mercoledì 16 agosto 2017
Childish Japes - After You're Born (2017)
Il giovane batterista JP Bouvet è attualmente una stella emergente del suo strumento e, se non fossero sufficienti gli studi musicali che lo hanno portato a perfezionarsi al Berklee College of Music, basti dire che tra le sue ultime fatiche c'è stata la partecipazione al tour Steve Vai’s Generation Axe 2016, incassando oltretutto i complimenti dal grande chitarrista, quando ha dovuto sostituire all'improvviso l'infortunato Matt Garstka. In passato Bouvet ha fatto parte della band fusion The Penguins e ha collaborato molto spesso con il chitarrista e suo compano di stanza a Berklee Mike Linden (il loro album insieme Bubble & Squeak è da non perdere).
Bouvet debutta adesso con una band messa insieme da lui stesso con il nome di Childish Japes e che vede Asher Kurtz alla chitarra (Mals Totem, Iris Lune) e Jed Lingat al basso (Ben Levin Group). After You're Born, in uscita il 30 agosto, comprende sette tracce suddivise in tre strumentali e quattro con un ospite vocale per ciascuna, piazzandosi così a metà strada come un lavoro sospeso tra art rock e fusion. Trattandosi di Bouvet, ovviamente l'album è anche soprattutto uno studio sulle possibilità ritmiche applicate in ambito canoro e non. Ad esempio, un pezzo come la title-track completamente marcata in 4/4, si dipana con Bouvet intento a giocare sugli accenti per creare l'illusione di un cambio di battuta tra la strofa e il chorus. A rendere più spettacolare il brano ci pensa la voce di Courtney Swain dei Bent Knee che, nei suoi saliscendi vocali, ne sottolinea dinamiche e crescendo.
L'esperimento prosegue nelle improvvisazioni fusion Before You Die e Psalm 6, entrambe architettate su fondamenta ritmiche che ne compongono la struttura portante e poi Gorbas/Set Me Free, il cui titolo sembra suggerire la dualità tematica del pezzo che si spacca tra un ritmo caribico e una jam post rock. Sul versante vocale i Childish Japes svelano una volontà eclettica nel toccare vari stili, donando comunque ad ognuno una sfumatura personale. Go Own Them All è cantata da Dave Vives che per un attimo fa ricordare la potenza dell'hard prog della sua ex band Mals Totem. Poi c'è il soul R&B Insight cantata dalla voce sensuale e calda di Joanna Teters, altra allieva di Berklee come Vives e, per non farsi mancare nulla, Hold On prova un'escursione nell'hip hop, rappato da Sicky Brett, dove dei groove drum n' bass sommati alla natura funk rock del pezzo, lo avvicinano a quella particolarissima nuova onda math-soul-core che comprende Eternity Forever, Dance Gavin Dance e Strawberry Girls.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento