicista è autrice di due splendidi album ben prodotti e arrangiati il cui ultimo, I'M OK NO I'M NOT, presenta una serie di brani tra cui <i>Predictable Life</i>, <i>Better By Now</i>, <i>Eggshels</i> pieni di inventiva nell'utilizzo di stratificazioni sonore in sintonia con la direzione electropop, folktronica, dream pop, come una sintesi tra <b>Bon Iver</b>, <b>The Japanese House</b> e <b>Boygenius</b>.
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1327968804/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://abbyholliday.bandcamp.com/album/im-ok-no-im-not-deluxe-edition">I'M OK NO I'M NOT (Deluxe Edition) by Abby Holliday</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Loro si chiamano The Book Club e sono un duo formato da <b>Emlee Rose</b> (voce, chitarra) e <b>Jake Hilton</b> (chitarra). Con l'EP <i>The Flowers Grow Tapes</i> si identificano con uno stile riconoscibile che risplende su tutte le cinque tracce, caratterizzate da un dream pop con venature rock e la voce angelica della Rose.<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/videoseries?si=5ehhnkySZ3W144Vv&list=OLAK5uy_kQcCtDFwYAR5kMcE0MKLPt7HsJ92gqs_s" title="YouTube video player" width="560"></iframe></li></ul></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-13705969449500012222023-09-29T22:48:00.004+02:002023-10-15T10:07:33.983+02:00Steven Wilson - The Harmony Codex (2023)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOMOtRTjfw2Nhren6p8jjONdi1eFJEDMd87jrkiGxFoYLJlmjwb4f09qoV4tXO2il9xUDomW-VcuSwO2uQ3K_7rMlTK3SjEt3fRbWSmfP1W6WRyiqTkk5vHwcBytM9QmnwBrIlZBC6ryjxM9CK0Wte1cXVF2IGq5ZNVFwoINceTfLjmgwUdGYtflrb7zKF/s894/Steven%20Wilson%20-%20The%20Harmony%20Codex.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="894" data-original-width="894" height="442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOMOtRTjfw2Nhren6p8jjONdi1eFJEDMd87jrkiGxFoYLJlmjwb4f09qoV4tXO2il9xUDomW-VcuSwO2uQ3K_7rMlTK3SjEt3fRbWSmfP1W6WRyiqTkk5vHwcBytM9QmnwBrIlZBC6ryjxM9CK0Wte1cXVF2IGq5ZNVFwoINceTfLjmgwUdGYtflrb7zKF/w442-h442/Steven%20Wilson%20-%20The%20Harmony%20Codex.jpg" width="442" /></a></div><br />E' incredibile come ogni nuova pubblicazione del "genio" Steven Wilson, da quando la sua fanbase si è compattata in un manipolo di fanatici, venga annunciata alla stregua di un secondo avvento di nostro signore Gesù Cristo, oltre a paventare nuovi e rivoluzionari orizzonti musicali finora mai raggiunti. Con il senno di poi, i due controversi capitoli della sua discografia <i>To The Bone</i> e <i>The Future Bites</i>, a parte il clamore iniziale, si sono incartati sotto il peso della loro stessa ambizione, mostrando una versione di pop e art rock fredda, scostante e inconcludente, ovvero tutto il contrario di ciò che il pop dovrebbe essere. Riguardo a questo argomento il fanatismo di cui sopra mi pare abbia guidato ad aggredire chiunque si sia azzardato a criticare la nuova direzione di Wilson, liquidandolo come un ascoltatore dalla visione ristretta, incapace di accettare cambiamenti poiché vorrebbe solo che il suo idolo si concentrasse sul prog rock. Personalmente in passato mi è capitato di criticare più volte Wilson, non perché ha il sacrosanto diritto di ampliare e cambiare genere, ma perché non reputo la sua scrittura altrettanto efficace in questi ambiti. L'immagine che ne viene fuori è quella di un personaggio che vorrebbe essere moderno e adatto alle masse, ma allo stesso tempo intellettuale, sperimentale e artisticamente più elevato. E in tale campo avviene il corto circuito.<p></p><p>Questi due aspetti non si conciliano bene nell'universo wilsoniano e forse deve averlo capito anche lui visto che, prima con il ritorno dei <b>Porcupine Tree</b> e ora con <i>The Harmony Codex, </i>cerca di ripercorrere i propri passi. Il fatto stesso che il suo ultimo sforzo discografico venga celebrato in modo quasi unanime come un netto passo avanti rispetto alle due opere precedenti la dice lunga sulla considerazione di cui godono attualmente. Come annunciato <i>The Harmony Codex</i> è un album piuttosto eterogeneo nella sua forma, forse non caotico come <i>Insurgentes</i>, ma l'ambizione di mostrare le proprie capacità nell'uso dell'elettronica e della versatilità timbrica è la medesima, solo amplificata all'ennesima potenza. Ormai sappiamo tutti che Wilson è diventato un mago dello studio di registrazione e <i>The Harmony Codex </i>sonicamente è il suo capolavoro. Tanto che, anche qui, commette il solito errore: se prima la sfrenata voglia di deviare in territori pop aveva offuscato la qualità delle composizioni, adesso la cura maniacale riservata all'architettura sonora ha preso il sopravvento rispetto all'impegno della scrittura. Raramente nella discografia di Wilson si sono ascoltate delle canzoni piatte e scialbe come <i>Economies of Scale</i>, <i>Rock Bottom </i>e <i>What Life Brings</i>, tutti e tre singoli nei quali, a livello di idee armoniche, succede poco o niente, la dinamica delle svolte viene ridotta all'osso e che di certo non hanno aiutato ad intensificare l'hype per l'uscita dell'album. L'unico elemento che riesce a dare un po' di spessore ai brani risiede nel gran lavoro che enfatizza l'attenzione sui dettagli sonori. E' per questo che con <i>The Harmony Codex</i> Wilson si certifica come gran "valorizzatore" piuttosto che come un autore di spessore. Comunque non si discute che anche in questo modo è lecito trasmettere emozioni, ma nell'insieme è come se ci regalasse un bellissimo pacchetto a livello estetico, il cui contenuto però non è all'altezza dell'involucro e delle aspettative.</p><p>Tra i pezzi più lunghi invece spiccano <i>Inclination</i> e <i>Impossible Tightrope</i>,<i> </i>dei veri e propri puzzle memorabili dove si intuisce che Wilson si sia divertito a dare sfogo alla propria frenesia prog, nei quali l'abbondanza di ardite sovrapposizioni di elettronica trascendentale alla <b>David Sylvian</b>, psichedelia cosmica alla <b>Ozric Tentacles </b>(oltre ai soliti <b>Pink Floyd</b>) e qualche sprazzo art rock jazz alla <b>No-Man</b> (non a caso su <i>Impossible Tightrope</i> ritroviamo il vecchio compagno di Wilson <b>Ben Coleman </b>al violino) fanno capolino in una tavolozza composita di interconnessioni timbriche. Gli altri due brani dilatati dell'album sono ben differenti. La title-track, ad esempio, non avrebbe sfigurato in un'opera dei <b>Bass Communion</b>, plasmata com'è in un'estesa e reiterata serie di arpeggi "synthetizzati" che prende i principi del minimalismo e li applica alla fredda estetica del krautrock (facendo comunque a meno dei proverbiali beat). Anche <i>Staircase</i> si basa su pulsazioni percussive e dei pattern di sintetizzatore che avvolgono tutto in un clima oppressivo e dark, mantenendo questa impostazione per più della metà della sua durata (9:27) e spegnendosi lentamente in una coda di accordi di piano incrociato a tastiere e synth. Nulla di trascendentale o indimenticabile, ma un pezzo mediamente interessante che non coinvolge molto a livello emotivo. Come del resto pure le rimanenti <i>Time is Running Out</i>, <i>Beautiful Scarecrow</i> e <i>Actual Brutal Facts</i> che assomigliano più ad esperimenti sonori per audiofili che a canzoni.</p><p>Penso che la maggior parte degli ascoltatori (me compreso) possa solo immaginare come suoni l'album nella sua veste sonora "immersiva" nel modo in cui lo ha originalmente inteso Wilson. Sicuramente la resa sarà spettacolare per apprezzare ancora di più ogni sfumatura dinamica, anche se credo che alla fine, tirando le somme, la morale rimanga invariata: <i>The Harmony Codex</i> è un'opera dove la forma soverchia prepotentemente la sostanza. L'ultima riflessione (o meglio, domanda retorica) che mi ha fatto sorgere <i>The Harmony Codex </i>sul coniugare in modo efficace sperimentazione sonora prog e accessibilità pop è: se questo è genio, cosa è<i> Falling Satellites</i> dei Frost*?