You're Doomed. Be Nice., in uscita oggi, è quello che si potrebbe definire un moderno esempio di prog pop contenente piccole canzoni d'autore elaborate con melodie oblique, intermezzi di chitarre acustiche ed elettriche che si intrecciano in arpeggi sincopati, improvvisi stop e ripartenze. Oh, the Sandmakers ne è un mirabile esempio nel costante cullarsi tra ballata singhiozzante e rasoiate elettriche, poi c'è This Distance con i suoi arpeggi sincopati, l'indie rock di Rest Your Soul e Unreliable Narrator nei quali si intrufolano ingerenze math pop. Ascoltando l'album, si ha la sensazione che non sfigurerebbe un'incursione nel noise o nel lo-fi alla maniera di Dinosaur Jr e Sebadoh, invece Crow ci regala dei gioielli ipnotici e psichedelici come What We've Been Up To While You've Been Away.
Come ha già provato a fare Jim O'Rourke, da un'angolazione differente, su Simple Songs, Crow si impegna a nobilitare la materia pop con intelligenti divagazioni in ambiti alternative e barocchi la cui formula per ingegnarsi in queste miniature prog è rimasta più o meno immutata rispetto alle sue produzioni soliste o con i Pinback, il che, se avete già esperienza con tali pubblicazioni, potete fidarvi ad occhi chiusi di You're Doomed. Be Nice.
Nessun commento:
Posta un commento