giovedì 24 gennaio 2013

L'importanza di chiamarsi The Mars Volta


Proprio un anno fa gioivamo della reunion degli At the Drive-In anche se solo per una serie di concerti, oggi invece ci tocca la bomba di Cedric Bixler che, tramite il suo profilo twitter, annuncia terminata la sua esperienza nei Mars Volta e, quindi, il loro conseguente scioglimento. Sarà un caso, ma proprio ieri la nuova band di Omar Rodriguez-Lopez, Bosnian Rainbows, alla quale Bixler fa polemicamente riferimento nella sua dichiarazione (vedi in fondo al post), ha presentato il suo primo singolo. Ma qui non vogliamo indagare le eventuali responsabilità imputate a tale decisione, qui parliamo degli ormai defunti Mars Volta.

La cosa più importante che mi hanno insegnato i Mars Volta è che una delle più grosse balle in campo musicale è sentir ripetere il ritornello che il rock è morto e che ormai tutto è stato provato. Ricordo ancora la prima volta che ascoltai De-loused in the Comatorium come una delle esperienze musicali più gratificanti che abbia mai provato. Rimasi sbalordito, attonito e ammirato. Ecco, credo che quando ancora oggi un album riesce a stupirti questa è la prova tangibile che il rock abbia ancora molto da dire. E' vero che in questo esordio spettacolare si possono rintracciare chiaramente riferimenti a grandi band del passato, ma credo che nella musica non sia solamente importante quanto tu sia originale, ma anche come la tua sensibilità ti permette di trasfigurare gli insegnamenti dei tuoi maestri. Anche se non inventi nulla di nuovo ma riesci a rendere attuale un linguaggio datato, il risultato può essere altrettanto efficace.

Cedric Bixler e Omar Rodriguez-Lopez sono stati degli innovatori su questo fronte, sia con i Mars Volta che con gli At the Drive-In. Senza i Mars Volta questo blog non esisterebbe, ma, soprattutto, neanche tanti altri gruppi che compaiono qui. De-Loused in the Comatorium, oltre ad essere una pietra miliare della storia del rock, ha fondato e alla stesso tempo definito un nuovo genere. I Mars Volta in questo disco hanno fuso spregiudicatamente hardcore punk, psichedelia e progressive, polo negativo e polo positivo, con risultati spettacolari e inaspettati. Il duo Bixler Zavala/Rodriguez-Lopez ha in pratica marcato una linea sul terreno, dando la direzione a decine di epigoni ed emuli, ma nessuno (neanche gli stessi Mars Volta) è riuscito ad avvicinarsi a quella perfezione.



A giugno di quest'anno De-Loused in the Comatorium compirà 10 anni e riascoltato oggi non ha perso un briciolo della sua potenza deflagrante. In 60 frenetici minuti i Mars Volta reinventarono il rock per l'uomo schizoide del ventunesimo secolo cantato dai King Crimson. Dopo di ciò ci fu il bel tentativo di spingersi (troppo) oltre con Frances the Mute, lavoro eccessivo e affascinante. Ma si capì che il gruppo aveva già dato di tutto e di più con l'opera prima (anche se dietro c'erano anni d'esperienza con gli At the Drive-In), troppo perfetta per essere superata.

I Mars Volta già da qualche anno non erano più quelli di un tempo. La loro musica era diventata distaccata, virtuosa e sperimentale per il solo gusto di esserlo. Anche le nuove formule che la band ha cercato di testare, passando dal jazz-core prima e dal post punk psichedelico poi, erano diventate un compiaciuto esercizio di stile. Detto ciò, comunque, era bello sapere che ci fossero e sentire la loro presenza. Come una persona che non vedi più da tanto tempo: sai che è da qualche parte e sai che un giorno, prima o poi, la potresti rivedere.

Quello che riserva il futuro è già noto: Rodriguez-Lopez continuerà nelle propria prolifica carriera solista e non. Bixler dal canto suo ha dichiarato di aver già pronto un nuovo progetto come solista che molto presto vedrà la luce. Ma queste, ormai, sono altre storie.

Cedric Bixler-Zavala full Twitter statement:
Thank u 2 all VOLTA fans u deserved more especially after the way u rooted for us on this album. I tried my hardest to keep it going but Bosnian Rainbows was what we all got instead. I can’t sit here and pretend any more. I no longer am a member of Mars Volta. I honestly thank all of you for buying our records and coming to our shows. You guys were a blast to play in front of. We could never had done it with out you. My dream was to get us to the point were Jon Theodore and Ikey Owens came back but sadly it’s over. Thank u a million times over for ever giving a fuck about our band. For the record I tried my hardest to get a full scale North American tour going for Noctourniquet but Omar did not want to. I guess a break from mars volta means starting another band and ignoring all the support the fans gave us. I tried my hardest guys. All I can do is move forward with my music and just be happy that mars volta ever happened at all. God Damn we had a blast. Thank u again. And no I’m not joking about any of this, I owe it 2 u guys to all fans to be serious about this. Thank u to all past members who helped Volta along as well. we blasted through like a comet and left our mark! If u ever see me in person and want to know why I’ll tell u my story. Please just be happy that it happened at all remember all the opposition we were met with for just starting a new band back in 2001.(sic)

2 commenti:

Willoworld ha detto...

Cavolo, mia hai dato due notizie bomba, una bella e una bruttissima... l'uscita del nuovo TDH e questa qui. È sempre un grande piacere seguire il tuo blog. Ti rinnovo i complimenti!! Abbiamo molti gusti in comune (a parte forse i Riverside che a me continuano a piacere!! :))) Adesso vado a cercare di riprendermi, perchè la rottura dei Mars Volta mi ha messo un po' KO... :) Un salutone!!

Lorenzo Barbagli ha detto...

Quando si scioglie una band come i Mars Volta è sempre un peccato, però come accennato nel mio post a me dispiace fino ad un certo punto. Se dovevano continuare a fare dischi come gli ultimi tre è meglio che sia andata così. Credo poi che il fatto di citare Jon Theodore e Ikey Owens da parte di Cedric fa pensare che non fosse pienamente soddisfatto della piega che aveva preso la band.