</p>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/qbGkZ31Fmp8?si=j-b3VWv9dL6xSp5q" title="YouTube video player" width="560"></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-25347493530684716702023-09-23T15:13:00.000+02:002023-09-23T15:13:42.424+02:00Nuove edizioni dei libri sul progressive rock<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPG4ZjTxfpAtvn0jHqcVHKzMpxtlfb-0PojgKEoqg1I2ZxONWG4u1IbqT3ng4Pxx_qNQZQBlOi9FYY5JWn-gCUrL3mAUNrk3rK3BqV78d5zh6eJrvMcTyXmChkfEI_r3dYW8kCC-RMSC41A0Li2FIdxCmKW3HaLqPQ59F0dRfabaCOJ5s1yXFzHHaD_rJT/s1544/8v2ry4-front-shortedge-384.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="1544" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPG4ZjTxfpAtvn0jHqcVHKzMpxtlfb-0PojgKEoqg1I2ZxONWG4u1IbqT3ng4Pxx_qNQZQBlOi9FYY5JWn-gCUrL3mAUNrk3rK3BqV78d5zh6eJrvMcTyXmChkfEI_r3dYW8kCC-RMSC41A0Li2FIdxCmKW3HaLqPQ59F0dRfabaCOJ5s1yXFzHHaD_rJT/w570-h201/8v2ry4-front-shortedge-384.jpg" width="570" /></a></div><br /><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Qualche tempo fa mi sono ritrovato con un certo numero di articoli e interviste non usati per il blog ai quali mi sarebbe piaciuto dare una collocazione al fine non disperderli. Il libro <i>Altprogcore</i> mi è sembrato subito un valido mezzo per contenerli, dato che gli argomenti affrontano gli stessi territori. Durante la loro catalogazione ho constatato che qualcosa sarebbe potuto stare bene anche nelle guide sul progressive rock da me scritte tra il 2009 e il 2011, che storicamente coprono gli anni che vanno dal 1976 al 2010.
Così, in vista del quindicesimo anniversario di altprogcore (29 novembre), ho ritenuto mettere un punto fermo non solo per integrare i libri, ma approfittare dell’occasione per fare un’opera di rinnovo della grafica e del formato.
La maggiore espansione l’ha avuta ovviamene il libro <i>Altprogcore - dal Post Hardcore al Post Prog</i> con l’aggiunta di due capitoli inediti più alcune integrazioni varie e interviste. </div><div><br /></div><div>Negli altri tre <i>Guida al Nuovo Progressive Rock 1990-2008</i>, <i>Il Progressive Rock Nell'Era del Punk e della New Wave</i> e <i>After the Flood - Progressive Rock 1976-2010</i>, sono state aggiunte, per ognuno alcune espansioni che possano così giustificare una nuova e definitiva edizione.
Facendo ciò mi è piaciuta anche l’idea di dare una nuova veste grafica a tutti i libri, in questo caso una che li accomuna come fossero parte di una collana e, per la prima volta renderli, tutti disponibili anche in formato Ebook. </div><div><br /></div><div>Una postilla. L’aumento del prezzo della carta e del numero di pagine ha fatto lievitare un po’ i prezzi. Da parte mia ho cercato di mantenere la parte spettante all’autore più bassa possibile, però se volete risparmiare qualcosa, anche sulle spese di spedizione, potete acquistarli direttamente da me tramite il blog. Altrimenti trovate tutte le informazioni al link seguente: <div><a href="https://www.lulu.com/spotlight/barbagli"><br />https://www.lulu.com/spotlight/barbagli</a><div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /></div></div></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-2892495484499769292023-09-20T10:37:00.004+02:002023-09-20T10:37:40.852+02:00The Dear Hunter - Act I Live + Migrant Returned<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQADMo-RbX_aQIu5i-xJM7S0z6N-gJcaDEvvX9op1w5pPkHvwD-t7b9GLub4rw57qLNSMqjQOYTVbe0WQkIgz2PrCNtmv4KgmBfraXZ_G89GfaKtE0psnVGk-JxlvOlnGth7ggPBlBiLTF8MLnaDfuzlhp1pAIehVMwu39_rnrRP-1-fV72T2ESYKDt18M/s1200/a3402293467_10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQADMo-RbX_aQIu5i-xJM7S0z6N-gJcaDEvvX9op1w5pPkHvwD-t7b9GLub4rw57qLNSMqjQOYTVbe0WQkIgz2PrCNtmv4KgmBfraXZ_G89GfaKtE0psnVGk-JxlvOlnGth7ggPBlBiLTF8MLnaDfuzlhp1pAIehVMwu39_rnrRP-1-fV72T2ESYKDt18M/w400-h400/a3402293467_10.jpg" width="400" /></a></div><br />Nel 2021 i The Dear Hunter suonarono due speciali live stream video in studio reperibili esclusivamente tramite il loro canale <a href="https://pillar.club/thedearhunter/">Pillar</a>, dove eseguirono per intero gli album <i>Act I: The Lake South, the River North</i> e <i>Act II: The Meaning of, and All Things Regarding Ms. Leading</i>. Adesso la versione audio di <i>Act I</i> è stata pubblicata sia in versione digitale che in vinile, in futuro c'era anche il progetto di realizzare <i>Act II</i> ma al momento non si hanno notizie ufficiali. Oltre a questo, mentre il gruppo continua a lavorare a <i>Sunya</i> (il seguito di <i>Antimai</i>), il 6 ottobre verrà pubblicata in doppio vinile un'edizione speciale dell'album <i>Migrant </i>per celebrarne il decimo anniversario. <div><br /></div><div>Per l'occasione Casey Crescenzo è tornato in studio con il produttore Mike Watts, remixato le tracce in modo da dare loro un maggior istinto rock e rimodellato anche la scaletta dei brani, aggiungendo alla tracklist le sei bonus tracks che all'epoca erano state lasciate fuori e raccolte come b-sides nel mini box <i>The Migration Annex</i>. <i>Migrant Returned</i> invece che da <i>Bring You Down</i> come l'originale, è aperto da <i>An Escape</i>, pubblicato come singolo.</div><div><div><br /></div><div>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2019607486/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://caveandcanary.bandcamp.com/album/act-i-the-lake-south-the-river-north-live-from-seattle-wa">Act I: The Lake South, The River North (Live from Seattle, WA) by The Dear Hunter</a></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/i96HBN9KxIg?si=xvWNPfm9sRKPWJx4" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/EXwptbmmR30?si=12R6eGOPwufjzS6V" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-77461815588766092902023-09-06T14:06:00.002+02:002023-09-07T14:17:19.837+02:00Altprogcore September discoveries<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5xx0wmMmhsQbSMCeJj7yL1D9dcbpxQtG-Th7Xs-8VDFwqUcYUw-Qfn4bO31bLexknGnBSyA0L2Acei20e7GQfeU99l_PQaztqK5LkuHljaR_wMYyNbN9VEGTIAyFf2mct9zaZkH5ccAGIoKjx1VHSbHWPM8e8_iB8iWwdBdprDehFHt0sQn3VdfMsM2In/s2560/b1fb2a11-1f79-4829-ac2b-b25a23672e18-Whales_Press_Pic.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="2560" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5xx0wmMmhsQbSMCeJj7yL1D9dcbpxQtG-Th7Xs-8VDFwqUcYUw-Qfn4bO31bLexknGnBSyA0L2Acei20e7GQfeU99l_PQaztqK5LkuHljaR_wMYyNbN9VEGTIAyFf2mct9zaZkH5ccAGIoKjx1VHSbHWPM8e8_iB8iWwdBdprDehFHt0sQn3VdfMsM2In/w531-h299/b1fb2a11-1f79-4829-ac2b-b25a23672e18-Whales_Press_Pic.webp" width="531" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Il gruppo della Florida flipturn si è formato nel 2015 come giovanissimo trio guidato da <b>Dillon Basse</b> (voce e chitarra),<b> Madeline Jarman</b> (basso) e <b>Tristan Duncan</b> (chitarra). Negli anni la formazione si è espansa a quintetto e, dopo tre EP ed una gavetta fatta di concerti che hanno affinato la loro arte dal vivo con spettacoli che hanno alimentato il passaparola, i flipturn sono arrivati lo scorso anno al primo album <i>Shadowglow </i>(del quale è da poco uscita una versione espansa). Il disco è un gioiello indie rock con atmosfere delicate ed energiche, con suoni stratificati quasi da dream pop che ricordano leggermente l'approccio sognante e solare degli <b>Oh Malô</b>. Molto consigliati.<div><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1218635521/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://flipturn.bandcamp.com/album/shadowglow">Shadowglow by flipturn</a></iframe></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Forse la più bella promessa di questo 2023, la band danese Press to Enter formata da <b>Simon Laulund</b>, <b>Lucas Szczyrbak</b> e <b>Julie Jules Wiingreen</b>, pubblicherà il primo album <i>Form Mirror to Road</i> il 24 novembre. Anticipato da due brani come <i>Evolvage</i> e <i>Sky High Places</i>, che sintetizzano uno spettacolare crossover tra math rock, synthwave, djent, pop, fusion e metal, il lavoro può sicuramente riservare piacevoli sorprese.</div><div><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/track=3992701711/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://presstoenter.bandcamp.com/track/evolvage">Evolvage by Press To Enter</a></iframe>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/track=3435934741/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://presstoenter.bandcamp.com/track/sky-high-places">Sky High Places by Press To Enter</a></iframe>
