Nick Prol è come una scheggia impazzita nel panorama del progressive rock. Testata la sua lucida follia sull'esordio Loon Attic, adesso ci riprova con la seconda opera An Erstwisle Alphabestiary: Book One, il quale dal titolo, oltre che aprire ad un seguito, fa pensare anche ad un concept album, ma non è esattamente come sembra. La peculiare natura lirica e narrativa di An Erstwisle Alphabestiary assomiglia più ad una "guida" o un'appendice posta all'interno di un ipotetico concept album. Infatti Prol si immagina la fantastica isola di Erstwisle, ci costruisce sopra una mitologia e, come uno scienziato, si mette a descrivere e a catalogare flora e fauna di cui è popolata l'isola. Un libro-bestiario appunto.
Come ben ammette Prol la sua musica è ammantata di Rock In Opposition, ma pur essendo un avant-prog dalle trame lunatiche, complesse e ironicamente cervellotiche, il tutto ricade dentro una dimensione non priva di accenni ed elementi orecchiabili derivati dall'art pop. Ad aiutare Prol come membri effettivi della band ritroviamo i validissimi contributi di Ben Spees (qui nelle vesti di bassista) e Connor Reilly (batteria) provenienti dagli altrettanto cervellotici The Mercury Tree. Come per l'album precedente Prol non si è fatto mancare ospiti eccellenti che gravitano attorno all'universo avant-prog e i piccoli cameo alla narrazione sono stati affidati a Kavus Torabi (Knifeworld, Gong, Utopia Strong), Thymme Jones (Cheer-Accident) e Bob Drake (ex Thinking Plague e 5uu's).
Comunque, se il primo album Loon Attic era forse un po' soffocato da quell'impronta di musica "tutta matta" alla Cardiacs, An Erstwisle Alphabestiary assume una conformazione maggiormente consapevole della personalità progressiva dei The Proletarians, andandosi ad avvicinare all'unicità avanguardista dei The Mercury Tree. Tra le pieghe del math rock da camera di Foreword By the Author e Hidges, le visioni space rock di New Life e Intristics, gli squarci pronk di Birth Gourd e Cludges, ci si ritrova in un mondo di mezzo musicale, diviso tra l'accademico e l'irriverente, tra il sound prog americano e quello inglese, dove le figure di riferimento potrebbero essere Mike Keneally e i Knifeworld. In pratica, per utilizzare un luogo comune riferito ad altri argomenti, per sintetizzare la musica contenuta nell'album, si potrebbe adattare la massima "fa divertire ma fa anche riflettere".
An Erstwisle Alphabestiary: Book One segna per Nick Prol & The Proletarians una crescita ed un'emancipazione artistica notevole che, se ben coltivata, ci regalerà sicuramente anche un degno seguito con Book Two.
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