Il primo è quello dei The Panic Division, il progetto del musicista Colton Holliday il cui precedente album, Eternalism, fu uno dei miei preferiti del 2012. Aero Nautical, pubblicato oggi, è ancora una volta un'avventura musicale che si tuffa nelle atmosfere del rock anni '80, sonorità sature ed energiche dominate da chitarre e tastiere, mettono sempre in mostra il gusto per le melodie di Holliday.
Il secondo disco è molto differente e viene pubblicato sempre oggi. A Mote of Dust è un nuovo progetto solista dell'ex Aereogramme e forse anche ex The Unwinding Hours, Craig B. L'album omonimo è molto crepuscolare e minimale, in una parola intimista, e per la maggior parte del tempo vede Craig impegnato in solitaria a cantare ballate autunnali coadiuvato solo da chitarra acustica e piano. Se ne consiglia quindi l'ascolto in determinati stati d'animo e in momenti molto rilassati della giornata. Molto simile alle cose fatte con gli Unwinding Hours, ma ancora più scarno a livello di strumentazione. A proposito di quel gruppo non sappiamo se continuerà dato che Iain Cook, l'altra metà degli UH, è impegnatissimo con i CHVRCHES.
Il terzo è un album di pop cristallino e semplicemente perfetto che arriva dai Lydia. Il gruppo è da molto tempo che è in giro, ma, dopo quello che viene considerato il loro classico, Illuminate del 2008, li avevo un po' persi di vista. Complice sono state le varie vicissitudini della band: l'abbandono di Mindy White per formare gli States, poi quello del chitarrista Steve McGraw e infine uno iato nel 2010 durato lo spazio di un annetto. Da lì in poi ci sono stati alti e bassi, ma questo Run Wild è stata una bella sorpresa, un piccolo gioiello di dream pop dove non c'è un brano fuori posto, con una menzione particolare per The Sound in Your Dream e Past Life.
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