Partiamo con il sesto album in studio dei Thieves' Kitchen che, con le sue arie fusion e canterburiane, rappresenta musicalmente la proposta meno dura di questa rassegna.
Infatti poi si passa al post hardcore degli Arcane Roots e Icarus the Owl. I primi ritornano dopo l'album d'esordio con il solido EP Heaven and Earth, mentre i secondi tagliano il traguardo del quarto album con Pilot Waves, un mix che potrà piacere ai fan di Circa Survive, Emarosa e I The Mighty.
Le vere novità arrivano ora: i No Transitory sono una nuova band neozelandese che, pur suonando molto simili a TesseracT e Skyharbor, hanno un ottimo senso melodico e una buona preparazione tecnica, il che fa presupporre che siano, sì degli esordienti, ma con esperienza.
Poi arriviamo agli inglesi Eschar che suonano un bel prog metal/djent strumentale ed infine i norvegesi Rendezvous Point che si fanno conoscere per la prima volta con il buon Solar Storm. Niente di trascendentale, si intenda, ma sempre e comunque meritevoli di una menzione.
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