venerdì 17 gennaio 2020

Gloe - Dead Wait (2020)


Fin dall'EP di esordio Vestige, pubblicato nel 2015, il quartetto Gloe di Salt Lake City si è presentato con un formula piuttosto ambiziosa e personale. Prendendo come base di partenza il post hardcore progressivo dei The Mars Volta lo ha addizionato a risvolti math rock con dei curiosi innesti ambient che, collocati all'interno delle sonorità elettriche e psichedeliche, potremmo ricondurre allo shoegaze. E' un singolare connubio di elementi che porta a degli accostamenti impensabili come se i Circa Survive suonassero jazz ed echi di un altro gruppo originale come i The Valley Ends.

Il primo album Dead Wait (pubblicato oggi) solidifica e focalizza al meglio la già matura formula dell'EP in un album che, senza esagerare, osa scardinare nuovi confini nell'experimental post hardcore, sottraendo le peculiarità più aggressive per andare ad esplorare inviolati sentieri onirici e psichedelici del math rock grazie all'unione con lo shoegaze. Le tracce dell'album diventano così dei trip cervellotici con lo stesso difficoltoso disorientamento causato dai labirinti. La title-track serve fondamentalmente da introduzione spaziale al microcosmo di riverberi infiniti tessuti dai Gloe.

La peculiarità delle ragnatele soniche prodotte dalle chitarre di Dan Actor e del frontman Ian Cooper sono come delle continue spore elettriche che contaminano ogni fessura della trama musicale, mentre la sezione ritmica ad opera di Brian Fell (batteria) e Chris Jensen (basso) si inventa costantemente tempi di accompagnamento mai banali per complicare ulteriormente quella che pare consolidarsi come un'atmosfera ultraterrena avviata verso lidi di calma e tensione apparente. C'è molta vita, pulsazione e densità invece nelle lunghe digressioni di Kimothy, (Aichmåloto) Asterias e Laches, ma in partica dentro tutto ciò che pervade Dead Wait. Questo non è post hardcore progressivo ma la sua proiezione astrale.

1 commento:

Huk ha detto...

Album Splendido.
Trovo quel poco di Deftones che rende tutto molto etereo.
Meraviglioso