</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Per gli amanti del prog metal addizionato a molta melodia ed elementi elettroacustici potrà interessare l'uscita del terzo album in studio degli Advent Horizon <i>A Cell to Call Home </i>il 6 ottobre. Reduci dal precedente <i>Stagehound</i>, che risale addirittura al 2015, il gruppo promette di riprendere quel connubio in bilico tra<b> Rush</b>, <b>Tiles</b> e <b>Porcupine Tree</b> che aveva reso <i>Stagehound</i> una buona prova e rafforzarlo.</div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/zsrQpq9eMWU?si=WkQSfhuSvBgR-J4u" title="YouTube video player" width="560"></iframe><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Interessante e divertente mix tra funk, metal e prog quello degli australiani Osaka Punch. L'ultima loro fatica <i>Mixed Ape</i> è forse il lavoro che riesce ad equilibrare al meglio l'incontro di queste influenze, con in più un atteggiamento scanzonato che ricorda quello dei conterranei <b>Twelve Foot Ninja</b>.</div><div><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2510479152/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://osakapunch.bandcamp.com/album/mixed-ape">Mixed Ape by Osaka Punch</a></iframe></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Altra band australiana, ma che suona un misto di shoegaze e dream pop, sono i Wayside, ovvero il duo <b>Thomas Davenport</b> e <b>Josh Ehmer</b>. Dopo l'esordio del 2021 <i>Shine Onto Me</i>, ben recensito dalla stampa australiana, i Wayside si apprestano a pubblicare il secondo album anticipato dai singoli <i>Parallax Error</i> e<i> Asymmetry</i>.</div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/xQpwqkywOPY?si=9mLQx6tFQ1a2c1xV" title="YouTube video player" width="560"></iframe><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>I Fistfight With Wolves sono un collettivo di otto musicisti di San Diego fronteggiato dalle cantanti <b>Anastasya Korol</b> e <b>Latifah Smith</b> e suonano un interessante incontro tra jazz canterburiano, zeuhl e RIO. Il breve album <i>The Sheep That Eats The Wolf</i> di recente pubblicazione è forse la loro miglior prova.</div><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1479274171/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://fistfightswithwolves.bandcamp.com/album/the-sheep-that-eats-the-wolf">The Sheep That Eats The Wolf by Fistfights With Wolves</a></iframe><div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div>La cantante e chitarrista <b>Pollyanna Holland-Wing</b> della band inglese math pop <b>FES</b> fa il suo esordio come solista con l'EP<i> OUCH!</i>. Il singolo <i>The Beach</i> è sicuramente stuzzicante.</div></div><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1404724816/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://pollyannamusic.bandcamp.com/album/ouch">OUCH! by Pollyanna</a></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-77048665353171750632023-08-30T17:23:00.000+02:002023-08-30T17:23:57.709+02:00Aviations - Luminaria (2023)<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9n5it0f18TRcdtJrCEbourEYqaykAuQUw9HOv2hqqc_HzeSmS1mw3e-4fxWVL8NZxYfPp5OmPtM9TCoiczi69CeVYjn4TtaA4qyn-Zk2uHRrT7ndkX2BoYg2QRHBrwQ8WVKhJoWzO9H7wEBxgEgKWO3CG84FvTCCqowhYphFeot5k2-BjAJt6zfel4Sou/s2160/Luminaria_Artwork_Spotify.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2160" data-original-width="2160" height="435" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9n5it0f18TRcdtJrCEbourEYqaykAuQUw9HOv2hqqc_HzeSmS1mw3e-4fxWVL8NZxYfPp5OmPtM9TCoiczi69CeVYjn4TtaA4qyn-Zk2uHRrT7ndkX2BoYg2QRHBrwQ8WVKhJoWzO9H7wEBxgEgKWO3CG84FvTCCqowhYphFeot5k2-BjAJt6zfel4Sou/w435-h435/Luminaria_Artwork_Spotify.png" width="435" /></a></div><br />L'ultima fatica discografica degli Aviations risale al 2018 con <i><a href="http://altprogcore.blogspot.com/2018/01/aviations-light-years-2018.html">The Light Years</a>.</i> Durante quell'occasione la band, fondata nel 2011 dal batterista <b>James Knoerl</b> e dal chitarrista <b>Sam Harchik</b>, riuscì a consolidare una line-up, fino ad allora volubile, tra membri vecchi e nuovi con <b>Adam Benjamin</b> (voce) e <b>Richard Blumenthal</b> (piano), <b>Eric Palmer</b> (chitarra) e <b>Werner Erkelens</b> (basso). Proprio per sviscerare e testare il potenziale di questa formazione finalmente stabilizzata, gli Aviations avevano re-immaginato alcuni pezzi di <i>The Light Years</i> con l'EP <i>Retrospect</i> (2020), preliminarmente alla composizione del materiale per <i>Luminaria</i>, terzo album in studio<i> </i>in uscita l'1 settembre. Forse grazie all'euforia di questo raggiunto equilibrio tra le parti ne è venuto fuori un lavoro temporalmente straripante, compositivamente vertiginoso, strumentalmente denso e soprattutto ardito. Un tour de force dove gli Aviations hanno voluto dispiegare ogni aspetto delle loro doti - tecniche e passionali, virtuose ed emotive. Un antagonistico gioco delle parti, bilanciato tra armonie dal potere avvolgente e architetture strumentali articolate, tutto dispiegato tramite una tracklist fatta di brani temporalmente dilatati.</div><div><br /></div><div>Finora gli Aviations, nonostante un indubbio talento artistico, sono stati una band poco considerata nell'ambiente prog metal, preferendo dibattere e risaltare le doti sempre del solito cerchio di nomi noti (i.e. Haken, Leprous, Opeth, Riverside, Porcupine Tree). Spero quindi che con <i>Luminaria</i> le cose possano cambiare e che ne faccia emergere l'innegabile valore come band la quale, visto i risultati, mette all'angolo molti dei colleghi, anche ben più osannati. Il fatto è che, tra i pregi degli Aviations, c'è quello di evitare con cura di incappare nelle pastoie del riproporre certi schemi abusati con cui si è evoluto il prog metal, ultimamente sfruttando anche la tentazione di ammiccare al passato dei <i>seventies</i>. Tutto ciò che propone il sestetto di Boston in <i>Luminaria</i> è invece legato al presente e alla fusione di linguaggi non molto sfruttati nel prog metal, tipo prendere in prestito malizie tipiche del math rock e un grande senso per le melodie emotive.</div><div><br /></div><div>Ad esempio i tappeti strumentali di <i>Cradle</i> e <i>Safehouse</i> sui quali si appoggia il cantato di Benjamin sono nell'essenza un grande sfoggio di progressioni fusion e math rock, con tocchi di soavi tastiere insinuate tra le sottotrame nella prima, per aggiungere un senso quasi spirituale, e con un groove e un ritmo tra funk e r&b nella seconda, per dare più slancio e allo stesso tempo diluire l'impostazione djent. Quest'ultimo aspetto viene messo maggiormente in rilievo su<i> Legend</i>, il brano più aggressivo dell'album, unito a delle melodrammatiche evoluzioni pianistiche che si muovono su parametri da classicismo. Un'altra peculiarità degli Aviations la si trova nella propensione di Blumenthal nell'usare e dare risalto al piano acustico attraverso arpeggi e accordi, lasciando il ruolo delle tastiere a puro abbellimento e riempitivo di un sound già ricco di suo.</div><div><br /></div><div>Nell'intervista che ho avuto con il gruppo realizzata per Prog Italia (in edicola dal 20 settembre), Harchik ha raccontato che qualcuno per descrivere la musica degli Aviations aveva tirato in ballo il termine "nostalgia-core", il che non è del tutto fuori luogo se si pensa a brani dal forte impatto malinconico come la ballad inquieta <i>Pure</i>, ma quell'alone di emotività atmosferica è ben descritta e rappresentata anche in pezzi dalla direzione più energica. Il vortice di sensazioni causato dall'impatto delle dilatate e multiformi <i>Coma</i> e <i>Blink</i> è lo specchio delle capacità della band nell'architettare un fluido e imprevedibile scorrere di idee armoniche complesse, sontuose, epiche ed avvolgenti. La gamma di variazioni si dipana con nonchalance dalla fusion elettroacustica al metal post hardcore, dal sinfonismo prog all'intimismo ambient. Basterebbero questi due capolavori di scrittura per definire la caratura di <i>Luminaria</i>, ma gli Aviations hanno ancora frecce al loro arco e inseriscono in scaletta<i> La Jolla</i> e <i>Pinenut</i>, quasi due variazioni sul tema sugli umori che percorrono l'album.</div><div><br /></div><div>La maggior parte dei brani di <i>Luminaria</i> ha una struttura costantemente mutevole, che raramente presenta sezioni ricorrenti, in questo modo è come se gli Aviations avessero voluto convogliare all'interno dell'album il maggior numero di spunti e idee possibile. Ecco perché <i>Luminaria</i> ha l'audacia di un lavoro caleidoscopico, pieno zeppo di ispirazione e virtuosismo, ma non inteso in senso dello sfoggio solista, a brillare in questo caso è la sinergia messa in atto da tutta la band nel realizzare uno sforzo dinamico ed esecutivo in perpetuo movimento, costellato da complesse svolte improvvise e mutevoli flussi che lentamente scorrono da un segmento all'altro senza soluzione di continuità. Fatte queste considerazioni, <i>Luminaria</i> è una tra le opere prog più intense e rilevanti dell'anno, dove il grande impegno produttivo profuso dalla band si palesa in tutta la sua potenza.</div><div> </div><div><br /></div>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1385251117/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://aviations.bandcamp.com/album/luminaria">Luminaria by Aviations</a></iframe>
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<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/KSnAG6Wa9Pg?si=4WO8JDR5TzI7lKs2" title="YouTube video player" width="560"></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-34461107046889091532023-08-04T00:29:00.004+02:002023-08-18T09:43:15.090+02:00You Win Again Gravity - Into the Dancing Blue (2023)<p><span style="background: repeat white; color: #1d2129; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Ns0CsS_zMWkLpR4iElfYGIDFSe8QFhFMzfVArDgoDtKfEEJrZgWIL2HDknif806ytbaglbTW2n2VQr0TY_iXBhmzTg2OwYFCpOInkFZg-T88M4KBgt_HI6qrP42rKwe0kk8DAu7Runl6zOCkYT_1HFP3r_9TQ2Q-PtN73oVqASFsGdxFeTwxgvmxdbJD/s3000/IntoTheDancingBlue_final.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Ns0CsS_zMWkLpR4iElfYGIDFSe8QFhFMzfVArDgoDtKfEEJrZgWIL2HDknif806ytbaglbTW2n2VQr0TY_iXBhmzTg2OwYFCpOInkFZg-T88M4KBgt_HI6qrP42rKwe0kk8DAu7Runl6zOCkYT_1HFP3r_9TQ2Q-PtN73oVqASFsGdxFeTwxgvmxdbJD/w416-h416/IntoTheDancingBlue_final.jpg" width="416" /></a></div><br />A volte la globalità del web, a livello promozionale, può assumere la funzione di un’arma a doppio taglio. Se da un lato ha la capacità di esporti potenzialmente ad un pubblico planetario, dall’altra può fare in modo che la tua proposta, per quanto valida, si possa perdere nell'infinito mare della Rete, in modo che alla fine a spuntarla sono i soliti nomi che si accavallano in un eccesso di esposizione mediatica. C'è sempre, per fortuna, l'altro lato della medaglia dettato dalla casualità che può farti conoscere una band della quale non avevi mai sentito parlare, anche se attiva da più di dieci anni. Sto parlando dei You Win Again Gravity, un quintetto originario di Windsor la cui formula, che si fonda nel sintetizzare progressive rock, post hardcore e math rock in un unico brillante involucro, mi ha subito conquistato. <div><div><br /></div><div>Come fan dei <b>The Contortionist</b> e <b>Oceansize</b> ho trovato nei You Win Again Gravity il giusto equilibrio tra complessità tecnica e melodie dal forte impatto emotivo, ingredienti che la band sa alternare in modo naturale con transizioni fluide che passano da inflessioni metal a progressioni armoniche fusion. Insomma, mi ha sorpreso che l’attitudine professionale e la qualità della proposta di <b>Jack Jennings</b> (voce, chitarra, tastiere), <b>James MacKenzie</b> (batteria), <b>Johnny Bastable </b>(chitarra), <b>Andy Janson</b> (chitarra) e <b>Andy</b> <b>Mould</b> (basso) non abbia ancora fatto circolare a dovere il loro nome, nonostante negli anni si siano esibiti dal vivo in modo costante, anche in festival inglesi prestigiosi come il Tech-Fest e il Radar accanto a nomi come <b>Haken</b> e <b>Sleep Token</b>. </div><div><br /></div><div>Dal punto di vista discografico è anche vero che i You Win Again Gravity, dopo l'ottimo esordio <i>Anonymity</i> datato 2017, si erano praticamente messi in ibernazione e usciti dal proprio letargo solo con cadenza annuale, pubblicando i singoli che sono andati a confluire attualmente nella seconda opera <i>Into the Dancing Blue</i>. In tutti questi anni il quintetto ha lavorato pazientemente e con molta meticolosità nel realizzare un album che arricchisse la loro tavolozza, dando spazio ad ogni sfumatura e stratificando i livelli sonori con tessiture elettriche, sospensioni ambient e aerei arpeggi di piano acustico, stratagemma che aggiunge un senso di freschezza all’abituale impianto prog hardcore. Degli esempi della spaziosità offerta da tale espediente sono le tracce <i>Paper Bodies</i>, <i>Shadowboxing</i> e <i>Recursive</i>, nelle quali vengono dispiegati insoliti ed inaspettati salti armonici che permettono a Jennings di sfruttare al meglio le sue capacità vocali e alle chitarre di applicare fantasiosi tapping di stampo math rock. </div><div><br /></div><div>L’affascinante apertura con<i> Aurelian</i>, contraddistinta dall’uso del vocoder per armonizzare la voce di Jennings, determina immediatamente un’atmosfera ultraterrena, plasmando un brano che si dipana per sezioni e che svela la sua architettura attraverso sezioni in crescendo. E' come un impasto di colori che si amalgama lentamente, poi il disco prende slancio con la prorompente <i>Curious Fake</i> attraverso spericolati contrappunti chitarra/basso e un chorus immediatamente assimilabile. La seguente <i>Paper Bodies</i> ha più l'aspetto di una ballad nel suo delicato andamento pianistico ma tale aspetto, unito ad un ritornello che si anima con chitarre elettriche, lo trasforma in un momento solenne e melodrammatico. Una peculiarità della band è che, anche nei pezzi maggiormente melodici, non rinuncia a vocalità ruvide o <i>scream</i> tipici del post hardcore, ma sempre bilanciate da polifonie in sottofondo. Questa scelta contrastante, per paradosso, dona ancora più vigore e appagamento all'armonia generale.</div><div><br /></div><div>I You Win Again Gravity non escludono una scrittura con strutture formali classiche, come testimoniato dai singoli <i>Suppression</i> o <i>Lights To Leave Behind</i>, però cercando sempre una sfida per inserire brevi ma articolati contrappunti musicali tra strumenti e deviazioni avventurose. L’alternanza strofa/ritornello viene sfruttata altre volte per testare la differenza sonica tra veemenza metal e sfumature fusion, come su <i>Shadowboxing</i> e <i>Character Arc</i>, impresse da una strumentazione più diversificata rispetto al passato con l'utilizzo della chitarra baritono. Diciamo che la varietà sonica e timbrica è un po' la grande conquista dell'album, frutto di un maturo lavoro di ricerca e arrangiamento da parte del quintetto. Un approccio che ha portato notevoli risultati in fatto di cura nei dettagli, dato che ogni strumento risalta nella sua individualità, non c'è nulla che venga lasciato sullo sfondo, in modo da permettere all'ascoltatore di cogliere ogni tonalità dinamica. </div><div><br /></div><div><i>Into the Dancing Blue</i> si chiude con il trittico <i>Every Scar a Brush Stroke</i>, <i>The Dancing Blue</i> e <i>Cerulean</i> le quali, sebbene divise tra loro, sembrano formare un coerente ed articolato flusso da epica suite dove la band esplora e spinge i molteplici aspetti del suo stile in modo molto più ambizioso rispetto alla title-track che chiudeva <i>Anonymity</i>. A margine di quanto scritto mi permetto una riflessione finale: il pubblico della musica si lamenta spesso - soprattutto nei momenti in cui si deve tirare le somme annuali delle migliori uscite - di mancanza di una reale varietà di proposte, che le novità non ci sono e che gli artisti di cui si parla sono sempre gli stessi. L'esperienza nella gestione di questo blog mi ha insegnato che, anche se si sventola loro di fronte qualcosa di nuovo, non c'è un reale interesse ad approfondire. E sì, sto parlando anche della sfera prog, dove la gente vuole solo condividere nomi consolidati come Haken, Leprous, Opeth, Porcupine Tree, ecc. Se si devia da questo percorso è veramente dura convincere qualcuno che esistono proposte valide anche al di là della solita cerchia. Gruppi come i You Win Again Gravity sono l'esempio e la prova di una qualità che viene lasciata ingiustamente nelle retrovie per troppo tempo. Detto ciò, sarebbe il momento di dare a questi ragazzi l'attenzione che si sono stra-meritati... io la mia parte l'ho fatta e ve li ho presentati, ora sta a voi non ignorarli. </div></div><div><br /></div><div><br /></div>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=242452254/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://youwinagaingravity.bandcamp.com/album/into-the-dancing-blue">Into the Dancing Blue by You Win Again Gravity</a></iframe>
