Il chitarrista danese Alexander Varslev aveva fatto capolino nel mondo del prog metal con l'ambizioso progetto South Harbour nel cui primo album, A Withered World In Colour, aveva riversato una moltitudine di sfaccettature metal, da quelle più sognanti e oniriche fino a quelle più pesanti e aggressive. Quel lavoro era anche l'espressione dell'eterogeneità di una band che in fondo non era tale, in quanto molti dei musicisti e cantanti coinvolti erano ospiti di quel progetto.
Quindi Varslev, dopo quell'unica prova, ha pensato di fondare una formazione stabile e infine ripartire con un nuovo nome. I South Harbor sono quindi andati a confluire negli ÊTRE, perseguendo la medesima strada prog metal e programmando di esplrarne di nuovo le declinazioni, stavolta nel corso di tre EP dei quali il primo I: Human viene pubblicato oggi. Accanto a Varslev ci sono la cantante Freja Ordell, il bassista Axel Ming e il secondo chitarrista Kristian Hejlskov.
I: Human contiene cinque tracce che, ascoltate nella loro sequenza, danno come un senso di evoluzione in complessità e di avvicinamento al prog, fino a raggiungere l'apice nella conclusiva Sea of Spectrum. Le prime tre Perilune, Fractured e Into Light affrontano il prog metal dalla parte più melodica e ortodossa, ma racchiudendo un costante senso elegiaco tra il doom e il gotico. The Descent è il pezzo più propulsivo e crudo che si pone come spartiacque tra le due anime dell'EP in cerca di un equilibrio tra una melodrammaticità più strutturata ed una più accessibile.
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