La scena mathcore canadese, ed in particolare la città di Toronto, negli ultimi tempi si è particolarmente distinta per l'emergere di un nutrito numero di band interessanti come Bird Problems, Autocatalytica, Bastila e Parliament Owls. A queste adesso vanno aggiunti i Telomēre che se ne escono con il loro primo EP Where Are We Still, anche se in realtà il loro singolo d'esordio Kindred Will risale all'anno scorso. I Telomēre sono nati proprio dall'incontro di due membri provenienti da Bastila e Parliament Owls, ovvero Brodie Clark (batteria) e il cantante Devlin Flynn (qui anche nelle vesti di chitarrista) rispettivamente. A loro si sono affiancati Brody Post (voce), Quinn Henderson (chitarra, voce) e Dylan Burrett (basso).
La proposta che offrono i Telomēre è molto vicina ai canoni swancore che incontrano l'experimental post hardcore. Le evoluzioni dei brani sono complesse, elaborate ed imprevedibili non solo musicalmente, ma anche per ciò che riguarda il range vocale ed i salti improvvisi di dinamica, che vanno da sezioni di clean vocals accessibili e orecchiabili fino a scontrarsi con violenti growl e harsh vocals piuttosto inaspettati.
Sequoia I: Ashes è il brano dove questi contrasti spiccano maggiormente, mentre Sequoia II: For The Wind To Take dopo un'apertura rilassata si dedica ad una serie di passaggi math rock in versione hardcore. Con le sue soluzioni costituite da molteplici direzioni, Microcosms è invece quello che più si avvicina al prog hardcore. La title-track che chiude l'EP è un estremo studio sperimentale sulle possibilità noise e avant-garde del mathcore, dato che la maggior parte del pezzo, dopo un inizio tutto sommato contenuto nei soliti parametri, sceglie di deviare verso rumorismi elettrici e vocalità delirante. Where Are We Still è un biglietto da visita che potrebbe promettere interessanti evoluzioni in futuro.
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