martedì 1 settembre 2020

Altprogcore September discoveries



Questo terzo EP degli indiani Pineapple Express rappresenta un blend di generi abbastanza insolito ed interessante. Prima di tutto è un crossover tra la musica occidentale e indiana, sia per l'utilizzo della bi-lingua che per lo stile musicale che incorpora elementi tradizionali in arrangiamenti moderni. Inoltre Passages si dedica a perseguire un eclettismo spregiudicato tra pop, metal e prog, con inaspettate deviazioni di elettronica e quasi hip hop.



Trio di prog sperimentale, i Titan to Tachyons sono guidati dalla chitarra di Sally Gates che nelle sue accezioni più aggressive pare ispirarsi a Robert Fripp e anche nelle sbilenche trame math rock l'aspetto spigoloso del Re Cremisi si presenta in modo reiterato.



Infusion è l'esordio del quintetto tedesco Rubber Tea. Tra delicati suoni canterburiani e passaggi strumentali avventurosi l'album risulta una buona sintesi tra jazz e prog.



Gli australiani Turtle Skull si immergono nella retro psichedelia che si fonde con frammenti stilistici più moderni come stoner e post rock. Ne esce una miscela ambivalente, a tratti oppressiva e a tratti distensiva.



I Figures sono un quintetto australiano che dopo due EP esordisce con questo album prog metal che ricorda inevitabilmente i conterranei Karnivool anche se con accenti molto più aggressivi.



Mattias Ohlsson, da non confondere con il quasi omonimo ex batterista degli Änglagår, è un polistrumentista svedese già attivo con un progetto prog metal chiamato Octavarium dalle chiare influenze Dream Theater. Con Illumination si cimenta in un concept album dai connotati djent e quasi in linea con l'aggressività di Devin Townsend.

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