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/GbDzPqX2xPA" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/vUQXsuSycJg" title="YouTube video player" width="560"></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-87139188928700597352023-07-29T13:48:00.001+02:002023-07-29T22:46:04.969+02:00Notes from the Edge of the Week #8<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirPvu7orycHxe87VvFxK5C5pUonVs3Pmfa4kY8OeYQMmNAY5ezuu0PC2sTRSaFoKLgQ7qxn4l_zqeypONdDusOmskzrYjcPZMH7ytyyW21nyfMPJ-a37ervLFeBDXlm_93xHVXBaWr-nM_873PehM4NdwW0JtIrLH9NHag1KTBB1G9TvDmZic6k5JvhgYD/s2048/332979217_714960760290023_7202100396116896348_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="420" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirPvu7orycHxe87VvFxK5C5pUonVs3Pmfa4kY8OeYQMmNAY5ezuu0PC2sTRSaFoKLgQ7qxn4l_zqeypONdDusOmskzrYjcPZMH7ytyyW21nyfMPJ-a37ervLFeBDXlm_93xHVXBaWr-nM_873PehM4NdwW0JtIrLH9NHag1KTBB1G9TvDmZic6k5JvhgYD/w420-h420/332979217_714960760290023_7202100396116896348_n.jpg" width="420" /></a></div><div><br /><ul style="text-align: left;"><li>I chitarristi <b>Joshua De La Victoria</b> e <b>Joseph Anidjar</b> hanno iniziato a collaborare ad un progetto congiunto nell'agosto 2021, lavorando separatamente a distanza. Dopo due anni il risultato sono le nove tracce di raffinato rock progressivo strumentale (e non) che compongono l'album <i>Buy High</i> a nome Portraits, confezionate in un involucro compatto, esse riescono a miscelare math rock, fusion, new age, djent e prog. Con l'aiuto della sezione ritmica degli <b>Intervals</b>, <b>Jacob Umansky</b> (basso) e <b>Troy Wright </b>(batteria), i due musicisti scrivono un piccolo capolavoro di equilibrio e dinamica con delle tracce in cui fanno convivere delicate suggestioni e complicati rompicapo poliritmici soft metal, senza mai sfociare negli aspetti più brutali e aggressivi del djent. Le uniche due canzoni con ospiti vocali, la title-track e <i>Sell Low</i> (con <b>Michael Lessard </b>dei<b> The Contortionist</b>), rispettano piuttosto bene la suddetta dicotomia di cui vive <i>Buy High. </i><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4141555048/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://listentoportraits.bandcamp.com/album/buy-high">Buy High by Portraits</a></iframe></li></ul></div><div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Poi ci sono loro, gli Arch Echo, ormai un nome di garanzia abbastanza noto nel panorama prog fusion, tanto che, arrivati al terzo album con <i>Final Pitch</i>,<i> </i>si sono concessi le ospitate di <b>Jordan Rudess</b>, <b>Adrián Terrazas-González </b>e l'artwork di copertina realizzato da <b>Hugh Syme </b>(noto per il suo connubio con i <b>Rush</b>). <i>Final Pitch</i> però nulla aggiunge o toglie a quanto già fatto dal quintetto, riproponendo il solito mappazzone prog, fusion, synthwave pompatissimo, se possibile in modo meno brillante dei suoi due predecessori. Resta comunque una giostra di virtuosismo ed evoluzioni che molti si sognano. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2627409024/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://archecho.bandcamp.com/album/final-pitch">Final Pitch by Arch Echo</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Il chitarrista filippino Gabba Santiago proviene invece da un background differente. Attivo in coppia fin dal 2010 con il batterista <b>Christer de Guia </b>nel duo <b>Degs and Gabba</b>, conosciuto anche come <b>Tom's Story</b>, è stato influenzato da <b>Taking Back Sunday</b> e <b>Circa Survive</b> ed esordisce ora come solista con il disco <i>Recollections</i>. Nella sua musica strumentale non c'è quindi un'accentuata impronta fusion ma, date le premesse, uno spiccato senso per la tecnica math rock e atmosfere emo. Anche in questo caso l'insolito mix crea un lavoro ispirato e ben allestito.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=778348530/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://gabbasantiago.bandcamp.com/album/recollections">Recollections by Gabba</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><ul style="text-align: left;"><li><b>Michael Astley-Brown</b> è un altro chitarrista, questa volta inglese, che con il suo progetto Maebe pubblica il secondo album <i>Rebirth. Relive. Repeat</i>. Anche Maebe si muove in territori di confine, pur avendo nel suo DNA delle tracce di prog fusion la direzione si inclina maggiormente verso post rock, math rock e emo, a tratti in stile <b>Strawberry Girls</b>.<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2200725421/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://maebe.bandcamp.com/album/rebirth-relive-repeat">Rebirth. Relive. Repeat. by Maebe</a></iframe></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Omhouse è una piccola band canadese che alcuni anni fa avevo segnalato grazie ad un gran bel disco di art pop dal titolo <i>Eye to Eye</i> risalente al 2018, stilisticamente vicino allo spirito non conformista degli <b>XTC</b> e di <b>Andy Partridge</b>. Il suo successore <i>Time in Dreaming</i> è un lavoro dal carattere ancora più gentile e pastorale, nella stessa lunghezza d'onda dei <b>The Blue Nile</b>, con canzoni all'apparenza semplici ma mai banali, le quali, pur mantenendo una connotazione pop rock, si possono gustare meglio dedicandogli la giusta attenzione. <iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=450857454/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://omhouse.bandcamp.com/album/time-in-dreaming-2">Time in Dreaming by Omhouse</a></iframe></li></ul></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-37443975726263004452023-07-21T17:24:00.000+02:002023-07-21T17:24:12.087+02:00The Contortionist - Retrospective: Live From Atlanta (2023)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9GSxO2nBRnYCwMlpWmWY4trLfnG_sIz8MC9WM8VxXWJXpAC1E358Tzfu-pTocyGAUJpXljiAmXFIgZidiN-BN8RZ0YHvKLmIbdvNAyIy9pfkuhlE1dGiJ7j4QSR9pGiKCeqzJnlkCQLKsVtRHyh7Ku8YJLDdiL48TJTBKSnR2Z1oQhlIdOSNc79fRGhma/s500/artworks-R0LaKJCaX9cY-0-t500x500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9GSxO2nBRnYCwMlpWmWY4trLfnG_sIz8MC9WM8VxXWJXpAC1E358Tzfu-pTocyGAUJpXljiAmXFIgZidiN-BN8RZ0YHvKLmIbdvNAyIy9pfkuhlE1dGiJ7j4QSR9pGiKCeqzJnlkCQLKsVtRHyh7Ku8YJLDdiL48TJTBKSnR2Z1oQhlIdOSNc79fRGhma/w442-h442/artworks-R0LaKJCaX9cY-0-t500x500.jpg" width="442" /></a></div><br />Mentre siamo in attesa solo di un nuovo album di cui ufficialmente ancora non c'è traccia (e sinceramente ho perso le speranze di una sua pubblicazione), i The Contortionist sembra vogliano procrastinarne il più possibile l'uscita con contentini come questo, comunque graditi. <p></p><p>Il live <i><a href="https://mnrkheavy.com/products/the-contortionist-retrospective-live-from-atlanta-vinyl-box-set">Retrospective: Live From Atlanta</a></i>, realizzato all'inizio dell'anno esclusivamente come box set contenente sei dischi in vinile ad edizione limitata, è una mega retrospettiva del repertorio della band suonata live in streaming nel 2021, quando ancora soffrivamo per le restrizioni della pandemia. Da oggi questa imponente raccolta è disponibile da ascoltare o acquistare in tutte le piattaforme digitali nel formato che preferite.</p>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1448433413/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://thecontortionistband.bandcamp.com/album/the-contortionist-retrospective-live-from-atlanta">The Contortionist: Retrospective: Live From Atlanta by The Contortionist</a></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Nc754nBhWQs" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><br /></div><div><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: 700; letter-spacing: 0.35px;">Tracklist Set I - Our Bones Set</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">1) Early Grave</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">2) Reimagined</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">3) Follow</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">4) Geocentric Confusion</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">5) Flourish</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">6) 1979</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">7) Integration</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">8) Thrive</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">9) Solipsis </span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">10) Language I: Intuition</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">11) Language II: Conspire </span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: 700; letter-spacing: 0.35px;">Tracklist Set II - Clairvoyant Full Album Set</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">1) Monochrome</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">2) Godspeed</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">3) Reimagined</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">4) Clairvoyant</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">5) The Center</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">6) Absolve</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">7) Relapse</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">8) Return to Earth</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">9) Monochrome (Pensive) </span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: 700; letter-spacing: 0.35px;">Tracklist Set III - Exoplanet + Intrinsic Set </span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">1) Primal Directive</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">2) Oscillator</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">3) Flourish</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">4) Geocentric Confusion</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">5) Causality </span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">6) Vessel</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">7) Solipsis</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">8) Axiom</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">9) Exoplanet I: Egress</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">10) Exoplanet II: Void</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;">11) Exoplanet III: Light </span></div><div><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuFz-L0s7aMes1Tx-eecLQy2D2F6MflvudQqC73cZyfwMJaS7dX3l3xm0AhfJjAeBiQxPJ4MRgRFL02J-ugQW-sL_5j2-GMgbryuxGj3njJxcIIzbJmO1MQSQWFXpzh2-tgM8CFUOMbzvcUpF54gGuz0X2FKIhHpF9i-UGORRDyNYeU19IWFHZSEyXnWop/s1800/TheContortionistRetrospectiveLiveFromAtlantaFullBoxLayout_1800x1800.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuFz-L0s7aMes1Tx-eecLQy2D2F6MflvudQqC73cZyfwMJaS7dX3l3xm0AhfJjAeBiQxPJ4MRgRFL02J-ugQW-sL_5j2-GMgbryuxGj3njJxcIIzbJmO1MQSQWFXpzh2-tgM8CFUOMbzvcUpF54gGuz0X2FKIhHpF9i-UGORRDyNYeU19IWFHZSEyXnWop/w400-h400/TheContortionistRetrospectiveLiveFromAtlantaFullBoxLayout_1800x1800.webp" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><br /><span style="background-color: white; color: #1c1d1d; font-family: Karla, sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: 0.35px;"><br /></span></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-75043873248583875102023-07-16T16:47:00.001+02:002023-07-16T19:24:04.401+02:00Kodiak Empire - The Great Acceleration (2023)<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhovyaVhZk5KadjceEhZUOO9SQVc0PDC-V3AAWQa-X3b31c-iJWVdBqjrJe_F6DBx64QP1MoG887xHDrr8owcUPl6LoGhMN66BgnxOs6tTWX0CkOtmptjRbeRmLnwndAHGkg1-amJoFfjWAj-H5SOi9Bs1W-nEacYJ3A80HbmPVDNex1URucA9kBkXJv9Ah/s1200/a4260774965_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1185" data-original-width="1200" height="395" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhovyaVhZk5KadjceEhZUOO9SQVc0PDC-V3AAWQa-X3b31c-iJWVdBqjrJe_F6DBx64QP1MoG887xHDrr8owcUPl6LoGhMN66BgnxOs6tTWX0CkOtmptjRbeRmLnwndAHGkg1-amJoFfjWAj-H5SOi9Bs1W-nEacYJ3A80HbmPVDNex1URucA9kBkXJv9Ah/w400-h395/a4260774965_10.jpg" width="400" /></a></div><br />Il nome degli australiani Kodiak Empire penso sia sconosciuto ai più, ma non ai lettori di altprogcore. Il quintetto di Brisbane aveva già dimostrato il suo potenziale su<i> <a href="http://altprogcore.blogspot.com/2017/03/kodiak-empire-silent-bodies-2016.html">Silent Bodies</a></i>, mini album d'esordio risalente addirittura al 2016. Purtroppo in questi sette anni il gruppo è rimasto inattivo a livello discografico e quindi il loro nome non ha avuto modo di circolare ulteriormente. Per il secondo album si è dovuto attendere il 2023: <i>The Great Acceleration</i>, previsto inizialmente per lo scorso ottobre, è stato rinviato e finalmente è giunto ora alla sua pubblicazione ufficiale tramite l'etichetta <a href="https://www.birdsrobe.com/">Bird’s Robe Records</a> che nel 2021 si era anche occupata di distribuire a livello internazionale <i>Silent Bodies</i>. </div><div><br /></div><div>Nonostante il lungo periodo di gestazione <i>The Great Acceleration</i> ripropone il formato da mini album del suo predecessore, sfiorando la mezz'ora di durata, ma con un'intensità e densità nel suo contenuto da essere sufficienti a soddisfare molteplici ascolti. <i>The Great Acceleration</i> non è infatti il tipo di album sul quale ci si può soffermare distrattamente, poiché i suoi pezzi non sono costruiti nel modo convenzionale per essere immediatamente assimilati ed è per questo che penso che un amante del progressive rock abituato all'attenzione e alla pazienza potrà apprezzarlo. </div><div><br /></div><div>I Kodiak Empire fanno di tutto per sfuggire alle catalogazioni, il loro è un experimental rock che si serve degli espedienti contorti di generi come math rock e post rock per farli interagire in un flusso di coscienza musicale imprevedibile, ma il risultato è talmente trasversale e personale da ricadere in una linea di confine ambigua. Anche nei brani scelti come singoli - <i>The Difference</i> e <i>Animist</i> - non troverete margini per appigli orecchiabili o facili melodie da essere ricordate, dentro <i>The Great Acceleration</i> tutto ciò che troverete è una tensione continua rivolta a solennità ed epicità... e scusate se è poco. Sì, perché le composizioni dei Kodiak Empire non appaiono comunque ermetiche o inaccessibili, tutt'altro. Al netto dei gusti individuali, per ciò che mi riguarda raggiungere questo traguardo con successo è altrettanto difficoltoso che trovare una melodia efficace, se non addirittura più insidioso. </div><div><br /></div><div>I movimenti nella struttura di <i>The Difference</i> descrivono un cammino free form che, una volta risolto nel climax, riparte per un'altra sezione tra allentamenti e tensioni, suggerendo uno sviluppo dinamico potenzialmente infinito. Al contrario <i>Animist</i> ci trascina dentro un vortice centrifugo punteggiato da ampi power chords e da ariosi arpeggi di piano sottotraccia, focalizzati nel preparare la scena all'imponente finale con ouverture di synth e la ritmica che varia da frenetica a cadenzata, in modo da aumentare il senso di melodrammaticità. </div><div><br /></div><div>Proprio per queste caratteristiche è intuibile che le canzoni dei Kodiak Empire scaturiscano da improvvisazioni e jam session, poi rielaborate e connesse per costituire una forma di senso compiuto che abbia un inizio e una fine. Questa tecnica è presentata sia in piccolo con la tavolozza impressionista di <i>Maralinga</i>, sia ad ampio respiro nei pezzi più dilatati e articolati dell'album <i>Whitin the Comfort</i> e <i>Marcel</i>. La ritmica in costante movimento, i riff di chitarra che si susseguono in un gioco contrapposto tra accordi ambient che sfumano e articolati fraseggi di spigoloso math rock, le tastiere dosate come una luminosa atmosfera di sottofondo, contribuiscono a creare un tappeto dove la voce si appoggia e si indirizza in una narrazione, coinvolgente ed emozionale invece che orecchiabile.