mercoledì 1 aprile 2020
Altprogcore April discoveries
Dopo aver prodotto due EP il quartetto di Portland Glacier Veins fa il suo ingresso alla Equal Vision Records e debutta con l'album The World You Want to See. Il gruppo che si definisce "dream punk", è partito come un progetto solista della cantante Malia Endres alla quale in seguito si sono aggiunti amici musicisti. Il mix di pop, emo e alternative rock è molto accattivante e sembra portarci indietro di qualche anno ai tempi dei migliori Paramore, ma aggiornati al 2020.
Tajanae è una nuova band formata dal batterista Ben Rosett (Strawberry Girls, Eternity Forever), il chitarrista Tayor Neal (TANG), la cantante Haley Nicole Woodward (Mookatite) e il tastierista Ryan Camastral. L'EP Half Moon è un mix di math fusion con influssi pop smooth che piacerà a chi apprezza il percorso seguito dagli Strawberry Girls.
Un trio formato nel 2015 e che ha collezionato i propri esperimenti artigianali poi finiti nell'album Great Album (2018), una specie di compilation eterogenea che comprende un po' di tutto: dall'art pop all'hip hop. Guidati dalla cantante Jill Ryan, i Great Time hanno dato prova di creatività dal vivo, rielaborando alcuni brani di Great Album, soprattutto nell'ottima performance Audiotree, dopo il quale hanno pubblicato due nuovi singoli.
Una scoperta per modo di dire perché questo EP è in realtà il frutto di una collaborazione tra i già conosciuti The Kraken Quartet e il chitarrista Nay Wilkins degli Hikes, attivo anche come solista con il progetto Adobo. E Backdrop non fa altro che unire le forze dei cinque con l'indie math rock di Wilkins e il prog jazz del quartetto Kraken in maniera molto aggraziata.
Zopp è l'album d'esordio dell'omonimo duo di Nottingham formato dal polistrumentista Ryan Stevenson e dal batterista Andrea Moneta. Il disco è un'istantanea di prog tastieristico molto debitore delle ultime tendenze scandinave prog e del jazz rock proveniente dalla scuola di Canterbury. A fare da ospiti d'eccezione troviamo Andy Tillison dei The Tangent e il fiatista Theo Travis.
Con gli Higher Power pare di essere tornati indietro alla scena post hardcore di Long Island di venti anni fa. Solo che gli Higher Power provengono da Leeds, ma il loro sound non potrebbe essere più americano, ricordando un mix tra Glassjaw, Jane's Addiction e Cave In con un'attitudine grunge e pop punk. 27 Miles Underwater è il loro secondo album, pubblicato a gennaio riscuotendo consensi un po' ovunque.
Magari non siamo al livello degli Elder, ma lo stoner rock del trio Howling Giant è sicuramente gradevole. The Space Between Worlds, album che arriva dopo tre EP, è un concentarto di heavy rock e riff stoner che però non è declinato nella solita patina doom, ma sostenuto da un discreto livello di melodia e armonie vocali.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento