lunedì 16 marzo 2020

hubris. - Metempsychosis (2020)


C'è una nuova band da tenere d'occhio all'interno del filone post rock. Questa è il quartetto svizzero degli hubris. che in realtà è già attivo dal 2015, avendo realizzato già due album. Il nuovo Metempsychosis, con l'aiuto della promozione della sempre lanciatissima etichetta australiana Art As Catharsis, può veramente aprire nuovi orizzonti al gruppo elvetico, contando anche sulla qualità del prodotto portato in dote. La terza fatica degli hubris. infatti si piazza adeguatamente accanto a quanto finora da loro creato.

Metempsychosis è una sorta di concept album strumentale dove ogni traccia è ispirata e prende il titolo da personaggi della mitologia greca per richiamare la metafora di morte e resurrezione. Un programma che segue anche l'impostazione e lo sviluppo dei brani se si pensa ad Adonis, il quale nella prima parte è una tranquilla e fluttuante opera in divenire, che si sfoga in seguito nella veemenza elettrica della coda finale.

Negli ultimi tempi a sorgere come migliori episodi di post rock ci sono stati i lavori di Caspian e Tides of Man, con la traccia di apertura Hepius gli hubris. sembrano calcare quegli esempi attraverso un'incisiva presenza ritmica e connotazioni chitarristiche tese a tessere una trama di riverberi pittorici. Ed è proprio la suggestione visiva che la band cerca di stimolare: Dedalus è ancora un satellite nell'orbita di vorticose evoluzioni elettriche, mentre Heracles accenna ed esita su eventuali crescendo servendosi di arpeggi, intersezioni tra chitarre e lontani echi ambient che confluiscono in vasti muri distorti.

Non mancano quindi neanche accenni alla new age o all'ambient, che si palesino in modi più chiari nella narrazione sperimentale di Icarus, o più velati ma altrettanto incisivi su Dyonisus, un tour de force floydiano sotto steroidi nell'introduzione e un minimale gioco di accordi immediatamente dopo, alternativamente poi condotti  ad una grande onda amplificata. Alcuni gruppi post rock vogliono trasmettere la catarsi emotiva con imponenti droni elettrici, gli hubris. al contrario preferiscono affidarsi all'empatia delle dinamiche che uno strumento musicale può tirar fuori.


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