</div><div><br /></div><div>Quando si parla di progressive rock ancora oggi, purtroppo, gli esempi contemporanei che vengono in mente sono limitati al metal o al sinfonico. Ciò che fanno i Kodiak Empire ha molto più diritto di chiamarsi "progressive" rispetto ad altri, dato che si prendono alcuni rischi, non assomigliano a nulla di preciso e a nessuno, non sono ascrivibili ad un genere preciso, ma seguono l'istinto creativo. <i>The Great Acceleration </i>non dovrebbe mancare in nessuna lista dei migliori album di fine anno, ma ahimè penso che verrà data la precedenza sempre ai soliti nomi.</div><div><br /></div><div><br /></div>
<iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1650473051/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/artwork=small/transparent=true/" style="border: 0; height: 120px; width: 100%;"><a href="https://kodiakempire.bandcamp.com/album/the-great-acceleration">The Great Acceleration by Kodiak Empire</a></iframe>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/MeHTf49Fg_Q" title="YouTube video player" width="560"></iframe>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-540051145133107150.post-89289130869728558612023-07-04T08:16:00.001+02:002023-07-19T23:19:07.274+02:00Altprogcore Best Albums of 2023 So Far<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggyDGFd8EDMBnCr23uwVWojxtMm8asqhmn58hQmbeFjxw4kZiaERB_BCt-lk83-nN26vblCJ59uibVpbyxI8LvzsfAEIy5iuTW3wR9Tbuz1WHkZDhhjzcl3vatJj8BbK97PpLP-jr7oFy3WjEsUC-3A2K-gV_COOGaTu2fnjsR0ERuauNNBmP-xv9ORDnU/s1968/topsters2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1968" data-original-width="1968" height="458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggyDGFd8EDMBnCr23uwVWojxtMm8asqhmn58hQmbeFjxw4kZiaERB_BCt-lk83-nN26vblCJ59uibVpbyxI8LvzsfAEIy5iuTW3wR9Tbuz1WHkZDhhjzcl3vatJj8BbK97PpLP-jr7oFy3WjEsUC-3A2K-gV_COOGaTu2fnjsR0ERuauNNBmP-xv9ORDnU/w458-h458/topsters2.jpg" width="458" /></a></div><br />Ecco una cosa che non facevo da qualche tempo, la classifica di metà anno. Generalmente avevo rinunciato poiché la trovo una pratica pleonastica, visto che probabilmente alcuni album qui presenti li ritroveremo a fine anno (ovviamente mescolati), ma dato che quasi tutti i siti musicali la propongono, perché non riprovarci? Quindi, per chi fosse ancora sintonizzato su queste pagine, ecco una breve lista di cosa mi ha colpito di più nella prima metà del 2023. Vi chiederei come ogni volta di citare anche le vostre scelte, ma tanto so già che non avrò alcun feedback. Quindi beccatevi questa sterile lista senza commenti e ne riparliamo a fine anno.<div><br /></div><div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">25.<b>The Intersphere</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Wanderer </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(alternative rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=818070633/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://theintersphere.bandcamp.com/album/wanderer">Wanderer by The Intersphere</a></iframe></div></div><div><div style="text-align: center;"><div><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">24.<b>Seven Impale </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Summit</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(progressive rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1112917792/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://sevenimpale.bandcamp.com/album/summit">SUMMIT by Seven Impale</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">23.<b>Earthquake Lights</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Desert Bloom </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(orchestral pop)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3211798039/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://earthquakelights.bandcamp.com/album/desert-bloom">Desert Bloom by Earthquake Lights</a></iframe></div></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">22.<b>Lakes</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Elysian Skies</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(midwest emo)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4220976432/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://ourbandlakes.bandcamp.com/album/elysian-skies">Elysian Skies by Lakes</a></iframe></div></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">21.<b>Periphery</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Periphery V: Djent Is Not a Genre</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(djent)</span><span style="font-size: large;"> </span></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Iy78WYXtGvFRMEPoH-h7x5Y1PtRZ3GAyCcfHSBXe1zL5VYr86G5HwR_fGE-7GpjCCfQVhgS_CUioL8zz7NX_prOMyeCmxnp4PslxDsRoGaMmHTTBkp4IsdLaXTpmdpGKcYwZGXs_w1ImZqzaPlXHDEpKq4QzFAhC3rq4Cl8VenEUCDB7km9NGiptgDZg/s600/R-26421509-1678820457-5078.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Iy78WYXtGvFRMEPoH-h7x5Y1PtRZ3GAyCcfHSBXe1zL5VYr86G5HwR_fGE-7GpjCCfQVhgS_CUioL8zz7NX_prOMyeCmxnp4PslxDsRoGaMmHTTBkp4IsdLaXTpmdpGKcYwZGXs_w1ImZqzaPlXHDEpKq4QzFAhC3rq4Cl8VenEUCDB7km9NGiptgDZg/w350-h350/R-26421509-1678820457-5078.jpg" width="350" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">20.<b>Palette Knife</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">New Game+</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(midwest emo, pop punk)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1899387775/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://paletteknife.bandcamp.com/album/new-game">New Game+ by Palette Knife</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">19.<b>Origami Angel</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">The Brightest Days</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">(midwest emo, pop punk)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4251379147/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://counterintuitiverecords.bandcamp.com/album/origami-angel-the-brightest-days">Origami Angel - The Brightest Days by Counter Intuitive Records</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">18.<b>Needle</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Fall</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(progressive metal)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2010863110/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://needleband.bandcamp.com/album/fall">Fall by Needle</a></iframe></div><div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><p></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">17.<b>Lars Fredrik Frøislie</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Fire fortellinger</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(progressive rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3406779011/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://larsfredrikfroislie.bandcamp.com/album/fire-fortellinger">Fire Fortellinger by Lars Fredrik Frøislie</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">16.<b>The Aces</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">I've Loved You for So Long</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(pop rock) </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2331429831/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://ivelovedyouforsolong.bandcamp.com/album/ive-loved-you-for-so-long-explicit">I've Loved You For So Long [Explicit] by The Aces</a></iframe></span></div><div style="text-align: center;"> </div><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">15.