domenica 28 novembre 2010

22 - FLUX (2010)


22 è un nome abbastanza anonimo, eppure questa band proveniente dalla città di Trondheim, Norvegia (la stessa che ha dato i natali ai Motorpsycho), fa di tutto per non passare inosservata. Il primo fattore a colpire è infatti il look. Proviamo in tal senso a dare un'occhiata alle loro foto o ad un loro video, magari con l'audio a volume zero. Li si potrebbe benissimo scambiare per nuovi paladini glam rock: ogni membro del gruppo è caratterizzato da un colore sgargiante, vestiti singolari, trucco pesantissimo, capigliature platinate, visi efebici e movenze coreografiche. Tutto contribuirebbe a catalogarli come emuli di David Bowie e Scissor Sisters (chiedo venia per la citazione).

Quando invece si alza il volume si rimane spiazzati: questo quartetto norvegese suona un prog rock coi fiocchi, talmente carico di rimandi che ognuno potrebbe sentirci dentro il gruppo che vuole. The Mars Volta, Mew, The Dear Hunter, Dredg, Muse (purtroppo) e ancora e ancora setacciando il post hardcore e il math rock. Dopo l'EP E.S.P. - Extended Sensory Play, risalente al 2008, i 22 hanno esordito quest'anno con l'album Flux. Il frullato della band prende vita dall'idea di suonare electro-pop con un'ostentazione di ritmiche matematiche, spastiche ed epilettiche (tipo The Fall of Troy), con germi di frenetico funk.

La ricerca ossessiva e spasmodica nei confronti di tempi irregolari è un po' ostentata a dire il vero e talvolta è quasi stucchevole. Ma se le geometrie di Plastik sono l'equivalente in musica di scienze robotiche, tra integrali e radici quadrate, è anche vero che il funk-pop di I Am That I Am riesce ad essere impegnato e spensierato in egual misura.

La sfida di scontrare melodie orecchiabili con forme aritmetiche ha risultati originali in potenziali ballate rock radiofoniche trasfigurate sotto il peso di accumuli percussivi (Loopwhole) e nei tour de force progressivi (la notevole title-track). Disconnecting from the Grid e Susurrus sono penalizzate da una derivazione Muse troppo accentuata, anche se nella parte dell'inciso prendono strade più personali. Questa tecnica di vedere strofa e ritornello come due entità differenti e distaccate all'interno della stessa canzone è presente con maggior rilievo su Gotodo e Kneel Estate. Quest'ultima, ad esempio, riprende degli stilemi hip hop che improvvisamente sfociano in un chorus pop, in modo che, se si ascoltasse solo questa canzone per farsi un'idea del gruppo, il risultato sarebbe alquanto spiazzante.

Ecco, magari è proprio questo il consiglio: di non ascoltare solo una canzone per farsi un'idea del raggio d'azione musicale della band, sarebbe limitativo. Flux come esordio è eccellente, anche se i 22 devono mettere a fuoco ancora qualche idea, per esempio negli episodi più ambiziosi come Power is so Yesterday e Abdomental, che però riesce a costruire una bella atmosfera misteriosa. Comunque, a parte ciò, nulla da dire...ce ne fossero di esordi così promettenti.



www.myspace.com/22newenergymusic

1 commento:

Lorenzo Donato ha detto...

Ma dove le trovi queste chicche???..sei fantastico!!...
Veramente un bel gruppetto!!