venerdì 14 dicembre 2018

Facing New York - Dogtown (2018)


Anticipato dal singolo che dà il titolo all'album, Dogtown riporta in pista i Facing New York dopo una lunga pausa di dieci anni. Originariamente composta da cinque elementi con Brandon Canchola, Eric Frederic, Omar Cuellar, Rene Carranza e Matthew Fazzi, questa line-up esordì nel 2004 con due ottimi EP di groove rock progressivo Swimming Not Treading e lo split omonimo condiviso con la band Amity. In seguito gli album Facing New York (2005) e Get Hot (2008) con in mezzo il singolo inedito The Messenger (2007) ampliavano il raggio d'azione attraverso una musica impostata molto sull'importanza della ritmica legata a funk, R&B e sperimentazione.

Con Dogtown scopriamo che ancora quel gusto per i groove è rimasto invariato, anzi forse viene addirittura accentuato, dato che la scrittura di molti brani è basata su riff basici reiterati le cui premesse si fondano sulle cadenze ritmiche piuttosto che sulla melodia. Come delle jam session improvvisate, tutto si sviluppa attorno a cellule concentriche di grandi riff di basso fuzz, chitarra bombardanti e percussioni tribali.

Il gruppo si era ridotto a trio con Canchola, Frederic e Cuellar già ai tempi di Get Hot (Fazzi andò poi a formare gli Happy Body Slow Brain / Rare Futures), e ora torna in questa formazione per un album che rappresenta più che altro un regalo fatto con il cuore ai fan più fedeli che ancora si ricordano di loro e che comunque aspettavano un segnale dai Facing New York in quanto non avevano mai dato notizia di uno scioglimento ufficiale. Ma nel frattempo le loro vite avevano preso altri impegni (ultimamente sono diventati padri tutti e tre), lasciando da parte il loro progetto sul quale chissà se torneranno in futuro. I Facing New York rimangono una band di culto per pochi intimi, ma quei pochi potranno godere sempre di buona musica.


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