domenica 29 maggio 2016

Gates - Parallel Lives (2016)


I Gates sono tra quelle band catalogate comunemente all'interno del post rock ma, come molte altre che si trovano nei confini di questa definizione, le loro sfumature portano ad includere diversi ambiti, tra cui shoegaze, post hardcore, psichedelia. Tutto questo hanno conseguito e perseguito i Gates dal 2011 ad oggi con la pubblicazione di due EP e un full length d'esordio pubblicato due anni fa, Bloom & Breathe, davvero notevole. Parallel Lives è il secondo album che uscirà il 3 giugno e che va a smorzare e alleggerire l'epica caleidoscopica del suo predecessore. Questa volta i Gates si aprono a sonorità e trame meno complesse, con una direzione sonora alleggerita già ben chiara e delineata nei due singoli Habit e Empty Canvas, mantenendo quel tocco di impalpabilità elettrica che è un po' il loro tratto distintivo. Un'altra conseguenza di tale linea è che i Gates ricorrono con parsimonia a quei momenti di crescendo emotivi o esplosioni improvvise, con la stessa carica dei Caspian per fare un esempio, lasciandone traccia sporadicamente su Eyes, nel finale di Shiver, ma anche da altre parti.

Tra spirali di riverberi, dolci suoni acustici ed elettrici, vocalità delicate con armonie sapientemente dosate, Parallel Lives aggiunge semmai alla tavolozza del gruppo una leggera componente modello midwest emo che si può cogliere su House & Home e Left Behind. E, nonostante alcuni pezzi si avvalgono di impeti che molto spesso sfiorano il romanticismo malinconico dell'emo, essi sono immediatamente sedati dalla calma che trasmette la musica e la voce di Kevin Dye. Color Worn e la dimensione quasi da preghiera con la quale è avvolta Fade ne rispettano adeguatamente il copione. Ma gli indizi che questo secondo album sia possibilmente una prova interlocutoria e di transizione li danno le arie introspettive di Forget e della title-track poste, quasi simbolicamente, in apertura e in chiusura rispettivamente.





www.gatesnj.com

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