lunedì 25 settembre 2017
Mercury Sky - Infra EP (2017)
Forse in questo periodo qualcuno di voi sta ascoltando l'ottimo In Contact degli australiani Caligula's Horse, i quali nel loro tour di presentazione dell'album si apprestano a condividere il palco con la band di Sydney Mercury Sky che ha appena pubblicato il suo secondo EP Infra. Pare che guardando ai gruppi che provengono dall'Australia non ci sia veramente niente da buttare e la loro inclinazione a produrre rock progressivo, metal, post, djent, fusion e quant'altro sia attuale al momento non è seconda a nessuno. Dopo aver realizzato un omonimo EP nel 2014, i Mercury Sky fanno un notevole passo avanti su Infra, co-prodotto da Dave Petrovic (che in passato ha collaborato con i Cog), presentando un pugno di canzoni che ripartono dal progressive hardcore dell'esordio, ma miscelato con una maturità maggiromente consapevole nel gestire le possibilità di trame più complesse e intercalare passaggi atmosferici con momenti aggressivi tecnicamente elaborati come nella traccia di apertura Sosonal oppure attraverso ottimi bilanciamenti tra hardcore melodico e echi di metal psichedelico su SleepDreamWake. Il merito va imputato sopratutto dell'interplay tra i due membri fondatori Keiren Lovett (chitarra) e Keiran Berry (batteria) che quasi si ispirano alle evoluzioni heavy dei Coheed and Cambria, Fair to Midland e Circa Survive. Se poi aggiungiamo all'equazione anche la voce di Kay Thatch che è un misto di Anthony Green e Geddy Lee, possiamo inserire al sound anche un tocco di Rush. Se però lasciamo da parte i paragoni, e comunque pensiamo alle tracce di Infra come vicine all'altrenative rock di matrice americana, i Mercury Sky mostrano un'abilità tecnica molto avanzata per un gruppo di questo genere.
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