lunedì 13 ottobre 2014

PERFECT BEINGS - perfect_beings (2014)

 
Una volta si diceva che il progressive rock era una musica per pochi eletti. Ad ascoltare molti degli album che escono ultimamente tale affermazione potrebbe essere smentita dato che essi concedono molto spazio all’orecchiabilità e alla purezza delle melodie. Il debutto dei Perfect Beings è uno di questi, avendo le carte in regola per conquistare anche i non esperti in materia. Se da una parte le sonorità scelte per gli strumenti si rifanno chiaramente al prog sinfonico di Yes e Genesis, allo stesso tempo, dall’altro lato, i Perfect Beings propongono delle canzoni che strizzano l’occhio al pop rock, ai Beatles e alla ricchezza armonica dei Flower Kings, caratteristiche ben sintetizzate nel brano migliore del lotto Walkabout. Il chitarrista dei Moth Vellum Johannes Luley è il creatore di questo progetto e ha raccolto attorno a sé esperti musicisti. Luley si ritaglia delle parti chitarristiche timbricamente simili a quelle di Steve Howe, arricchendo i brani con gli stessi ricami barocchi, così come il basso di Chris Tristram ricorda il tipico muggito di Chris Squire.

perfect_beings è un concept album ispirato al romanzo di fantascienza TJ and Tosc di Suhail Rafidi e la musica trasporta bene l’atmosfera di un’ipotetica epopea spaziale. Molto funzionale, a tal proposito, il richiamo al sound delle vastità impalpabili degli Yes sfruttato alla maniera dei Glass Hammer: chitarra slide e accordi di tastiere altisonanti. Ma i Perfect Being cercano di essere ancora più accessibili grazie a contaminazione da art pop che sfociano nella Electric Light Orchestra (Fictions), XTC (Removal of the Identity Chip) e Supertramp (Program Kid), aprendo sin dall’inizio con due tracce di immediata presa come The Canyon Hill e Helicopter. Il pregio dei Perfect Beings è quello di non cadere sotto il peso di tali derivazioni, ma le elaborano per usarle a proprio vantaggio senza correre il rischio di risultare prosaici.   



www.perfectbeingsband.com

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