PERFECT BEINGS - perfect_beings (2014)
Una volta si diceva che il progressive rock
era una musica per pochi eletti. Ad ascoltare molti degli album che escono
ultimamente tale affermazione potrebbe essere smentita dato che essi concedono
molto spazio all’orecchiabilità e alla purezza delle melodie. Il debutto dei
Perfect Beings è uno di questi, avendo le carte in regola per conquistare anche
i non esperti in materia. Se da una parte le sonorità scelte per gli strumenti
si rifanno chiaramente al prog sinfonico di Yes e Genesis, allo stesso tempo,
dall’altro lato, i Perfect Beings propongono delle canzoni che strizzano
l’occhio al pop rock, ai Beatles e alla ricchezza armonica dei Flower Kings,
caratteristiche ben sintetizzate nel brano migliore del lotto Walkabout. Il chitarrista dei Moth
Vellum Johannes Luley è il creatore di questo progetto e ha raccolto attorno a
sé esperti musicisti. Luley si ritaglia delle parti chitarristiche
timbricamente simili a quelle di Steve Howe, arricchendo i brani con gli stessi
ricami barocchi, così come il basso di Chris Tristram ricorda il tipico muggito
di Chris Squire.
perfect_beings è un
concept album ispirato al romanzo di fantascienza TJ and Tosc di Suhail Rafidi e la musica trasporta bene l’atmosfera
di un’ipotetica epopea spaziale. Molto funzionale, a tal proposito, il richiamo
al sound delle vastità impalpabili degli Yes sfruttato alla maniera dei Glass
Hammer: chitarra slide e accordi di tastiere altisonanti. Ma i Perfect Being
cercano di essere ancora più accessibili grazie a contaminazione da art pop che
sfociano nella Electric Light Orchestra (Fictions),
XTC (Removal of the Identity Chip) e
Supertramp (Program Kid), aprendo sin
dall’inizio con due tracce di immediata presa come The Canyon Hill e Helicopter.
Il pregio dei Perfect Beings è quello di non cadere sotto il peso di tali
derivazioni, ma le elaborano per usarle a proprio vantaggio senza correre il
rischio di risultare prosaici.
www.perfectbeingsband.com
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