martedì 1 ottobre 2019
Altprogcore October discoveries
Chasing a Phantom è il primo album dei Changing Scene, pubblicato nel 2016 ma che attualmente è in fase di remixaggio per una prossima riedizione. Come debutto promette molto bene dato che il quartetto si dimostra agile nel cambiare spesso prospettiva stilistica con un approccio eterogeneo che va dal post hardcore progressivo al roots rock, dalla rock opera al cantautorato americano. Un eclettismo che richiama in alcuni momenti i The Dear Hunter.
Chi lo avrebbe mai detto che l'emo americano avrebbe fatto proseliti in Svizzera. I Cold Reading sono infatti un quintetto di Lucerna attivo dal 2014. Dal maggio scorso hanno inaugurato con Part 1: Past Perfect una trilogia di EP la cui seconda parte Present Tense è uscita da poco e la terza è prevista per i primi mesi del 2020.
La nuova scoperta lanciata dall'etichetta Kscope sono i francesi Klone, attivi in realtà da un bel po' di anni e che riscossero già un certo consenso con l'album del 2015 Here Comes the Sun. Il nuovo Le Grand Voyage prosegue su quella strada presentando un post prog tanto metal quanto atmosferico sulla stessa lunghezza d'onda di Anathema, Katatonia, Riverside e A Liquid Landscape.
L'EP Binary Farm dei Shwesmo è il prodotto del sodalizio del chitarrista Yoel Genin e del batterista Yogev Gabay entrambi nella band prog fusion HAGO. Ad ogni modo Shwesmo è lo pseudonimo dietro il quale opera principalmente il solo Genin, ma l'indirizzo del progetto è il medesimo: spingere la fusion metal verso territori futuristici con l'ausilio di abbondante elettronica nella stessa moderna visione prog dei Frost*.
Dopo aver riascoltato questo album datato 2012, prima e unica opera dei russi Follow The White Rabbit, mi sono accorto di non averlo mai segnalato tra queste pagine. Forse perché ci ho messo molto per farmi piacere Endorphinia, un lavoro assolutamente unico che penso non accetti mezze misure, lo si ama o lo si odia, e che comunque ha bisogno di molto tempo per essere digerito. Questo è progressive-core al massimo delle sue potenzialità: sperimentale, caotico e avant-garde, come una versione fuori di testa degli Agent Fresco. Ancora oggi è un bel calcio sullo stomaco e proiettato molto più avanti di tanta roba che è in circolazione in questo momento. Del gruppo non si è avuto più traccia e nel tempo Endorphinia non ha raggiunto lo status di culto che meriterebbe, forse a causa della sua natura troppo estrema e complessa. I Follow The White Rabbit continuano ad essere un'oscura parentesi conosciuta da pochissimi fedeli.
Rise Twain è il progetto musicale nato dall'unione di Brett Kull degli Echolyn e J.D. Beck, autore attivo a teatro e con gli The Scenic Route per i quali Kull ha prodotto un album. Il primo album del duo edito dalla InsideOut è una specie di cantautorato prog con venature sonore molto americane che attingono da alternative, blues, folk e roots rock.
Parte djent, parte fusion, i Chronologist suonano un prog strumentale che ha caratteristiche ben collaudate se non fosse che i due chitarristi, Julian Gargiulo e Nick Broomhall, qualche volta fanno ricorso alle acustiche per dare un tocco più solare ed esotico alla musica. Formato nel 2013 al Berklee College of Music di Boston insieme al batterista Zach Sacco e ora residente ad Austin, il trio ha pubblicato Cartographer nel 2016. Al momento si stanno dedicando al progetto in fase di completamento Solstice & Equinox, inizialmente inteso come un album intero, è stato poi deciso di suddividerlo in quattro EP pubblicati in occasione dei cambi di stagione del 2019, come il titolo lascia intendere. In questo terzo EP autunnale, Equinox II, sono presenti come ospiti Davesh Dayal (Skyharbor) e Robby Baca (The Contortionist).
Era solo una questione di tempo che quei pazzi dei giapponesi dopo aver inventato le idol metal passassero all'idol progressive rock. Il collettivo al femminile delle xoxo EXTREME fa proprio questo: vestite come icone pop giapponesi cantano e ballano prog rock scritto per loro e senza timore di coverizzare Magma o Anekdoten, due band molto popolari in Giappone.
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