<b>The Resonance Project</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Ad Astra</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog fusion)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3060224786/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://theresonanceproject.bandcamp.com/album/ad-astra">Ad Astra by The Resonance Project</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">14.<b>Oiapok</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Oisolün</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(progressive rock, Canterbury scene)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1120484202/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://oiapok.bandcamp.com/album/oisol-n-first-album-release-02-09-2023">OisoLün - First album! - Release 02/09/2023 by Oiapok</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">13.<b>Big Lava</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Big Lava</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(alternative rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=690553143/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://biglava.bandcamp.com/album/big-lava">Big Lava by Big Lava</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">12.<b>Superlove</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">follow:noise</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(hyperpop)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1945742727/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://superloveuk.bandcamp.com/album/follow-noise">follow:noise by Superlove</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">11.<b>Sunwell</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Sunwell</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(progressive rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=665297092/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://sunwelltheband.bandcamp.com/album/sunwell">Sunwell by Sunwell</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">10.<b>Semaphore</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">I Need a Reason to Stay</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(post hardcore, shoegaze)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4240853889/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://semaphoretheband.bandcamp.com/album/i-need-a-reason-to-stay">I Need a Reason to Stay by Semaphore</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">9.<b>Ok Goodnight</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">The Fox and The Bird</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(progressive rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1721430736/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://okgoodnight.bandcamp.com/album/the-fox-and-the-bird">The Fox and the Bird by Ok Goodnight</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">8.<b>Eyeless Owl</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Murmurations</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(progressive rock, Canterbury scene)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=3791581956/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://eyelessowl.bandcamp.com/album/murmurations">Murmurations by Eyeless Owl</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">5.<b>East of the Wall</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">A Neutral Second</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(post metal, progressive rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1625251220/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://eastofthewall.bandcamp.com/album/a-neutral-second-2">A Neutral Second by East Of The Wall</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">4.<b>Dispirited Spirits</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">The Redshift Blues</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog emo psych jazz rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1818128148/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://dispiritedspirits.bandcamp.com/album/the-redshift-blues">The Redshift Blues by Dispirited Spirits</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">3.<b>Enoch Root</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Delusion</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(progressive rock)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=210934153/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://enochrootband.bandcamp.com/album/delusion">Delusion by Enoch Root</a></iframe></div><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">2.<b>Jakub Żytecki</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Remind Me</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(ambient prog metal)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2605783896/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://jakubzytecki.bandcamp.com/album/remind-me">Remind Me by Jakub Zytecki<iframe style="border: 0; width: 350px; height: 350px;" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2605783896/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" seamless><a href="https://jakubzytecki.bandcamp.com/album/remind-me">Remind Me by Jakub Zytecki</a></iframe></div><p></p></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">1.<b>Phoxjaw</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">notverynicecream</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(hyper post hardcore)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=881569121/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://phoxjaw.bandcamp.com/album/notverynicecream">notverynicecream by Phoxjaw</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-size: medium;">Qualche EP per concludere...</span></b></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">5.<b>North of Us</b> - Bloomer</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(midwest emo)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1957899462/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://northofus.bandcamp.com/album/bloomer">BLOOMER by NORTH OF US</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">4.<b>Poh Hock </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Gallimaufry</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog fusion)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1035768286/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://pohhock.bandcamp.com/album/gallimaufry">Gallimaufry by Poh Hock</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">3.<b>Sea in the Sky</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Fall in Place</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(prog fusion)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=268706868/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://seainthesky.bandcamp.com/album/fall-in-place">Fall in Place by Sea In The Sky</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">2.<b>Adjy</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">June Songs Vol.1</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(midwest emo)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=2073172303/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://adjy.bandcamp.com/album/june-songs-vol-1">June Songs Vol. 1 by Adjy</a></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">1.<b>Overgrow</b> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">This All Will End</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">(indie emo)</span></div><div style="text-align: center;"><iframe seamless="" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=4282663051/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/minimal=true/transparent=true/" style="border: 0; height: 350px; width: 350px;"><a href="https://acrobatunstable.bandcamp.com/album/this-all-will-end">This All Will End by Overgrow</a></iframe></div>Lorenzo Barbaglihttp://www.blogger.com/profile/01699335632555426781noreply@blogger.com0