I Glossom arrivano da Liverpool e sono un quitetto che aggiunge al classico trio di strumenti chitarra/basso/batteria una sezione di fiati con tromba e sassofono in una fusione che potremo definire math pop jazz. Fino ad ora hanno prodotto due gustosissimi EP dei quali Brother è l'ultimo in ordine di apparizione e, anche se in tutto comprendono solo cinque brani, sono sufficienti per farsi un'idea di come la band elabori dei piccoli esperimenti pop rock eseguendoli come fossero una big band.
Quando questa estate uscì Mean Dreams dei Miracles of Modern Science segnalai il video di Follow Your Heart nella pagina Facebook di altprogcore, ma successivamente mi dimenticai di scrivere qualche cosa su questa band nel blog. Ora colgo l'occasione per ripescare questo album di chamber pop nel vero senso del termine in quanto la band si presenta suonando esclusivamente strumenti come violoncello, mandolino, contrabbasso e violino.
Quello degli The Shills è ciò che si potrebbe ascrivere all'interno dell'indie rock con tendenze all'art rock, per quel suo gusto negli arrangiamenti sofisticati anche se le variazioni non sono così molte. Un pezzo come Oh, This Devilish Place penso colpisca subito positivamente, anche se, nei due volumi di Keep Your Hands Busy, pur essendo gradevoli non si trovano delle tracce altrettanto all'altezza. Comunque un punto di forza è che ogni canzone differisce abbastanza dall'altra, riuscendo a mostrare varie angolazioni e elementi stilistici dell'alternative rock.
Per finire vi ricordo che è uscito la scorsa settimana un EP acustico dei From Indian Lakes che contiene tre inediti e due versioni acustiche di Ghost e Come in This Light tratte da Absent Sounds.
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