martedì 21 maggio 2019
Narco Debut - Strange and Ever-Changing Depths (2019)
I Narco Debut non sono una novità da queste parti, il loro secondo EP Garden Dreams era già entrato nei radar di altprogcore ai tempi della sua uscita nel 2016. Con Strange and Ever-Changing Depths il quartetto di Detroit arriva al debutto alla cui produzione ci ha pensato Kevin Dye dei Gates. Già questa è una sorta di garanzia in quanto se è palese che i Narco Debut abbiano qualche debito stilistico con band come Coheed and Cambria e Circa Survive, è anche da notare come si distinguano per calibrare sonorità più leggere e oniriche provenienti dal post rock e dallo shoegaze.
I groove chitarristici di This Feels Just Like Heaven e Omniscience Verses sono vicini per intensità alla band di Claudio Sanchez, ma i Narco Debut di loro sanno aggiungere delle efficaci svolte psichedeliche (nella prima delle due) che sfociano nel lisergico e che talvolta si sposano con atmosfere elettroacustiche, tipo su Wading Strange and Ever-Changing Depths, High Beam Composure o la bella introduzione Lck+10 che si collega direttamente alla suggestiva Wanderlush. Capace anche di tirate drammatiche come Azulita, in cui viene fuori la loro attrazione per il post rock, l'album offre altri punti di vista più solari come Yukon e i delicati paesaggi sonori immersi nei riverberi di Dandelion Kids. Soltanto per ribadire che le somiglianze con altre band sono solo dei punti di partenza dai quali iniziare, in quanto i Narco Debut, spaziando, hanno la possibilità di soddisfare il gusto anche dei meno avvezzi al post hardcore.
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