domenica 25 marzo 2018

Kawri's Whisper - Belle Epoque (2018)


Nati nel 2011 a San Pietroburgo, i Kawri's Whisper firmano il loro primo album con Belle Epoque dopo aver pubblicato due EP e alcuni singoli in passato. I nomi ai quali si sono affiancati come supporto nelle decine di concerti tenuti nel proprio Paese - 65daysofstatic, Tangled Hair, Tera Melos, Tides From Nebula - credo possano indicare più che sufficientemente in quale categoria vada ad inserirsi il gruppo. Comunque sia, in questo esordio post rock intriso di math rock, i Kawri's Whisper sanno essere originali, non ripetendo a vuoto gli insegnamenti dei colleghi ed evitando con cura tutti i luoghi comuni del genere sui quali si può inciampare.

Come per gli spagnoli Circadia anche i Kawri’s Whisper affrontano il post rock da un lato più energico e meno riflessivo, fattore decisamente messo in primo piano nelle composizioni che non si sviluppano su cellule minimali, insormontabili muri elettrici o impercettibili reiterazioni, ma sono in perpetuo movimento, uscendo dai canoni del genere stesso e abbracciando un più vasto prog rock jazz inclusivo di ritmiche elaborate e fraseggi chitarristici virtuosi, varrebbe anche la sola Vostok1, crimsoniana quanto basta, per rendersene conto.

Altra aggiunta che dona spessore e corpo al sound dei Kawri's Whisper è l'elettronica dei synth, la quale adorna You Hear Whales Here come fosse delle tessere di un mosaico inserite casualmente, e i vocalizzi femminili che schiudono Flaming Creatures Against Purple Cubes e Summer Waves a spazi quasi da alternative rock. La carica deflagrante di Girls Want to Be Found e Thundercloud-coloured, alternata a momenti di calma apparente e incursioni fusion, porta i Kawri's Whisper vicini alla new wave math rock statunitense degli Strawberry Girls. Tutto ciò per dire che Belle Epoque sa regalare un'emozione differente per ogni brano, eppure risultare fortemente compatto e omogeneo nella sua vitale e intricata varietà. Uno degli esordi più interessanti dell'anno.



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