
Infatti Jason Reece, Conrad Keely e compagni, pur provenendo dal Texas hanno un suono molto europeo ad iniziare da Far Pavillion che sembra un incrocio tra Biffy Clyro e Green Day. Anche Isis Unveiled è molto punk, ma quello che rimane di questo pezzo (e di molti altri contenuti sull'album) è un poderoso muro sonoro eretto dalle chitarre.
In Bells of Creation il gruppo imita un pò il rock marziale dei Jane's Addiction, ma quando provano a metterci qualcosa di personale, come su Inland Sea, il risultato è molto superiore; mentre nel crescendo di Luna Park si possono individuare riferimenti ai Rolling Stones.
C'è anche spazio per il pianoforte e quando i Trail of Dead ci mettono mano compare l'ombra elegiaca e minacciosa di Nick Cave e quella dei Black Heart Procession.
The Century of Self rimane un album dall'ispirazione discontinua: alcune cose sono interessanti, altre meno e quindi non convince del tutto.
www.myspace.com/trailofdead
Nessun commento:
Posta un commento