La verità è che adoro il suono del Fender Rhodes. Lo adoro sin da quando, anni or sono, scoprii gli Hatfield & the North e quel gusto caloroso e avvolgente delle tastiere di Dave Stewart. Cosa c'entra questo con la Joff Winks Band? Molto, visto che, anche se i quattro ragazzi di Oxford suonano pop, questo non ha certo ascendenze scontate o gettonate come l'ultimo divo da classifica. La musica della Joff Winks Band, anche se molto più immediata, parte infatti direttamente dalla scuola di Canterbury (che a suo tempo esaltò le qualità del Rhodes) e si infila in una terra di mezzo tra Badly Drawn Boy e Caravan.
Ho già dedicato qualche post ai vari progetti di Joff Winks, personaggio che, a partire dai recentemente defunti Antique Seeking Nuns, fino alla reincarnazione nei Sanguine Hum (che unisce il suo universo sonoro, incanalando qui tutte le sue velleità musicali), non ha mai nascosto il suo amore per Hatfield e affini. Nelle intenzioni di Winks, la band che prende il suo nome doveva dedicarsi ad una musica meno progressiva degli Antique Seeking Nuns e rispettare delle direttive più cantautorali. Ho quindi deciso di parlare di un album del 2007 come Songs for Days dato che non ho trovato praticamente nulla (in italiano) a riguardo sul web (e lo spazio se lo merita) e poi perché il corredo musicale di Winks è stato praticamente la mia colonna sonora di questi giorni natalizi.
Songs for Days è destinato a rimanere l'unico lavoro della Joff Winks Band (se si escludono una manciata di singoli) dato che il gruppo ha ultimamente cambiato nome in Sanguine Hum. Ad un primo ascolto l'album potrebbe lasciare indifferenti, ma come ogni buon prodotto con il tempo esso accresce il suo potenziale. La spigliatezza di Juniper, Revisited Song o Someone Else's Word, sono una delizia di melodie, mentre i tempi dispari di Before We Bow Down o le armonie oblique di Milo scavano più a fondo di una canzoncina pop. C'è spazio anche per due splendide rivisitazioni degli Antique Seking Nuns con Little Machines e Morning Sun. La parentesi strumetale It Grows in Me Garden riesuma pure un certo impressionismo wyattiano, senza contare l'atmosfera sospesa e misteriosa di Hedonic Treadmill che si impenna in volata durante il ritornello.
Songs for Days ha solo la pecca di non avere ancora una pubblicazione fisica (che per i pochi come me a cui ancora piace avere tra le mani CD e booklet non è roba da poco) grazie al reiterato rifiuto delle signore case discografiche (sempre più simili a puttane che a signore) alle quali Winks ha proposto l'album. Comunque il tutto può essere scaricato da iTunes o dal sito ufficiale della band (riportato di seguito). Fate in modo di comprarvelo perché non solo ne vale la pena, ma andrete ad alimentare artisti che valgono qualcosa, permettendogli di creare future perle.
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