Gli Exit Dream sono una nuova band appena costituita che si affaccia nella scena post rock/shoegaze con il trascinante singolo kaleidoscope. Il gruppo è formato dal cantante Wes Thompson, (ex Napoleon), il batterista Max Nicolai e il chitarrista Liam Torrance (entrambi ex Casey).
Dal Texas rurale arrivano gli Stoneside., due musicisti che si celano dietro l'anonimato di maschere, affermando che la loro identità non è importante, ma solo la musica e le storie drammatiche raccontate attraverso di essa. Vi ricorda qualcuno? Se siete insicuri basta dare un ascolto alla musica e capirete che non siamo molto distanti dal post metal atmosferico degli Sleep Token, anche se spesso e volentieri i brani prendono un'improvvisa piega metalcore. Come si intuisce dal titolo questo è il secondo EP del gruppo che ha pubblicato anche i due singoli "standalone" Iodine e The Balance.
Con il primo album The Luminescence in uscita il 29 aprile gli Empire Springs si fanno strada con due singoli interessanti che pongono sullo stesso piano atmosfera psichedelica e metal.
Oyeme (Thomas) è una giovane cantautrice indie di Chicago. Nonostante la giovane età in passato è stata già attiva in diversi progetti musicali, ma dal 2019 ha iniziato a pubblicare singoli a suo nome. Il suo stile musicale lo si potrebbe descrivere come un moderno incontro tra Nick Drake e Bon Iver, una folktronica downtempo malinconica e intima rivestita benissimo dalla sua voce espressiva che nel contesto atmosferico può ricordare Billie Eilish, ma a sua differenza Oyeme rende interessanti e stimolanti gli arrangiamenti, senza trasformarli in soporifere ballad narcolettiche.
Gli A Notion of Silence sono la creatura del chitarrista Austin Klinger che ha completato la formazione integrandola con i Lines in the Sky al completo: Jesse Brock alla voce, Bowman Brock alla batteria e Benjamin McAnelly al basso. Nel 2018 hanno esordito con Dynamo, un ottimo concept album prog metal a cui non manca nulla: slancio di epici chorus, riff che sfiorano il djent e un pizzico di growl che va a spezzare l'equilibrio delle buone intuizioni melodiche. Il gruppo si è da poco rifatto vivo con il singolo Reclaimed.
Gli A Will Away sono insieme quasi da dieci anni e suonano un solare incrocio tra midwest emo e alternative rock. Nel 2017 avevano esordito con Here Again, che vi consiglio di recuperare, per l'etichetta Triple Crown Records (la stessa di The Dear Hunter, From Indian Lakes, Adjy) e hanno da poco pubblicato il secondo album Stew, molto gradevole e con qualche pezzo davvero ben riuscito.
In attesa ormai da un paio di anni di pubblicare il loro EP d'esordio With Absence, Comes Clarity, i Meare hanno finora realizzato questi tre singoli che spiegano abbastanza bene il sound del gruppo. Un alternative rock imbevuto di suggestioni dream prog che può ricordare i Copeland, Circa Survive e dim.
Opera unica purtroppo dei Tommy Boys risalente al 2015. Un ottimo e genuino math rock che avrebbe potuto avere la possibilità di crescere.
I we broke the weather sono arrivati al primo album omonimo dopo essersi conosciuti in modo del tutto fortuito. Quindi un gruppo formato da non professionisti uniti solo dall'amore comune per la musica dai connotati prog, citando tra le influenze King Crimson, Yes, Rush, The Dear Hunter e Thank You Scientist, nu-jazz, fusion, math rock. Diciamo che il risultato è meno ambizioso dei gruppi citati, però ve lo segnalo visto che ha riscosso buoni consensi.
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