lunedì 5 novembre 2012

THE TEA CLUB - Quickly Quickly Quickly (2012)


Quickly Quickly Quickly segna la terza prova in studio dei The Tea Club, band del New Jersey guidata dai fratelli Dan e Patrick McGowan. Questo è il primo lavoro con il nuovo batterista Joe Rizzolo e il bassista Charles Batdorf che qui ha preso le veci di Becky Osenenko, passata alle tastiere. Purtroppo la band ha sofferto sempre una certa instabilità di line-up e già da questa estate Batdorf e Osenenko non fanno più parte della squadra.

Comunque torniamo a Quickly Quickly Quickly. Per capire appieno l'estetica musicale dei The Tea Club credo sia utile anche andarsi a rileggere quanto avevo scritto su Rabbit e General Winter's Secret Museum, poiché questa terza opera prosegue quelle linee guida, addentrandosi ancora di più se vogliamo nelle complesse possibilità di quella musica. Se infatti i lavori precedenti potevano godere, se non totalmente, almeno in parte, di una immediatezza più rassicurante, in questo caso nulla è lasciato alla facilità di ascolto. Non si pensi a qualcosa di astruso e impenetrabile, tutt'altro, ma le copiose costruzioni dei Tea Club nascondono strutture in moto continuo e stratificazioni che richiedono diversi ascolti per essere assimilate.

Quante volte vi siete chiesti come potrebbe essere il progressive rock moderno? Per alcuni deve ricalcare i soliti stilemi degli anni '70 altrimenti non lo è. Ebbene, quello dei Tea Club non è quello che si può catalogare come progressive sinfonico o neo-prog, non trovate traccia di Genesis o Yes, eppure questi quattro brani multiformi trasudano progressive ad ogni nota. Non vi è nulla di barocco o pretenzioso, ma piuttosto una rivisitazione del rock alternativo e sperimentale, tenendo lontano facili paragoni con i nomi più gettonati degli ultimi tempi come Porcupine Tree o Mars Volta. I Tea Club sono riusciti, cioè, nella non facile impresa di crearsi un'identità ben definita nell'affollato mondo del prog rock moderno che troppi epigoni ci ha già regalato.

Ciò è dato da delle composizioni che dimenticano le basilari regole formali: non ci sono ritornelli o strofe, né sono presenti movimenti o parti in queste lunghe tracce ma solo un frastagliato percorso in costante mutamento. L'apertura è a suo modo coraggiosa, affidata ai cangianti 18 minuti di Firebears che ci avvolge immediatamente come un vortice, soprattutto grazie all'inventivo drumming di Rizzolo, con gli strumenti in continuo spasmo frenetico. A metà strada si placa in una serenata psichedelica guidata dal piano che, dopo la sua esposizione, riparte come un motore in una terza parte che riprende l'incedere iniziale.

I tre brani succesivi tengono fede alla descrizione che la band ha posto come suggello nel proprio sito web in una acuta sintesi: "Pastoral Progressive Rock". The Eternal German Infant prende elementi dalla sensibilità pop rock dei fratelli McGowan e la passa in un frullatore schizofrenico di accordi in perenne cambiamento e linee melodiche mutuate da Jeff Buckley. Nonostante ciò The Eternal German Infant non è un brano di facile assimilazione, molto cervellotico. Così come la successiva Mister Freeze, acustica e misteriosa, una litania con basso prominente e chitarra, sulla quale si affacciano minacciosi riverberi psichedelici. I Shall Consume Everything è un misto delle atmosfere espresse sinora: un clima sognante dato da arpeggi spaziali e calde armonie vocali. Il clima si instaura lentamente fino ad un crescendo dal sapore ambivalente tra il solenne e il disturbante. La crescita artistica dei Tea Club va di pari passo alla complessità con la quale mettono in note le loro storie dark e surreali, un percorso che sembra simile a quello degli Oceansize: rischioso, impopolare, destinato ad un elitario gruppo di ascoltatori, ma tanto appagante una volta che si è giunti in fondo alla sostanza.


LINE-UP:
Dan McGowan – lead vocals (2,3,4), backing vocals, acoustic and electric guitar
Patrick McGowan – electric guitar, lead vocals (1), backing vocals, bass (2)
Becky Osenenko – keyboards
Charles Batdorf – bass (1,3,4), guitar (2)
Joe Rizzolo – drums
Additional instruments by R McGeddon

http://theteaclub.net/

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