lunedì 27 aprile 2009

SUCIOPERRO - Pain Agency (2009)


Pain Agency è il secondo atteso album degli scozzesi Sucioperro, ridotti da un po' di tempo a trio, ma potenti come non mai. JP Reid (voce, chitarra), Fergus Munro (batteria, voce) e Stewart Chown (basso) ritornano dopo tre anni dall'esordio con un lavoro sempre calibrato tra potenziali melodie alternative-pop e sfuriate punk.

Le dieci canzoni contenute su Pain Agency limano e approfondiscono il sound di Random Acts of Intimacy che li aveva presentati come degni cugini musicali dei Biffy Clyro. Infatti ritroviamo nei Sucioperro la sessa attitudine tesa a creare memorabili e pesanti punk pop songs costruite alternativamente su massicce chitarre elettriche e arpeggi sovrapposti.

Liquids attacca subito l'ascoltatore incorporando in sé sia melodia, sia distorsioni heavy, che subito vengono attenuati dalla più pacata e orecchiabile The Dissident Code. Queste due canzoni poste in apertura fungono quasi da manifesto programmatico per quello che ci aspetta. Il singolo Don't Change (What You Can't Understand) e Are You Convinced?, raccolgono le affinità con i Biffy Clyro per dare vita a due pezzi semplicemente straordinari, con una struttura abbastanza simile tra loro: nella prima parte molto orecchiabili e tiratissimi, nella seconda più duri e aggressivi.

Hate Filters è il pezzo più lungo (più di sette minuti) e drammatico scritto sinora dalla band e si basa su un ritmo ossessivo, con chitarra grave che doppia i colpi della batteria, arrivando a produrre un'aria cupa e disturbante. Altri brani si rifanno a questa filosofia sonora che prevede riff oscuri e massicci, come su Mums' Bad Punk Music (già anticipata nell'omonimo EP) o quasi nichilisti come su No.273. Una particolarità che in Random Acts of Intimacy non era stata sviscerata così palesemente.

You Can't Lose (What You Don't Have) è un'altra classica canzone alla Sucioperro, veloce ed essenziale, mentre Conception Territory è una ballad lievemente malinconica che nella parte centrale contiene un insolito intermezzo a ritmo di calypso. I Have Reached My Limit è invece un'obliqua sperimentazione divisa tra strofe elaborate e ritornelli orecchiabili che sembrano creati apposta per fondere in un solo pezzo molteplici aspetti dello stile della band. Oltre a ciò si può aggiungere che Pain Agency è prodotto e suonato magnificamente e che è un disco imperdibile per chiunque ami l'alternative rock dotato di sangue e cervello.

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