In genere si dice di essere arrivati tardi alla festa...ma meglio tardi che mai. Comparsi da poco nell'area del mio radar grazie a questo recente singolo che anticipa il nuovo album Powerclashing Maximalism in uscita il 16 ottobre, per gli Autocatalytica ho deciso di andarmi a recuperare il loro lavoro più recente che risale al 2016 e risponde al titolo di Vicissitudes. L'impatto non avrebbe potuto essere più devastante, dato che si tratta di un album ambizioso e debordante, estremo e folle, il quale nei suoi quasi 70 minuti di durata per sedici tracce, percorre talmente tante strade incrociate da rimanere annichiliti.
L'approccio mathcore del chitarrista Eric Thorfinnson, fondatore e leader della band partita nel 2009 come progetto solista e poi sviluppatasi grazie all'avvicendarsi di vari musicisti, viene riassunto dallo stesso autore come un incontro tra The Mars Volta, Dillinger Escape Plan e Devin Townsend. In effetti, tra ritmiche frenetiche e psicotiche, growl cacofonici che si scambiano con sopraffini fraseggi jazz metal, i riferimenti ci possono anche stare. Vicissitudes è però una bomba ad ampio raggio che non si accontenta di soffermarsi in un unico paradigma metal tecnico e la voglia di esagerare si espande in ogni direzione, che essa sia prog, grindcore, jazz, fusion e math rock.
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