lunedì 12 settembre 2011

UMPHREY'S McGEE - Death by Stereo (2011)


Gli Umphrey's McGee sono una di quelle cosiddette "jam band" americane (sulla falsa riga dei Phish per intenderci) che faticano a sfondare in Europa, ma che in patria hanno una ragguardevole base di fan. Questi ultimi si divertono come pazzi, soprattutto durante i concerti del gruppo, dove vengono improvvisate jam chilometriche (chiamate con l'appellativo di "Jimmy Stewart"), presentati brani inediti e cover di lusso.

Gli Umphrey's, proprio come i Phish, sono dei musicisti sopraffini, ma i loro album rimangono comunque nella media, senza nulla di veramente memorabile, concentrandosi più sulla spettacolarità esecutiva che non sulla composizione in sé.

L'album precedente Mantis era comunque ottimo, oltre ad essere il primo della band a presentare dei brani propriamente progressivi. Death by Radio (che esce domani) torna a lidi meno elaborati, presentando dei pezzi brevi e stilisticamente abbastanza eterogenei. A vedere il titolo, la copertina e sentendo il singolo Miami Virtue vengono in mente delle atmosfere vintage anni '80, come se la band tentasse una sterzata verso lidi commercialmente più appetibili. Ma dentro c'è più di questo. Forse è un omaggio ai bei tempi andati quando i Rush suonavano Spirit of the Radio e i Journey si immolavano al pop radiofonico con Raised on Radio.

Death by Stereo gronda di groove rockettari mutuati dal grunge (Domino Theory), ma anche di AOR funky (Booth Love, Deeper) con un occhio a Supertramp e Steely Dan (Wellwishers). Il fatto è che, pur gradevoli che siano questi pezzi, si intuisce che l'album sarebbe stato di tutt'altro tenore se gli Umphre's McGee avessero seguito la linea di Search 4 e The Floor, dove vengono adottati dei percorsi più sofisticati. Invece così si ha quasi l'impressione che il gruppo non si sia impegnato più di tanto, arrivando a mettere su disco delle cose raffazzonate negli scarti di tempo tra una jam e l'altra.





http://www.umphreys.com/

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